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Post n°1677 pubblicato il 29 Novembre 2012 da ad_metalla
 

Quartu, i reflui del depuratore

di Abbanoa scaricati sull'arenile

Quartu Sant'Elena, lungomare. Due condotte in pvc provenienti dal depuratore della lottizzazione Marina residence, in capo ad Abbanoa, spuntano sull'arenile. E d'improvviso inondano di reflui la spiaggia. Si può fare? No, dice la legge.

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Quando va bene vengono identificati come beni comuni, ma spesso si trasformano in discariche a cielo aperto. Percorrere le spiagge dell'isola in una mattina di fine novembre può riservarvi delle sorprese, magari messe a nudo da inaspettate mareggiate. Il lungomare quartese, poi, è uno di quelli che di sorprese ne riservano ogni giorno.

Come ad esempio grandi serbatoi in cemento, di raccolta acque (nere, bianche o potabili?) abbandonati a pochi passi dal mare da chi, finita la stagione estiva, ha smontato il chiosco di vendita gelati facendo perdere le proprie tracce. Poi linee elettriche, le più diverse, sul suolo. Ed anche fantasiose scalinate realizzate nottetempo dai cultori del cemento improvvisato - che qui a Quartu sono sempre di casa - basta che sia abusivo.

Infine, per quanto possa apparire inimmaginabile, condotte di scarico in polietilene provenienti da un depuratore. E' quanto registrato oggi nella spiaggia quartese che corre tra S.Luria e Marina Residence, un luogo frequentatissimo nella stagione estiva, ma poco trafficato in quella invernale, quando certe pratiche vengono messe impunemente in atto.

Le fotografie, più di ogni parola, documentano la situazione. Il depuratore, in carico ad Abbanoa, è quello che serve la lottizzazione di Marina Residence. Dall'impianto di depurazione (su cui oggi lavoravano due operai di Abbanoa), partono 4 condotte fuori terra, che superando l'area recintata si dirigono verso la spiaggia.

(GUARDA LA PHOTOGALLERY)

Due di queste terminano nel sottosuolo e forse si raccordano alla linea realizzata negli anni scorsi dalla società Bilancia srl per smaltire i liquami depurati dell'Hotel Sighientu, reflui che in ultimo vengono scaricati nel vicino Rio Sa Pispisa. Sono scarichi, questi, che dovrebbero essere sempre in tabella per evitare ogni possibile inquinamento del corso d'acqua. Lo saranno ancora? Chissà.

Le altre due tubazioni, però, finiscono direttamente in spiaggia. Condutture che, a differenza delle altre, vengono allacciate e rimosse dall'impianto centrale con estrema velocità, evidentemente a seconda dei casi e delle necessità. Compaiono e spariscono quando fa più comodo. Ma soprattutto ti scaricano addosso, improvvisamente, quando meno te l'aspetti, centinaia di litri d'acqua torbida e puzzolentissima.

Come è accaduto al povero cronista che malauguratamente oggi cercava di capire di che accidenti si trattasse. Ad ogni modo, quali siano i casi e le necessità di questo scarico non è dato sapere, certo è che lo scarico di reflui direttamente sulla spiaggia non è consentito. Per evidentissime ragioni. Che non riguardano solo l'igiene pubblica, ma anche la sicurezza. E se non è troppo, anche la decenza. In questo abbandonato lungomare quartese, in un tristissimo fine novembre.

Massimo Manca

(Abstract: Sardinia Post del 28 novembre 2012)

 

 

 



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