Alla sera

E' bello rientrare a casa dal lavoro e trovare un sorriso a cui raccontare le proprie giornate

 

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Messaggi del 12/10/2007

Ombre

Post n°453 pubblicato il 12 Ottobre 2007 da mestesso69
 

Le sue notti sono veloci gazzelle che corrono per la savana notturna.Veloci falcate per raggiungere al piu' presto l'alba;guardinghe soste per bere un goccio d'acqua e per ripartire all'istante,nel timore di essere assalite da un incubo predatore;solitari dialoghi interiori mentre il tempo corre lento.Si addormenta quasi subito in un bel letto comodo e da  anni si volta a sinistra e resta cosi' per tutta la notte,senza voltarsi mai.Da mesi le capita di vederlo li’,alla sua sinistra,che dorme tranquillo,girato su un fianco,il braccio destro piegato sotto il sinistro oppure sdraiato sulla schiena e allora si appoggia nell'incavo del suo braccio e li’ resta  finche’ non sente il suo muscolo tremare un po'.Allora sbircia il suo viso,ascolta il suo respiro e lentamente,senza farlo svegliare,si allontana,per non fargli male.Ma resta a guardarlo per tutta la notte,lo protegge con la sua presenza ,casomai dovesse svegliarsi vuole che la veda al suo fianco e che non debba preoccuparsi di cercarla.A volte si sveglia e cominciano a baciarsi,con gli occhi chiusi e fanno l'amore.Poi si abbracciano e si addormentano...

L'insonnia abita da sempre le sue notti, ore e ore con gli occhi sbarrati a imparare a memoria il soffitto. L'alone azzurrino del lampione, scaccia le ombre minacciose, allontana i fantasmi che avanzano con un lento movimento a spirale, cercando di ghermire il suo coraggio.Da tempo non accetta l' abbraccio del buio, il suo corpo si ribella alla mancanza di volumi, a quella irrealta’ nera e uniforme.
Dorme su un divano ma a volte capita di dirigere lo sguardo verso la sua destra e di vederla li’ al suo fianco. La guarda dormire, quando si rannicchia cosi’, con le braccia sotto il cuscino e la pancia premuta contro il materasso, si illude per alcuni secondi di possedere una normale famiglia, di potersi nascondere nella routine di ogni giorno, riuscendo ad assomigliare a tante altre persone che incontra al lavoro, al supermercato o per le strade della citta’…

La sveglia suona sempre troppo presto...Apre gli occhi che ha appena appena socchiuso...una fitta immane nel percepire la luce filtrata dalle persiane.Lui non e' al suo fianco.Non serve che si giri a controllare.Sa bene quale e’ la realta’.Lui vive a  chilometri da lei e ora e' gia' in auto che va a fare colazione.Va in cucina e prepara  la sua.I figli fanno la loro colazione in soggiorno davanti alla tv,lei sorseggia il caffe’ in bagno mentre si trucca o in camera mentre si veste.Le piacerebbe una colazione all'antica...seduta al tavolo,il caffelatte,il ciambellone sul tavolo,la tv accesa per i ragazzi e loro due che si dicono i programmi del giorno...Un giorno sara’ cosi’,se lo dice con convinzione perche’ ci crede…


E' quando sopraggiunge la livida luce dell' alba, e il trillo della sveglia scuote il torpore della notte, che la realta’ torna a indossare i suoi vestiti grigi e a camminare dietro di lui, come se la sua ombra si fosse allontanata.
Quella donna che ha riposato al suo fianco, in realta’ non e’ li’ con lui…e’ a chilometri di distanza seppure sia dentro di lui.
La grande tazza con l’elefante e la brioche posata sul tavolo, sono uno sprone ad immaginarsi che non e’ cosi’ e ad inventarsi la fiducia in un altro giorno.
Lo aiutano a scacciare lo spettro della lontananza e a respirare, bere lunghe sorsate di aria, che, come refoli, giungono a sciogliere quel groviglio di angoscia, che sembra volerlo schiacciare.
Dopo un immaginario bacio, ascolta il rumore del portone che viene chiuso mentre lei va via, allora lo fissa intensamente e affronta un'altra irreale conversazione, un dialogo assurdo. Tenta di blandirlo, di convincere quel riquadro di legno, affinche’ a tarda sera, si apra di nuovo e la faccia comparire, figura bellissima e rassicurante…
 
