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IL BLOCCO DELLA DEMOCRAZIA di Alfredo Giglio

Post n°448 pubblicato il 10 Agosto 2020 da giglio.alfredo
Foto di giglio.alfredo

IL  BLOCCO  DELLA  DEMOCRAZIA

di Alfredo Giglio ©

 

Abbiamo visto, nelle precedenti analisi,come si siano sviluppate quelle segrete politiche occulte, internazionali, che hanno stravolto la vita del popolo italiano, all’insaputa di tutti i cittadini,che non dovevano sapere ciò che veniva deciso nelle alte sfere dell’economia dominante. Il tutto con la connivenza dei mezzi di comunicazione RAI e della stampa italiana ed internazionale.

Ma torniamo in dietro per un attimo. Con la nascita della repubblica e la fine della monarchia, si afferma in Italia una sorta di democrazia, che, non avendo possibilità di alternanza, viene definita da molti commentatori politici, una “Democrazia Bloccata”.

Di fatto per lunghi anni si era quasi stabilito che alcuni partiti dovessero governare, come la democrazia cristiana, appoggiata da qualche partito minore, ed altri dovessero stare all’opposizione come il PCI ed il MSI.

Questo perché si temeva che si potesse,in qualche modo, sovvertire il quadro internazionale che voleva l’Italia filo-americana e nella NATO ed il PCI filo-sovietico.

In questa forma di democrazia bloccata,dobbiamo dire che la dialettica politica non è mai stata assente, ma spesso foriera di fecondità. Molte cose si sono approvate e realizzate anche con l’appoggio delle forze di opposizione. Con l’eliminazione del PCI, dopo il dissolvimento dell’Unione Sovietica, che si riteneva fosse la causa di questa anomalia, si passa dalla democrazia bloccata ad una democrazia dell’alternanza, anche perché gli ex comunisti sono diventati filo americani,  difensori del capitalismo e della finanza speculativa. In pratica entrambe le forze di governo sembrano volere la stessa cosa: per tale motivo, questa forma nuova di democrazia viene definita“imperfetta”.

Entrambe le coalizioni, centro-destra e centro-sinistra, sembrano praticamente le due facce della stessa medaglia:entrambe europeiste, filoamericane, obbedienti alla finanza speculativa di stampo capitalistico, neoliberiste, che legiferano nella stessa direzione.

Affinchè, agli occhi dei cittadini, una coalizione possa sembrare all’opposizione dell’altra, pur chiedendo, in una legge, la stessa cosa,  ci si formalizza e si litiga solo sui metodi di applicazione della legge stessa.

Le due coalizioni sono pure d’accordo sulla politica internazionale, sugli interventi militari, mascherati da operazioni di pace, sulla lotta al terrorismo, sulla sudditanza agli Stati Uniti d’America, sulla libera circolazione di merci e capitali, e soprattutto su questa: Nessuna posizione intransigente nei confronti di Israele, vera padrona del mondo, a dispetto di tutti gli editti della Chiesa cattolica, emanati nei secoli. Guai ad essere anti-semiti !! Tale visione filo-ebraica ha determinato la messa da parte di Papa Benedetto XVI° e l’elezione forzata del gesuita Bergoglio, con la complicità di alcuni cardinali.Papa Francesco è il primo che parla dei “fratelli” ebrei, asserendo che sostanzialmente sono “buoni”. Benedetto XVI° costretto alle dimissioni, per ragioni di salute, nel febbraio 2013, ha oggi 93 anni e sta benissimo. Apro una breve parentesi: Costantino il Grande, nel 325 d.c.diceva:”Cerchiamo quindi di non avere nulla a che fare con la follia ebraica”,perché per il Talmud, libro sacro, vera spina dorsale della vita ebraica,“tutti i popoli esistono in quanto dovranno servire il popolo di Israele,altrimenti non avrebbero ragione di esistere”. E a questo arriveranno, se continueranno a tenere sotto scacco della loro economia, tutti i governi della terra. Per questa loro visione, che ipotizza i popoli del modo ai loro piedi e per il fatto che abbiano sempre adorato solo il dio Denaro ed abbiano sempre avuto, come unica occupazione, l’Usura, sono stati sempre odiati e, a proposito, citerò solo il concilio lateranense IV°, indetto da Papa Innocenzo III° nel 1215, pregandovi di leggere i decreti 67,68,69,e 70,per avere un’idea di come gli ebrei siano sempre stati, quanto meno discriminati, in Italia ed anche nel mondo.

