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sbarco sulla Luna
Albi di FantastiKa
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Chiaro di Luna
Space story di
Salvo Gagliardo
Parte prima IL Centro Spaziale
Soggettodi Salvo Gagliardo
Mettete in opera i due luminari celesti,
il maggiore ed il minore,
usate le stelle
a profusione
W.Goethe.Faust
E’ la vigilia di Natale del 1996 a Los Angeles, in casa Glasswater, come altrove, ci si prepara a festeggiare la Notte Santa. In giro ci sono abeti scintillanti con palline rosse ed azzurre, e vari altri addobbi natalizi. Vi è anche un grosso televisore acceso di marca tedesca che sta trasmettendo in replay immagini di spettacolari e memorabili sbarchi lunari ed altrettanti memorabili brani di musica classica, come la Sonata al Chiaro di Luna di Beethoven. Per casa scorazzano tre bambini schiamazzanti, incuranti del chiasso che producono, anche loro eccitati felicemente dalla festa imminente. Sono i tre figli di Ross e Nelli Glasswater. Nell’aria si respira qualcosa di solenne, infatti la NASA ha promesso al mondo intero un grandioso spettacolo in diretta dalla Luna, e già in quel tardo pomeriggio sta inviando alle più importanti televisioni del pianeta spezzoni storici di sbarchi ed allunaggi che ricordano la grande avventura dell’uomo nello Spazio. Sul video scorrono, scintillanti ed accecanti, i nuovi cantieri lunari tuffati dentro fantastici crateri, e fantastiche navette che atterrano e decollano dal nostro piccolo satellite. Infatti, la prevista colonizzazione del Sistema Solare è già cominciata da anni ed il Lunar Alpha è il <> più avanzato.
Glasswater è un giovane giornalista in carriera dello Starring Post, un piccolo quotidiano di Los Angeles, e per lo più si occupa di servizi a carattere scientifico. In quel momento si prepara a trascorrere le feste in famiglia, ma all’improvviso una telefonata dal giornale, del suo vecchio capo Larry Dana, lo fa precipitare di corsa, anche se malvolentieri,nella redazione del quotidiano. Lasciata l’elegante villetta alle periferie della città, Glasswater giunge di filata allo Starring, convocato d’urgenza dal capo . Dana è un anziano al giornale, ed è una vecchia volpe astuta, un ometto rotondo assai simile ad un grasso gnomo irlandese, rossiccio e con pochi capelli sulla testa quasi pelata. Per le strade c’è aria di festa, giganteschi pagliacci elettronici col sorriso a croissant fanno la pubblicità a fantastici circhi su mega cartelli illuminati da variegate luci ad intermittenza. Giunto al suo posto di lavoro, Ross, molto seccato per quel contrattempo, ascolta con pazienza lo gnomo che puzza di sigaro e di cognac francese, e che gli snocciola, avvolte col tono giocoso e faceto, altre astuto e serio, una storia che ha dell’ incredibile, che sconfina nel meraviglioso e nel grottesco, e che coinvolge i più importanti centri dello sviluppo astronautico del Paese. Dapprima Ross non sa se Dana lo sta prendendo in giro, forse in vena di scherzi per rifarsi della recente scomparsa della moglie. Lui però continua ad ascoltare pazientemente il capo,fumando le sue sigarette preferite ad alta concentrazione di nicotina. Ma cos’è davvero successo? E’ successo che Dana ha ricevuto un plico di foto e documenti a carattere riservato da un mittente sconosciuto che riguardano il lavoro che la NASA sta portando avanti sulla Luna. Si tratta di documenti rigorosamente top secret, coi sigilli di massima riservatezza, delle autorità governative e dei Servizi di Intelligence, insomma, roba che scotta. Alcune foto mostrano gli astronauti alle prese con dei vistosi frammenti, dei reperti trovati sul suolo lunare, e che fanno pensare ai resti di qualche veicolo spaziale, forse un’astronave. Inoltre , la stranezza consiste nel fatto che i segni e le lettere incise sopra fanno credere che l’oggetto sia giunto sul satellite nel lontano 1869, niente di meno che al tempo di Jules Verne! Alcune delle scritte sono fra l’altro in francese. Presto però Ross deve rendersi conto che Dana non sta affatto scherzando, né che ha fatto fuori un’intera bottiglia di cognac francese, e né che ha deciso di trasformare quel 24 dicembre nel primo giorno di aprile! A Glasswater non resta che continuare a fumare le sue sigarette preferite, le amate Strike e mettersi al più presto al lavoro, seguendo le direttive dell’anziano redattore, cercando di affrontare le ire di Nelli, la giovane moglie, che naturalmente vorrebbe che Glasswater trascorresse la festività in famiglia.