Attende che i ragazzi escano di casa per chiamarlo.Ormai le otto sono l'ora che attende piu' di tutte.Sa che lui la aspetta e lei non vuole farlo aspettare. Si dicono il buongiorno,si salutano,si raccontano i sogni,scherzano o sono dannatamente seri e taciturni.E’ ora di andare a lavorare.Esce di casa,percorre una distanza ridicola per arrivarvici.Un fiotto di mamme e bambini che salgono per la ripida salita della scuola,voci festanti,voci urlanti,facce allegre e facce disperate.Ci sono anche dei papa’,per lo piu' seri e compassati,che portano il pupo in braccio senza proferir parola..Guarda le facce di questa gente.Si immagina le loro vite felici,magari pochi soldi,magari tanti problemi ma almeno felici .Guarda le altre donne e si sente diversa:sembrano serene quando parlano dei loro mariti ,parlano di cucina,di spesa,di vaccini e di piscine.Si sente guardata e giudicata.A volte la diversita’ la rende estranea.Non sente di invidiarle,ha fatto parte di quel gruppo per tanti anni e sa che quel ruolo le stava stretto,sentiva di volere qualcosa di piu'...e quel qualcosa ora c'e’. E' lui.Lui che la riempe di gioia e di speranza.E' lui che sa renderla migliore e che la fa sperare in un domani migliore…

Esce poco dopo,si dirige al lavoro e mentre e’ per strada, guarda le persone che camminano spavalde e felici .C’e’ chi con affianco la persona che ama si gode gli ultimi momenti insieme prima del lavoro e chi invece con il cellulare all'orecchio sfrutta gli ultimi minuti liberi per continuare a dialogare con chi ama come se fossero ancora insieme nella loro casa. Il suo sta in tasca, sempre acceso, sepolto sotto mille cianfrusaglie, chiavi, accendino,fazzoletti,sigarette, caramelle, lo lascia li’, in quell'angolo un po' remoto e prega che squilli al piu’ presto per poter condividere un po’ di quotidianita’ con lei.
Attimi di attesa, giorni di cosi’ tante ore, di cosi’ lunghi minuti, somiglianti a clessidre ostruite da grumi di sabbia.
A volte incontra altre persone come lui, si riconoscono dagli sguardi, da quelle rughe che anche giovanissime, contornano i loro occhi, dalle poche e essenziali parole che scambiano.
Hanno sorrisi senza riflessi, gesti guardinghi di chi ha imparato da tempo la prudenza, il timore e il dolore.Hanno compagne fedeli e imperiture, la paura e la solitudine…
 

Le ore scorrono...pensa a come le piacerebbe passare nel suo ufficio a salutarlo prima di tornare a casa,sconvolgergli il pomeriggio con un programma alternativo,tempestarlo di telefonate solo per chiedergli cosa gli va per cena...E guardare l'orologio che le ha regalato ...pensare che tra un po' tornera' a casa,che i ragazzi lo accoglieranno con i loro sorrisi,che lei gli buttera’ le braccia al collo,che gli confessera’ di aver bruciato la cena e che sprofondando sul divano in salotto dira’ " non c'è problema,si va al mc donald's"...Guarda il cellulare,un suo messaggio per augurarle buona cena...lui è su e lei li’...lontani ma non distanti.

Un altro giorno ha termine,l’ennesimo giorno e loro tornano ad essere ombre che si riuniscono nell’oscurita’.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: mestesso69
Data di creazione: 21/01/2007
 

immagineSiamo angeli con un'ala sola...
solo abbracciati riusciremo a volare

 

SEI NELL'ANIMA

Vado punto e a capo così
Spegnerò le luci e da qui
Sparirai
Pochi attimi
Oltre questa nebbia
Oltre il temporale
C’è una notte lunga e limpida,
Finirà
Ma è la tenerezza
Che ci fa paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sospeso
Immobile
Fermo immagine
Un segno che non passa mai
Vado punto e a capo vedrai
Quel che resta indietro
Non è tutto falso e inutile
Capirai
Lascio andare i giorni
Tra certezze e sbagli
E’ una strada stretta stretta
Fino a te
Quanta tenerezza
Non fa più paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sei in ogni parte di me
Ti sento scendere
Fra respiro e battito
Sei nell’anima
Sei nell’anima
In questo spazio indifeso
Inizia
Tutto con te
Non ci serve un perchè
Siamo carne e fiato
Goccia a goccia, fianco a fianco
 

 
 

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