alogico

Appartenendo con molta probabilità ad una generazione assai lontana dalla Sua, non mi dispiace portare qui una testimonianza. Frequentai il liceo artistico sul finire degli anni Settanta, epoca di grandi sperimentazioni, di grandi slanci e di impegno politico, detto senza alcuna retorica s'intende. Il mio insegnante di italiano fu lo scrittore Sebastiano Vassalli; lo ricordo quando nell'ottobre del 1977 alternava la lettura dell'Orlando Furioso a quella dei migliori articoli di "Cinema & Cinema", raffinatissima rivista fondata da Adelio Ferrero. Ma ricordo bene come Giorgio Fonio, docente di figura disegnata, considerata obsoleta la materia di "anatomia artistica", gli preferiva una bella proiezione su "videotape" ( allora si chiamava così) di Zabriskie Point o di qualche altra opera di Antonioni o di Alexandr Kluge, Wim Wenders o, magari, qualche opera neorealista...La prego di scusare questo ricordo personale che il Suo post ha suscitato.

Grazie per il "link": conduce ad un "luogo" gradevole, curato, elegante ed invitante. Da visitare con attenzione.
Grazie ancora. Anton M.G.

Mi è capitato di invidiare il puro esistere di un animale, ma credo che Blaise Pascal non aveva poi tutti i torti: "...L'uomo è solo una canna, la piú fragile della natura; ma una canna che pensa. Non occorre che l'universo intero si armi per annientarlo; un vapore, una goccia d'acqua bastano a ucciderlo. Ma, quand'anche l'universo lo schiacciasse, l'uomo sarebbe pur sempre piú nobile di quel che lo uccide, perché sa di morire, e la superiorità che l'universo ha su di lui; mentre l'universo non ne sa nulla..."

Non si senta in obbligo; ho altri blog...Se avesse del tempo da perdere ... http://58book.tumblr.com/

...diamine, si! Hai ragione, Michela.

[ (...) è un miracolo: l’istante, eccolo presente, eccolo già sparito, prima un niente, dopo un niente, torna tuttavia ancora come spettro, turbando la pace di un istante posteriore. Continuamente un foglio si stacca dal rotolo del tempo, cade, vola via – e rivola improvvisamente indietro, in grembo all’uomo. Allora l’uomo dice “mi ricordo” e invidia l’animale che subito dimentica e che vede veramente morire, sprofondare nella nebbia e nella notte, spegnersi per sempre ogni istante... ]
(F. Nietzsche, "Sull’utilità e il danno della storia per la vita") ]

..sempre la "memoria"..per l'appunto.

...certo; anche: e la loro eco, a lungo riecheggia lasciando - sovente - segni indelebili; "pensieri ridondanti".
"Tracce", nella memoria...

Grazie davvero; di cuore. La stima è reciproca: confesso di intrattenermi spesso - e a lungo - a riflettere nel suo altrettato interessante blog.
[ Mi dispiace soltanto per la mia presenza...come dire..."discontinua" in questa sede; cercherò di essere più presente e costante... ]
Grazie ancora e a presto. Anton M.G.

Il Suo blog è molto impegnativo ed è la caratteristica che più apprezzo in un blog. La leggo sempre con grande interesse.

..rumorosamente riecheggiano ritirate rovinose.