Creato da claudiafranti il 27/11/2007

alice

vi racconto

 

 

Post N° 53

Post n°53 pubblicato il 12 Febbraio 2008 da claudiafranti
 

Israele

Israele.Viaggio lontano nelle terre calde.Poteri forti che mi circondano e lune scintillanti nel deserto.Sola come non sono mai stata.In mezzo a stranieri nella guerra.Una vittoria nella mia riscossa.Un grido per la pace.Un grido dentro di me.Un sogno che si realizza.Una posizione scomoda ma coraggiosa.Un volo inaspettato forse troppo presto ma mai troppo tardi.Una speranza viva.Il sole che scalda.Caldo afoso.Lotte di sangue e politica sociale.Io là in mezzo.Io che non c'entro niente.Eppure ci sono.E grido nel fango della guerra.Una guerra nella guerra dei diritti umani.Portavoce di me stessa incontro personaggi delle terre calde.Un confronto forte e vivace.Segni nel ritorno.Avventura pura.Coraggio insolito.Il mio.       

 
 
 

Post N° 52

Post n°52 pubblicato il 10 Febbraio 2008 da claudiafranti
 

Il sesso

Mi sono sempre chiesta se mai la zia Lella avesse avuto una vita sentimentale o quanto meno degli uomini visto che da quando sono nata la ricordo sempre con me. Mi sono anche risposta che forse ci sono donne che sanno farne a meno. Niente era mai trapelato.Oggi all’età di 39 anni scopro che la zia Lella attualmente di anni 86 parlando con me ed una mia cara amica reputa alquanto necessario fare sesso e che lei l’ha sempre praticato molto! Sorge spontanea la mia domanda “quando e dove?” visto che ha sempre vissuto con me! E bisogna proprio dirlo le sorprese non sono mai finite nella mia casa delle mie due vecchie! Mia zia aveva un appartamentino dove si rifugiava per le sue frequentazioni amorose incredibile non mi aveva mai detto nulla! Una donna piena di mistero oltre che di energia galvanizzante alla sua età! Ora comincio a capire che forse tutto quel sesso le aveva fatto bene! Naturalmente il discorso vale anche per me “Claudia bisogna che fai un po’ di sesso! Una donna della tua età ne ha bisogno secondo me dimagrisci anche! Trovati uno che ti piace e portatelo a letto” Bè sentire un discorso così da un’ottantaseienne è singolare! In effetti sono da un po’ di tempo in una sorta di letargo sessuale e fra l’altro asserisco che io sto bene così ma probabilmente è solo perché ormai non mi ricordo più come si fa! In fondo sono singola da un mese e con M.le cose da quel punto di vista non andavano più bene per cui era sorta una quasi  rassegnazione o sottovalutazione delle mie esigenze sessuali quasi a voler dire ci può essere l’amore anche senza o quasi il sesso o sesso fatto così così. In realtà non è così ma quando sei dentro le cose o le situazioni le vivi e basta. Così la mia pacifica vita sessuale ha ormai compiuto il raggiungimento dei due anni e forse come dice la zia Lella è anche il caso che mi dia una svegliata! Ma anche qui le cose si fanno difficili si perché una volta mi buttavo senza stare tanto a pensare ora non ci riesco o non mi va più per cui finchè c’è qualcuno come in questo momento M. che ha un posto nel mio cuore da sentimentale io sono out per le cosiddette “avventure”.L’ho sempre odiata la parola avventura! Che diavolo di parola è?! Comunque resta il fatto che quando si esce da una relazione importante l’argomento sesso almeno per me è l’ultimo che mi possa interessare visto che non sono da incontro e via! O almeno non lo sono più. E allora cosa devo fare aspettare di innamorarmi ancora?Bè mi auguro proprio di no! Magari una via di mezzo una relazioncina amorosa con l’inganno che magari è una storia seria così mi lascio andare??? Mah il dopo M. per me sarà tutta una scoperta soprattutto dal punto di vista sessuale!           

