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Messaggi del 14/11/2007
Post n°470 pubblicato il 14 Novembre 2007 da mestesso69
Nella vita si cercano degli angoli di mondo in cui rifugiare i pensieri. In quei posti nascono mondi che riusciamo a vivere segretamente da bambini adulti. Chiuse gli occhi, quella sera. Non per addormentarsi ma per essere finalmente sveglio. Comincio’ a scorgere qualcosa che emergeva dal buio, laggiu’…lontano. Era un bambino, forse o almeno cosi’ credeva. Si avvicinava ai suoi occhi, ignaro di esser visto. Correva ed era felice. Non c'era nulla intorno a lui, solo buio, ma non se ne curava. Cerco’ di avvicinare lo sguardo il piu’ possibile e comprese.Era lui,nient’altro che lui da piccolo. Si fece triste perche’ sapeva che non sarebbe durata, per lui, quella sensazione di armonia. Voleva avvertirlo, cerco’ di chiamarlo, ma piu’ chiamava, piu’ egli si allontanava e spariva nel buio da cui era giunto. Ora c'era lui in quel buio. Solo. Si guardava dall'alto e si vedeva diverso dal bambino di un tempo. Chiedeva aiuto al se stesso che guardava ma egli non sapeva dare risposta. Silenzio. Cosi’ si accascio’ a terra sfinito dal peso del silenzio che non cessava di urlargli dentro, e pianse. Vedendolo piangere, il se stesso che riusciva solo a guardare urlo’. Percepi’ rabbia in quel suono tanto struggente, dispiacere, impotenza, tristezza.Lo guardava mentre lui cercava di evitare i suoi occhi. Sapeva di essere in parte responsabile e non aveva coraggio di sopportare quello sguardo. Ruppe l'imbarazzo e gli chiese come fosse successo. Come potevano esser giunti in questo buio. Stette zitto, per un po', poi alzando gli occhi lo colpi’ nel cuore, e gli disse: "Ho lanciato un seme al vento". E se ne ando’. Piu’ solo che mai apri’ gli occhi. Nonostante vedesse la luce falsa di una lampadina sopra al suo letto, il buio non era sparito. Era dentro di lui. Non pensava di aver abbandonato se stesso, neppure di aver ceduto e abbandonato la speranza. Credeva che quel seme nel vento fosse proprio lei, la speranza. Magari un giorno, trascinata dalla brezza, si sarebbe posata su un terreno fertile e verde, facendolo rinascere. Ma per il momento era il buio che, in lui, nessuno vedeva e inizio’ a scrivere alla sera . |
INFO
SEI NELL'ANIMA
Spegnerò le luci e da qui
Sparirai
Pochi attimi
Oltre questa nebbia
Oltre il temporale
C’è una notte lunga e limpida,
Finirà
Ma è la tenerezza
Che ci fa paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sospeso
Immobile
Fermo immagine
Un segno che non passa mai
Vado punto e a capo vedrai
Quel che resta indietro
Non è tutto falso e inutile
Capirai
Lascio andare i giorni
Tra certezze e sbagli
E’ una strada stretta stretta
Fino a te
Quanta tenerezza
Non fa più paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sei in ogni parte di me
Ti sento scendere
Fra respiro e battito
Sei nell’anima
Sei nell’anima
In questo spazio indifeso
Inizia
Tutto con te
Non ci serve un perchè
Siamo carne e fiato
Goccia a goccia, fianco a fianco
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il 21/12/2016 alle 12:02
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