allabimbasognata
parole che attendono di essere pronunciate
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Ringrazio Mater.a e Thygem per questo premio assegnatomi, che ridedico a loro per tutti i sorrisi scambiati e che continueremo a donarci, e a tutti i visitatori che passeranno davanti a questa finestra dalla quale guardo il mondo.
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Post n°48 pubblicato il 26 Luglio 2008 da adunabambinasognata
Dal post n. 44 del 25 luglio 2008 di teatron78 . . LA REALTA' DELLA FIABA . - Perché è importante che i bambini scrivano fiabe? Innanzitutto vorrei precisare che le fiabe, nella tradizione, non hanno nulla a che vedere con la fantasia ma riguardano l’immaginazione ed il simbolismo: la fantasia ha per oggetto qualcosa di assolutamente irreale, che non potrà mai accadere; il simbolismo, invece, che attinge all’immaginazione, una delle facoltà, insieme alla memoria ed alla ragione, principali della nostra mente, è il fondamento di ogni arte: esso, attraverso le immagini della realtà corporea, usate in modo sintetico, rimanda, come diceva Platone, alla realtà superiore, il mondo delle idee innate, attraverso le quali possiamo misurare la realtà corporea, quella che ci circonda nel nostro attuale stato di coscienza, per conoscerla nella sua essenza. Nella fiaba, il protagonista, sente l’imperativo interiore a lottare contro l’ingiustizia di questo mondo e, per il trionfo della giustizia, è pronto a dare la sua vita. Per compiere quest’opera egli deve vincere la sua pigrizia, le sue paure e, soprattutto, il suo egocentrismo-egoismo, la fonte di ogni ingiustizia. Per questo, egli, avrà, dopo il superamento delle prove, l’elemento magico che risolverà l’ingiustizia, ma, lo avrà, appunto, per la sua purezza di cuore, perché non userà questo strumento per soddisfare il suo egoismo ma per il bene dell’umanità. Il “cattivo” mai potrà avere l’elemento magico perché, appunto, lo vuole solo per soddisfare il suo egoismo. L’elemento magico, allora, non è altro che il simbolo della divina provvidenza, della grazia divina che discende sul Santo. Il protagonista, quindi, nella sua apparente semplicità, è un eroe nel senso classico dell’accezione greco-romana, colui che apre la via fra la terra ed il cielo: Cristo, Budda, Maometto, sono il prototipo della figura dell’eroe ed ognuno è chiamato a seguire, nelle sue possibilità, la Via. Impegnarsi nella creazione di una fiaba “moderna” implica, allora, il guardarsi dentro e cogliere i propri limiti e difetti nella vita di ogni giorno, per poterli affrontare e, nei limiti delle nostre possibilità, superare. Per ulteriori approfondimenti visita il contafavole , .. . Ringrazio vivamente l'amico Teatron78 per la disponibilità e la collaborazione offerta nel concedermi l'autorizzazione a riportare tra queste pagine una parte del suo lavoro. |
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