Creato da giglio.alfredo il 31/03/2013
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AL SORGERE DEL GIORNO di Alfredo Giglio

Post n°325 pubblicato il 24 Settembre 2014 da giglio.alfredo
Foto di giglio.alfredo

 

AL SORGERE DEL GIORNO

di Alfredo Giglio ©

 

 

Al sorgere del giorno,

lento misuro il mio cammino

nel fresco soffio mattutino,

pria di posarmi sul ritorno.

Con occhi bassi, resto

di mente prigioniero,

mentre ricamo mesto

un mio dolce pensiero,

senza vedere quel che mi circonda

come fossi da solo a questo mondo.

Appena più s’affaccia la stanchezza

nelle gambe malferme,

all’ombra del gran pino,

posto ritrovo sulla mia panchina

ch’ora quasi m’aspetta,

più vuota e prediletta.

Seduto, alzo la testa

e la rondine guardo,

ch’impazza sola in cielo,

inseguendo la preda

veloce come dardo.

Non è partita con le sue compagne:

forse era già malata

o al suo primo nido,

molto più affezionata.

Giro lo sguardo intorno

e scorgo di rimpetto

tanti oleandri in fila colorati

dai fiori vistosi, rossi e bianchi.

Sul marciapiede chini,

propinqui al piede mio,

più di venti piccioni

si contendono il resto

d’un più frugale pasto,

consumato a notte, da un randagio.

Intanto gente frettolosa,

a tratti bianca,  a tratti di colore

passa veloce fra gli alati

e raggiunge delle corriere gialle

la pur breve fermata.

E’ gente fortunata

che corre al suo lavoro di giornata.

Un padre invece resta solo in casa

e sul cuscino umido di pianto,

nasconde il suo dolore, disperato

per non poter portare alla sua prole

manco il misero pasto,

per niente guadagnato.

 

Alfredo Giglio

 

 

 

 

 
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