Creato da anacleto.mitraglia il 30/03/2005

Anacleto Mitraglia

Il *tuo* vicino di casa, con un tiro utile di mille metri

 

 

Alla sinistra di Papi

Post n°803 pubblicato il 07 Giugno 2009 da anacleto.mitraglia

L'abitante medio di Berlusconilandia si avvicina alla sessantina. Da adolescente, ha avuto la fortuna di accedere ad un sistema scolastico libero e gratuito, di ottima qualità. E sempre "a gratis", come dicevano i sudditi del papa Re, è stato assistito, per almeno tre decenni e mezzo, da un sistema sanitario che gli americani nemmeno sognavano. Così, in buona salute e pervaso da idee altruiste, ha partecipato ad un'indimenticabile stagione politica -tra gli anni Settanta-Ottanta- dove tutti pensavano di avere un solo fine, quello di garantire diritti uguali per tutti e a vantaggio di tutti.

Oddio, anche l'abitante medio di Berlusconilandia ha letto Orwell e ha meditato sul fatto che in una società di uguali, qualcuno riesce sempre ad essere più uguale di qualcun altro. Ma erano tempi in cui i futuri berlusconidi potevano pensare al futuro con un certo ottimismo. Perchè, in un Paese dove la funzione di mamma era svolta da una vecchia, cara Chiesa Cattolica sempre pronta a distrarsi dalla religione per impegnarsi nel sociale e dove il ruolo del papà veniva assunto da un Partito Comunista -il secondo per iscritti dopo il PCUS- che si definiva geneticamente disinteressato al socialismo perché fondato da Gramsci soprattutto per conquistare l'egemonia culturale, nello Stivale la vita sembrava scorrere concreta nei fatti, libera nella fantasia.

Ci voleva un personaggio monomaniacalmente interessato solo a se stesso per rompere l'incanto. Berlusconi iniziò a fondare Berlusconilandia quando fece credere alla mamma ed al papà della Penisola di poter riuscire, proprio come l'Arlecchino di Goldoni, ad essere il servitore di due padroni. Dalla Chiesa, cioè dal gesuita Padre Rotondi, rilevò le frequenze oberate di debiti di Rete 4, promettendo che sarebbe rimasta la base del futuro sistema televisivo cattolico italiano.

Come ex frequentatore di istituzioni cattoliche, compresa l'Opus Dei, sapeva benissimo che le promesse fatte ai preti non sono vincolanti e, comunque, ogni offesa è riparabile con una congrua offerta per buone opere future. Alla sinistra promise libero accesso a Canale 5 per ogni utopia immaginata dalla galassia "progressista" del Paese. E per non suscitare troppi dubbi, assunse a piene mani i rampolli di tutti gli intellettuali organici alla cultura bene intenzionata e ipersalariata di sinistra. Anzi, nei primi dieci anni di vita del sistema mediatico del Cavaliere di Arcore, entravi a Canale 5 presentato dalla sinistra: sarà solo un caso se i personaggi, comici e giornalisti compresi, che furoreggiano su Telekabul, cioè la terza rete della televisione di stato, si sono in molti casi fatti ossa e fama sulle reti Mediaset?

L'abitante medio di Berluscolandia, più o meno giovane, non ha motivi per meravigliarsi della vicenda Noemi. I più anziani ricordano negli anni Ottanta una trasmissione berlusconiana intitolata "Non è la Rai" che, per diversi anni, ha sedotto almeno una generazione di italiane adolescenti mentre a sinistra si proponeva la depenalizzazione dei rapporti sessuali tra minorenni senza limiti di età ed adulti. Qualche ottuso baciapile conserva le interviste e gli articoli con i quali, all'epoca, un intellettuale allora deputato e ora sognatore di improbabili rivoluzioni proletarie su Il Manifesto, non solo difendeva la tesi ma si dichiarava pronto a dare nomi di minorenni figlie di sue amiche, alle quali aveva insegnato l'arte ed il mestiere della camera da letto.

