Creato da Mrs.Ramsay il 12/12/2005
Libri, poesie e citazioni letterarie
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Benvenuti "Al faro"
da "Al faro" di Virginia Woolf
Qui, ogni faro è un libro che ho letto: è un nuovo porto, un posto da visitare, una storia da conoscere. Una storia che ha, più o meno, illuminato me e che racconto a voi perchè possa dare a voi quello che di buono ha dato a me.
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« da "Spider" di Patrick McGrath | "Tradimento" di Karin Al... » |
"Spider" di Patrick McGrathBompiani, 1990
Non so se sia una deformazione mia, che non apprezzo più come un tempo il romanzo che tratta temi di psicologia e di psichiatria, ma a differenza degli altri due libri che ho letto di McGrath, Follia e Grottesco, ho davvero fatto fatica ad arrivare alla fine.
Forse era proprio il personaggio in sè a non convincermi, la storia a non interessarmi più di tanto ma davvero sono rimasta delusa e annoiata.
Si parla Dennis, un uomo che vive insieme a delle "anime morte" in una pensione di Londra. Qui rivive il suo passato, la sua infanzia, raccontandola nel suo diario. Era un bambino triste e infelice che viveva con i genitori, un padre alcolizzato e una madre affettuosa con lui ma sempre afflitta e turbata dai comportamenti e dai tradimenti del marito. La vita trascorre triste e monotona fino a che la madre scompare e al suo posto arriva l'amante, a impossessarsi dei sentimenti e delle attenzioni del padre, a sostituirsi in tutto e per tutto (tranne che nell'affetto per lui) alla madre. Ai vicini si racconta che la madre è tornata in Canada dalla sorella ma Dennis (che si soprannomina Spider) sa, o crede di sapere, cosa le è successo veramente...
"Se mai avete avuto un diario, saprete che certe sere è quasi impossibile buttare giù anche una sola frase, mentre altre volte le parole fluiscono sulla carta ora dopo ora finchè non si è svuotati, e allora si ha l'impressione non di aver scritto, ma si essere stati scritti. [...poche pagine dopo...] ed è per questo che sono così incline al terrore adesso, perchè sono sempre consapevole del pericolo di rottura, che a sua volta mi spinge a desiderare il controllo, che che spiega perchè la sensazione di essere plagiato, ingabbiato, scritto, mi fa così disperatamente paura. Perchè ciò che può scrivermi, senza dubbio più anche distruggermi".
Forse sono stati questa storia poco coinvolgente, povera di colpi di scena (era chiaro fin dall'inizio che Dennis aveva dei problemi e che la sua realtà era ben diversa dalla vera realtà), e lo stile non ben definito (davvero si fa fatica a capire quando emerge Spider e quando Dennis, quando emerge il bambino e quando emerge l'adulto; sembra quasi, e non mi è chiaro se è voluto o no, che in più di vent'anni sia rimasto sempre la stessa persona) che hanno contribuito a non farmi davvero apprezzare questo libro come gli altri due.
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Inviato da: chiaracarboni90
il 19/04/2011 alle 12:52
Inviato da: elfodeimonti
il 17/04/2010 alle 12:05
Inviato da: briccone2005
il 07/04/2009 alle 17:48
Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 06:51
Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 03:48