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Storie, fatti, misfatti, avventure ed aneddoti di una banda di PIPPE APPILATE

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Post n°248 pubblicato il 05 Agosto 2009 da napolissimoassaii
Foto di allangolo2008

J have a dream...

(17^punt.)

Trascorsi una nuova porzione di tempo in totale insensibilità. Ma, non saprei dire se fu di corta durata. Com'io ritornai in me, mi accorsi di avere mani e piedi legati con dei lacci...Scosso da un pauroso tremito per tutte le membra, arretrai a tentoni, verso la parete.La durata del mio assopimento poteva anche essere stata lunga, ma, essendovi alcuni topi a spiarmi, capì, che essi avevano sospesa, in quel frattempo, vista la mia perdita dei sensi, la loro cena..!Anche in quella orribile torturante situazione, la natura umana chiedeva d'essere sostentata. Avevo fame, una tremenda fame. Allungai, in uno sforzo penoso, il braccio sinistro quanto m'era consentito dai lacci, e presi il misero avanzo di cibo che i topi m'avevano lasciato. Non avevo la minima idea di cosa potesse essere; sembrava carne ma non potevo averne certezza. L'unica certezza era la fame che avvertito e, l'allucinante situazione nella quale ero...Nell'istante che ne recavo alle labbra un boccone, di quella strana mistura di cibo, un pensiero d'indistinta gioia, di balenante speranza, m'attraversò come un lampo, come una furia, il cervello. Riflettetti tra me e me...cosa poteva esservi ormai di comune, tra la speranza e me?!! Era, questo mio pensiero, un pensiero non ben preciso che l'uomo, talvolta, assapora fugacemente, da non vederne con chiarezza i contorni, le ragioni, la natura. Ma riconoscevo che esso era un pensiero di gioia e di speranza e, nel medesimo tempo, che esso era, che si era manifestato nella mia mente, era già morto sul nascere. Tentai di riafferrarlo e di completarlo, definirlo ma, tutto fu vano.Le interminabili sofferenze cui ero sottoposto, avevano annientate le facoltà che la mia mente aveva d'ordinario: io ero divenuto un completo assoluto idiota. Mi venne quasi da sorridere, in quella mia agonia, al pensiero di quell'espressione di gioia e speranza che m'era fiorita nel cervello. Mi attendeva, così, non essendoci altra alternativa, una morte atroce: divorato da topi! Erano intelligenti, avevano l'uso della parola, camminavano dritti sulle zampe posteriori ma, erano sempre dei luridi e lerci topi..! Avrei preferito se doveva accadere e, certo l'avevo messo in preventivo per questo viaggio ricco di tante insidie, il fatto che sarei potuto morire ma ,avrei voluto una morte differente, magari più mite. Più mite! Vidi i topi avanzare verso di me...avevo deciso di non lottare e, poi , a che sarebbe servito?!! Ero legato e loro, i topi, erano in molti ed affamati...La mia anima agonizzante parve esalarsi in un supremo urlo di disperazione! Sentivo che stavo vacillando, ero atterrito, oramai ero sull'orlo della pura pazzia! I topi erano ad un passo da me. Voltai gli occhi...Ed ecco un brontolio lontano, il fragore di un'esplosione. Uno scoppio, come lo squillo di una moltitudine di trombe. E fu come un rotolar di mille tuoni...le mura fredde e umide si ritrassero accartocciandosi su se stesse, come candele che si spengono lentamente. Un braccio afferrò il mio in una morsa di ferro nell'istante in cui io, ero per precipitare nell'abisso,della più orrenda delle morti. Era il braccio del mio Possibile Futuro, era entrato in quel luogo. Era venuto a salvarmi...a salvare se stesso!Avvertì un vento dolce e caldo dietro di me, come un battere d'ali. Poi un dolce peso sulle spalle come una mano poggiata lievemente , quasi timida. Avvertivo una presenza diversa da quelle finora conosciute...una presenza buona, di pace. Esitavo; avevo timore. E se mi fossi sbagliato se quella presenza non era il mio Possibile Futuro?!? Dovevo vincere le mie paure il viaggio era mistero ed io avevo sempre dal mio primo giorno della mia venuta al mondo, accettato il mistero. D'altronde la cosa più nobile che un essere umano può sperimentare è l'accettazione del mistero. Dimmi, dolce presenza, tu chi sei? Sembra che tu sia venuto in pace o, devo temerti?!? Parlami, con l'aiuto di Dio ti ascolterò...davanti a me s'era materializzata una forma che definirei angelica; era carico di una luce protettiva e mai come in quel momento avevo sentito la mia anima, serena, in armonia col mio corpo e con tutto ciò che mi circondava. Lentamente l'entità si è presentata; sembrava non fatta di materia ma, di luce. Bella, maestosa con un viso dolce e roseo non riuscivo a capire se fosse maschio o femmina. Pensai...forse in questo mondo e in questo tempo vivo con sembianze femminili. Già, ero probabilmente di sesso diverso...chissà quante volte abbiamo per un momento accarezzata l'idea di essere del sesso opposto a quello nostro...Ora ero qui, davanti a me stesso nel futuro e non mi riuscivo a descrivere ma, non importava. Ciò che importava era il suo messaggio...ed era sicuramente un messaggio d'Amore!!!