Tornando a noi, diremo che, nel parlamento italiano, non esistono partiti antiliberisti o anticapitalisti, che possano proporre una diversa collocazione internazionale della nostra Italia.

Il danno che deriva da questa democrazia dell’alternanza è  che si decidono tante cose e non se ne realizza nessuna. Vi è divergenza anche negli stessi partiti,perché vi è tanta incapacità a legiferare, quanto confusione dovuta ad ignoranza diffusa.

Volendo fare degli esempi diciamo che il nuovo rito nel processo civile, per le cause societarie, è stato approvato e poi eliminato; le variazioni del rito per le cause riguardanti incidenti stradali, con danni alla persona, approvato e poi eliminato; introdotti i “quesiti” come requisito di ammissibilità nei ricorsi per Cassazione, approvati e, subito dopo, eliminati. Tutte norme, scritte male, che hanno creato solo confusione e ci danno la misura della scarsa capacità del nostro legislatore.

A tutto questo dobbiamo aggiungere che il governo attuale, totalmente incapace, senza alcuna cultura, nè politica , nè scolastica, è un vero regime in divenire.

I pieni poteri, la censura sui documenti della pandemia, i numerosi decreti legge contro la libertà personale,sanzionata dalle multe severe della polizia, l’afflusso incontrollato di migliaia di clandestini, molti infetti da corona-virus, tutti sprezzanti, giunti in Italia come normali e felici turisti, che il governo difende, neutralizzando tutti gli intolleranti, è tutto frutto di sventatezza ed avventurismo politico. Una classe parassitaria che sfascia, con arroganza pretende, in modo goffo invade, con campagne mirate contro gli scienziati dissidenti o contro artisti, che dissentono, come il povero Bocelli, che ha dovuto fare tanti passi indietro, per poter continuare a lavorare, senza i ricatti di questa coalizione di ignoranti, incapaci persino di intendere e di volere, nel totale silenzio del presidente Mattarella.

Scandali spaventosi come Autostrade e come il caso Palamara, passano in cavalleria in men che non si dica.

Chissà quando si andrà a votare e intanto il premier Conte impone, da vero dittatore, senza essere  mai stato votato da nessuno, il bavaglio sugli errori e le bugie dei comitati, mentre la balbettante Azzolina vuole subito l’assunzione dei dirigenti scolastici del concorso del 2017, nel quale è direttamente coinvolta. Intanto l’Italia è giunta all’estremo delle forze. Si può definire questo un regime democratico? Io dico di no: questo è il blocco della democrazia !!

Questa mia analisi è ovviamente riferita al periodo storico che stiamo vivendo. Se prossimamente avremo altri governi, forse la mia analisi sarà diversa. Saranno governi migliori di questo? Non si sa! Ce lo auguriamo di cuore. Intanto a me sembra che l’Italia sia una farfalla alla quale hanno tarpato le ali. Possa,quanto prima tornare a volare, con tanta voglia di Libertà.

A noi intanto non  resta che sperare in tempi migliori e che Dio ce la mandi buona.

 

                                                              Alfredo  Giglio

 

 
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POLITICI E POLITICANTI di Alfredo Giglio

Post n°447 pubblicato il 02 Agosto 2020 da giglio.alfredo
Foto di giglio.alfredo

POLITICI  E POLITICANTI

a cura di Alfredo Giglio ©

Dato che le condizioni politiche della nostra Italia sono notevolmente peggiorate, fino a toccare il fondo, vorrei spiegare, con una analisi lucida, ma sintetica, fatta con un linguaggio semplice e diretto, perché risulti comprensibile a tutti, le cause che l’hanno portata a tanto degrado.

