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Capellacci e Soru i pił assenteisti. Onorevoli "latitanti", la classifica 2012

Post n°1686 pubblicato il 16 Gennaio 2013 da ad_metalla
 

Questo articolo è stato pubblicato quest'oggi su Sardia Post, buona lettura!


di Massimo Manca

Il presidente Ugo Cappellacci e Renato Soru sono ai primi posti nella classifica degli assenti dalle votazioni in Consiglio regionale. I dati definitivi evidenziano performance non proprio lusinghiere: entrambi hanno collezionato 348 assenze durante le 391 votazioni tenutesi in Consiglio nel 2012. I due consiglieri si sono poi “distinti” anche in altre classifiche, marcando una latitanza dagli scranni consiliari a dir poco seriale.

Così, se Cappellacci ha partecipato a sole 27 sedute sulle 87 complessive, Soru ha fatto un poco meglio con le sue 30. Per quanto invece riguarda le partecipazioni durante la fase di voto, Cappellacci batte Soru 43 a 37. Più volte polemico con la presidenza dell’aula, a cui rimproverava la ricorrente assenza di Cappellacci durante i lavori del Consiglio, Soru è già finito sei mesi fa sul banco degli accusati per le troppe assenze, durante una rovente riunione del gruppo Pd. Tuttavia, il richiamo all’ordine di Soru da parte del suo gruppo sembra non aver sortito effetti.

Peraltro, l’ex governatore, a differenza di Cappellacci, non può invocare come giustificazione gli impegni di rappresentanza della Regione fuori dal Consiglio. I due primatisti di assenteismo sono però in buona compagnia: l’assessore Mario Floris (Gruppo misto) si è classificato terzo per disimpegno delle sedute d’aula e quarto per assenze durante la fase di voto. Per lui, quindi, un “lusinghiero” –223 tutto da incorniciare, con la consapevolezza che si può sempre fare peggio.

Più giustificate da ragioni di salute sono le assenze dalle votazioni del consigliere Domenico Gallus (Pdl, 240), mentre Radhouan Ben Amara (Gruppo misto) si distingue come evergreen della latitanza: dalle sedute (49 su 87) e dalle votazioni, dove si piazza al quinto posto con 201 votazioni su 391. In posizioni di rincalzo, ma sempre al top delle classiche, troviamo altri 4 assessori: Sergio Milia (Udc, 206 assenze in fase di votazione), Simona De Francisci (Pdl, 197), Alessandra Zedda (Pdl, 177) e Christian Solinas (Psd’Az, 167). Non meglio ha fatto il consigliere del Pd Marco Meloni.

Le assenze di Meloni non avrebbero potuto giustificare una sua riproposizione in Consiglio regionale, però sono valse la candidatura al Parlamento nel collegio unico della Liguria: nessuno potrà rimproverargli la scarsa frequentazione del consiglio regionale ligure. Per lui un settimo posto tra i più assenteisti d’aula ed un ottavo piazzamento per le assenze al momento del voto.

Nella Top 12 degli assenteisti troviamo anche Paolo Terzo Sanna (Pdl), Matteo Sanna (Udc), Carlo Sechi (Gruppo misto) e Mario Bruno (Pd), per tutti gli altri vi rimandiamo alla tabella riepilogativa.

Escludendo il centrosinistra rappresentato da Soru, Ben Amara, Meloni e Bruno (4 su 12), non si può quindi che tributare il vertice del palmares delle assenze al centrodestra, o per meglio dire a buona parte della squadra di governo della Regione, cosa questa che dovrebbe fare riflettere sull’opportunità di continuare a nominare i consiglieri nell’esecutivo regionale.

Veniamo adesso alle note positive. In testa alle migliori 12 performance di partecipazione alle sedute del Consiglio e alla classifica dei consiglieri che hanno votato il maggior numero di provvedimenti, troviamo sempre lui, Giulio Steri (Udc), che si conferma indiscusso campione. Steri ha preso parte a 87 sedute su 87, partecipando a 389 votazioni su 391, un record assoluto che andrebbe quanto meno premiato, se non con un monumento almeno con una medaglietta commemorativa.

Tra le 87 e le 85 sedute d’aula cui si è garantita presenza troviamo: Sisinnio Piras (Pdl), Gianvalerio Sanna (Pd), Tarcisio Agus (Pd), Daniele Cocco (Idv), Teodoro Rodin (Pdl), Felice Contu (Udc), Luigi Lotto (Pd), Antonio Solinas (Pd), Michelina Lunesu (Pdl), Giuseppe Cuccu (Pd) e Mario Diana (Sardegna è già domani). Tornando sulle migliori performance di partecipazione al voto, la seconda piazza è stata conquistata da Daniele Cocco (Idv, 387), terzo, invece, Carlo Sanjust (Pdl, 380). A seguire i consiglieri Rodin (Pdl), Lunesu (Pdl), Murgioni (Pdl), Greco (Pdl), Piras (Pdl), Contu F. (Udc), Diana G. (Pd), Sanna G. (Pd), Locci (Pdl). Qui il rapporto di merito si ribalta: 9 a 3 per il centrodestra.

Una nota a parte meritano le altre tre tabelle allegate al report 2012. Sono quelle dei “congedi/missioni”, delle “assenze non derivanti da congedo” e quella delle “assenze politiche/missioni”. Sull’ultima tabella basti riferire che ai vertici si trovano per lo più amministratori di enti locali, evidentemente assenti per impegni nel proprio territorio. Si va dalle 33 assenze di Francesca Barracciu (Pd) – prima in classifica – alle 29 di Claudia Zuncheddu (Gruppo misto). Le altre due classifiche sono più interessanti, certamente più significative per le tasche dei consiglieri regionali.

Iniziando da quella dei congedi/missioni, abbiamo primo in classifica il sempiterno Radhouan Ben Amara (Gruppo misto, 36), seguito da Paolo Terzo Sanna (Pdl, 25) e Gian Franco Bardanzellu (Pdl, 16), poi tutti gli altri: Meloni F. (Riformatori), Petrini (Pdl), Pitea (Udc), Meloni M. (Pd); Sechi (Gruppo misto), Floris R. (Pdl), Planetta (Psd’Az); Sanna M. (Udc) e Cuccureddu (Gruppo misto).

Dulcis in fundo le assenze non derivanti da congedo. Qui il cerchio si chiude per ritornare ai tre moschettieri dell’assenteismo d’assalto: Cappellacci, Soru e Floris. Il primo rimedia 60 assenze, il secondo 57 e il terzo 39. A seguire gli altri che potete leggere in tabella. Questi i numeri del 2012, della presenza fisica, in aula, dei nostri consiglieri regionali. Potrebbero essere giocati al lotto, e forse con maggiore speranza di vincere rispetto all’affermarsi concreto di quella proposta che da tempo vorrebbe rapportare gli emolumenti dei consiglieri regionali alle presenze in aula. Chissà.

Scarica la tabella riepilogativa

Scarica la tabella dei Top 12

 
 
 
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