Problematiche pisane

Pisa 28/12/08

Sindaco del Comune di Pisa, Assessori vari, Gruppi di maggioranza e minoranza, Direttori dei quotidiani Il Tirreno e La Nazione

Oggetto: Centro sociale via F.^lli Antoni

Egregi Sindaco, Amministratori, ma soprattutto egregia signorina Settimelli e egregia signora Bronzini,

sono trascorsi due anni dall’approvazione del progetto del Centro Sociale per anziani, che doveva essere realizzato nei locali dell’ex distretto USL 5, attualmente locali della ex circoscrizione 4, attraverso i finanziamenti del “Bilancio Partecipato” e a tutt’oggi non si è mosso ancora un mattone. I lavori dovevano iniziare prima dell’estate 2008.

Capisco che siamo in un periodo di ristrettezze economiche e di ricerca di soldi, ma quei 200.000 € erano stati già assegnati ad un certo impegno di spesa e quindi non possiamo, almeno penso, dal punto di vista legale, spostare soldi destinati ad altri scopi.

Comunque vi vorrei ricordare che il progetto è stato approvato dai cittadini e dalle forze di maggioranza. Lo so benissimo che il progetto non è farina del vostro sacco, ma putroppo signorina Settimelli quando le proposi il progetto stesso, nel lontano 2004, quando era ahimè consigliera di circoscrizione, cestinò il tutto, tanto lo ha proposto Andrea Boni. Forse, 5 anni fa, al contrario di persone che sono nate ed hanno vissuto e vivono nel quartiere e non sanno distinguere i problemini dai problemi, avevo capito quale era una delle necessità dei cittadini anziani e autosufficienti del quartiere. Poi nel 2006 Simone Lo Monaco ha ripreso il progetto e lo ha ripresentato ed è stato sostenuto da tutti i partecipanti alle assemblee cittadine.

Volevo informarla signorina Settimelli che un anziano prima di diventare non autosufficiente attraversa un periodo abbastanza lungo di autosufficienza e questo arco di tempo lo si protrae, specialmente se il soggetto è rimasto solo, senza la sua dolce metà, distraendolo dai propri negativi pensieri che lo allontanano ancor più da questo mondo, segregandolo in casa davanti a quel cassettone, compagno di lunghe giornate fredde e malinconiche. Il Centro Sociale che io avevo pensato ha tale funzione, come del resto la deve avere il giardino, realizzato dall’impresa Antonini, con lo scorporo degli oneri di urbanizzazione, 200.000 € circa, su progetto, putroppo, non è presunzione sono dati di fatto facilmente dimostrabili risalenti al primo mandato Fontanelli, di Andrea Boni, rivisitato dall’Arch. Salvatore Re, che aprirà, spero nella prossima primavere in via di Piaggetta. Anzi ne approfitto di questa mia per proporre all’Assessore Ghezzi una riunione cittadina, con lo stesso costruttore, per iniziare a parlare della conduzione e gestione del parco pubblico. Non vorrei che si trasformasse in un ritrovo di persone non desiderate o spaccio. Come dicevo la funzione del parco dovrebbe essere quella di aggregazione infatti ci sono giochi per piccoli, adolescenti, area polifunzionale campo da palla a canestro e per adulti, campo di bocce, oltre al verde. 

Ma veniamo al perché di questa lettera senza usare mezzi termini. Non essendomi chiara tutta questa faccenda di soldi che vengono spostati da un capitolo di spesa all’altro, o che non si trovano più, e chi ha preceduto Viale, mi ha assicurato che fino alla fine del suo mandato i soldi c’erano e quindi per tal motivo vorrei dei chiarimenti in merito. Certamente non dovrebbe essere un semplice cittadino a chiedere tutto ciò, ma visto che …. . Terminati i 30 giorni, vero sindaco Filippeschi e assessore Cerri, la norma prescrive 30 giorni dalla richiesta, io sto ancora apettando le vostre risposte sull’inquinamento aeroportuale e sulla VIA della nuova bretella di via Asmara, insomma terminati i 30 giorni denuncerò alla magistratura perché controlli se tutto ciò è lecito, con la speranza che la giusta giustizia predomini.

Minacce, lungi da me, è soltanto un compito che ha la cittadinanza attiva, quello di controllare l’operato degli amministratori perché utilizzino coscientemente e oculatamente il danaro che noi onesti cittadini versiamo nelle casse comunali. Ogni tanto vorremmo che qualcuno pensasse a noi che paghiamo le tasse.