Creato da anais.sa il 03/11/2008

FATTO IN MEXICO

SCOPPRE COME ALEJANDRO FERNÁNDEZ TI PORTA DELLA SUA MANO A SENTIRE, CON LE SUE CANZONI, IL COLORE E LA MAGIA DI MEXICO.

 

 

Post N° 37

Post n°37 pubblicato il 21 Dicembre 2008 da anais.sa

ALEJANDRO FERNÁNDEZ:  UNO DEI GRANDI

I SUCCESSI DI ALESSANDRO FERNÁNDEZ


2 Gramy Latini

2 Billboard Latini

Stella al Hollywood-Boulevard

2 "Gabiotas de Plata" Viña del Mare ( I Gabbiani d´argento)

Premio "Lo Nuestro"

Premio "Oye"

"Lunas del Auditorio"

Premio "Tu Música" ( Portorico)

Premio "Cadena Dial" (Spagna)

"Orquídea di Diamante" ( Venezuela)

15 di Settembre 2004 – Giorno Nazionale di Alejandro Fernández negli US

Porto Vallarta- Chiave della città e Ambasciattore di Porto Vallarta nel mondo.

Las Vegas-Chiave della città.

Premio "Furia Musical"

Riconoscenza “ La Voce del Messico”



HA FATTO FEET


Col suo padre, il Signore Vicente Fernández

I tenori Plácido Domingo e José Carreras

Con Plácido Domingo e Patricia Kass

Beyoncé

Gloria Estefan

Julio Iglesias

Miguel Bose

Mario Frangoulis

Ednita Nazario

Amaia Montero

Malú

Diego, El Cigala

Marc Anthony

Chayanne

Franco de Vita

 
 
 

L´ITALIA ALLA FERIA DEL LIBRO DI GUADALAJARA, MESSICO

Post n°36 pubblicato il 15 Dicembre 2008 da anais.sa

Due giorni di Feria del Libro di Guadalajara e l'Italia, il primo Paese non ispanico ospite della Fiera editoriale in lingua spagnola più importante del mondo, può già sorridere. Dei 300mila pesos di vendite di libri registrati, 125mila sono stati spesi nel padiglione italiano. Quasi la metà.
E' che il nostro Paese ha fatto le cose seriamente e si è presentato all'appuntamento dello Stato messicano di Jalisco con un calendario di eventi e di attività che offrono il meglio della nostra cultura: "Abbiamo riunito una comitiva di artisti e intellettuali di primo livello che neanche nel nostro Paese si sono mai visti insieme" ha commentato ai media messicani il sottosegretario alla Cultural Francesco Giro. Per avvicinare i visitatori alla cultura italiana, è stata preparata un'antologia di 71 autori che viene distribuita gratuitamente negli spazi della Feria. Una scelta intelligente che sta convincendo media e pubblico.
L'Italia occupa 1500 mq, in un padiglione che porta il suo nome. Nella parte più interna del Pabellón c'è un Café Literario, in cui si svilupperanno le principali attività previste dal programma culturale; nel Circolo degli Editori ci saranno invece gli incontri tra gli editori italiani e latinoamericani; lo spazio multimediale ospiterà proiezioni e presentazioni interattive dei più importanti prodotti multimediali made in Italy. Tutt'intorno, guidati da un tappeto che porta i simboli delle diverse sezioni in cui si articola il padiglione, i visitatori potranno trovare un'ampia selezione della letteratura italiana, con oltre 3mila titoli, in italiano e in spagnolo, di opere della narrativa classica e giovanile, di poesia, arte, moda, architettura, fotografia e di saggi di autori italiani. Oltre ai libri il padiglione offrirà "una vetrina che evocherà l'Italia dei geni, un Paese moderno che ha dato al mondo prodotti unici, espressioni di un patrimonio fatto di storia, conoscenza, arte e creatività, ma anche, e soprattutto, tecnologia di qualità, innovazione e spirito imprenditoriale", come raccontano nel web messicano.
Ma la presenza dell'Italia a Guadalajara non si limita alla sola Feria. Mostre ed esposizioni si sono impossessate della città tapatia, dandole un'idea della italianidad contemporanea, con forti radici in uno dei passati più affascinanti della storia europea. Al Museo Regional è esposta la Madonna della Pera di Paolo Veneziano, una delle massime espressioni della pittura veneziana del XIV secolo, uscita dall'Italia solo in tre altre occasioni; Guadalajara è la sua prima volta fuori dall'Europa. Curata da Tullio Kezich e Vittorio Boarini, Fellini Oniricon, sempre al Museo Regional, raccoglie cento disegni di Federico Fellini, che illustrano sogni e incubi del regista romagnolo. Los Antonelli de Gatteo permette di riscoprire il genio degli autori delle mura di Cartagena de Indias, delle fortezze di L'Avana e delle opere per la navigabilità del Tago e del Guadalquivir. Al Centro Cultural Casa Vallarta Tina Modotti, Arte Vita Libertà illustra la vita della celebre fotografa italiana attraverso poesie, foto, disegni, lettere, dal film interpretato a Hollywood negli anni 20 al Messico postrivoluzionario. Italidea presenta le eccellenze italiane in tecnologia e meccanica, nautica e moda, enograstronomia e design, si trova nell'Instituto Cultural Cabañas ed offre una grande "opportunità per scoprire le radici storiche dell'ingegno, la creatività e le Iniziative dell'Italia contemporanea". Tra le tante che ancora illustrano ai messicani la cultura italiana, ce n'è una che piacerà soprattutto a noi piemontesi: si trova nella Plaza Galerías, il suo titolo è Piemonte Torino Design e presenta gli oggetti di design realizzati in Piemonte negli ultimi 10 anni. Un posto di rilievo è occupato da oggetti cult a livello mondiale progettati in Piemonte, dalla Moka Bialetti agli zaini Invicta, dal cappello Borsalino alle biro Aurora, dalle Superga agli occhiali Persol.

