Problematiche pisane

29/09/08

Sindaco del Comune di Pisa, Gruppi di maggioranza e minoranza,Direttori dei quotidiani Il Tirreno e La Nazione

 Oggetto: Riflessioni di un semplice cittadino

Prendendo spunto dal contenuto dell’intervista al sindaco Filippeschi pubblicata il 23 settembre 2008 sul quotidiano Il Tirreno vorrei, se mi è concesso, permettermi di dire poche cose.

Lasciando perdere il degrado, se è visibile nella città figuriamoci nelle immediate periferie dove la pulizia delle strade è lasciata agli eventi meteorici e il taglio dell’erba alla buona volontà dei cittadini che pagano le tasse. Vorrei partire dalla domanda di Barabotti:”Dovete anche attivarvi meglio nel recepire le segnalazioni dei cittadini che hanno il vero termometro della situazione” Filippeschi risponde:”Stiamo pensando di sviluppare un processo di informazione nuovo, attraverso anche un apposito sito, per dialogare con i cittadini, sapere cosa non va e cercare di intervenire rapidamente. … “.

Nel leggere questa risposta mi sono domandato se Filippeschi era rivolto ai pisani o forse essendo sindaco di un’altra città si rivolgesse a quei cittadini. Poi mi son detto:”Ah già non è più onorevole e quindi l’accumulo di cariche non sa da fare”. Dialogare con i cittadini. Sarebbe una cosa stupenda, ma un conto sono le belle parole e un conto sono i fatti. E i fatti mi dicono che non è così. L’evidenza non sono parole. Come dice un vecchio proverbio:”Chi vuole vada e chi non vuole mandi” e per questo motivo che è nato il comitato, visto che chi dovrebbe non fa.

Il comitato che io rappresento ha sottoposto al sindaco due interrogazioni il 16/06/2008 n. prot. Generale 23858 - Consultazione VIA bretella via Asmara; e 3/07/2008 n. prot. Generale 26139 – Rumore; alle quali a tutt’oggi non è stata data risposta. La stessa cosa dicasi per le lettere con la richiesta di chiarimenti in riferimento ai bilanci della Società della Salute, inviate a luglio, non sto qui a fare l’elenco, ed infine per dimostrare che i cittadini sono anche propositori e non i soliti lamentoni in data 22/10/2007 n. prot. Generale 43115 i cittadini di S. Marco, i genitori degli alunni, il corpo insegnate e il personale ATA delle scuole del quartiere S. Marco, da me rappresentati, inviarono al suo predecessore l’Onorevole Paolo Fontanelli, con il quale è sempre in contatto, una lettera avente come oggetto :”Proposte di miglioramento/cambiamento della viabilità di quartiere”, anche questo proponimento è rimasto disatteso. Siccome quanto sopra non sono chiacchiere, se vuole Sindaco Le invio le fotocopie con i n.ri di protocollo.

Ma andando avanti con l’intervista. Metropolitana leggera. Collegamento stazione – Cisanello. Sindaco si è dimenticato l’aeroporto con la fermata intermedia, quella nella zona dei due parcheggi via Aurelia – ex carburanti. Possiamo sapere da dove ipoteticamente potrebbe o dovrebbe transitare questa strada ferrata? I cittadini direttamente interessati devono, o almeno dovrebbero sapere, così direbbe la legge.

Discorso sicurezza. Lasciamo perdere ci vorrebbe troppo tempo e qui non c’è lo spazio. Per gestire le esigenze degli extracomunitari e nomadi non ci vogliono né telecamere e neppure repressione, ci vuole una seria politica sociale, cosa che fino adesso non è mai stata fatta.

Aeroporto, come disse il sig. Alderigi Andrea nella riunione tenutasi nei locali del ex Circoscrizione 4 la sera del 12 giugno 2008. Nei quartieri S. Marco S. Giusto ci sono problemi e problemini. Iniziamo da questi ultimi viabilità ed aeroporto.

