Creato da ayol il 19/04/2008

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sogno

 

 

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aspettando

Post n°311 pubblicato il 15 Aprile 2013 da ayol

e poi un giorno ti svegli come un giorno qualunque ma poco dopo realizzi che niente è più come prima andiamo per ordine cercando di esere concisaera il dicembre del 2010 pochi giorni prima di natale per me sono giornate frenetiche il lavoro dove tutti diventano isterici perché vanno alla ricerca del regalo perfetto poi ci sono gli impegni di chiusura dell'anno fiscale ed è facile restare in ufficio fino ad ore impensabili  dormi?qualche ora ed è già mattina svrglia la giornata la giornata é lunga ma le ore scorrono velocemente  troppo velocemente e vai avanti così per di  più torniquando torni a casa c'é tuo marito che sta male non é un semplice male di stagione, ma si amore stai tranquillo un brodino caldo una buona dormita e domani sarai ancora un leone, non ho neppureil tempo di realizzare a quello  che penso la situazione é critica cosa fare él'antivigilia di Natale non c'é nessuno a cui posso telefonare  fermati un attimo erespira profondamente e ragiona l'inica cosa da fare era chiamare un ambulanza é trascorso un  un tempo lunghissimo per

me che avevo mio marito trale braccia con lo sguardo che implorava aiuto....stai calmo respira piano e profondamente   l'ambulanza sarà qui a momenti.Detto fatto gli metto la vestagli sul pigiama e gl'infilo anche il cappotto fuori nevicava ancora enon é stato così semplice arrivare al prontosoccorso un emorragia addominale   gli aveva causato un infartouna notte infinita sola nessun medico mi diceva nulla di confortante nessuno poteva raggiungermi tutte le decisioni dovevano essere esclusivamente mie.Dovevo a tutti i costi tornare a casa per portare la sua docunmentazione clinica. non si trovava un taxi nemmeno a pagarlo a peso d'oro mi avvio con coraggio e determinazionea casa a piedi al mio ritorno la situazione andava sempre peggiorando aveva perso molto sangue ed era necessario fare almeno un paio di trasfusioni, autorizzo la trasfusione e nel frattempo chiamo il cardiologo nostro amico da sempre  gli spiego la situazione e decidiamo di trasferirlo in un altro ospedale specializzato in problematiche di cuore e situazioni critiche cardiocircolatorie ; sapere di essere tra medici xhe ci conoscono e ci hanno in cura da sempre mi tranquillizza un pochino , mio marito non é un soggetto molto facile ed accomodante ragion per cui tutti i giorni  pranzo e cena dovevo correre da lui per farlo mangiare e in ogni caso c'era sempre il lavoro che non potevo assolutamente trascurare l'unica cosa positiva e che a questo punto avevo vicino i suoi psrenti che in qualche modo mi hanno dato una mano ma lui non voleva vedere nessuno ero la sola che poteva farlo star tranquillouna sera stavo per uscire dalla stanza guardo il monitor delle funzioni vitali e mi accorgo che la saturazione non era normale lo guardo era pallidissimo e faticava a respirare vado in sala infermieri e mi rispondono che nom é nulla da li a poco le avrebbero somministrato un calmante e tutto sarebbbe rientrato nella norma ma io non mi arrendo mai rimango li ad accertarmi che tutto sia normale insisto di chiamare il medco di guardia perché la situazione rspiratoria era peggiorata ancora un attimo dopo vedo arrivare due medici con al seguito gli infermieri portando diverse apparecchisture per fsre degli esami in camera per evitare di muoverlo io ero fuori dalla camera i tutto questo vai e vieni di medici nessuno rispondeva alle mie domande sentivo che da li a poco il miko cuore sarebbe andato in fibrillazione atriale avviso il cardiologo mi porta in sala visite mi somministra i farmaci che avrebbero controllato la fibrillazione e a questo punto mi dice che mio marito era in una grave crisi respiratoria e l'unica cosa per salvargli la vita era intubarlo: lei Signora é disposta a firmare il consenso mi sembrava di essere in un film dell'orrore  certo dottore  che autorizzo non mi sembra che ci siano alternative cercate di far presto senza perdere altro tempo una volta intubato non c'era più alcun pericolomi siedo accanto a lui decisaa stare li ma non era consentito restare in una camera di terapia intensiva perchè se ci fosse stata qualche emergenza avrei intralciato il loro lavoro vado fuori bevo l'ennesimo caffe della giornata mi siedo comoda ed aspetto, forse per compassione e pietà dopo poco arriva la responsabile del reparto e mi dice

 
 
 
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