1.12.2008. Post. rottasudovest. LA STAMPA

 
 
 

Post N° 35

Post n°35 pubblicato il 04 Dicembre 2008 da anais.sa

"DE NOCHE: CLASICOS A MI MANERA" NEL SECONDO POSTO IN MESSICO

         Il nuovo CD di Alejandro Fernández  é pieno di ricordi.  A “De noche: Clásicos a mi manera”, il “Potrillo” ci presenta  16 canzoni che sono stati presenti nei anni trenta e quaranta  in  Messico.  Sul suo nuovo lavoro troviamo dei leggendari brani  come “El Reloj” di Roberto Cantoral, “Noche de Ronda” di Agustín Lara e “Contigo Aprendí” di Armando Manzanero(…..
……)La nuova produzione di Fernández  ha avuto una bellisima risposta dal publico e appena uscita, é giá nel secondo posto dei CD piú venduti  in Méssico. Al primo posto troviamo la colonna  di High School Musical 3: “The Senior Year” per seconda settimana consecutiva.

                     

Ecco qua la discografia  al completo di Alejandro Fernández  nel  Messico  e i track piú popolari  d´ognuno:


1992: Alejandro Fernández: "Necesito olvidarla", "Brumas"
1993: Piel de niña: "Cascos ligeros", "Acabé por llorar"
1994: Grandes éxitos a la manera de Alejandro Fernández: "Noche de ronda", "Si Dios me quita la vida"
1995: Que seas muy feliz: "Como quien pierde una estrella"
1996: Muy dentro de mi corazón: "Nube viajera", "Abrázame"
1997: Me estoy enamorando: "Si tú supieras", "No se olvidar", "En el Jardín" insieme Gloria Stefan
1998: Mi verdad: "Loco", "Si he sabido amor"
1998: Christmas time in Vienna: Canzoni di Natale insieme al tenor Placido Domingo e Patricia Kaas
2000: Entre tus brazos: "Quisiera", "Quiéreme"
2001: Orígenes: "Tantita pena", "Si tu no vuelves"
2002: Un canto a México: "Granada", "Bésame Mucho", "Ella"
2003: Niña amada mía: "Mátalas", "Niña amada mía"
2003: Juntos por última vez: dal  vivo insieme Don Vicente Fernández
2004: “Zapata: El sueño del héroe” (colonna)  “Luchare por tu amor”
2004: A corazón abierto: "Me dedique a perderte", "Canta corazón", "Que lastima"
2005: México-Madrid: En directo y sin escalas: “Como quien pierde una estrella” insieme Diego El Cigala, "Me dedique a perderte" insieme Amaia Montero, Popurrí Juan Gabriel
2007: Viento a favor: "Te voy a perder", "No se me hace fácil", “Eres”
2007: 15 Años de éxito: Album coi grandi  succesi di Fernández.
2008: De Noche: Clásicos a mi manera: “El Reloj” “Noche de Ronda”

26 de Noviembre de 2008
- Joel Brito Guadalajara, México. BILLBOARD IN SPAGNOLO

POST STS-ESPAÑA



                          


 
 
 

Post N° 34

Post n°34 pubblicato il 04 Dicembre 2008 da anais.sa

GIOCARE GOLF PER UNA BUONA CAUSA

Alejandro Fernández é sempre pronto a collaborare per delle cause benefiche.  Pertanto non ha avuto nessun problema ieri a svegliarsi presto per  partecipare al “Torneo di Golf Teleton Guadalajara”, organizzato per la raccolta di fondi a favore del CRIT di Ocidente. 

                                   
 
"Dopo il concerto di ieri sera, oggi ho dovuto svegliarmi alle sei del mattino per poter essere qui, ad ogni modo il golf mi piace moltissimo e mi diverte anche” ha detto Alessandro alla fine del torneo, al quale era accompagnato da parecchi amici
 
 
"Non trovo un modo migliore di collaborare con  Teletón che facendo sport. Sono molto lieto di poter particepare ad un evento cosí importante, anche se non posso essere presente per la finale, in quanto mi troverò a Queretaro per lavoro in quei giorni”.
 
 
Il “Potrillo” si é divertito moltissimo insieme i suoi amici Diego Colín, ChemaMartínez Gallardo e Ignacio González, direttore della “Fundazione Teletón di Ocidente”, e  anche se non é proprio un professionista del golf, ha mostrato qualche buon colpo.
 
 
"Cerco di fare pratica...", ha detto lui, tra le risate.
 

              
 
"Non é che sono bravo a giocare golf, ma cerco di giocare almeno una volta in settimana, piú o meno. Ovunque vada, porto con me l’attrezzatura, così cerco di tirare qualche colpo se ne ho la possibilità. La cosa piú bella di questo sport é che ti permette di staccare, di sconnetterti da tutto, pur restando in contatto con gli amici. Infatti mi ero poprio dimenticato che dovevo andaré a un matrimonio!!”
 
 
Alessandro sta già per finiré il suo Tour “Viento a Favor”, ma tra concerto e concerto, é appena uscito un suo nuovo lavoro ”DE NOCHE: CLASICOS A MI MANERA” un álbum dove troveremo canzoni e “boleros” come “El Reloj” e
 
"É un CD di succesi diversi, l´idea é nata da parte dalla mia casa discografica e mi é veramente piaciuta. Per quello che riguarda ai branni, ci mettiamo sempre d´accordo per decidere cosa includiamo” ha raccontato.
 
 
I
eri é andato a Citá di Méssico per accompagnare e cantare  insieme a Miguel Bosé. Poi fará una pausa, un po di sollievo per festeggiare il Natale insieme ai suoi.
 
