Alla sera

E' bello rientrare a casa dal lavoro e trovare un sorriso a cui raccontare le proprie giornate

 

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Messaggi di Gennaio 2008

A te (Jovanotti)

Post n°508 pubblicato il 29 Gennaio 2008 da mestesso69

A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un' immenso piacere,
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei...
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni...

 
 
 

Profumi

Post n°507 pubblicato il 28 Gennaio 2008 da mestesso69

Profumi di primavera
lassu'
nel cielo limpido
fragranze di fiori nell'aria
laggiu'
verso l'orizzonte
essenze di me e di te
quaggiu'
essenze di noi

 
 
 

Lo specchio delle menzogne

Post n°506 pubblicato il 23 Gennaio 2008 da mestesso69

Lo aveva ricevuto in dono da bambino.Gradito…inaspettato…Aveva incontrato quella simpatica vecchietta lungo il ciglio della strada.Sembrava fosse li’ da sempre…o forse, piu’ semplicemente era li’ per aspettarlo.Rughe profonde sul volto e capelli bianchi come la neve a sottolineare ancor piu’ l’eta’ avanzata.Uno sguardo attento e vivace, quasi fosse una ragazzina, a dire il contrario.

“Fermati piccolo…ho un regalo per te” gli aveva sussurrato al suo passaggio.Le mani a premere le leve dei freni della bicicletta rapide…piu’ rapide del pensiero. I suoi genitori gli avevano insegnato a diffidare delle persone…aveva imparato bene a farlo…ancora oggi manteneva una distanza di sicurezza con chiunque incontrasse…ma quella volta d’istinto aveva deciso di fermarsi.

“Abbine cura…in esso potrai vedere quello che tu sei realmente…” gli aveva detto prima di andare via in un baleno…

Si era sempre domandato come avesse fatto a sparire in quel modo…forse quella simpatica vecchietta era un’illusionista…si era sempre illuso che fosse andata via a cavallo di una scopa.

Lo aveva appeso con cura alla parete della sua camera in bella vista tra alcuni poster. Non vi era giorno in cui non riversasse il suo sguardo all’interno. Nel corso degli anni si era ritrovato faccia a faccia con un peter pan spensierato…con un principe azzurro affascinante e privo di difetti…con una figura di successo che aveva raggiunto ogni traguardo prefissato nella vita ed era felice…tante immagini riflesse di se. Non vi era giorno in cui non provasse una profonda vanita’ per quello che era. Quel vecchio specchio si era trasformato nel tempo nel suo migliore amico…lo ascoltava in silenzio…lo incoraggiava ad andare avanti per la propria strada senza criticare. Quel vecchio specchio si era trasformato nel tempo nel suo peggiore nemico…senza che lui se ne accorgesse.

Scopri’ per caso infatti che quel dono era in grado di riflettere l’immagine di chi si voleva essere ma non di chi si era veramente. Si era illuso per lungo tempo di essere una persona speciale quando in realta’ non era nessuno…o piu’ semplicemente un uomo comune con tutti i propri difetti e i propri pregi…

Si senti’ tradito…si senti’ preso in giro dalle parole di quella vecchietta. Rabbia e dolore e l’immediato impulso di disfarsi di quel maledetto specchio.

Si ritrovo’ sul ciglio della strada.Sembrava fosse li’ da sempre.Fermo’ una ragazzina dai lunghi capelli neri che stava passando con lo sguardo sognante perso in chissa’ quale fantasia.

“ho un dono speciale per te…” le disse “ tienilo sempre con te perche’ esso riflettera’ chi tu sei realmente…”

Avrebbe voluto dirle che non era affatto cosi’…che in realta’ quel regalo non era altro che uno specchio delle menzogne…troppa la rabbia…troppo il senso di rivincita.

Tra poco quella ragazzina si sarebbe illusa di essere una principessa, di essere intelligentissima, di essere bellissima…cosi’ come aveva fatto lui…cosi’ come aveva fatto quella vecchietta in precedenza.
Per fortuna non lo fece…non appena andato via infatti capi’…comprese che le parole che gli avevano detto non erano false…nessuno lo aveva preso in giro se non lui stesso…doveva solo fare in modo che diventasse realmente chi aveva sempre desiderato essere. 

 

 
 
 

