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letteratura fantastica e fiction« Presentazione | Geremia Gardoncle » |
Albi di FantastiKa
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Quattro chiacchiere sugli Alieni
di Salvo Gagliardo
Ragazzi! e no, gli Alieni sono diventati un vero tema fantastico oggi per un tempo che viaggia sempre più velocemente! Forse la più importante notizia della storia dell’ uomo da quando l’ uomo costruisce macchine e fa calcoli è diventata oggetto di discussione e di interesse delle masse. E’ uscita dai piccoli cenacoli scientifici e si sta via via imponendo al grosso pubblico. Possiamo o no credere a quanto scorre attraverso la Rete o a quanto viene pubblicato nel mondo in proposito, ma di sicuro appare come una notizia esplosiva la fantastica notizia che qualcosa c’è oltre il nostro piccolo pianeta. Per molto tempo ci siamo ritenuti un prodotto assoluto ed inimitabile, ma le cose possono non stare in questo modo. Scienziati di tutto rispetto non escludono che la vita possa esistere da qualche parte della nostra Galassia, e gli stessi scienziati si avventurano nella più affascinanti possibilità che questa vita di cui ancora sconosciamo l’ origine possa avere preso vie evolutive come la nostra e avere dato luogo da qualche parte a civiltà come la nostra. Non sono più fantasie né sono l’oggetto di editori affamati di scoop. Non sto qui a farvi la storia di una idea, che potrete tranquillamente leggere spulciando nei vari siti. La storia ufficiale di questa idea forse nasce alla fine della guerra quando l’ uomo ha cominciato a pensare con tutta serietà alla colonizzazione di Marte e della Luna, chiedetelo a Werner von Braun, se non ci credete. Persino astrofisici del livello di un Carl Sagan, uno degli uomini che ha dato vita al progetto SETI ancora in atto, uomini di scienza che dello scetticismo hanno fatto il loro metodo di studio, si sono avventurati in ipotesi straordinarie sulle Civiltà Stellari. Pensate che durante il progetto che avrebbe portato gli americani sulla Luna qualcuno si è chiesto con tutta serietà se andando sulla Luna non avessimo incontrato qualcosa di sconvolgente che nei casi peggiori avrebbe potuto stravolgere la nostra stessa biologia terrestre, e fu così che nacque l’ Esobiologia, ossia la scienza che studia con tutta la serietà possibile le possibili forme di vita che potremmo trovare nel Cosmo. Se nell’ Ottocento ci si poteva anche avventurare nel mondo della fantasia ed immaginare tutto quello che potevamo immaginare sui nostri fratelli nel Cosmo, oggi l’ argomento sta diventando sempre più scottante. Non possiamo più trascurarlo. L’ impatto con civiltà forse più evolute di noi avrebbe conseguenze incalcolabili per la civiltà umana. E il compito di scoprirle non è più lasciato ai poeti o agli scrittori. Personalmente sono curioso e simpatizzante, più che credente, verso quello che da più di cinquanta anni viene classificato come fenomeno UFO, e non voglio qui spezzare una lancia a favore o contro, c’è gente che ha dedicato i loro studi ed interessi a questo, ma sia quello che sia, gli UFO sono anch’ essi un aspetto del Grande Problema che ormai è entrato nel sistema nervoso dell’ Umanità. Non c’è film o romanzo che possa nella realtà darci una idea di una rivelazione di questo tipo, ossia che Altrove c’è qualcuno e che Altrove c’è qualcosa. Spielberg o lo stesso Sagan nei loro film e romanzi, penso a Contact, ce ne hanno dato una pallida idea. In realtà se questa ipotesi diverrà realtà allora l’ Umanità dovrà prepararsi a fare un grosso passo avanti e uscire definitivamente da un certo provincialismo antropocentrico di cui ancora si avvolge come un cordone ombelicale che non si decide a recidere.