 
"Ancora non só cosa faró per Natale e Capodanno.
A Natale saró con la mia famiglia come al solito. Capodanno normalmente lo trascorro con i miei amici, ma non abbiamo ancora deciso il posto”. Alejandro Fernández ha anche aggiunto: “il 2008 é stato un anno duro ma molto stimolante". 

                             


Durante il
“Torneo di golf Teletón di Guadalajara” nel  “Club Golf, Las Lomas”,  altri artisti come la “tapatía”(vuole dire, di Jalisco) Sherlyn, Héctor Sandarti, Mariana Ávila e Gaby Ramírez, hanno rivolto un invito a tutti i presenti a sostenere questa nobile causa.

Jornale El Mural

post Annytafernandez  STS-ESPAÑA FORUM

 

 
 
 

Post N° 33

Post n°33 pubblicato il 26 Novembre 2008 da anais.sa

Il 22 Novembre scorso, ALEJANDRO FERNÁNDEZ insieme ad altri artisti, hanno accompagnato a MIGUEL BOSÉ

nel “Foro Sol” di Messico.

Finisce cosi, il “PAPITO TOUR” di Bosé.

         

 “Grazie Miguel Bosé per il tuo contributo alla música”, sono state le parole di Alejandro doppo finire la sua interpretazione della mitica canzone “Te amaré” insieme al cantautore   spañolo.
42 mille persone riunite nel “Foro Sol” a Cittá di Messico hanno asseverato e acclamato
 le parole di Alejandro Fernández.

              

         

 Loro due insieme ai tré ex - membri di “Timbiriche”: Sasha Sökol, Paulina Rubio e  Benny Ibarra, le nuove protette  figlioccie di Miguel, Bimba Bosé  e Ximena Sariñana,  ci sono riuniti per fare riconoscenza dell´importanza di  Bosé nella cultura Pop Iberoamericana e per godere anche, di 30 anni di canzoni che sono state sempre presenti nel incosciente  dell´America  spagnola.


              La gélida notte e il freddo  che devasta adesso  il Messico, non é stato

un´ostacolo per il pubblico e sul palco, si poteva sentiré il caldo della música di Bosé.

Post STS-ESPAÑA-forum.

 

 
 
 

RICHIESTA DI PAOLO

Post n°32 pubblicato il 19 Novembre 2008 da anais.sa
Foto di anais.sa

Paolo, ecco il testo della canzone  che volevi. Per le poche parole che mi hai detto, credo ci sia questa, “TENGO GANAS” (ho voglia), álbum “A corazón abierto” anno 2004 ed é un bellisimo tema di GianMarco. Se vuoi ascoltare guarda i link e se non parliamo della estesa, basta che me lo dici ancora. Ciao…

TENGO GANAS

Tengo ganas de acostarme con la fe de tu mirada,
y que el tiempo se detenga si es que me haces el amor,
tengo ganas de esperarte por el parque una mañana,
tengo ganas de atender a tu más dulce petición.

Tengo ganas de inventarle un mandamiento a mis pecados,
tengo ganas de ser libre amarrándome a tus pies,
tengo ganas de enredarme con mi furia y tus abrazos,
tengo todo de algún modo pero no te tengo a ti.

Tengo ganas de entenderte cuando nadie te hace caso y nadie te acompaña,
tengo ganas de que te des cuenta que este amor secreto solo es para ti,
tengo ganas de soñar despierto remplazar mi soledad por tu silencio
tengo ganas de que tengas ganas de tenerme a mi

tengo ganas de inventarle un mandamiento a mis pecados,
tengo ganas de ser libre amarrándome a tus pies
tengo ganas de enredarme con mi furia y tus abrazos
tengo todo de algún modo pero no te tengo a ti

Tengo ganas de entenderte cuando nadie te hace caso y nadie te acompaña,
tengo ganas de que te des cuenta que este amor secreto solo es para ti,
tengo ganas de soñar despierto remplazar mi soledad por tu silencio
tengo ganas de que tengas ganas de tenerme a mi...
tengo ganas de que tengas ganas de tenerme

 
 
 

UN BEL ANNO

Post n°31 pubblicato il 18 Novembre 2008 da anais.sa

       2008

GRANDE SUCCESO PER

ALEJANDRO FERNÁNDEZ

      E IL SUO TOUR "VIENTO A FAVOR"

                                Spagna 2008 Tour "Viento a favor"          

    Questo prossimo venerdí conclude il magnifico tour nel  Auditorio Nazionale a Citá di México. Sette serate che Alejandro ha affascinato il suo pubblico. Cosí viene a finiré il Tour mondiale di 2008. Sonno stati piú d´ottanta i concerti fatti con il Tour di “Viento a Favor” in México, l´Spagna,  gli Stati Uniti, Centro e Sud América
Seccondo il Top 100 Wordwide Tours della Pollstar Magazin, da Gennaio a Settembre 2008, Alejandro Fernández é stato l´artista latino con di piú biglietti venduti. Anche la rivista “People in Spagnolo” “Il Tour dell´Anno” per il grande suceso avuto col suo “Viento a favor”.

        All´inizio di quest´anno il Governo dello Stato di Jalisco dove lui é nato, l´ha concesso il  titolo onorario di “Primo Ambasciatore Turistico di Jalisco”, basati sulla sua traiettoria proffesionale e proiezione internazionale oltre che considerare Alejandro come un rappresentante moderno della música e  le tradizioni del suo stato per tutto il mondo.

             Alejandro Fernández,  primo "Ambasciatore Turistico di Jalisco"

            Anche nel 2008, Alejandro Fernández ha presso parte alla Ceremonia Inaugurale dello “XVIII Vertice Iberoamericano” in El Salvador, " Gioventú e sviluppo" con una bellísima interpretazione del artista messicano di “El Carbonero” e “Granada” che è stata una portentosa esibizione in termini di qualità vocale. Alejandro Fernández ha fatto anche una richiesta di cooperaziene ed iniziative ai rappresentanti dei governi dell'America Latina  e la Spagna per la giventú.