Dobbiamo partire dal 1989; con la caduta del muro di Berlino, si è avuta la dissoluzione del blocco sovietico e con essa, in Italia, lo scioglimento del partito comunista, con la scomparsa di tanti bravi politici a favore dei troppi politicanti di oggi. Ma proseguiamo con ordine. Con lo scioglimento del Partito Comunista ed il convertirsi dei suoi successori alla liberaldemocrazia è venuta meno la rappresentazione politica del vecchio proletariato, aggravata dalla deriva neocorporativa dei sindacati. La svolta revisionista degli ex comunisti si è avuta, sotto la spinta delle lobbies sioniste, che hanno fortemente voluto l’affermazione del neoliberismo, teoria questa che favorisce la crescita incondizionata del capitale a danno delle classi subalterne.

In questo stato di cose, è sorta una crisi profonda, per il netto prevalere delle forze reazionarie, che producono in modo sempre più capitalistico a danno delle forze produttive. Questa crisi ha reso la classe dirigente sempre meno credibile agli occhi delle masse ed ha segnato la fine della Prima Repubblica, ad opera dell’inchiesta di Mani Pulite nel 1991. La causa è da attribuirsi al sistema clientelare e corruttivo, diffuso a tutti i livelli. Scompaiono così la DC ed il PSI.

Nasce così la Seconda Repubblica, dominata dall’ideologia neoliberista.

Torniamo per un attimo al nostro tema. Dobbiamo dire che tutti, o quasi tutti, i politici, ex comunisti, sono spontaneamente, prima attraverso l’Ulivo di Prodi e poi attraverso la Margherita di Rutelli, confluiti nel Partito Democratico e diventati difensori del capitalismo, anche perché in questo partito, è confluita, quasi tutta le vecchia Democrazia Cristiana.

All’Italia occorrevano, allora come oggi, degli ottimi statisti. Non ne vedo nessuno all’orizzonte. Abbiamo avuto soltanto Luigi Einaudi ed Alcide De Gasperi:Sarebbe stato, a mio avviso, un ottimo statista anche Aldo Moro, se l’avessero lasciato in vita.

Mi piace citare, ora, una frase attribuita erroneamente a De Gasperi, statista di notevole levatura: “Un politico e un politicante badano esclusivamente alle prossime elezioni, mentre uno statista bada alle prossime generazioni.” Tale frase, devo precisare, è da attribuire al politico statunitense James Freeman Clarke.

Anche Salvini cita questa frase due volte, forse per atteggiarsi a statista. In realtà, ha fatto cadere il governo, perché è stato allettato dai sondaggi molto favorevoli e pensava a probabili elezioni anticipate. Considerarlo statista,farebbe rivoltare De Gasperi nella tomba.

I bravi politici, per dirne solo alcuni, come Fanfani, Colombo, Spadolini, Almirante, Berlinguer, Andreotti e Craxi, sono scomparsi. Gli ultimi due, Andreotti e Craxi, sono stati travolti da inchieste giudiziarie, per avere sfruttato il sistema clientelare a loro personale vantaggio. Andreotti era probabilmente colluso anche con la Mafia siciliana.

Oggi abbiamo solo politicanti, del tutto incapaci, perché totalmente digiuni di cultura politica e non solo.

Intanto con la seconda repubblica nasce  intorno a Berlusconi, con l’appoggio di Bossi e Fini, una forza conservatrice, di concezione neoliberista; tale forza neoliberista, voluta insieme alla globalizzazione dei mercati, dall’alta finanza speculativa, che fa capo sempre alla finanza ebraica, impedisce ai governi nazionali di avere voce in capitolo nelle scelte di politica economica, la quale viene affidata all’Unione Europea,filo capitalista, che favorisce soprattutto l’esplosione del debito pubblico,per sottomettere gli Stati europei ad una nuova specie di oligarchia dominante.

Per onestà intellettuale, diciamo che l’Italia è oggi fortemente penalizzata dal suo enorme debito pubblico, cresciuto a dismisura con i governi a guida PSI e che l’Europa, voluta da De Gasperi, Schuman, Adenaur e Spaak, con il supporto di Altiero Spinelli, sogno imperfetto, realizzato a metà, ha il pregio di averci consentito più di 70 anni di pace e di progresso economico e culturale.