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Vita extraterrestre
by Salvo Gagliardo
Il tema della vita extraterrestre mi ha affascinato da anni, forse da quando mi è capitato fra le mani lo splendido libro, anche se retro, << Il mattino dei Maghi>>, di Pauwels e Bergier. Faccio lo scrittore di letteratura fantastica e fiction e potrete trovare qualcosa di me sul mio blog di Libero. Sono passato da un interesse piuttosto generale, ad argomenti più specifici che riguardano, lo sviluppo spaziale, l' esobiologia, il problema degli UFO, il SETI. Ho letto molto e ho cominciato ad elaborare giudizi autonomi e delle idee in proposito. Sono arrivato alla conclusione che l' Impatto con presenze Aliene ,sulla Terra, nel Sistema solare o in qualche parte della nostra Galassia, è inevitabile. Forse siamo solo all' inizio per una umanità uscita da due pesanti guerre mondiali e che ha raggiunto certi livelli di sviluppo tecnologico e scientifico e di conoscenza, energia atomica, computer; ma il contatto lo considero inevitabile, ed è con questo che dovremo fare i conti. L' uomo si avvia a colonizzare la Luna e Marte, sono i due primi obbiettivi di uno sviluppo che lo porterà di sicuro fuori dal Sistema Solare. Sono certo che l' espansione dell' uomo nello Spazio è scritta nel suo genoma, detto diversamente, l' uomo appartiene ad una specie evolutiva che riesce ad uscire dal suo Sistema e ad esplorare ciò che lo circonda. Di sicuro nella nostra Galassia non siamo i soli, altre specie evolutive hanno cominciato ad evolversi in questo senso e forse da molto più tempo che l' uomo, noi siamo solo un specie alquanto giovane. Non è detto che queste specie che hanno fondato Civiltà siano somaticamente simili a noi, potrebbero avere corpi e forme le più varie e strane, come ad esempio la forma di Globi luminosi, o altro ancora. Forse queste civiltà hanno trovato un modo di comunicare fra di loro e forse si sono confederate secondo i tipi e i livelli di civiltà raggiunti. Se è così, ho difficoltà a credere che tutte queste civiltà siano ben disposte e pronte a dividere con tutti le loro preziose informazioni circa un Universo pressoché sterminato, e che si evolve continuamente! Sono considerazioni che se vere, mandano un ombra sul nostro e lodevole Progetto SETI partito negli anni Sessanta sotto la guida di Drake e Sagan. Ma che un primo incontro o contatto ci sarà ne sono certo e forse a non a lunga distanza di tempo. Questo è inevitabile e rientra in una sorta di cammino evolutivo, un contatto di questo tipo dovrebbe spingerci a riclassificarci nell' Universo e a quantificarci più realisticamente, siamo solo una specie evolutiva fra centinaia, migliaia e forse milioni di altre specie che hanno percorso cammini simili se non eguali al nostro, niente di più e niente di meno! Come ho più volte detto, l ‘immaginazione delle masse su questi argomenti io la trovo più interessante e più aderente a quello con cui potremmo avere a che fare, dell’ inevitabile scetticismo scientifico e della necessaria metodologia scientifica. E’ giusto che la cittadella scientifica si difenda dall’ assalto portato dalla civiltà massificata alle sue mura, che si difenda contro ipotesi quanto mai strampalate e non poggiate su nulla, Carl Sagan in un suo ultimo libro ha messo il pubblico e la scienza di fronte al rischio di un ritorno al medio evo,è giusto che nascano in Italia organizzazioni come il CICAP, ma attenzione, perché l’ ortodossia fideistica fondata su postulati non dimostrati nel Medio Evo potrebbe somigliare a certe affermazioni fatte da scienziati che negano in blocco l’ evidenza solo perché non hanno sotto mano una qualche formula interpretativa che la spieghi! La scienza nasce dal dubbio e diventa non scienza quando si appella a certezze che non sono più tali, cioè a dogmi. E inoltre la scienza usa un linguaggio ed ogni linguaggio si sa non è assoluto, ma il suo uso altera in qualche modo la cosa osservata. Quindi riguardo agli Alieni voglio riconsiderare il problema da altri punti di vista che non quello strettamente scientifico, e forse gli antichi linguaggi religiosi e mitologici erano più vicini ad una soluzione del problema di quanto non lo siano gli Osservatori Astronomici e di Astrofisica del nostro pianeta! Forse ho esagerato e chiedo scusa, ma io ritengo il problema della vita extraterrestre un problema cruciale per lo sviluppo della nostra umanità. Grazie. Salvo Gagliardo.
Vita extraterrestre.
Perché è importante
by Salvo Gagliardo
Il tema della vita extraterrestre che nell’ Ottocento poteva sembrare forse una curiosità da studiosi, oggi come ho più volte detto e scritto, diventa un problema serio e di grande rilievo e impatto fra le masse. E forse sono proprio le masse a colorare questo affascinante tema scientifico più che l’ astrattezza logica degli scienziati e il loro universo di numeri e misure. Come i latini amavano ripetere<< Vox Populi Vox Dei>>! La scienza non può spingersi oltre l’Osservazione, è un postulato divenuto dogma, ma anche necessità di metodo. E l’ unica vita che fino ad oggi noi possiamo osservare in tutte le sue manifestazioni è quella della Terra. Abbiamo strumenti ancora troppo limitati per spingerci oltre. Si progettano fantastici Osservatori astronomici fuori dal nostro pianeta,e attualmente in giro attorno alla Terra abbiamo l’ Hubble Telescope. Ma nessuno di questi può e sa rivelarci, una sicura vita dentro il Sistema Solare ed oltre. Chiaramente sto facendo una semplificazione del problema e non ignoro gli enormi sviluppi che l’ uomo ha fatto nell’ Osservazione dello Spazio verso un possibile popolamento di questo da parte della Specie Umana. Ma nella sostanza le cose stanno così. Nessun Osservatorio astronomico oggi sarebbe in grado di dirci con certezza se su Marte c’è o non c’è vita, e se vivremmo su Marte e fossimo dei marziani avremmo le medesime difficoltà riguardo alla Terra. Le distanze astronomiche sono sostanzialmente diverse da quelle del nostro pianeta in una sorta di evoluzione di scala delle quantità. E’ questo che fa dell’ avventura dell’ uomo nello Spazio una qualche cosa di affascinate e a colorare questa avventura di entusiasmi ma anche di fondamentali pessimismi. L’ uomo sarebbe così uno straniero nello Cosmo, ma non del tutto, perché se immaginiamo una vita estesa a tutto il nostro Sistema Solare,allora la specie umana sarebbe una delle sue diverse espressioni, insomma anche l’ uomo come qualsiasi cosa che vive nel nostro Universo è figlio delle stelle.