Così, quel tardo pomeriggio del 24 dicembre, Ross torna a casa con sotto il braccio quel malloppo di stranezze che gli ha consegnato Dana. C’è Nelli davanti alla porta ad accoglierlo, indaffarata a preparare la cena natalizia e a tenere testa ai tre vocianti bambini di casa Glasswater. Il giornalista si tuffa subito nel suo strano lavoro. Chiusosi nel suo studio, fra computer e carte, Ross si mette immediatamente in contatto con la NASA, e parla con Al Simon responsabile del Centro Spaziale di Houston. Ma viene a sapere che lo Starring non è più nelle buone grazie della nota Agenzia Spaziale per via di certi servizi irriguardosi e molto critici sulle sue recenti attività. Così Glasswater ha difficoltà a farsi fissare un appuntamento con Simon che dovrebbe chiarirgli alcune cose importanti sull’ambizioso progetto spaziale denominato Lunar Alpha. Ma nei giorni seguenti, è ospite del Centro Spaziale di Houston. E’ finalmente riuscito a farsi dare un appuntamento dal numero uno della NASA, Albert Simon. Questi è un uomo piacevole e cortese, immediatamente simpatico, e mette subito a suo agio l’interlocutore, esprimendo così al meglio la sua alta carica nei grandi progetti di colonizzazione del Sistema Solare. Ma Ross sul lavoro è un vero mastino, un segugio che non molla. Così fra una Strike e l’altra, e con in mano diverse carte geografiche della Luna, tutte cerchiate e segnate, sfida l’astuto Simon a farsi rivelare ciò che realmente sta accadendo a 350.000 chilometri dalla Terra. Infatti i conti di Glasswater non tornano sui recenti allunaggi, e gli antichi progetti di colonizzazione lunare non coincidono con quelli resi pubblici dall’Agenzia Spaziale, e dopo aver messo alle corde Simon, indicandogli quasi con rabbia, un punto di una mappa lunare, insistendo che lì, proprio lì, in quelle coordinate gli astronauti hanno trovato qualcosa che le autorità non vogliono rendere pubblica, deve abbandonare la presa senza avere ottenuto da Simon le informazioni desiderate. Ma la storia di Ross al Centro Spaziale non sembra finita. A contatto con quel materiale strano e quasi stravagante, Glasswater assiste con piacere, ma anche con dolore, all’emersione di antichi ricordi che riguardano la sua infanzia ad Hana, un piccolo centro rurale del sud, e la storia sentimentale con Patti Wilson, una graziosa compagna di scuola, storia finita malamente. Quello era il tempo in cui Ross divorava intere biblioteche di fantascienza e di storie insolite e quello fu il tempo della sua grande amicizia con Ben Hershell più tardi divenuto un noto scrittore di best seller di fantastico, fantasy ed horror, e con Billi Kaufmann, figlio di un venditore di salsicciotti, per questo ribattezzato Billi Salsiccia. Intanto, mentre i flash improvvisi di memoria lo invadono caoticamente, Ross cerca di uscire da quel labirinto che è lo Space Center di Houston, ma finisce dentro ad una stanza riservata ai tecnici, piena di monitor e di altre apparecchiature. Sui numerosi video scorrono scene inedite dei cantieri e delle basi lunari. Sono immagini piene di luci accecanti che ricordano a Ross quelle già viste la vigilia di Natale sul grosso televisore di casa. Glasswater si sofferma a guardare alcuni fotogrammi in replay, vi sono gli astronauti in tuta e casco che si aggirano in una zona che sembra controllata e perimetrata da vari sistemi di sicurezza, ed in cui su una specie di cartello si legge << The Space Sheep Here>>. Ma a sbarrare la strada alla sua curiosità professionale si frappone David Primrose, un tecnico in camice bianco della Base, e un famoso minerologo lunare, che lo allontana da quel posto interdetto ai non addetti ai lavori e parla a quattrocchi e con durezza a Glasswater. Primrose sembra saperla lunga su quella storia, ma come gli altri, tiene la bocca cucita e fa anche qualche minaccia al giornalista. Alla richiesta di Ross di spiegargli qualcosa dell’astronave trovata, il tecnico risponde che sulla Luna non c’è nessuna astronave che possa destare la sua curiosità. Sono stati trovati invece dei frammenti di incerta identificazione, forse appartenenti a qualche sbarco segreto della vecchia Unione Sovietica. La stessa solfa sentita altre volte, pensa Glasswater.
Uscito dal Centro Spaziale, Ross si precipita a telefonare subito a Larry Dana e gli parla del suo colloquio con Simon e naturalmente di David Primrose. Un volpaccia astuta, commenta subito Dana e spedisce Ross a Pasadena, stavolta al Jet Propulsion Laboratory. Ross deve incontrare Frances de Luna, un brillante ingegnere astronautico e consulente scientifico dei vari Progetti Lunar Alpha. Dana si aspetta molto da quell’ incontro, e Ross deve dare prova di tutta la sua abilità professionale.