 

 
 
 

Post N° 51

Post n°51 pubblicato il 06 Febbraio 2008 da claudiafranti
 

Poche cose rassicuranti

Luce di prima mattina sole libertà.Sensazioni piacevoli addosso.Quiete.Ordine mentale pulizia.Sereno.Energia vigore.Non troppi lussi.Non troppe scene.Pochi rumori.Ritorno a casa malinconico.Nostalgia.Un colpo alla testa.Stordimento.Luci soffuse calore e serenità.Almeno sembra.Poche cose ma sempre quelle rassicuranti.Rituali emotivi.Un'altra pagina gira e se ne va.Quasi un mese.Un'eternità.Tutto fermo lento e pesante.Pochi attimi di sollievo.Meglio il giorno.Peggio la sera.Molta fatica.Movimenti automatici senza anima.Un viaggio nella mente.Terre lontane.Oasi.Distacco.Fuga.Poche cose con me rassicuranti.    

 
 
 

Post N° 50

Post n°50 pubblicato il 05 Febbraio 2008 da claudiafranti
 

Speranza verde 

Difficoltà estrema quasi senza rimedio.Cioccolata e respiri.Ponti di salvataggio sotto la pioggia.Camminata veloce.Sogni che tornano alla memoria.Un orizzonte ben preciso scorre davanti.Un gelato non preso.Una vittoria non vinta.Pensieri distorti.Lieto fine inaspettato a fatica.Desideri infranti.Speranza verde.Occhi di lacrime.Dolci in compagnia.Un animale nella mente sotto la doccia.Nervi sollevati e tesi.Bisogno di riposo.Bisogno di credere in qualcosa di forte.Incredulità.Svuotata.Legno e conforto.Calore della casa.Fuoco amico.Neve al sole.Sono io.   

 
 
 

Post N° 49

Post n°49 pubblicato il 04 Febbraio 2008 da claudiafranti

Giornata uggiosa

Giornata uggiosa e fredda senza battiti del cuore.Fatica rinunce e poca voglia.Ripresa veloce e dinamica.Vuoto nel cuore.Ristrettezze.Energia spazi passi tranquilli.Agitazione latente ombre e numeri.Stanchezza delle solite cose.Voglia di rifugio.Lontananza.Cari affetti.Serata calma solita.Sorrisi strappati.Appigli vaghi.Incertezze poche certezze.Silenzio e the.Piatto gustoso con schermo davanti agli occhi.Ripetitività abitudini liete.Speranza nel cuore a tratti.Umore ad intervalli aperti e chiusi.Futuro nebbioso.Niente posta.Solo finestre aperte.   

 
 
 

Post N° 48

Post n°48 pubblicato il 03 Febbraio 2008 da claudiafranti
 

Attesa di qualcosa che non arriva

Giornata agitata con forte pioggia fuori e dentro.Serenità apparente ma resistente.Un pò di lavoro qualche chiacchiera in famiglia silenzio.Freddo e grigio poca luce.Una serata insolita e piacevole calda accogliente fa pensare bene.Un'attesa di qualcosa che non arriva un incedere lento ma tranquillo.Niente musica fino a stasera.Piccole gratificazioni.Ansia generalizzata portavoce di qualche tristezza.Il sorriso sempre presente quello non manca mai.Incognite nei pensieri.Progetti futuri.Desideri confusi.Una sorpresa molto sorpresa.Una voce amica molto amica.Calore affetto.Tempo lento e scorrevole dentro casa.Pace indotta.Attesa di qualcosa che non arriva.     

 
 
 

Post N° 47

Post n°47 pubblicato il 27 Gennaio 2008 da claudiafranti
 

Nel blu viola del cuore

Se la mia vita fosse un sole che splende forse potrei navigare alta nel cielo con infiniti bozzoli di seta attorno a mille fiori e forse un giorno arriverei anche a dire che la fortuna non ti sta ad aspettare ma quando senti che la noia interviene sotto le lenzuola forse un segno di qualcosa che non va c'è...Con tanta voglia di ricominciare segretamente senza mai accellerare i passi sul cemento forse un giorno potrei arrivare a dire che la zona d'ombra sembra poter finire e forse chissà un giornale letto una mattina potrebbe dire che la voglia di silenzio è ormai totale....Tirare dritto senza cancellare nulla è una cosa sana e porta umori a fior di pelle ma sento un battito come una farfalla e porta un nome siglato nella testa...Un giorno andato ed un altro che ritorna senza fiatare senza fare rumore una vita clandestina nei pensieri una vita sommersa nei miei odori...Coraggio forza e talento ci sono una voglia di ricamare il cielo senza ottusi e senza cerchi smisurati con un disegno a colori un pò sbiaditi...E allora nel blu viola del cuore mi riporto sempre senza timori come un'ancora di salvataggio senza corda per ripescarmi. 