Perché questo tema è importante? Molti, anche gli addetti ai lavori del fantastico, parlo degli scrittori di Science fiction lo hanno dovuto affrontare con tutta la serietà della loro professionalità. Nessuno oggi, almeno fra i più avveduti, attribuisce alle loro opere valore assolutamente profetico, anche se avvolte loro se ne sono compiaciuti,in realtà sappiamo che tutto questo ha un nome, estrapolazione scientifica. Tutti noi siamo consapevoli che quando Jules Verne sognò gli uomini sulla Luna, questi erano uomini diversi da quelli di oggi, ossia da quelli che << realmente >> ci sono andati. E nessuno di loro poteva minimamente sospettare di quello che realmente è stato trovato e si va trovando nel nostro Spazio circostante. Un giorno lo scienziato inglese Haldane scrisse che l’ Universo che attende l’ uomo sarà molto diverso e molto più strano di quello che la sua mente può avere immaginato. Ma le vera sfida di noi uomini sta proprio in questo. In genere si dice che l’ uomo è figlio delle difficoltà. E’ profondamente vero! L’ uomo esiste perché è figlio della trasgressione. Non sarei quindi ossequiente verso i normalizzatori del Sistema, ma non sono neanche favorevole ai cultori della Grande Apocalisse, in realtà per l’ uomo, il Mondo è sempre in uno stato di Apocalisse non appena ci liberiamo delle false certezze e cerchiamo di navigare con le nostre gambe e con la nostra mente. Per cui mi piace ascoltare tutti quelli che non si accontentano di soluzioni consolatorie, ma mi sento anche molto vicino a quelli che guardano in avanti con un buon grado di ottimismo. Non amo i profeti di sventura perché in qualche modo negano il cammino che l’ umanità nel bene quanto nel male, fin’ora ha percorso. Di sicuro non andiamo verso un paradiso di rose, ma non andiamo neanche verso l’ inferno. Trovare un bel roseto profumato in un mondo in Caos è stato sempre il vecchio sogno degli Esoteristi di tutti i tempi, forse questo è un sogno che nasconde delle lacrime, ma di sicuro è un sogno umano e che ci appartiene. In sostanza continuiamo a saperne ben poco di quello che c’è << là fuori>>. Ma il suo mistero continua e continuerà sempre ad affascinarci e a spingerci <>. Magari alla fine scopriremo che come un giorno aveva intuito Platone , tutto è già stato scritto e che è dentro di noi che dobbiamo trovare le risposte . Forse è così, e io spero che lo sia, ma intanto seguire il cammino dell’ uomo ha un suo fascino ed una sua suggestione che non dovremmo negare o cancellare. Personalmente ho letto ed ho meditato a lungo il tema, anche se non sono riuscito a dare delle risposte conclusive, Ma so che niente è definitivo, che le diverse interpretazioni che intendono sistemare il Mondo e la Conoscenza tendono a modificarsi nel tempo, l’ Universo studiato da Einstein non è più quello di Newton e quello di Newton non era più quello di Galilei. Dobbiamo ancora percorrere molta strada, ed io penso che si tratterà di una strada fra le stelle, per aver qualche risposta al problema, ma intanto lasciamo che l’ uomo ci arrivi fra le stelle, e questo non sarà né un cammino facile né agevole. Lasciateci immaginare l’ Universo come una serie di porte da attraversare di cui non conosciamo né il numero né la fine. Qualcosa di simile aveva sognato quello strano personaggio che fu l’ americano George Adamski, il primo grande contattista della storia degli UFO. E soprattutto non rifugiamoci dietro facili soluzioni aprioristiche, perché penso che l’ uomo deve da solo sperimentare il mistero della sua esistenza e questo non vuol dire andare contro i dettami del Creatore, anzi, forse tuttaltro. Gesù un giorno disse << Lasciate che i bambini vengano a me>>, << Sinite parvulos ad me venire>>. E i fanciulli potrebbero non appartenere soltanto alla nostra specie! Grazie Salvo.
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