In questa nuova visione, in cui si affermano le ideologie di stampo neoliberiste, i nostri politici vengono fagocitati e messi da parte, a favore di una classe di politici-politicanti, che, difendendo i rapporti di produzione dominanti, ossia il potere dei mercati, continua a perdere credibilità. Però i politicanti incapaci sono graditi all’Europa. Mentre la credibilità delle masse non interessa ai poteri forti, che stanno lì senza essere eletti da nessuno. Per loro possiamo citare Jean Babtiste Le Ronde D’Alembert che diceva: “Le guerre nascono per distruggere gli uomini, i politici per ingannarli.” Infatti, molti non sanno che le dimissioni di Papa Benedetto XVI° sono state imposte dalle lobbies sioniste, che la globalizzazione è voluta dalle stesse lobbies per aumentare i loro capitali a livelli planetari, che i flussi migratori governati dal miliardario Soros, hanno lo scopo di fare del popolo europeo un popolo di meticci, anche secondo il piano Kalergi, perché, essendo privo di storia e di amor di patria, diventerà un popolo debole, facilmente manovrabile. A dire il vero la globalizzazione ha come risvolto positivo la libera circolazione delle merci e dei capitali, con una più rapida circolazione delle informazioni. In negativo, vedo, un maggiore sfruttamento dei popoli più poveri ed una maggiore disparità sociale. Sono questi temi molto complessi, come l’affermarsi di organismi transnazionali, di cui ci occuperemo in un altro saggio. Tornando a noi, diremo che, in Italia, i politicanti, che per primi hanno fatto le spese della loro inconsistenza, sono stati i tecnocrati da Amato a Ciampi, da Dini a Monti, solo perchè hanno portato avanti una politica apertamente antipopolare.

Non hanno avuto lunga vita politica nemmeno i dirigenti liberali del pseudo centro-sinistra, da Prodi a D’Alema, da Veltroni a Rutelli, fino a Bersani, per le loro politiche liberiste, non certo amanti dell’eguaglianza sociale, ma totalmente asservite all’Europa. Il trasformismo del centro sinistra ha aggravato la crisi, perché ha creato disaffezione verso la politica, dal momento che nessuno poteva soddisfare o difendere i bisogni sociali. Sono così state travolte tutte le altre deboli alternative da Di Pietro a Pecoraro Scanio, da Cossutta a Bertinotti.

Gli spazi lasciati vuoti da una classe politica più o meno valida, vengono occupati da una classe di politicanti, esponenti demagoghi del populismo: nel centro-sinistra si afferma Matteo Renzi, a destra Matteo Salvini e nello schieramento, puramente qualunquista, troviamo il comico Grillo e l’anonimo DiMaio.

Questa classe di politicanti dovrebbe servire a garantire l’egemonia del blocco sociale dominante. Caduto Berlusconi, per una congiura orchestrata ai suoi danni da alcuni giudici, con la palese complicità di Napolitano, si afferma Matteo Renzi, che facendosi passare per rappresentante del centro-sinistra e svolgendo, una volta giunto al governo, politiche apertamente neoliberiste, ha finito per perdere il consenso dei suoi elettori. I danni provocati dal governo Renzi sono stati tanti e continuano a crescere dal momento che ha fatto nascere e sostiene ancora  un governo fatto da politicanti incapaci. Così, da un giorno all’altro, si sono affacciati, sulla scena politica-politicante, come già detto, altri due campioni: Di Maio, che incarna il prototipo dell’uomo qualunque e Salvini, che rappresenta un elettorato tipicamente conservatore, il quale si è reso responsabile della caduta del governo giallo-verde.

Premesso ciò, il nuovo governo PD – M5S dimostra, purtroppo, che tra i nostri attuali politicanti non c’è neppure uno statista. Se ce ne fossero stati, sarebbe stata risparmiata all’Italia e agli Italiani l’umiliazione di questi lunghi mesi di peggior governo della Repubblica. Tutti uniti dall’antisalvinismo, ma non da un programma di governo e da un progetto di sviluppo, che semplicemente, fino ad oggi, non esiste.

Tutti guardano alle eventuali nuove elezioni, ma nessuno guarda alle future generazioni: non esiste, ripeto, almeno fino ad oggi, un piano di sviluppo e di ammodernamento dell’Italia, che possa trainare e rilanciare l’occupazione e la produzione.

Stando così le cose, alziamo gli occhi al Cielo, nella speranza che Dio ce la mandi buona.

 

                                                         Alfredo  Giglio

 

 
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