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La verità delle parole sta nelle azioni successive
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Post n°1687 pubblicato il 23 Gennaio 2013 da ad_metalla
“Chiunque accetti di assumere un mandato politico deve essere consapevole della misura e della sobrietà, della disciplina e dell’onore che esso comporta, come anche la nostra Costituzione ricorda”. Sono parole di Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, sulle quali difficilmente non si potrebbe che convenire. Altrettanto su quelle usate, più di recente, da Michele Piras (coordinatore di Sinistra, ecologia e libertà) nello stigmatizzare le affermazioni omofobe su facebook dell'addetto stampa del gruppo Pdl nel Consiglio regionale della Sardegna, Paolo Trudu. Dice Piras: “L'omofobia è un cancro della nostra società, che va contrastato sul piano culturale e legislativo, normando la materia in maniera appropriata: proviamo un senso profondo di nausea per una persona così volgare, omofoba e triste”. La condanna delle espressioni utilizzate da Trudu è praticamente unanime, lo stesso capogruppo regionale del Pdl, Pietro Pittalis, ne ha preso le distanze invitando il giornalista a presentare le scuse al leader di Sel Nichi Vendola. E le scuse sono infatti arrivate, oggi. La ribalta è sempre la stessa: il social network più frequentato del pianeta, Facebook. In questo caso cambiano gli attori della scena, che sono più conosciuti grazie alla loro presenza nelle istituzioni. Il primo è Antonino Dessì, Capo di Gabinetto dell’assessore dell'Igiene, sanità e assistenza sociale della Regione Sardegna, il secondo è Ignazio Tolu, assessore provinciale all’ambiente in quota Sel. Lo scambio di carinerie, che risale al 2011, torna ora d'attualità non solo per il caso Trudu, ma soprattutto per l'armamentario inequivocabilmente sessista utilizzato dai due. Ora, come si sa, il sessismo, al pari dell’omofobia, è comunemente considerato una forma di discriminazione basata sul genere sessuale, un atteggiamento che solitamente si manifesta nell’affermare la presunta superiorità di un genere rispetto all'altro, cui spesso arbitrariamente, a seconda dei casi, si assegnano qualità negative o positive. I due esponenti politici, quindi, si esibiscono su Facebook con post liberamente visibili ed un repertorio non proprio ammirevole. Che tra l’altro tira in ballo Vendola, gli operai dell’antinsetti ed anche gli stradoneri della provincia. Questo il dialogo: Antonino Dessì: Anche Farfallina ha messo i carciofi freschi…e una 0,40 perommini, io più trasgressivo…latina di coca zero
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