Cinema&Viaggi
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Post n°12 pubblicato il 06 Dicembre 2011 da amosgitai
Nel 1921, poco dopo la fine della prima guerra mondiale, Florence Cathcart passa il suo tempo demolendo le teorie di chi sostiene il sovrannaturale, dimostrandosi una donna razionale ed estremamente metodica, nonostante porti ancora i segni della recente morte del fidanzato. Quando un ragazzo viene misteriosamente ucciso a Rookford, un collegio sperduto nelle campagne inglesi, Florence viene chiamata per confutare le voci secondo le quali un fantasma stia infestando la scuola, voci che stanno iniziando a causare il panico tra gli alunni e i loro genitori. Florence così si mette al lavoro, raccogliendo le prove scientifiche che portano alla conclusione che il fantasma non è altro che lo scherzo di uno scolaro, ma quando Florence sta per lasciare l'istituto fa un incontro agghiacciante che minerà le sue convinzioni razionali.
RECENSIONE
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Bruno è un bambino di otto anni, figlio di un ufficiale nazista che deve lasciare la sua casa di Berlino e gli amici per andare a vivere in una villa in mezzo alla campagna nei pressi di una “fattoria” circondata da recinzione di filo spinato, nella quale si trovano strani “contadini” che indossano un pigiama a strisce: il padre di Bruno è stato promosso ed ha avuto l’incarico di comandare un campo di sterminio. Annoiato perché senza amici, solo nella grande casa, e mosso dalla sua passione per l’esplorazione, Bruno decide di esplorare il giardino posteriore della villa e, disobbedendo alle istruzioni della madre, si avvia verso la “fattoria”. Giunto lì, dietro la recinzione, incontra Shmuel, un bambino della sua età molto esile, vestito con un pigiama a righe. L’amicizia con quel bambino ebreo avrà per Bruno conseguenze importanti sulla sua vita. CRITICA "IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE" |
Milano beach - Tre amici devono partire assieme per le vacanze con le loro rispettive famiglie. Aldo è un uomo svampito che scassina auto convinto siano la sua. Giovanni è un uomo terribilmente pignolo e noioso che costringe tutta la sua famiglia a stare in casa per tre giorni per evitare l’esodo. Giacomo invece cerca di convincere la moglie, senza successo, a seguirlo in vacanza. RECENSIONE, CRITICA E COMMENTI |