Perciò nemmeno l'abitante più giovane di Berlusconilandia si stupisce poiché quello che Berlusconi fa nella sua villa sarda lo vede fare negli attici con terrazza del centro di Roma e nelle ville di Malindi. E seppure di centrosinistra, ha dovuto votare sindaci e segretari politici che coltivano l'hobby di possedere case a New York e in diverse località esotiche. Oltretutto negli ultimi parlamenti, ha visto candidare cugine e fidanzate di chiunque, pornodive e transessuali senza altri mestieri che facendo sognare il Sol dell'Avvenire ai pochi sopravvissuti di sinistra, si accontentano di sfruttare le ombre berlusconiane per portare la politica giù, sempre più giù.

Filippo Di Giaccomo è sacerdote e analista de 'La Stampa'

 

 

 
 
 

Vacanze sull'isola

Post n°802 pubblicato il 05 Giugno 2009 da anacleto.mitraglia

 

La foto del tipo con il poparuolo a ore nove, la dice lunga...

 

http://www.elpais.com/articulo/internacional/fotos/vetadas/Berlusconi/elppgl/20090604elpepuint_19/Tes

 

 
 
 

Elezioni

Post n°801 pubblicato il 04 Giugno 2009 da anacleto.mitraglia

Per la prima volta arrivo alla vigilia di una tornata elettorale senza sapere

assolutamente per chi votare.

Anzi: senza sapere neppure se a votare ci andro'...

 

 

 
 
 

Intimità

Post n°800 pubblicato il 30 Maggio 2009 da anacleto.mitraglia
Foto di anacleto.mitraglia

«Sono immagini rubate in casa
Momenti di intimità del tutto leciti»....


.....a una festa con trenta ragazze.....

 

sic !.

 
 
 
 
 

Ogni tanto un colpo di culo.....

Post n°798 pubblicato il 29 Maggio 2009 da anacleto.mitraglia
Foto di anacleto.mitraglia

 

E' andata di lusso che il mare fosse calmo come una tavola:

trasferire 500 passeggeri non e' certo una operazione facile....

 
 
 

Corso Italia : La giunta comunale strappa il lungomare ai suoi cittadini

Post n°797 pubblicato il 19 Maggio 2009 da anacleto.mitraglia
Foto di anacleto.mitraglia

 

La giunta comunale specializzata in inziative dementi, ha imposto il parcheggio a pagamento ai genovesi che vanno a fare il bagno nell'unica spiaggia della città:

2 euro all'ora.

 

Grazie sindaco.

 

Per le prossime elezioni si e' giocata il mio voto (e mica solo il mio...)

P.s. Sarebbe stato piu' onesto dire la verita': C'e' bisogno di palanche, gente....

        Bastava dirlo, mica nascondersi dietro tante parole a vuoto.

 

Grazie Marta Vincenzi.

Grazie vicesindaco Pissarello.

[Stronzi..]

 
 
 

Fuga dalle elezioni

Post n°796 pubblicato il 17 Maggio 2009 da anacleto.mitraglia
 
Foto di anacleto.mitraglia

 

Ok, ho deciso: il giorni prima delle elezione (sabato), mi ammanetto alla sponda del letto e poi butto la chiave dalla finestra. Cosi' resistero' alla tentazione di andare a votare.

Poi, lunedi', dopo la chiusura dei seggi, chiamero i vigili del fuoco per farmi liberare.
A loro raccontero' che mi sono ammanettato per un gioco erotico; mica potro' confessare loro che mi sono ammanettato per sfuggire alla tentazione di andare a votare....

 

Non ho mai "bucato" una elezione dal 1975, anno della mia prima volta elettorale.

Adesso ne sono passati tanti, di anni, e mi ricordo con nostalgia di quando votavo per dei candidati che adesso ce li sogniamo..... Zanone, Bemporad, Cesare Zappulli e tanti altri. Gente di un'altro spessore. Quando guardo la Carfagna, ...mah... vedo solo una bellissima donna, e nulla piu'.

Non credo che fatichero' molto a restistere alla tentazione.

Ma per chi dovrei votare ?

Lascio perdere Papi (aka Silvio) per ovvi motivi di buon gusto : il trinariciuto di destra non faccio di certo.