Apre la nuova viabilità per la quale l’ARPAT Le ha inviato una lettera n. prot 65553 cl. DP PI.01.19.27/2.3 del 30LUG.2008, che contiene quanto segue:

Riguardo al monitoraggio di Via Asmara, invece, ARPAT ha condotto una campagna di misura dal 16 al 23 Luglio 2007 su cui è stata prodotta una relazione inviata agli Enti preposti. In essa vi si dichiara, fra l'altro che:

"La situazione di Via Asmara è particolarmente critica: i livelli di rumore dovuti al traffico stradale sono vicini ai limiti di legge per il periodo diurno, mentre sono abbondantemente superati durante il periodo notturno. Tale situazione non può che peggiorare con il completamento del nuovo soprapasso di Via San Giusto che riverserà su Via Asmara tutto il traffico pesante diretto al futuro Centro Cargo in progetto di costruzione. Sarà opportuno riconsiderare la classificazione acustica della zona e procedere alla progettazione di un piano di risanamento stabilendo le opere di mitigazione necessario. "

Inoltre, riguardo alla costruzione delle nuove piazzole di sosta degli aeromobili, ARPAT ha suggerito che Via Asmara venga inserita in "Zona A" nella caratterizzazione acustica dell'Aeroporto e sia fatto obbligo a SAT di realizzare una barriera acustica a protezione delle abitazioni della via.

Sindaco come vede ha dei buoni collaboratori, ne approfitti.

Lei sta affrontando con SAT il tema dell’impatto ambientale. Sindaco tutto ciò si fa seriamente prima dell’effettuazione dei lavori e con dati certi. Nel provvedimento datato 23/01/02, che la invito a leggere, a firma del ministro dell'ambiente e della tutela del territorio di concerto con il ministro per i beni e le attività culturali si legge:

•gli interventi previsti sono dimensionati in considerazione di consistenti incrementi attesi del traffico passeggeri (da 1,2 milioni di passeggeri circa nel 2000 a 2,1 milioni nel 2010) e merci (da 8,6 a 22 milioni di tonnellate).

Come ha detto Ballini nell’intervista pubblicata sul Il Tirreno del 5/09/2008,:”A fine anno siamo a 4 milioni di passeggeri”. Le ricordo che siamo nel 2008. Forse c’è stata una incomprensione tra la SAT ed il tecnico che ha eseguito la VIA, l’errore è di notevoli dimensioni, nel 2010 avremmo dovuto raggiungere i 2,1 milioni di passeggeri, siamo nel 2008 e siamo già a 4 milioni. La VIA elaborata è da gettare.

Sindaco altro che provvedimenti concreti con finanziamenti nazionali e regionali, applichiamo la legge 21 novembre 2000, n. 342 (pubblicata nella gazzetta ufficiale n. 276 del 25 novembre 2000 - suppl. ord.) Misure in materia fiscale capo IV imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili.

Barriere antirumore, certo, ma il danno biologico e la svalutazione degli immobili ai cittadini di via Asmara chi lo paga? Senza nulla togliere ai cittadini che abitano nel quartiere di S. Marco, S. Ermete, La Cella e tutti quelli che sono sul cono di volo. Quanto vale la loro casa? A quali livelli di inquinamento acustico e chimico sono sottoposti? Sindaco i dati giornalieri del monitoraggio del quale Lei è in possesso.

Nell’intervista si legge:”Occorrono infrastrutture e parcheggi: anche per risolvere i disagi di chi abita in via Cariola”. Sono perplesso. Sindaco c’è un errore forse nell’affermare ciò si è sbagliato con le esigenze della SAT e non con quelle dei cittadini di via Cariola e via Carrareccia. Le infrastrutture, che io traduco in alberghi, viabilità, non sono certo civili abitazioni.

Le ricordo sul provvedimento sopra citato si legge:

CONSIDERATA la nota n. 108/4921/09-02-01 della Regione Toscana del 7 agosto 2001, pervenuta il 14 agosto 2001, con cui si esprime un parere favorevole a condizione che si ottemperi alle seguenti prescrizioni:                                                                                     

5) le alternative abitative per gli abitanti espropriati di via Cariola, devono essere concordate con il Comune di Pisa e accettate dalla popolazione.

La cosa era risaputa e il comitato è dal 2006 che mette in evidenza quanto sopra, ma forse a quel tempo non era intenzione dell’amm.ne pubblica aprire un dialogo con la cittadinanza, a già poi c’erano le circoscrizioni.

Potrei continuare, e parlare dei campi nomadi, dell’esigenze dei cittadini pisani senza casa o sfrattati, delle giovani coppie che si sentono chiedere 250 mila € per una catapecchia, della politica sociale errata, dello spostamento delle caserme e la realizzazione di nuove inutili abitazioni, visto che a Pisa ci sono 4500 appartamenti sfitti e 2000 famiglie da sistemare ….. .

Comunque sono qui a Sua disposizione, se vuole, in maniera molto pacata, escludendo la presenza di alcuni soggetti che bu, bu, e poi se la fanno sotto, possiamo discutere.