Creato da guarneri.cirami il 18/07/2009
 

Racconti&altro

Le storie di Alberto Guarneri Cirami: i suoi romanzi, i suoi racconti e il suo teatro.

 

 

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Canzoni: Mogol ci spiega i "Giardini di Marzo".Si avvicina il giorno del debutto per "Si Viaggiare"

Post n°345 pubblicato il 12 Marzo 2010 da guarneri.cirami
 
Tag: Canzoni

Brano scritto con Battisti e contenuto nell'album:"umanamente uomo:il sogno".canzone dagli intensi contenuti emotivi,racconta la storia di un ragazzo perdente che ha grandi difficoltà nel rapportare la vita di tutti i giorni al suo universo interiore.Il testo è un insieme di squisiti acquarelli che Mogol dipinge con ispirata e continua maestria fino all'epilogo contenuto nella frase finale del protagonista

Mogol: Mi ricordo il punto esatto dove passava un carretto dove potevamo comprare per 10 lire dei gelati quadrati e due biscotti,ma quando si era vicini alla fine del mese mia madre non mi dava i soldi,la vita era dura anche per i miei,la situazione economica non era florida.

"io pensavo a mia madre /e rivedevo i suoi vestiti"

Mi stupivo che i fiori sui suoi vestiti non fossero ancora appassiti perchè li aveva portati così tante volte che era un miracolo che non fossero sciupati.

"all'uscita di scuola i ragazzi vendevano i libri"

é un fatto vero anche questo ,non avevo mai trovato il coraggio di venderli anch'io perchè mi sentivo patetico,non so per quale motivo era un fatto di orgoglio.Poi c'è un salto

"Che anno è che giorno è/questo è il tempo di vivere con te"

nel quale troviamo il protagonista adulto con 2 diversi stati d'animo dal primo

"le mie mani come vedi non tremano più e ho nell'anima in fondo all'anima cieli immensi e immenso amore"

emerge la sua ricchezza interiore,la capacità di spaziare del proprio io,nel secondo invece:

"ma il coraggio di vivere quello ancora non c'è"

la difficoltà di affrontare il quotidiano.Sono quei momenti che riportano a terra in cui si esce dalla dimensione eroica del sogno per entrare nei fatti pratici della vita e c'è spesso un rifiuto a viverli,a vivere questa competizione con gli altri che io sento come un immiserimento della vita.io vorrei vivere ancora oggi vita in una dimensione più nobile.

"I giardini di marzo/ si vestomo di nuovi colori/ e le giovani donne etc.../camminavi al mio fianco / e ad un tratto dicesti tu muori..etc"

Questa è una parte che probabilmente non è stata colta da nessuno e non è molto chiara:ho immaginato una donna che chiede aiuto perchè si sta innamorando di un altro ma che contemporanemente ha bisogno di un supporto per uscire da questa situazione,lei si è confessata lui invece l'ha ignorata per un fatto di orgoglio. Qui appunto c'è la mancaza del coraggio di vivere ,il protagonista riconosce di non essere ancora maturo e forte per affrontare questo cambiamento:

"Ma non una parola chiarì i miei pensieri continuai.a camminare lasciandoti attrice di ieri"

 
 
 
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