Il tendone

Post n°505 pubblicato il 22 Gennaio 2008 da mestesso69

Il vecchio tendone e’ stato rimontato dopo molti mesi. Lassu’ in alto c'e’ un trapezio che oscilla lievemente. C'e’ anche una toppa…segno del tempo che scorre e tutto cambia anche se non sembra.Il circo e’ piccolo e semplice, sa di periferia, di paese, di cose da pochi soldi…sa di me. Pochi spettatori sono venuti qui stasera per nascondersi dall'universo e rifugiarsi in un mondo irreale e fiabesco. Nell' arena due tigri dall'aria docile hanno appena finito il loro numero, le solite cose, anche meno, fatte senza fretta, senza chiasso per un pubblico silenzioso e  tristemente rado… saltano attraverso un cerchio, trottano adagio qua e la, fanno due o tre capriole sulla pancia, niente altro …infine, sempre senza fretta, vanno via, spariscono in un tunnel e iniziano l'attesa del giorno dopo, del nuovo, identico spettacolo. Una figuretta si fa avanti sul terriccio, un fagotto chiaro con grandi bottoni scuri, piu’ o meno un pierrot…buffo... un po' come me…dall'aria triste e dallo sguardo malinconico…un po’ come me, e goffo. Goffo come... non so... come chi crede di non sapere e invece sa. Direi di si, un po' come me. Raggiunge a piccoli passi il centro dell'arena mentre il megafono lo presenta come Charlot . Poi non accade piu’ nulla. Lui sta li’, guarda un po' curvo i radi spettatori, a volte accenna qualche numero, fa volare palle per aria o apparire fazzoletti di seta, a volte non fa nulla… sta li’ soltanto, e guarda. Vi sono nuovi colori intorno a lui…il vecchio tendone e’ stato addobbato con stile…pupazzi sgargianti danno nuova luce a quel luogo…il solito luogo…lo riscaldano rendendolo piu’ famigliare e accogliente. Ha l’aria triste e non solo per quella lacrima bene in vista sul suo cerone bianco…Nessuno ride. Nessuno ride ma tutti sono attenti. Qualche sorriso appare qua e la, senza mai mutarsi in risata, niente altro. Nessuno ride ma non e’ necessario. Charlot, non fa quasi nulla eppure non ha bisogno di fare nient'altro…un po’ come me.Gli piace quel posto… una ventata di aria nuova e frizzante lo colpisce sul volto asciugandogli le lacrime dentro i suoi occhi…si sente stranamente a casa…un po’ come me. Nessuno ride…lo fa lui per tutti…un po’ come me.

 
 
 

L'astronauta

Post n°504 pubblicato il 22 Gennaio 2008 da mestesso69

Non era cosi’ che doveva andare…non lo aveva immaginato neppure. Aveva trascorso l’intera sua esistenza ad allenare corpo e mente per una simile missione ed essere pronto ad affrontare ogni minima difficolta’. Ore ed ore a studiare ogni dettaglio  affinche’ tutto risultasse perfetto.Era il suo sogno e vi ci aveva riversato ogni sua minima energia.Non aveva potuto credere alle sue orecchie quando gli era stato comunicato che era stato prescelto per essere il primo uomo a mettere piede su Marte…non aveva potuto credere ad una simile fortuna…proprio a lui che passava le sue giornate con il naso all’insu’ e la mente a fantasticare di essere lassu’ oltre l’azzurro del cielo…mano a mano con le stelle.

Aveva camminato a tre metri sopra il cielo per settimane ancora prima di decollare con la sua navicella spaziale…orgoglioso per cio’ che il destino gli aveva riservato. Il dono dei doni…la felicita’ da sempre ricercata e rincorsa ma mai raggiunta se non per brevi istanti.L’emozione del conto alla rovescia…la trepida attesa durante il viaggio…l’euforia nel vedere la meta prendere forma dinnanzi ai propri occhi e diventare ogni istante sempre piu’ grande.

Le operazioni di preparazione all’ atterraggio erano appena iniziate quando si era verificato l’inconveniente…lo avevano previsto…sapevano che si sarebbe potuto verificare ma nessuno avrebbe mai immaginato che si sarebbe verificato in quel preciso momento…proprio a pochi metri dal traguardo tanto sognato e desiderato…

Fu allora che la navicella precipito’. Un duro impatto con la nuova realta’…forse ancora piu’ duro di quanto fosse stato in passato… e il crescente rimpianto per cio’ che poteva essere e non e’ stato.

Nessuna possibilita’ di fare ritorno a casa…nessuna possibilita’ di poter ritornare indietro nel tempo ed aggiustare cio’ che non aveva funzionato…nessuna voglia di affrontare la nuova situazione.Una consapevole ed amara accettazione di cio’ che gli era accaduto…una frenetica e incosciente ricerca del limite per oltrepassare l’iinnato istinto di sopravvivenza…una costante e sempre piu’ pressante mortificazione del corpo e della mente.

Gli avevano detto che lassu’ era fantastico e ci aveva creduto.Aveva smesso di farlo appena era precipitato o forse si era illuso di poterlo fare. La mente laggiu’ sulla terra a rivedere il passato attraverso le lacrime.Piu’ semplice restare sdraiati al suolo a recriminare che provare a rialzarsi.Molto piu’ semplice restare fermi  se non si sa dove andare.

No…non era giusto che fosse andata cosi’…ma forse era cosi’ che doveva andare…c’era voluto tempo per capirlo…per accettarlo ma ora era finalmente pronto. Raccolse uno zaino da terra e si allontano’ con passo deciso dai frammenti della sua navicella spaziale. Non sapeva dove fosse…non sapeva dove andare…ansie e paure erano ben nascoste dietro ogni direzione ma dentro di lui vi era la consapevolezza di voler provare a perdersi ancora una volta tra i propri sogni.  