                                         XVIII Vertice Iberoamericano

              Ai 16 anni di traiettoria artística, quindici millioni di copie vendute  internacionalemente, una stella sul en el paseo de la fama e parecchi riconoscenze internazionalli,  “El Potrillo” si consolida cosí, come uno dei migliori interpreti della musica Mexicana e della  música Pop in spagnolo. ”Charro”, romantico e col suo stilo per innamorare, Alejandro é veramente ambasciatore della sua patria.

Post STS-ESPAÑA FANCLUB forum. 15-11-2008

 
 
 

Post N° 29

Post n°29 pubblicato il 14 Novembre 2008 da anais.sa

                                                                                                                          

In spagnolo: "Gracias a Cloe, nace este Blog para él...del mismo modo que gracias a ella, nace una amistad sin intereses...Esa que he descubierto, cuando he roto sin miedos, mis viejos esquemas mentales y he construido nuevos. Cuando he dejado salir, también sin miedo, un modo distinto para mirar a los demás. Gracias STS España y también a ti Alejandro."

 
 
 

Post N° 28

Post n°28 pubblicato il 13 Novembre 2008 da anais.sa

                  Alejandro Fernández

             Primo "Ambasciatore Turístico  

             di Jalisco"

 
 
 

GRIDO DELL´INDEPENDENZA 2008

Post n°27 pubblicato il 13 Novembre 2008 da anais.sa

 

 

Alejandro Fernández porterà il suo tour “Viento a favor” al Mandalay Bay Events Center il 15 di settembre e farà il griddo dell'independenza Messicana.

Foto: Mariaf, banner STS-SPAGNA forum. 


Che significato ha il “Grido” dell’indipendenza?

Preso del sito peralejandrof. Vedere i link preferiti.

E’ semplicemente una rappresentazione del momento nel quale il prete del paese di Dolores, Guanajuato, Don Miguel Hidalgo e Costilla,fece l’arringa agli abitanti del luogo perché si unissero alla Guerra d’indipendenza che stava iniziando. Questo accada intorno alle 5 del mattino del 16 settembre del 1810. Qualche momento prima,Hidalgo aveva fatto suonare le campane della chiesa del paese per far riunire lì tutti gli abitanti.
 

 

 
 
 

Post N° 26

Post n°26 pubblicato il 12 Novembre 2008 da anais.sa

IL BOLERO NON HA ETA'


Alejandro Fernández, anche se è relativamente  giovane  da una serie di nomi che lo hanno preceduto, con questo álbum ”DE NOCHE: CLASICOS A MI MANERA” fá il suo contributo in onore a una melodia che sopravvivrà al tempo

“EL RELOJ:  Reloj, no marques las horas 
                porque voy a enloquecer...”

Queste strofe non si riferiscono alla disperazione che produce un tamponamento sulla strada che si percorre per arrivare in tempo al lavoro il lunedì mattina, quando un malore o la sbornia del week-end ci ha impedito di svegliarci in tempo. Come avranno notato subito molti lettori, sono le prime strofe di Roberto Cantoral, contemporaneo e compatriota di Manzanero, e autore di questo bellissimo bollero che in questo álbum canta Alejandro a modo suo.

                                

                                     Manzanero e Cantoral in dietro


Il bolero ha girato tutto il mondo, cominciando dagli Stati Uniti dove cantanti della statura di Frank Sinatra, Nat King Cole, Bing Crosby, Maurice Chevalier, e Dean Martin. Doris Day, Eddy Gorm, non sono stati in grado di sfuggire alla sua magia. È accaduto con grandi orchestre che hanno subito la sua influenza, come l'orchestra della BBC a Londra, Mantovani, Henry Mancini e Xavier Cugat.

Questo ritmo, così melodico, non può mai essere separata dalla poesia.

Ma se Cuba è stato la culla di questo ritmo, il Messico ha generato un'enorme quantità e varietà di compositori, arrangiando, dagli anni 40, il Bolero insieme al Mariachi e un perffetto essempio di questa fantástica coppia oggi é Alejandro Fernández.


Messico ha anche lasciato la sua impronta sui dischi di carbonio nei quali hanno lasciato il segno Pedro Vargas, interpretando "Júrame" Maria Greve, e La Negra Tona esigendo la parità in “Angelitos Negros”, o Javier Solis alternando la musica ranchera con la musica di Greve o Lara.


Passionali per eccellenza, i messicani, come lui, hanno dedicato alle donne dei sogni le loro migliori ispirazioni. Al bolero messicano gli si potrebbe cantare “contigo aprendí que existen nuevas y mejores emociones”("con te ho capito che esistono nuove e migliori emozioni"), come canta Manzanero.
Ci sono vari tipi di boleros, come quelli che fanno tagliare le vene, e che l’ecuadoriano Julio Jaramillo, con la sua voce di chi soffre per amore cantava:“No puedo verte triste, porque me mata tu carita de pena mi dulce amor.”("Non riesco a vederti è triste, perché mi uccide il tuo volto triste mio dolce amore...").


O meno dolorosi, come quelli che interpreta Alejandro Fernández, Julio Iglesias e persino Plácido Domingo.

      


Ci sono inoltre boleros che si esprimono con grandi orchestre, e sono l'estremo opposto, altrettanto validi, che sono interpretati da trii accompagnati da chitarre, una categoria che include Los Panchos, Los Tres Assi, o The Three Caballeros, che in trio, hanno il talento per sconfiggere il tempo e avvicinarci ogni sera al sogno romantico, caldo e dolce del tramonto sulle rive di un mare paradisiaco dove la vita è più appagante.