 
 
 

Post N° 46

Post n°46 pubblicato il 26 Gennaio 2008 da claudiafranti
 

La casa come rifugio

Giornata di sole con un velo di stranezza.Irrequietezza,polvere e passi lunghi.Camminata nelle ore mattuttine.Senso di insofferenza.Non stabilità.Desideri non corrisposti.Un'allegra positività nella calma pomeridiana.Lavoro e the. Attesa di qualcosa che non arriva.Rassegnazione.Serenità a tratti.La casa come rifugio.Qualche amico la sera.Un velo di malinconia.Una stretta costrizione nella mente.Contorni nuovi senza orizzonte.Un lampo di luce.Giorno dopo giorno.Il presente vivo.Ricordi,attimi,un fiore.Poesia nel cuore.

 
 
 

Post N° 45

Post n°45 pubblicato il 16 Gennaio 2008 da claudiafranti
 

Malinconia

Aria di primavera e toni leggeri.Sono arrivata.Un posto amico e voci sincere.Tranquillità.Una canzone indifferente ma piacevole.Amici a casa.La novità insiste ne mio percorso.Letture veloci e un letto da rifare.Qualche cartuccia ancora vuota.Camminata lenta.Una Roma ingiallita dal tempo e buia di notte.Non ci stavo volentieri.Poi il risveglio sonnolento.Le campane suonano.Aria strana quella che ti vuole parlare e ti fa sentire eccitata delle cose.Un cambio con un altro, un'ora diversa da quella stabilita.Meglio così.Energia in recupero.Voglia di nido.Malinconia. 

 
 
 

Post N° 44

Post n°44 pubblicato il 15 Gennaio 2008 da claudiafranti
 

Giro di boa

Giornata alquanto piatta e monotona nel suo divenire ma pur sempre una giornata tranquilla.Odori tenui e luce soffusa.Qualche lampo qua e là e un gatto che ancora non c'è.Voci dissonanti giri di parole e silenzi pacifici. Un pò di riso e un pò di the.Qualche stonatura nel corpo ma senza tracce oscure.La solita serenità diffusa nell'aria e versi di cornacchie fuori dalla finestra.Tramonto inesplorato e sera che avanza nella quiete.Poca energia poco rumore musica assente.Un'amica nel futuro e una fetta di prosciutto nel presente.Tante idee precise e concrete null'altro.Un gioco di numeri e cifre e la ponderazione.Una sorpresa scritta e una voce familiare.Gli affetti sono radici profonde. Il giro di boa c'è stato.

 
 
 

Post N° 43

Post n°43 pubblicato il 14 Gennaio 2008 da claudiafranti
 

Non me ne rendevo conto

La mia vita fino ad ora non è certo stata tutta praterie e vallate con fiori colorati. Ci sono stati più momenti bui ma sicuramente il momento più difficile e doloroso è stato nell’anno 2004. Come sono arrivata a sprofondare nel tunnel più nero è ovviamente una conseguenza e una serie di cause ed effetti concatenati l’uno all’altro che non possono certo essere sviscerati totalmente in un capitolo. Ma andando a sentimento e di pancia sicuramente posso darvi una immagine chiara e forte di quello che ho passato e della paura che ho provato.