De Luna è un tipo immediatamente simpatico e molto socievole, che mette subito a suo agio Ross. Non ha alcuna difficoltà ad ammettere che qualcosa di misterioso sta accadendo a centinaia e migliaia di chilometri da Terra. Ma dopo un rilassato colloquio, a Ross viene il sospetto che il mittente anonimo del plico con le foto sia proprio lui, Frances de Luna, uno dei massimi responsabili del progetto. Ma perché? A quale scopo? E’ quello che il giovane giornalista deve scoprire.
De Luna non nega i frammenti,e aggiunge che vi è una zona altamente radioattiva sul satellite della Terra, ma ben controllata, che alcuni astronauti tornati dalla Basi, si trovano attualmente in quarantena per strani incidenti accaduti lassopra, e consiglia Ross di andare a parlare con gli astronauti. Il tecnico fornisce a Ross una lista e delle foto. In tutta riservatezza, aggiunge, perché nel futuro sarà pronto a negare di averlo favorito.
Ross si allontana dalle colline di Pasadena con in testa quella bizzarra storia di astronavi e di misteriose presenze. Sembra una storia scritta dal suo lontano compagno di giochi Ben Hershell, e la faccia singolare di Ben gli si stampa subito davanti, mentre lui con la sua vecchia Ford sta ripercorrendo la strada di casa. Hershell, come Ross, è figlio di un fattore di Hana, un ragazzo strano ed allampanato con delle spesse lenti da miope ed un ciuffo di capelli rossicci che gli cadono sulla fronte e tanta efelidi sulla faccia da rospo. E’ un ragazzo timido, ma ferocemente attaccato al suo mondo fantastico fatto di strani marchingegni di sua costruzione, come ad esempio una macchina del tempo ed un complicato congegno capace di rendere invisibili. Possiede una vasta biblioteca di libri di fantascienza, con in testa i romanzi di Jules Verne, una collezione di mappe per individuare luoghi insoliti fatti di tunnel misteriosi, di presenze Aliene e di strani tesori che sconfinano nel fantastico e nel fantasy. Ad Hana ricordano la sua bicicletta azzurra scorazzante per la regione, con un campanello squillante e i suoi colorati papillon su abiti sempre in ordine ed inappuntabili. Ma le ragazze non sono il suo forte, e Ben Hershell viene snobbato e preso in giro proprio da loro, e soprattutto da Patti Wilson che non lo sopporta. Giunto a casa, Glasswater cerca di contattare telefonicamente il capitano Jimmie Anderson dell’Air Space Force, uno degli astronauti indicato sui documenti di Simon. Ross riesce a beccarlo al Johnson Space Center di Houston e a farsi dare un appuntamento. Ma Glasswater è interessato ad un altro contatto. Infatti, in sua assenza, lo ha cercato a casa e per telefono un certo Vallèe, Louis Vallèe. Ross sempre telefonicamente riesce a rintracciarlo. Vallèe si presenta come studioso di fatti anomali ed ufologo. E’ di origine francese ed ha pubblicato vari libri, fra cui uno abbastanza noto sul Triangolo delle Bermuda. Per un attimo Glasswater è sconcertato dal lavoro di quest’uomo. Il giornalista è sempre stato scettico verso le storie di campi magnetici, Dischi Volanti, mostri di Loch Ness e roba simile, ma lentamente sembra stare entrando in questo mondo suggestivo in cui si muove da diversi giorni, ed accetta di andare a trovare l’ufologo a Miami in Florida dove abita e trascorrervi un fine settimana.
Ma la storia degli UFO gli ha fatto emergere dal profondo dell’inconscio un ricordo singolare dell’infanzia. Un giorno Patti Wilson se ne era uscita dicendo di essere stata rapita da un UFO sceso sulle colline di Hana, e di essere stata depositata davanti la soglia di casa. In quell’occasione Patti era finita sui giornali, e ad Hana erano piovuti strani personaggi e persino alcuni agenti dell’F.B.I.
Così, il 3 gennaio del 1997 Glasswater si trova sull’aereo diretto in Florida. Vallèe sembra possedere informazioni del tutto riservate sul Lunar Alpha, ed è per questo che il giornalista dello Starring lo sta andando a trovare. Sull’aereo ha appena finito di leggere un romanzo fantasy di magie e meraviglie scritta dal suo vecchio amico Ben Hershell ed ora attende di sbarcare a Miami.
…..il soggetto continua.
Salvo Gagliardo
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