ALCUNE CURIOSITA'


Curiosamente, in uno dei paesi in cui il Bolero è una lunga storia, il Messico, la parola bolero significa lustrascarpe.
Nei paesi in cui lo sport delle bocce è molto popolare, boleros sono le persone che lo praticano.
Ma il bolero che ci diletta è un ritmo d’incontenibile poesia a partire dalla metà del XIX secolo ha prodotto grandi passioni, e ha contribuito ad aumentare la popolazione del pianeta.
Cuba si dà il merito di avere reso popolare questo ritmo musicale, secondo alcuni storici sono stati gli schiavi neri che hanno accompagnato i loro padroni francesi quando questi scapparono da quella che è oggi la Repubblica Dominicana, nella fase rivoluzionaria, quando l’isola di Quisqueya espelleva


Questi schiavi, arrivando a Santiago, Cuba orientale, mescolarono la loro cultura africana con quella francese facendo nascere questo ritmo pieno di sensualità adatto alla poesia e al romanticismo, senza limiti.

(post  C.B. - 30 0ttobre 2008 lingua-spagnola)

 
 
 

Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 12 Novembre 2008 da anais.sa

IL BUON TEQUILA

 
 
 

IL TEQUILA

Post n°24 pubblicato il 12 Novembre 2008 da anais.sa

Cos’è El Tequila?´

Un drink Messicano.
Un liquore con il profumo del succo distillato di piante selvagge
Un distillato di tradizioni da bere ed assorbire
L’acqua di un fiume in fiamme

E’ il nome di una valle nello stato di Jalisco dove viene prodotta da secoli.
E’ il nome di una montagna e della città in cui si trovano molte distillerie.
Il suo nome contiene l’eco del lavoro dei coltivatori

Le vicende che hanno interessato il Tequila negli anni ’80, con il fenomeno del “tequila boom boom” hanno avuto un duplice effetto: da un lato ne hanno affermato il nome (marchio), dall’altro hanno contaminato l’immagine dello stesso. Il Tequila importato in Italia in quell’epoca, peraltro come avviene ancora oggi per la gran parte in tutta Europa, era di tipo non puro, tagliato con altri zuccheri non di Agave, prevalentemente destinato ad uso cocktail e per un consumo di bassa qualità. Esso veniva, e viene tutt’ora, importato in cisterne dal Messico ed imbottigliato nei Paesi di destinazione (come in Italia).

Il Tequila puro, 100% Agave, distillato di pianta di Agave Azul Tequilana Weber certificato dal CRT Messicano, è sicuramente qualcos’altro.
Esso è imbottigliato esclusivamente in origine e rappresenta il Tequila puro. E’ un prodotto di eccezionale pregio organolettico e sensoriale. Nelle versioni artigianali e premium esso assume caratteri qualitativi di straordinaria raffinatezza, difficilmente rintracciabili nell’intermondo degli spirits mondiali, nessuno escluso.
 

            

 

Quanti sanno che il Tequila 100% Agave, nelle versioni invecchiate, è maturato in botti di rovere di quercia bianca americana?

Quanti sanno che il Tequila 100% Agave, nelle versioni artigianali e premium, ha prezzi di mercato mediamente superiori a qualsiasi altro distillato?

Quanti sanno che il Tequila 100% Agave è un prodotto a denominazione di origine riconosciuto in tutto il mondo ed esclusivamente prodotto e imbottigliato in una piccola e precisa zona a nord del Messico e non in tutto il Messico (come ad esempio avviene per l’Armagnac francese)?

Infine, quanti sanno che per fare una bottiglia di Tequila 100% Agave, invecchiamento a parte, occorre attendere che la pianta di Agave maturi per ben 10 anni prima di poterla utilizzare?

Il Tequila si ottiene distillando il fermentato della  pianta di Agave “Azul Tequilana Weber”.  Essa risale agli Atzechi (Nahuatl), civiltà indios del 300 a.c.
Era conosciuto come “il vino di Mezcal”, perché Mezcal era il nome della pianta di Agave (la parte interna) in idioma Nahuatl. L’avo del Tequila era il fermentato del succo dell’Agave, ancor oggi conosciuto e consumato: il Pulque
Con la distillazione del Pulque, introdotta dagli spagnoli nel 1500, è nato “Il Tequila”
Il nome “Tequila” deriva dal nome di una valle nello stato di Jalisco, dove viene prodotto da secoli. Tequila è anche una città.
La prima distilleria fu Casa Josè Cuervo, fondata nel 1795; poi fu la volta di Herradura nel 1870; quindi Sauza nel 1873.
L’Agave Azul non è un cactus, ma è una pianta grassa di ben 136 specie diverse che crescono in Messico da più di 9000 anni 

RACCOLTA DELL AGAVE BLU   

 
 
 

L´AGAVE BLU

Post n°23 pubblicato il 12 Novembre 2008 da anais.sa

Agave significa in greco "nobile", "ammirabile".

Fu chiamata così da un naturalista del 1753 (Carlo de Linneo) per le sue qualità estetiche e di sostanza.
L’appellativo Azul (Agave Azul Tequilana Weber) gli fu dato ad inizio 1900 da un botanico chiamato Weber che rimase colpito dal colore azzurro intenso delle foglie (rispetto ad altre piante di agave esistenti e di altre famiglie).

 

                                


Ci sono ben 136 specie di agave diverse in Messico, ma solo una è quella usata per il Tequila. Le agavi si coltivano in Messico da più di 9000 anni e, fate bene attenzione, esse non appartengono alla specie dei cactus!!!

La pianta di Agave matura in 8/11 anni, poi e dal suo centro si eleva rapidamente un tronco legnoso molto alto pieno di fiori (el Quiote). Dai fiori si producono le gemme ricche de semi per la riproduzione. A seguito della gemmazione la pianta degenera e muore.