Se mi avessero detto che un giorno avrei subito percosse da un uomo sarei inorridita. Nella realtà ho capito che non è poi una cosa così fantomatica o comunque ci si può imbattere con più facilità di quanto si pensa in tutto questo a seconda ovviamente della propria storia personale presente e passata.Per fortuna non subii lesioni permanenti ma solo passeggere e anzi reagii con grande forza  e serenità alla cosa. I mesi successivi, furono molto sereni, almeno apparentemente fino a quando una sera che uscivo dalla palestra lui era lì in lacrime che voleva chiedermi scusa guardandomi negli occhi. Ora, non per giustificarlo, ma non era di quegli uomini che picchiava di abitudine.Era successo quella volta ma era successo. Ci tornai insieme a pezzi e bocconi perché comunque non ero convinta e soprattutto avevo una rabbia inespressa nel profondo di cui non mi rendevo conto. Tornarci insieme in quel momento ha voluto dire annullarmi, ma non me ne rendevo conto. Passò l’estate, così tranquillamente senza scossoni. A settembre avvenne una lite provocata esclusivamente da lui in cui tornò fuori verbalmente tutta la sua aggressività. In quel momento ho sentito il quadro dalla parete cadere tac! all’improvviso. Tac! all’improvviso. Così, una sensazione strana ma ben precisa. Passavano i giorni ed io cominciavo a sentire di perdere a poco a poco energia e voglia di vivere, con pianti improvvisi anzi lacrime silenziose che scendevano e non si fermavano, una sofferenza profonda che gridava aiuto. Sicuramente una sofferenza molto più vecchia e profonda di quel 2004 ma io non me ne rendevo conto. A poco a poco non riuscivo più a concentrarmi sul lavoro, mi si annebbiava tutto come se fossi caduta in un torpore, forti mal di testa e sempre meno voglia di vivere. Ma non me ne rendevo conto. Fino a quando cominciai a prendere ansiolitici ogni momento in cui ne sentivo il bisogno anche perché cominciavo ad avere momenti di forte agitazione che non riuscivo a dominare. Cominciai ad essere poco gestibile e naturalmente lui si allontanò proprio perché ero poco gestibile.Alternavo momenti di depressione a momenti di aggressività, una morsa lacerante s’impadroniva di me ed in quei momenti c’era ben poco da fare se non prendere dei calmanti, ma la disperazione non cessava. Lì ho cominciato a rendermi conto che dovevo cominciare ad amarmi ma ancora una volta questa lieve consapevolezza non era sufficiente.Avevo paura tanta paura di me stessa,una sensazione terribile.Non potevo stare da sola ed in uno dei pochi momenti in cui ci sono stata ho perso il controllo e ho preso in mano un paio di forbici e per fortuna, questo lo dico ora, mi tagliai tutti i capelli,solo i capelli.Ero sfinita ma piano piano un senso di pace cominciò a pervadermi e a confortarmi come se quei capelli fossero stati l’ultima punta di un iceberg avvelenato da estirpare.La risalita è stata anche non troppo lenta ma da quel momento ogni giorno l’ho vissuto con stupore e amore per la mia vita.Fino a 34 anni non mi ero amata.Una scoperta, l’amore verso se stessi, un qualcosa che dovrebbe essere innato e invece scopri all’improvviso che non è così e che ti riesce anche difficile che lo sia, quasi impossibile. Dicono di me ora che sono così solare, serena, allegra e amante della vita.Sì è cosi ma il prezzo è stato molto duro. L’amore che ho per me stessa è infinito ed è una sensazione meravigliosa ma quella paura, la paura del buio è là, un po’ lontana, che mi ricorda di amarmi sempre così.

 

 
 
 

Post N° 42

Post n°42 pubblicato il 13 Gennaio 2008 da claudiafranti
 

La casa del sole

Giornata tranquilla nella casa del sole.Tutto programmato senza interruzioni solo le mie.Il silenzio pacifico penetra le stanze.Cammino e attendo, programmo ed elaboro.Contatti fugaci e di nuovo il silenzio.La luce è mia amica il cielo anche.Il cibo ha poca importanza oggi.Sensazioni di benessere diffuso ovunque.I libri sono miei amici le forbici anche per ritagliare immagini.Un colore rosa scelgo oggi come sottofondo per i miei occhi.Una giornata priva di qualche significato particolare se non quello che gli do io.La mia scelta quotidiana.Io decido io sento e odoro.Testa e cuore all'unisono per un diametro di incroci e sguardi.Sono illusioni o sicurezze?La verità sta nel cuore e nella testa ogni giorno che scorre.Un passo e un passo cammino lungo i corridoi della mia mente e per la casa con lo specchio in mano della mia vita.Nutro le mie piante e sorrido ai fiori.Mi riordino volentieri con calma e accuratezza.Pezzi di storie qua e là,frutti e boschi immaginari in un piatto gradevole alla vista.Così mi diletto oggi nella casa del sole.       

