Creato da kodomonoomocha il 03/11/2005

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Ultimi Commenti

kodomonoomocha
kodomonoomocha il 22/11/06 alle 10:15 via WEB
Fortunatamente la mia la pagate voi contribuenti. Io sono solo un parassita sociale che con la scusa della droga scrocca analsi, medicine e sedute psichiatriche!
 
caberniet
caberniet il 22/11/06 alle 03:21 via WEB
il problema è che con con lo la psicologa qualcuno ci gioca.non conta se siano cento o mille, l' importante è giocare.fin o alla fine.
 
ennegramma
ennegramma il 21/11/06 alle 11:09 via WEB
Dopo varie sedute confidavo in un consiglio, in una visione estranea al mio cuore ma il mio psichiatra si è suicidato. Da allora ho capito che qualcuno che percepisce 100 euro per ascoltarti vale meno di un amico che te ne da 100 per tacere.
 
bluwarrior
bluwarrior il 17/11/06 alle 18:49 via WEB
non volere e non potere per paura sono cose divise da sottili confini...
 
arianna822
arianna822 il 17/11/06 alle 17:46 via WEB
hey....che fine hai fatto????
 
caberniet
caberniet il 10/11/06 alle 02:39 via WEB
tutto qui ?
 
arianna822
arianna822 il 07/11/06 alle 03:57 via WEB
Grazie per la TUA storia...
 
stexx67
stexx67 il 04/11/06 alle 17:58 via WEB
il taxi mi porta al s. antonio o s.marco, un albergo vicino alla stazione, comodo per il giorno dopo visto che ero a piedi. Mi sarebbe piaciuto passare la notte vicino al mare, ma la riviera era scomoda e poi mi andava di visitare il centro. Lo trovai diverso da come me lo immaginavo, più piccolo, poca gente in giro e pochi locali, abbastanza freddo direi, quasi grigio.La gente assente e un pò smorta, ma forse era solo una mia impressione. Quattro passi e arrivo in una piazza con una fontana al centro, mi fermo al bar, un bar con una siepe, tavolini fuori e una coppia di baristi in bianco e nero. Mi bevo una birra media, e fra un sorso e l'altro sempre sto cazzo di cellulare in mano... le poste a sinistra e una banca a destra... Il barista mi indica qualche vicino ristorante e vado alla ricerca di un tavolo. Passo vicino ad una pizzeria stranamente piena di gente e mi siedo in un ristorante dall' altra parte della strada attirato dalla musica Jazz di un concerto dal vivo.Mi siedo fuori, da solo. Dentro musica e tanti occhi, nessuno di familiare, tranne un paio di un tipo che, anche lui da solo, si siede davanti a me. Ho avuto l' impressione di averlo già intravisto prima, forse camminando in centro o in qualche bar, tanto che per un attimo ho pensato di essere seguito. Ma forse si tratta più semplicemente di qualche associazione di un' immagine distorta vista e rivista in chissà quale sito... La sensazione di disagio che ho avvertito nella gente del posto sembrava trovare conferma nelle pupille di questo tipo, occhi chiari, capelli chiari e confusi, giacca chiara, anche lui con sto cazzo di telefono in mano, anche lui alla ricerca di chissà che cosa. Io ordino pesce, lui carne, e finalmente se magna.
 
bluwarrior
bluwarrior il 01/11/06 alle 11:12 via WEB
secondo me hai poca fiducia negli uomini
 
stexx67
stexx67 il 27/10/06 alle 18:53 via WEB
...sono appena partito, la giornata è calda e nel treno molti studenti. Scendo a Padova, la coincidenza arriva fra quasi un' ora e tempo ne ho. Quindi mi faccio un giro in centro, fra i neolaureandi, le loro caricature e le performance improvvisate sulle panchine del centro. Il gruppetto dei compagni e la curiosità dei passanti sostenevano con schiamazzi e sorrisi le orazioni a cielo aperto dei protagonisti, perlopiù travestiti da zoccole e pervertiti. Passo e mi siedo in una gelateria in piazza delle erbe dove resto per tutto il tempo e con calma aspetto. Ogni tanto mi gira fra le mani la felpa che molto probabilmente non sarebbe ritornata con me... Ritorno in stazione e mi rendo conto che avrei dovuto prendere il treno precedente; un' errore di lettura del tabellone che mi avrebbe portato a destinazione con un pò di ritardo.Pazienza pensai, un pò di ritardo non cambia sicuramente la vita a nessuno e poi esiste il dio cellulare, quello che risolve tutti i problemi di tempo e di ansia. Si riparte e nello scompartimento tutti con questo cazzo di cellulare in mano. Davanti a me quegli occhi, ancora molto silenziosi. Arrivo, la stazione è piccola, me la immaginavo più grande e da subito l' ho sentita stranamente vuota, a quell'ora non c'era nessuno, nessuno nei binari, nessuno nell'atrio, nessuno fuori, nel parcheggio, nessuno ovunque, sembrava una stazione deserta se non fosse per la presenza dei tassisti appena fuori a sinistra e il chiosco del bar nella strada a destra. Prendo atto della situazione e cerco di orientarmi un pò, ho tutta la sera davanti a me, qualcosa succederà..controllo gli orari per il giorno dopo e chiamo un taxi.
 

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