Continua...

 
 
 
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YOU'VE GOT A FRIEND

 James Taylor 1971

E' BELLO SAPERE CHE HAI UN AMICO

Quando sei giù e hai problemi
e hai bisogno d’amore e attenzioni
e niente, niente va nel modo giusto
chiudi gli occhi e pensa a me
ed io arriverò
ad illuminarti le tue notti oscure

semplicemente chiama il mio nome
tu sai dove sono sempre
verrò di corsa per vederti ancora
Inverno, Primavera, Estate o Autunno
tutto ciò che devi fare é chiamarmi
ed io arriverò

Se il cielo sopra di te
diventa scuro e coperto di nubi
e quel vecchio vento del nord inizia a soffiare
mantieni la calma e
chiama il mio nome ad alta voce
presto sentirai il mio battere alla tua porta

semplicemente chiama il mio nome
tu sai dove sono sempre
verrò di corsa per vederti ancora
Inverno, Primavera, Estate o Autunno
tutto ciò che devi fare é chiamarmi
ed io arriverò

é bello sapere che hai un amico
tra tutta quella gente fredda
loro ti feriscono e ti abbandonano
prendono la tua anima se li lasci fare
oh, ma tu non glielo permetterai

semplicemente chiama il mio nome
tu sai dove sono sempre
verrò di corsa per vederti ancora
Inverno, Primavera, Estate o Autunno
tutto ciò che devi fare é chiamarmi
ed io arriverò

Carol King

(liberamente copiato dal Blog di    

FOGLI SPARSI)

 
 

'O RAGLIO D'O CIUCCIO



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Le 100 canzoni più belle di tutti i tempi

1968



The Kinks
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LA CLASSIFICA DI ROLLING STONE

005 - A. Franklin: Respect (1967)
007 - C. Berry: Johnny B. Goode (1958)
009 - Nirvana: Smells like teen spirit (1991)
015 - The Clash: London calling (1980)
014 - B: Dylan: Blowin'in the wind (1963)
021 - B.Springsteen: Born to run (1975)
027 - Derek and the Dominos: Layla (1970)
031- Led Zeppelin: Stairway to heaven (1971)
040 - Martha & V.: Dancin' in the street (1964)

046 - D.Bowie: Heroes (1977)
049 - The Eagles: Hotel California (1976)
057 - Procol Harum: A whiter shade of pale (1967)
058 - M. Jackson: Billie Jean (1983)
063 - Buffalo Springfield - For what it's worth (1967) 
066 - B. Marley: Redemption song (1980)
070 - D. Warwick: Walk on by (1964)
074 - Stevie Wonder: Superstition (1972)
075 - Led Zeppelin: Whole lotta love (1969)
080 - M.Gaye: I herd it trough the grapevine (1968)

084 - Police: Every breath you take (1983
091 - E. Presley: Sospicious Minds (1969)
098 - A. Green: Love and happiness (1972) 

 

 

 

 

 

 

LA STORIA DELLE PIPPE APPILATE

Un caro benvenuto a tutti i visitatori, ritengo doveroso, chiarire soprattutto ai visitatori non partenopei che il termine PIPPA APPILATA (letteralmente "pipa otturata") č l'appellativo con il quale simpaticamente ho apostrofato oltre dieci anni fa un gruppo di amiche conosciute "all'angolo" note per la loro scarsa propositivitą (molto tendente allo Zero).Gli anni sono passati e per l'angolo ne č passata di gente ma la resistenza stoica delle Pippe Appilate č stata tale da far si che ormai si č radicata l'abitudine del: Vediamoci all'angolo ...tanto stasera qualcosa si farą. In veritą "comunque qualcosa si fa sempre" ecco perchč ho pensato con la collaborazione di tutti gli amici (i meno appilati) di mettere mano al pc e cominciare a raccontare di cosa č capace questo gruppo di scombinati.
Il faraone Ramses
 
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