 
 
 

Post N° 41

Post n°41 pubblicato il 12 Gennaio 2008 da claudiafranti
 

La pioggia 

La pioggia corre incessantemente giù dalle finestre e io guardo fuori come se tutto mi scivolasse sopra.Una calma tranquillità più che apparente mi appartiene e la musica nuova e sconosciuta mi abbraccia.Senso di calorenei disturbi quotidiani.Lui non vuole,lui non mi vuole più.Stress intenso lo accumula da qualche parte e tutto il suo torpore se ne va.Voce che trema,tensione alta.Una nebbia nel suo volto e sereno nel mio.Groviglio di sentimenti nel suo pace e indifferenza nel mio.Cuori diversi eppure vicini o momentaneamente lontani.Opera mai conclusa e lasciata al caso,il caso forse deciderà....  

 
 
 

Post N° 40

Post n°40 pubblicato il 11 Gennaio 2008 da claudiafranti
 

Le mie due vecchie

Mia madre e mia zia sono  come due chiocce a volte anche pettegole fra loro.E’ come assistere a

tante scenette comiche.Ora, soprattutto che hanno già la loro età (mia madre 69 anni e mia zia 86)

si beccano l’un l’altra ma quando manca una l’altra è un po’ senza una parte ormai diventata vitale.

A volte sono gelose l’una dell’altra e per me diventa un po’ difficile mantenere l’equilibrio

per non creare dispiaceri. Ognuna ormai radicata nei suoi compiti ben precisi:mia madre lavora

e la zia Lella si occupa della casa. Le mie “due vecchie” in realtà hanno molta più grinta

e mordente di me! Mia madre non si ferma ma è sempre più magra il che è un po’ preoccupante.

La Lella con i suoi 86 anni e non sentirli prende il suo carriolo, si accende una sigaretta

e va a fare la spesa per tutti compresa sua sorella Anna di 84 anni!

La Lella non riesce proprio a stare ferma dopo un po’ anche in casa deve occuparsi di qualcosa

così quando sparecchia la tavola porta un piatto alla volta. La sera visto che mia madre

si alza presto la mattina, mia zia rimane da sola davanti alla tv e siccome è molto notturna

si mette la cuffia e ascolta i programmi in stereofonia!

Due fumatrici entrambe vi lascio pensare cosa può essere la casa! Ancora mi chiedo come ho fatto

a vivere con loro in mezzo alle nuvole di fumo! Di regola ormai mia madre finisce sempre le sigarette

senza avere già comprato un altro pacchetto e al momento della richiesta “Lella scusa

ma ti devo prendere una sigaretta” la risposta è “Lo sapevo!Fai sempre così!Quante volte

ti ho detto che mi da fastidio che prendi le mie sigarette tieni rompipalle!”, uno spasso!

Comincio ad abituarmi al pensiero che prima o poi uno dei due pilastri se ne andrà e

a proposito di questo l’argomento morte per mia madre è un dramma!

Io e la Lella ci divertiamo a parlare delle nostre cremazioni e mai madre sbotta “Sentite

possiamo cambiare argomento sempre a tavola questi discorsi mi rimane il mangiare sullo stomaco”

eheheheh che divertimento.Tre generazioni a confronto bè la più moderna ed impavida

è decisamente la Lella a dir poco eccezionale di spirito ed energia.Mia madre è come

una canna di bambù sembra sempre che si spezzi poi….riparte!

A proposito di questo mia madre dice che ho il gnocco sotto il braccio!In effetti forse

a vedere loro che frullano sempre io mi riposo!

Non c’è che dire sono molto amata e viziata ma che ci volete fare con due vecchie come loro!        

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

Post N° 39

Post n°39 pubblicato il 10 Gennaio 2008 da claudiafranti
 

Natale

Mia madre adorava fare il presepe e partecipava ai concorsi della parrocchia. Un giorno, così mi ha raccontato, era in giro per lavoro con la sua cinquecento, aspettava l’ora per andare da un cliente. Così vide che c’era un falegname e decise di entrare “Buongiorno, senta avrei bisogno che lei mi preparasse in giornata due cavalletti per il presepe, sa non sono di qui e stasera devo rientrare a Bologna” e il falegname interdetto “Sono pieno di lavoro mi spiace ma non riesco proprio”. Mia madre è una donna che quando vuole una cosa difficilmente non la ottiene così “Bè guardi faccio da sola se mi da il materiale mi metto qui in un angolo”.Il falegname sempre più interdetto “Ah bè signora faccia pure come crede”. La testardaggine di mia madre non ebbe la meglio però su legno e chiodi ed incastri vari così il falegname, di fronte ad una tale determinazione “Dia qui faccio io ho capito che lei di qui non se ne va senza i cavalletti”.Così mia madre caricò nella sua cinquecento i cavalletti e tornò a casa.