Il PD, no, non lo voto proprio: dimostrazione pratica di come le idee forse valide riscuotano un grande consenso iniziale che poi viene dilapidato da dirigenti folli.
Forse era folle l'idea di una simbiosi tra la sinistra ed i cattolici di sinistra. Dalla buona teoria al fiasco della pratica. La Binetti e Rutelli hanno fatto la loro parte.
Gli altri dirigenti Dalema & Co hanno fatto il loro teatrino.
Tutti buoni a smarcarsi: fine del partito. Era meglio il vecchio PCI con la sua scuola delle Frattocchie e la disciplina di partito. Questi, adesso non hanno la piu' pallida idea di che cosa sia la disciplina...

 

Diliberto e Vendola non hanno ancora capito che la gente del loro stampo la metteranno nella riserva delgi indiani a bere "acqua di fuoco". Come se non bastasse perpetuano il vizietto di scindersi un tanti partitini litigiosi e acidini. Se avessero un po' di pudore, dopo essere spariti dal parlamento, simili personaggi dovrebbero ritirarsi dalla politica. Idem per Ferrero. Pero' prima devono tirare il collo a quelle anime belle del tipo Turigliatto e Ferrando.  I partitini delle anime belle non ci servono.
Moriremo berlusconiani grazie a loro.

Di Pietro ? No , grazie. Non ho ancora capito cosa vuole fare da grande.
Riesce a fare una buona guerrilla al Silvio Nazionale, ma non basta per un governo serio.

Dimenticavo Pierferdi: Un accessorio della casa delle liberta' sfuggito al controllo.
Un elettrodomestico di casa di cui si e' perso il controllo. Ha ragione quando parla della famiglia. Ma ha torto di ricordarsene solo adesso. Troppo tardi: gli italiani saranno bassi, grassi e neri, perche' solo gli immigrati fanno figli in barba a tutti.
Per verificare, basta andare una mattina alla ASL e mettersi in coda a un qualsiasi sportello.....

No, non andro a votare,  ben conscio che silvio arrivera' al 75% dei voti e che comunque dira' che lo hanno votato il 75% degli italiani, dimenticandosi che  lo hanno votato solo i votanti e non gli italiani a cui sta' decisamente sugli zebedei.

Non andro' a votare adesso, ma neppure alle regionali del 2010, per vedere sprofondare con amara soddisfazione autolesionistica la giunta di sinistra.

E poi non andro' a votare alle comunali del 2011  per il sindaco di sinistra Vincenzi.

Andro a votare alle prossime politiche del 2013, per il PD sempre che esista ancora,
sempre che non sia auto-imploso o auto-sciolto nell'acido dei suoi litigiosi dirigenti.

In quel caso non mi restera' che Mara Carfagna e Noemi Letizia: in fondo, ha sempre ' tirato di piu' una pelo di mussa che un carro di buoi.

Piu' Viagra per tutti !

(e cosi' sia, amen)

 
 
 

Batini

Post n°795 pubblicato il 24 Aprile 2009 da anacleto.mitraglia
Foto di anacleto.mitraglia

Addio.

 
 
 

Un euro per l'Abruzzo

Post n°794 pubblicato il 18 Aprile 2009 da anacleto.mitraglia

Scusate, ma io non darò neanche un centesimo di euro a favore di chi raccoglie fondi per le popolazioni terremotate in Abruzzo. So che la mia suona come una bestemmia. E che di solito si sbandiera il contrario, senza il pudore che la carità richiede. Ma io ho deciso. Non telefonerò a nessun numero che mi sottrarrà due euro dal mio conto telefonico, non manderò nessun sms al costo di un euro. Non partiranno bonifici, né versamenti alle poste. Non ho posti letto da offrire, case al mare da destinare a famigliole bisognose, né vecchi vestiti, peraltro ormai passati di moda.

Ho resistito agli appelli dei vip, ai minuti di silenzio dei calciatori, alle testimonianze dei politici, al pianto in diretta del premier. Non mi hanno impressionato i palinsesti travolti, le dirette no – stop, le scritte in sovrimpressione durante gli show della sera. Non do un euro. E credo che questo sia il più grande gesto di civiltà, che in questo momento, da italiano, io possa fare.