 
 
 

Occhi

Post n°503 pubblicato il 11 Gennaio 2008 da mestesso69

Sembrano ghiaccio
ma scaldano l'anima.
Tatuaggi nel cuore.
Occhi che ti fanno dimenticare
sguardi che pensavi indimenticabili

 
 
 

L'incontro

Post n°502 pubblicato il 08 Gennaio 2008 da mestesso69

Si siede comodamente al suo posto.Pop corn tra le mani. Urla e risate nell’aria a sottolineare un’euforia contagiante. Da li’ gode di una buona visuale…di fronte ai suoi occhi si estende tutto il ring.Di colpo scende il silenzio…e’ un silenzio di attesa, di concentrazione che accompagna i due lottatori che entrano nell’arena. Lo conosce…in passato anche lui ha percorso quella passerella…e’ il round zero…quello invisibile agli occhi degli altri ma quello piu’ duro, piu’ faticoso perche’ devi combattere contro la paura e  l’ansia che sono dentro di te e il piu’ delle volte ti ritrovi al tappeto ancora prima di iniziare l’incontro. Fortunatamente per lui ci sono stati solo incontri sulla carta semplici…atleti alle prime armi intenti a fare solo esperienza, a perfezionarsi per poi tentare imprese ben piu’ difficoltose. Poche mosse…qualche trucco appreso…un briciolo di saggezza dettata dagli anni ed il gioco era fatto. In pochi istanti il braccio alzato al cielo in segno di vittoria e un sorriso soddisfatto sul volto.Non e’ mai stato un fuoriclasse…se l’e’ pero’ sempre cavata…un po’ come nella vita.L’incontro a cui sta assistendo e’ di ben altra levatura…c’e’ il titolo di campione del mondo in palio. I contendenti si equivalgono come forza e agilita’…difficile un pronostico…l’ unica certezza e’ che alla  fine di combattimento spettacolare uno dei due avra’ una cintura ad ornare il proprio ventre.Chissa’ chi la indossera’? Sara’ la lottatrice avvolta in un kimono rosa con una corona da principessa ricamata sulle spalle o sara’ quella avvolta in un accappatoio verde ramarro?

Il gong da inizio al confronto…con esso ripartono le urla…esclamazioni stupite accompagnano ogni colpo messo a segno. Nessuna delle due si risparmia.Nessuna pieta’ su quel ring…i critici avevano storto il naso una volta appreso che queste due campionesse si sarebbero confrontate…”troppo amiche nella vita per essere nemiche”  dicevano…adesso si sarebbero dovuti ricredere.

Ride…si diverte…mangia pop corn mentre schizzi di sangue si alzano verso il cielo come fontane illuminate. Osserva attentamente come si muovono…lascia che si stanchino sempre piu’…che si sfiniscano senza alcuna fretta. Sta bene… ha fatto bene a stare li’…si sente sereno e perfettamente in forma…tra poco prendera’ tra le mani il suo joystick  e le sfidera’ in un torneo senza esclusione di colpi. E’ da tempo che non gioca piu’…e’ ora di riprendere a fare il bambino che e’ dentro di se…almeno a volte.   

 
 
 

Nuvole

Post n°501 pubblicato il 08 Gennaio 2008 da mestesso69

Vanno

vengono

ogni tanto si fermano

e quando si fermano

sono nere come il corvo

sembra che ti guardano con malocchio

Certe volte sono bianche

e corrono

e prendono la forma dell'airone

o della pecora

o di qualche altra bestia

ma questo lo vedono meglio i bambini

che giocano a corrergli dietro per tanti metri

Certe volte ti avvisano con rumore

prima di arrivare

e la terra si trema

e gli animali si stanno zitti

certe volte ti avvisano con rumore

Vanno

vengono

ritornano

e magari si fermano tanti giorni

che non vedi più il sole e le stelle

e ti sembra di non conoscere più

il posto dove stai

Vanno

vengono

per una vera

mille sono finte

e si mettono li tra noi e il cielo

per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: mestesso69
Data di creazione: 21/01/2007
 

immagineSiamo angeli con un'ala sola...
solo abbracciati riusciremo a volare

 

SEI NELL'ANIMA

Vado punto e a capo così
Spegnerò le luci e da qui
Sparirai
Pochi attimi
Oltre questa nebbia
Oltre il temporale
C’è una notte lunga e limpida,
Finirà
Ma è la tenerezza
Che ci fa paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sospeso
Immobile
Fermo immagine
Un segno che non passa mai
Vado punto e a capo vedrai
Quel che resta indietro
Non è tutto falso e inutile
Capirai
Lascio andare i giorni
Tra certezze e sbagli
E’ una strada stretta stretta
Fino a te
Quanta tenerezza
Non fa più paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sei in ogni parte di me
Ti sento scendere
Fra respiro e battito
Sei nell’anima
Sei nell’anima
In questo spazio indifeso
Inizia
Tutto con te
Non ci serve un perchè
Siamo carne e fiato
Goccia a goccia, fianco a fianco
 

 
 

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