                                            

Per la sua natura e per la sua denominazione di origine controllata, il Tequila 100% Agave è fatto esclusivamente con pianta di Agave Azul Tequilana Weber coltivata in una zona ben precisa e circoscritta del Messico (nord-Ovest del Messico). Senza queste due importanti condizioni primarie (tipo di pianta e zona di coltivazione) non si può produrre e dunque non si ottiene il Tequila 100% Agave.

                               

Il Tequila può essere prodotto solo quando la pianta è matura e prima che si formi il Quiote. Occorrono dunque ben 8/11 anni prima di poter utilizzare la pianta per fare il distillato. Questo è il pregio intrinseco più importante del tequila, che ne qualifica il suo valore straordinario.
Ecco dunque la ragione per cui il tequila deve essere considerato “il diamante” fra tutti i distillati al mondo.
Whisky, Bourbon, Rum, Cognac, Grappa, Wodka, Gin e quasi tutti gli altri distillati e acquaviti esistenti hanno materie prime di produzione ben più disponibili del Tequila 100% Agave (orzo, canna da zucchero, vite, frumento, etc., hanno spesso uno o più raccolti in un anno). Questo può contare unicamente su di una pianta che deve stare fisicamente attaccata al terreno per ben 11 anni prima di essere utilizzata (unico raccolto dopo 11 anni). Solo dopo questo lunghissimo tempo può aver luogo il processo di produzione e l’invecchiamento del prodotto in botti di rovere per altri anni ancora.

                                 

Quando bevete tequila fate bene attenzione a verificare che sia Tequila 100% Agave. E’ sempre rigorosamente scritto sulla bottiglia.
Nel mondo delle tequile 100% Agave ci sono svariate tipologie di prodotti e selezioni. Certamente una tra le migliori selezioni di tequile 100% Agave esistenti al mondo viene importata in Europa dall’azienda Key Trade Italia Srl di Montegranaro (AP, 0734/893731),

                                             

Il Tequila é controllato rigidamente dagli organi istituzionali Messicani: il CRT  (Consejo Regulador del Tequila) e la CRIT (Camera di Commercio dell’Industria Tequilera).
Ha un grado alcolico che va da 35 a 55 vol. alcol.. La commercializzazione privilegia spesso il 40 alc/vol o il 38 alc/vol.
Quasi tutti “i Tequila” attualmente disponibili in Italia (e in Europa) non sono imbottigliati in origine e sono di tipo Mixto, ossia non puri di Agave. Il Tequila 100% Agave Azul T.W. ancora è poco conosciuto in Italia e in Europa e rappresenta il Vero Tequila Puro .
C’è una ENORME differenza organolettica e sensoriale (qualità di prodotto) tra il Tequila PURO 100% di Agave Azul T.W., obbligatoriamente sempre imbottigliato nel Paese di origine (Messico),  e il Tequila Mixto non imbottigliato in origine.
Il Tequila Puro lo si riconosce leggendo bene l’etichetta delle bottiglie: Tequila 100% Agave.

Fate anche attenzione alle indicazioni di imbottigliamento: “envasado de origen". Un

ica nel panorama europeo ad essere certificata direttamente dal CRT (Consejo R Regulador  delTequila Messicano).

 
 
 

NUOVO CD ALEJANDRO FERNÁNDEZ

Post n°22 pubblicato il 12 Novembre 2008 da anais.sa


Giá uscito in Messico il nuovo lavoro di Alejandro Fernández.

"DE NOCHE: CLASICOS A MI MANERA"

"BALADAS E BOLEROS" di oggi e sempre   in spagnolo, fatte al suo particolare stilo e con la sua splendita voce.

Sedici track che tutti abbiamo sentito qualche volta e da tenere  al cuore stretti.

Fantastiche canzoni come "EL RELOJ" (se volete la potete sentire guardate i link) "ABRÁZAME" di Julio Iglesias, "PIENSA EN MI" conosciuta per il film di Pedro Almodovar,"NOCHE DE RONDA" e "EL DIA QUE ME QUIERAS". Arriverá questa volta il CD in Italia?...MAGARI...

 
 
 

¿ARRIVERÁ FINALMENTE?

Post n°21 pubblicato il 11 Novembre 2008 da anais.sa

¿E' L´Italia nella mira di Alejandro Fernández?