Non do un euro perché è la beneficienza che rovina questo Paese, lo stereotipo dell’italiano generoso, del popolo pasticcione che ne combina di cotte e di crude, e poi però sa farsi perdonare tutto con questi slanci nei momenti delle tragedie. Ecco, io sono stanco di questa Italia. Non voglio che si perdoni più nulla. La generosità, purtroppo, la beneficienza, fa da pretesto. Siamo ancora lì, fermi sull’orlo del pozzo di Alfredino, a vedere come va a finire, stringendoci l’uno con l’altro. Soffriamo (e offriamo) una compassione autentica. Ma non ci siamo mossi di un centimetro.

Eppure penso che le tragedie, tutte, possono essere prevenute. I pozzi coperti. Le responsabilità accertate. I danni riparati in poco tempo. Non do una lira, perché pago già le tasse. E sono tante. E in queste tasse ci sono già dentro i soldi per la ricostruzione, per gli aiuti, per la protezione civile. Che vengono sempre spesi per fare altro. E quindi ogni volta la Protezione Civile chiede soldi agli italiani. E io dico no. Si rivolgano invece ai tanti eccellenti evasori che attraversano l’economia del nostro Paese.
E nelle mie tasse c’è previsto anche il pagamento di tribunali che dovrebbero accertare chi specula sulla sicurezza degli edifici, e dovrebbero farlo prima che succedano le catastrofi. Con le mie tasse pago anche una classe politica, tutta, ad ogni livello, che non riesce a fare nulla, ma proprio nulla, che non sia passerella.

C’è andato pure il presidente della Regione Siciliana, Lombardo, a visitare i posti terremotati. In un viaggio pagato – come tutti gli altri – da noi contribuenti. Ma a fare cosa? Ce n’era proprio bisogno?
Avrei potuto anche metterci, un euro, forse due. Poi Berlusconi ha parlato di “new town” e io ho pensato a Milano 2 , al lago dei cigni, e al neologismo: “new town”. Dove l’ha preso? Dove l’ha letto? Da quanto tempo l’aveva in mente?

Il tempo del dolore non può essere scandito dal silenzio, ma tutto deve essere masticato, riprodotto, ad uso e consumo degli spettatori. Ecco come nasce “new town”. E’ un brand. Come la gomma del ponte.

Avrei potuto scucirlo qualche centesimo. Poi ho visto addirittura Schifani, nei posti del terremoto. Il Presidente del Senato dice che “in questo momento serve l’unità di tutta la politica”. Evviva. Ma io non sto con voi, perché io non sono come voi, io lavoro, non campo di politica, alle spalle della comunità. E poi mentre voi, voi tutti, avete responsabilità su quello che è successo, perché governate con diverse forme - da generazioni - gli italiani e il suolo che calpestano, io non ho colpa di nulla. Anzi, io sono per la giustizia. Voi siete per una solidarietà che copra le amnesie di una giustizia che non c’è.

Io non lo do, l’euro. Perché mi sono ricordato che mia madre, che ha servito lo Stato 40 anni, prende di pensione in un anno quasi quanto Schifani guadagna in un mese. E allora perché io devo uscire questo euro? Per compensare cosa? A proposito. Quando ci fu il Belice i miei lo sentirono eccome quel terremoto. E diedero un po’ dei loro risparmi alle popolazioni terremotate.

Poi ci fu l’Irpinia. E anche lì i miei fecero il bravo e simbolico versamento su conto corrente postale. Per la ricostruzione. E sappiamo tutti come è andata. Dopo l’Irpinia ci fu l’Umbria, e San Giuliano, e di fronte lo strazio della scuola caduta sui bambini non puoi restare indifferente.

Ma ora basta. A che servono gli aiuti se poi si continua a fare sempre come prima?
Hanno scoperto, dei bravi giornalisti (ecco come spendere bene un euro: comprando un giornale scritto da bravi giornalisti) che una delle scuole crollate a L’Aquila in realtà era un albergo, che un tratto di penna di un funzionario compiacente aveva trasformato in edificio scolastico, nonostante non ci fossero assolutamente i minimi requisiti di sicurezza per farlo.

