Creato da giglio.alfredo il 31/03/2013
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LANGUIDI SENSI DI ALFREDO GIGLIO

Post n°205 pubblicato il 30 Ottobre 2013 da giglio.alfredo
Foto di giglio.alfredo

 

LANGUIDI  SENSI

di Alfredo Giglio ©

 

Languidi sensi nell’aria dispersi

Baciati da moti vivi d’amore

Impressi nel cor, che caldo e sincero

Batteva per lei, ch’io più sognavo

Quale dolce compagna della vita

Dal labbro verecondo e viso ardito.

L’amore dileguava nell’assenza

E si scioglieva in lacrime cocenti,

In dolori del petto e della mente

Nel mentre  triste e prono il voler mio

Che la fine anelava a me pareva

Dolce avventura, per donare quiete

Allo spirto consunto dal desio.

L’amor ch’avevo scelto era distratto,

Perduto e muto nel suo corso gretto.

Non un sorriso, non una carezza

Solo col guardo e nulla di dolcezza

Ch’all’anima donasse la certezza.

Disperazione univasi al dolore

Di un’anima avvilita e dilaniata.

Il tempo via portava la speranza

Ma il ricordo come un verme amaro

Trovava il nido suo nel petto mio.

Poscia che gli anni grigio m’hanno reso  

E inaridito il muscolo d’amore,

Privo di linfa e gelido di sangue

Di lei vedevo solo un volto teso

Orfano di sorriso e di calore,

Con espressione solamente astrusa.

Il core riprendeva a sanguinare,

La mente ricordava il tempo andato

La vita mia era trascorsa tutta

Ed infine  il sangue mio era passato

In altri corpi, vigorosi e forti.

Di lei restava solo orgoglio muto

Ma niuna eredità d’amori nuovi

Ch’al pari dell’antico si smarriva

Nella freddezza gelida di sfinge

Che spingeva di più il viver mio,

Che di giornate non avea più scorte

Ad avviarsi in ver verso la morte.

 

Alfredo Giglio

 

 

 

 

 
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