Mi piaceva molto guardarla mentre faceva il presepe e mettere la ghiaia, lo specchietto che faceva da laghetto, le oche, le statuine, le montagne di cartapesta, il muschio, le casine e finalmente, il momento che aspettavo di più, le lucine nelle finestrelle. Quando si accendeva rimanevo incantata per ore.

Non so se io ero molto ingenua o quella bambina a scuola si era disillusa prima di me. Ma un giorno ebbi l’amara sorpresa di sentirmi dire che Babbo Natale non esisteva! Avevo dieci anni e me lo ricordo come fosse adesso. Quella bambina mi tolse il mio bel velo dagli occhi così,all’improvviso.Così le mie letterine a Babbo Natale ebbero l’ultimo spiraglio in quel Natale.

Natale in cui avevo preso anche il verme solitario, si diceva per carne rossa troppo al sangue, fatto sta che dopo le feste, per la prima volta rimasi qualche giorno dentro in ospedale.

Mi ricordo ancora la camerina con sei lettini e nessun adulto poteva rimanere la notte. Per fortuna adesso le cose sono cambiate! Mi ricordo quel sapore terribile del “tenifugo”e l’olio di ricino! Veleni per il corpo! Comunque tornai a casa senza il verme o meglio senza la testa del verme perché quella dovevo espellere!

Forse chissà l’ospedale  non mi era tanto dispiaciuto perché una sera dissi che non mi sentivo bene così mia madre e la Lella,preoccupate,mi portarono al pronto soccorso. Confessai dopo che in realtà avevo voglia di uscire di notte!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

Post N° 38

Post n°38 pubblicato il 10 Gennaio 2008 da claudiafranti
 

29 settembre 1968

Sono nata il 29 settembre del 1968 un settembre molto caldo così mi raccontava mia madre talmente caldo che sembrava piena estate.Sono nata alle 10 del mattino né tanto presto né troppo tardi direi un buon orario senza fretta e con calma.Da quel giorno già il mio destino familiare era disegnato da quando Lella mi prese in braccio per calmare il mio pianto.Smisi subito.Lella era un’amica di mamma si erano conosciute qualche anno prima a Milano Marittima, l’artefice del loro incontro fu l’amica in comune Gabriella.Lella in realtà non era molto convinta ma se non fosse andata il suo destino sarebbe stato completamente diverso.

Mamma non fu molto accogliente; quando Gabriella e Lella entrarono lei non le degnò nemmeno di uno sguardo stava cercando un anello per tutta la casa furibonda perché non lo trovava, Lella stava quasi per andarsene ma l’insistenza di Gabriella ebbe la meglio. Quei giorni a Milano Marittima furono un po’ magri per Lella! Per cena brodino con stelline e basta!Così Lella decise la mattina successiva di andare al bar a fare colazione e lì ci fu il primo indizio di come sarebbe stata l’amicizia con mia madre!Prese un caffè ed una brioche e al momento del conto “Paga tutto?”disse il barista “Come pago tutto certo!””Allora sono 1500 lire per tutte le colazioni precedenti”Lella fu presa di contraccolpo e alla fine “Va bene va bene!”pagò tutto!Mia madre era solita lasciare conti aperti così quando Lella si recò in spiaggia “Paga tutto?Perchè ci sarebbe anche il lettino della signorina sa…””Va bene va bene!”Insomma Lella per sdebitarsi dell’ospitalità e del brodino finì col ripulire i debiti sparsi per Milano Marittima!

Nella mia vita già da subito si capiva che le donne avevano un ruolodominante:mia madre, lella ed io.Già perché mio padre esisteva sì ma era già sposato!La mia storia familiare iniziava già ad essere affascinante!Non ho molti ricordi di mio padre nella mia infanzia; ogni tanto arrivava a cena e io non sguazzavo molto perché vedevo mia madre agitatissima nei preparativi e non capivo molto il perchè visto che questo uomo stava poche ore poi se ne andava.Io dovevo avere il punto interrogativo scritto in fronte e sapevo già che mi avrebbe fatto il gioco del naso che scompariva tra le sue dita.Non mi divertiva molto.

