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L'ALTRO VOLTO DELLE DONNE è un'Associazione ONLUS composta da Donne, per le Donne, con le Donne

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 OBIETTIVI RAGGIUNTI:

  • L'Associazione č stata presente, per la "Settimana Della Solidarietā",(23-25/10/2008), presso il Centro Commerciale "La Primavera", V.le Della Primavera 194, Roma(RM)
  • L'Associazione č stata  presente, ed ha attuato degli interventi, per "La Settimana Dell'Adolescente",(24/10/2008) presso il "Borgo Ragazzi Don Bosco", via Prenestina 468, Roma (RM)
 

 

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.....noi e voi....strada facendo

Post n°8 pubblicato il 04 Marzo 2009 da l.altrovolto
Foto di l.altrovolto

 

 Domenica 8 Marzo 2009 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 in V.le F.De Pisis,1  Roma 

Le Associazioni Riunite invitano all'Iniziativa

         .......noi e voi.....strada facendo 

Incontro per la commemorazione della giornata dell' 8 Marzo 

Interverranno personaggi illustri del mondo politico istituzionale e sociale

  

MEMORIA STORICA dell’8 Marzo

 

L’Otto Marzo del 1908, in una fabbrica tessile di Chicago ( Stati Uniti)  la Cottons, morivano arse vive 129 giovani Donne, Italiane ed Europee.

 

I primi di Marzo del 1908, nella fabbrica tessile Cotton (Chicago, Usa), in cui lavoravano solo Donne, le operaie aderivano ad uno dei primi scioperi per affermare i propri diritti sul lavoro e per non perdere il giorno di salario restarono in fabbrica (sciopero bianco).

Nella fabbrica le operaie lavoravano in condizioni disumane, sempre sotto controllo del proprietario, Mr Johnson, che non vedeva di buon occhio il diritto di sciopero.

Le operaie venivano spesso chiuse a chiave, durante il lungo orario di lavoro

( circa 12 ore lavorative),  per paura che rubassero o che facessero troppe pause.

                     +++++++++++++++++++++++++++++++++++

 E così accadde che, il giorno 8 marzo del 1908, quando nella fabbrica divampò un incendio, probabilmente doloso, i proprietari si rifugiarono al decimo piano dello stabile e si misero in salvo, lasciando ardere vive 129  donne chiuse a chiave, senza speranza di fuga.

A seguito della tragedia ci fu un processo, vennero imputati i titolari dell’impresa che furono successivamente assolti.

Il risarcimento per la TRAGICA ORRIBILE MORTE delle OPERAIE ARSE VIVE NEL ROGO, fu quantificato in 445 dollari di cui solo 75 furono effettivamente devolute alle famiglie.

                                                                          

 

COMMEMORARE

 

Nel 1946 si commemorò il primo Otto Marzo dell’Italia libera, le Donne Italiane sostenute dall’UDI celebreranno in massa, si chiedeva il riconoscimento dei diritti economici, sociali- politici alla classe femminile.

L’Otto Marzo fu simboleggiato con il fiore della “Mimosa”, iniziativa di Rita Montagnana  dell’UDI, che lo scelse perché fiorisce proprio a Marzo.

L’implosione delle Donne attiviste, esplose intorno agli anni Settanta, quando i movimenti femminili si incontrarono con quelli femministi che si già adoperando per la legge della parità per il Diritto al divorzio e all’aborto.

La prima grande manifestazione femminista, che ebbe una risonanza sociale avvenne a Roma nel 1972, ma la grande svolta politica che segnò il cambiamento risale all’  Otto Marzo del 1980, quando confluirono in piazza tutti i movimenti femminili e femministi.

In un secolo di storia di movimento delle Donne, l’Otto Marzo è a tutt’oggi la giornata della memoria in cui tante Donne hanno lottato, sofferto  e sacrificato la vita per affermare i diritti di tutte, attraverso guerre, ideologie, ricostruzioni, in un percorso tortuoso finalizzato ad una concreta emancipazione di tutto il pianeta femminile.    

 

FESTEGGIARE

 

 

 Otto Marzo, “Giornata della Donna” memoria tragica di una lotta di rivendicazioni femminili……

 

Questo senso politico di appartenenza nel tempo ha perso il “Cuore”, si è trasformato, appannato, è stato strumentalizzato, commercializzato, confuso, tradotto in…… FESTA DELLA DONNA…come evento trasgressivo.

Negli anni, attraverso le mobilitazioni femminili, risono raggiunti obiettivi che pongono la Donna al pari dell’uomo, riconosciuta socialmente con gli stessi diritti, forte e determinata.

A questa figura di donna decisa e ferma sui suoi ideali, si contrappone una figura femminile che si lascia coinvolgere e trasportare dal consumismo a scapito dell’importanza politica di questo evento e della sua vera identità.

La “Giornata della Donna” è intesa come “Sede” di memoria per ricordare e non dimenticare, non dovrebbe essere utilizzata per scopi consumistici della trasgressione femminile, sfruttandola come giornata illusoria di libertà.

                                                                                                                   Ilde Ilde Loreti

 
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