Alejandro Fernández, El Potrillo, il puledrino, de México, nel pieno del tour di Viento a favor, il CD lanciato quest'estate, e prossimo a rompere il proprio record personale di concerti consecutivi all'Auditorio Nacional di Città del Messico, ben 15 (il record assoluto appartiene a Luis Miguel con il tour 33), si trova ad un passo cruciale della sua carriera. I rapporti con la Sony-BMG non sono più fluidi come un tempo: Alejandro vuole portare il suo pop messicano anche in Europa, la casa discografica frena. Tanto che il cantante sta pensando a un clamoroso passaggio ad una casa che assecondi le sue ambizioni di espansione. Il 2008 è l'anno delle grandi decisioni: "Romperò il mio record all'Auditorio, dato che prima avevo dato 8 concerti consecutivi e stavolta saranno 15" ha detto al quotidiano messicano El Universal "Poi inizierà il tour in Centro e Sud America, mi aprirò a nuovi mercati come il Paraguay e l'Uruguay, dove non ero mai stato prima. Poi andrò in Spagna e terminerò un tour rimasto a metà negli USA, cosa che mi terrà occupato fino a settembre".
Per il futuro l'unica cosa "sicura è che questo è il mio ultimo disco con Sony-BMG e sto analizzando proposte che stanno arrivando e sicuramente accetterò quella più conveniente, non tanto economicamente, quanto per una proiezione internazionale... e anche nazionale". Alejandro ha rivelato di avere contatti per lanciare il disco in Brasile e in Italia, i primi Paesi non ispanici in cui presenterebbe la sua musica pop dai suoni messicani. Nervoso per l'opportunità? "Più che altro sono sfide che mi si presentano, uno con il tempo si abitua e supera queste cose, in fondo è il mio lavoro. Se mi portassero in Cina a fare scarpe allora sì che sarei nervoso, ma se vado a presentare il mio materiale discografico e a cantare, è quello che ho fatto per tutta la vita. Mi sento tranquillo, è la sfida di piantare la bandiera e guadagnarsi il cuore del Paese che ti dà l'opportunità"
E' questa sfida, questa ambizione di arrivare ad altri mercati che sta mettendo in crisi i suoi rapporti con la casa discografica. Ma il bell messicano si sente sicuro perché "l'ultima parola sulla mia carriera ce l'ho io". Del resto la sfida più importante, quella di passare dalla musica mariachi a un pop dai suoni messicani ma riconoscibile e apprezzabile anche fuori dal Messico, l'ha ampiamente vinta, nonostante all'inizio fosse il solo a crederci. "Nessuno pensava che avrei avuto successo dopo Como quien pierde una estrella, che era ai vertici e si ascoltava in tutte le radio, fino a diventare un classico della musica messicana. Nessuno allora capiva perché volessi passare alla musica pop. La risposta è molto semplice: quando ho iniziato a cercare il seguente materiale discografico, ho visto che avevo una sfida molto grande da affrontare, che era trovare un'altra canzone con la stessa forza di Como quien pierde una estrella e quello che ho fatto è stato cambiare completamente. Nessuno si aspettava che avrei fatto un disco pop. Io ci avevo pensato e credevo che era la miglior soluzione. Inoltre ho pensato di farlo con Emilio Estefan, che aveva Gloria nel suo massimo momento di popolarità e non aveva lavorato con altri artisti anglo o latinos. Così si è creato un morbo molto strano e fino ad oggi  Me estoy enamorando "è uno dei miei dischi più venduti" ha detto.

         

Il suo primo assaggio di sucesso qui, lo ha avuto al fianco di Beyonce: insieme hanno inciso Amor gitano, un irresistibile flamenco-pop inserito nei dischi di entrambi (B-Day per lei, Viento a favor per lui), per permettere a lei di entrare nel mercato sudamericano in castigliano e per permettere a lui di affacciarsi nel mercato anglo. E' stato anche sigla e tema principale della telenovela El Zorro, la Espada y la Rosa. Adesso non resta che aspettare la fine del tour di Viento a favor e seguire con attenzione i progetti internazionali del bell'Alejandro.

Siamo giá tanti  in Italia che facciamo il tifo per lui e per la sua musica.

(Post La Rotta di Sud Ovest, la Stampa - 2008 vedere link preferiti)

 

 

 
 
 

BIOGRAFIA

Post n°20 pubblicato il 10 Novembre 2008 da anais.sa

 

 

          

         Alejandro nacque a Guadalajara, Jalisco (Messico) il 24 aprile 1971, ultimo di tre figli avuti dal padre cantautore Don Vicente Fernández, considerato un pilastro della musica mariachi in Messico.

Esordì sul palcoscenico già da bambino all´ettá di cinque anni e cominció a pianggere quando non riusciva a riccordare bene le parole della canzone.

Durante l'adolescenza si prese cura del ranch di famiglia, Los Tres Potrillos (letteralmente I tre puledrini), così chiamato in onore dei figli dal padre.

Una volta arrivato alla maggiore età, si fidanzò con América Guitan e intraprese la carriera universitaria seguendo i corsi di architettura.

       Nel 1990 fermò gli studi per incidere il suo primo album (pubblicato nel 1991), intitolato "Alejandro Fernández". Divenne un successo, in breve tempo gli venne affibiato il nome di "El potrillo de México" (letteralmente Il puledrino del Messico).

Per onorare la carriera e la figura del padre, Vicente Fernández, Alejandro incise un singolo di medio rendimento, "El Potrillo se va".

I dischi pubblicati in seguito, Piel de niña e Grandes Exitos A La Manera De Alejandro Fernandez, lo lanciarono ufficialmente nel mondo della musica. Con l'album Grandes Exitos si distacca dal genere del mariachi sviluppando un tono ravvicinato col pop latino.

Nel 1995, uscì un album miliare Que seas muy feliz, il primo singolo estratto fu Como quien pierde una estrella, il quale mostrò un ritmo pop rivolto al pubblico giovanile. Questo fu anche uno dei singoli che sbarcarono negli USA, oltreché che nella sola America Latina.

 

Nel 1996 incise un altro album, Muy dentro de mi corazón, il quale gli conferì un doppio disco di platino in Messico a poca distanza dall'uscita. Produsse anche una canzone che, sarebbe poi stata utilizzata alle XXVI Olimpiade, tenutasi ad Atlanta, Georgia (USA).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Preso della Wikipedia che è stata aggiornata dal Se tu Sapessi Italia. 

 
 
 

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Post n°19 pubblicato il 10 Novembre 2008 da anais.sa

                                                          

          Nel 1997, incise un nuovo disco, "Me estou enamorando", dedicato alle figlie e alla moglie. Il disco sembrò averlo lanciato nel mondo del pop latino. Nello stesso anno, sua moglie América, già madre del primogenitro Alejandro, partorì due gemerelle, América e Camila.

Nelle classifiche annuali di Billboard, vennero nominate tra le migliori canzoni uscite "Si tu supieras" (musica di questo blog) e "En el jardín", quest'ultima cantata assieme a Gloria Estéfan.

Nel 1998, incise un nuovo album "Mi verdad" col quale ritornò sul filone mariachi, mentre nel 1999, con "Christmas in Vienna VI" cantò sia in lingua spagnola che in inglese alcune tradizioni opere di Natale, al disco presero parte anche Plácido Domingo e Patricia Kaas.

 

           

          Nel 1999, giunse il divorzio annunciato con América, ciò nonostante, riavvivò la vita di coppia con Ximena Díaz e gli dá un il figlio, Emiliano e una bambina, Valentina. 