Una volta,avrò avuto cinque anni, facemmo una breve gita di due tre giorni sul Lago di Como, credo sia stata l’unica volta che siamo andati via insieme.Mio padre adorava gli animali e mi portò a vedere uno zoo.Non ricordo se allora ero felice ma adesso con il senno di poi rivivo quei pochi momenti come se li dovessi conservare in uno scrigno prezioso.

Non ho mai capito perché mio padre si era sposato non era innamorato di sua moglie almeno così mi disse successivamente.

Mia madre lavorava molto ed io passavo la mia infanzia in famiglia dalla Lella quella sì che era una famiglia!Nonni,fratelli,nipoti.Mi sentivo a casa,era una famiglia allegra.La nonna Clelia era la padrona della cucina e quello che non veniva finito nel piatto lo mangiava lei!Il nonno Roberto scherzava e prendeva in giro la nonna dicendo che il suo piatto era la metà del suo.Quando si andava a tavola era tutto un battibecco.Poi c’era Anna la  sorella di Lella che abitava con i nonni e ogni tanto arrivava qualche nipote Roberta,Carla,Claudia  e Paola.

Da parte di mia madre conoscevo il nonno Masino che veniva a trovarmi dalla Romagna e poi sapevo che mia madre aveva un fratello che non stava tanto bene era sempre ricoverato, lo zio Giorgio.Aveva cominciato a stare male quando era  nei militari e non si era  più ripreso.Se fosse stato per mia nonna, la madre di mia madre, Giorgio non avrebbe avuto bisogno di cure così fu mia madre a sobbarcarsi tutto il carico di quel dispiacere.Mia madre aveva avuto un’infanzia molto dura in campagna senza riscaldamento ed era lei a fare tutto girando in bicicletta anche con la neve.

Le vite di mia madre e della Lella erano opposte l’una nella miseria e senza affetti, l’altra nell’agio e con una grande famiglia attorno.I loro destini si incontrarono e così anche il mio ne uscì come una via di mezzo, una famiglia al femminile con immagini di uomo sporadiche e poco significative almeno nei primi anni di vita.

 

 
 
 

Post N° 37

Post n°37 pubblicato il 08 Gennaio 2008 da claudiafranti
 

Oggi

Oggi mi sento così nè troppo forte nè troppo debole una asimmetria di equilibri giocati bene nel tepore invernale e nelle luci delle case.Un the,un pò di panettone,tanti pensieri dinamici e concreti nella testa.Voglia di casa,di amici,di risate.Una musica di sottofondo e qualche tonalità di blu.Un gioco profondo nel silenzio.Continuo a leggere righe di storie e a frammentare la giornata di sguardi e fotografie.Conservo ricordi e annebbio la memoria in vicissitudini lontane.Salvo la serenità in un bicchiere di acqua fresca.Scrivo ogni tanto cose senza un senso ben preciso gonfiando i miei occhi di immagini sovrapposte.Le idee sono tante il risultato goccia per goccia.Oggi mi sento così nè troppo stanca nè troppo sveglia.   

 
 
 

Post N° 36

Post n°36 pubblicato il 05 Gennaio 2008 da claudiafranti
 
Tag: LUCIA

Lucia

Lucia è lei con il suo sorriso stampato sul viso e la sua voce squillante e generosa.La sua mela per merenda ed una energia naturale.Con un grande cuore si circonda di affetti ed illumina le giornate.Sopporta il dolore con orgoglio e dolcezza e trova sempre parole care.Accogliente e protettiva i suoi abbracci sono orizzonti sereni.Un fiore con tanti petali magro ma robusto.Contorni rosei e guance sempre rosse.Un profumo di casa di pace e genuinità.Decisa nelle sue cose  nel suo muoversi elegante e sobrio.Grande lavoratrice e sognatrice viaggiante.Donna con suoni e ricordi precisi e singolari.Radici profonde negli affetti paterni.Amica fraterna e sempreverde.   

 

 
 
 

Post N° 31

Post n°31 pubblicato il 30 Novembre 2007 da claudiafranti
 

La follia

La pazzia ha mille volti.Sposta i tavoli a destra e li rimette a sinistra.Fa ginnastica ad occhi chiusi e si addormenta.Resta seduta ore ed ore lungo tutta una giornata e ogni tanto dice una parola.Si mette a sedere poi si alza e si siede da un'altra parte,poi torna a sedere dov'era prima,poi si rialza e si siede nell'altra sedia.Si mette in ginocchio e sorride.Guarda verso il basso con volto triste.Parla da sola senza senso compiuto.Urla al mondo o a qualcuno che ha un nome ma non si sa chi è.Raccoglie le sigarette che ci sono per terra.Dorme tutto il giorno.Cammina strascicandosi.Sorride sempre.Ti guarda in maniera strana.Soffoca i sentimenti.Non piange.Chiede cioccolata e chinotto.Si accontenta.Gioisce con poco.Resta immobile.Ha rabbia dentro.Accende e spegne gli interruttori.Canta una sua musica.

Tu sei lì estraneo a questo mondo e ti senti tu una persona fuori posto a meno che non entri nel loro gioco e cominci a viaggiare seppure per un pò in un immaginario che scopri per gradi e dolcemente e c'è chi ti guida in questa scoperta se glielo permetti.Improvvisamente ti senti diverso anche tu una diversità che in fondo un pò ti può anche assomigliare e nella quale per un pò ci stai anche bene.Tutto è surreale,fuori dagli schemi,fuori dai quadri soliti,una scorrevolezza insolita che non ti è molto avvezza ma la tocchi con mano.

Tanti sguardi si incrociano,nei loro occhi puoi penetrare le loro sofferenze e i loro desideri,parlano gli occhi al posto delle parole,parlano le mani molto le mani.

Quando te ne vai il passaggio dal loro mondo al tuo è strano,la tua normalità sembra qualcosa di nuovo e ritrovi una dimensione rassicurante nel fare le piccole cose di sempre mentre sai che in quel mondo ci puoi entrare ed uscire quando vuoi.                

 
 
 

Post N° 27

Post n°27 pubblicato il 30 Novembre 2007 da claudiafranti
 

INTERVISTA

immagineNome?ALICE Età?NON SI DICE Dove vivi?BOLOGNA Sei sposata?NON ANCORA Hai figli?NO Hai peluche?SI TANTI Di cosa ti occupi?LAVORO IN UN UFFICIO Ti piace?SI ABBASTANZA Hai fratelli sorelle?NO FIGLIA UNICA Fumi?NO Bevi?OGNI TANTO MA SOLO VINO Hai mai usato droghe leggere?SI MA HO SMESSO STAVO DA CANI! Hai mai amato?CERTO!Quante volte?DUE Hai mai detto ti amo?CERTO Ti hanno detto ti amo?SI Ti ha detto ti amo proprio chi volevi tu?SI  E poi? BE' E' FINITA L'amore può durare tutta una vita?BE' L'AMORE SI TRASFORMA IN TANTE ALTRE FORME SONO RARE LE COPPIE SEMPRE INNAMORATE Cosa pensi di questo governo?NON CI CAPISCO MOLTO SINCERAMENTE MA VEDO TUTTI MOLTO SCONTENTI Hai animali?NO Ti piacerebbero?SI MOLTO Ti piacerebbe avere figli?SI MOLTO Cosa ti piace?DOVREI FARE UN LUNGO ELENCO MI PIACCIONO MOLTE COSE Con la lettera "A"?AMARE Lettera "B"? BISTECCA Lettera "C"? CINEMA Lettera "D"?DORMIREEEE! Lettera "E"? ERBA Lettera "F"?FOTOGRAFIA Lettera "G"?GIOCARE!!! Lettera "H"? PASSO Lettera "I"?IGIENE Lettera "L"?LUNA Lettera "M"?MANGIAREEE! Lettera "N"?NOTTE Lettera "O"?OZIARE!!! Lettera "P"? PASTA!!! Lettera "Q"?PASSO Lettera "R"?RIDERE!!! Lettera "S"? SOCIALIZZARE Lettera "T"? TEATRO Lettera "U"?PASSO Lettera "V"? VERBA VOLANT! Torneresti indietro anche di un solo minuto? NO MAI! 

 
 
 

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