Nel 2000 uscì l'ottavo disco di Alejandro, "Entre tus brazos", nuovamente centralizzato sul genere pop. Il disco seguente, "Orígenes", superò i limiti mai raggiunti prima, ottenendo due dischi di platino negli USA, uno in Messico, un disco d'oro in Ecuador e un altro in Venezuela.Nel 2001, aprì un tour assieme a suo Nel 2004, Alejandro partecipò al film messicano "Zapata, el sueño de un héroe" di cui ne produsse la colonna sonora.  Lí dimostrò la  sua versalità in ogni mestiere.

Il successo spagnolo venne accompagnato grazie al singolo "Me dediqué a perderte, col quale fece debuttare l'album in studio "A corazón abierto".

 Il   Nello stesso anno, terminò la relazione con Ximena e poi conosce la giovane Ayari, successivamente dichiarata come fidanzata.

     Il 2005, fu l'anno consacrante per la sua carriera, oltre ad ottenere i primi successi nell'UE ed in Spagna,  offre un concerto a Monterrey con accanto Plácido Domingo e José Carreras. Aprì anche una tournée negli Stati Uniti in compagnia di Chayanne e Marc Anthony, questa fu una delle più seguite dell'anno e venne soprannominata la "Tournée dei Tre Latinos". Il successo in Spagna non si chiuse celermente come aspettato.

La rivista People in spagnolo lo aggiunse nella lista dei 50 uomini più belli del mondo.

Nel 2007 esce l´album "Viento a favor" che include un feet insieme a Beyoncé "Amor Gitano".  Con questo lavoro, comincia nel 2008 un tour internazionale in Spagna, tutta LatinoAmerica e  gli Stati Uniti che verrá a finire  a Citá di Messico.

 

CI SONO DEI BEI VENTI PER ALEJANDRO...

Preso della wikipedia.

 
 
 

ALEJANDRO FERNANDEZ NON É SOLTANTO CHARRO

Post n°18 pubblicato il 10 Novembre 2008 da anais.sa

                       DAL SUO VIDEO "NO SE ME HACE FÁCIL"

          

                            DAL VIDEO "QUÉ LÁSTIMA"

       

         

                    DAL VIDEO "TE VOY A PERDER"

 
 
 

LE HAZIENDE MESSICANE

Post n°17 pubblicato il 10 Novembre 2008 da anais.sa

          Soggiornare in una delle tante “haciendas” de Jalisco in Messico è un’esperienza che introduce nella realtà locale attraverso un canale privilegiato. Fanno parte della storia del Messico, sono le haciendas, fattorie o tenute che dir si voglia, splendide occasioni per una visita o per un soggiorno nel Paese dei Maya. Anche se gli stati di Jalisco, Yucatán, Hidalgo e Campeche contano sul loro territorio il maggior numero di tenute, in tutto il Messico è possibile trovare e riconoscere splendidi edifici storici oggi ristrutturati, che rappresentano le case cortigiane e gli antichi monasteri risalenti ai secoli XVI e XIX.


Le haciendas nascono nel secolo XVI come fattorie operative e centri manifatturieri per la produzione di prodotti destinati all’esportazione, per supportare il sistema economico introdotto dagli spagnoli.


            

       Le haciendas offrono inoltre un'ampia gamma di possibilità per il tempo libero, sempre in linea con la cultura del posto: dalle escursioni su vecchi mezzi di trasporto alla possibilità di assistere alle corse dei tori in piccoli anfiteatri. Infine, le visite al circondario delle città coloniali, posti di interesse archeologico e paradisi naturali, completano un’offerta che permette ai turisti di entrare e poter vedere in prima persona costruzioni con tutto il sapore della storia messicana.

Durante il XIX secolo una tipica produzione delle tenute (soprattutto quelle della zona dello Yucatán) è la fune di agave, una fibra naturale, varietà del cactus di agave, utilizzata per produrre spaghi.

L’ingente richiesta di questo prodotto nel XX secolo ha facilitato, tra una guerra e l’altra, l’arricchimento dei proprietari di queste tenute, trasformandole in proprietà rurali dedicate all’ozio, al divertimento e agli svaghi in generale. È seguito poi un periodo di sviluppo architettonico spettacolare, sia per le facciate e le strutture che per gli arredamenti interni, gli oggetti d’antiquariato e le opere d’arte che provenivano da tutto il mondo. Anche i giardini sono stati arricchiti e abbelliti grazie alla creazione di fontane, cappelle, chiostri e di altri dettagli sofisticati, inclusi anche piccoli acquedotti.

Molte di queste tenute sono state restaurate e trasformate oggi in splendidi hotel, ricchi di eleganti stanze, sontuosi ristoranti e un'offerta gastronomica spettacolare. Il tutto circondato da magnifici paesaggi, nel centro delle più belle località messicane o nella campagna del Paese. Oggi il visitatore può pernottare in antichi conventi e monasteri, in edifici storici costruiti da Hernán Cortés e dalla sua famiglia, in tenute costruite sulle rovine maya, testimoni dello splendore dell'architettura coloniale e del mistero delle civilizzazioni precolombiane.

Edifici le cui mura sono state testimoni di cinque secoli d’intensa storia, dalla conquista operata dagli spagnoli alla rivoluzione, e che portano le tracce di personaggi illustri, tra i quali Hernán Cortés, l'imperatore Maximiliano, il Generale Santa Ana, Pancho Villa ed Emiliano Zapata. Sono hotel, ristoranti e musei che offrono il sapore e la nostalgia del Messico di una volta, con le comodità e le attività del mondo odierno. Conservano i loro più sofisticati dettagli, gli oggetti d’antiquariato e le collezioni d’arte. Sono circondati da giardini, piscine, fontane di pietra, piccole chiese, uccelli esotici.

 
 
 

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