Ecco, nella nostra città, Marsala, c’è una scuola, la più popolosa, l’Istituto Tecnico Commerciale, che da 30 anni sta in un edificio che è un albergo trasformato in scuola. Nessun criterio di sicurezza rispettato, un edificio di cartapesta, 600 alunni. La Provincia ha speso quasi 7 milioni di euro d’affitto fino ad ora, per quella scuola, dove – per dirne una – nella palestra lo scorso Ottobre è caduto con lo scirocco (lo scirocco!! Non il terremoto! Lo scirocco! C’è una scala Mercalli per lo scirocco? O ce la dobbiamo inventare?) il controsoffitto in amianto.

Ecco, in quei milioni di euro c’è, annegato, con gli altri, anche l’euro della mia vergogna per una classe politica che non sa decidere nulla, se non come arricchirsi senza ritegno e fare arricchire per tornaconto.
Stavo per digitarlo, l’sms della coscienza a posto, poi al Tg1 hanno sottolineato gli eccezionali ascolti del giorno prima durante la diretta sul terremoto. E siccome quel servizio pubblico lo pago io, con il canone, ho capito che già era qualcosa se non chiedevo il rimborso del canone per quella bestialità che avevano detto.

Io non do una lira per i paesi terremotati. E non ne voglio se qualcosa succede a me. Voglio solo uno Stato efficiente, dove non comandino i furbi. E siccome so già che così non sarà, penso anche che il terremoto è il gratta e vinci di chi fa politica. Ora tutti hanno l’alibi per non parlare d’altro, ora nessuno potrà criticare il governo o la maggioranza (tutta, anche quella che sta all’opposizione) perché c’è il terremoto. Come l’11 Settembre, il terremoto e l’Abruzzo saranno il paravento per giustificare tutto.

Ci sono migliaia di sprechi di risorse in questo paese, ogni giorno. Se solo volesse davvero, lo Stato saprebbe come risparmiare per aiutare gli sfollati: congelando gli stipendi dei politici per un anno, o quelli dei super manager, accorpando le prossime elezioni europee al referendum. Sono le prime cose che mi vengono in mente. E ogni nuova cosa che penso mi monta sempre più rabbia.

Io non do una lira. E do il più grande aiuto possibile. La mia rabbia, il mio sdegno. Perché rivendico in questi giorni difficili il mio diritto di italiano di avere una casa sicura. E mi nasce un rabbia dentro che diventa pianto, quando sento dire “in Giappone non sarebbe successo”, come se i giapponesi hanno scoperto una cosa nuova, come se il know – how del Sol Levante fosse solo un’ esclusiva loro. Ogni studente di ingegneria fresco di laurea sa come si fanno le costruzioni. Glielo fanno dimenticare all’atto pratico.

E io piango di rabbia perché a morire sono sempre i poveracci, e nel frastuono della televisione non c’è neanche un poeta grande come Pasolini a dirci come stanno le cose, a raccogliere il dolore degli ultimi. Li hanno uccisi tutti, i poeti, in questo paese, o li hanno fatti morire di noia.
Ma io, qui, oggi, mi sento italiano, povero tra i poveri, e rivendico il diritto di dire quello che penso.
Come la natura quando muove la terra, d’altronde.

Giacomo Di Girolamo

           

 

 
 
 

S.B. ha il DNA del palazzinaro, senza dubbio

Post n°793 pubblicato il 18 Aprile 2009 da anacleto.mitraglia

L'AQUILA - "Per favore non perdiamo tempo, cerchiamo di impiegarlo sulla ricostruzione e non dietro a cose che ormai sono accadute". E' l'ennesimo attacco del presidente del Consiglio ai media, e in particolare a quelli che dopo il terremoto hanno messo in luce le tante zone d'ombra del sistema edilizio abruzzese. Più di una semplice tirata d'orecchie, poco meno di una censura, dunque. Tanto che il premier si spinge ad un vero e proprio "invito" alla stampa: "Se qualcuno è colpevole, le responsabilità emergeranno - ma, per favore, non riempiamo le pagine dei giornali di inchieste".

"Quando ci sono questi eventi - insiste dall'Aquila il vcavaliere, - c'è chi si rimbocca le maniche e chi invece si prodiga a ricercare responsabilità. Io sono diverso, non è nel mio dna. E poi, per indicare responsabilità ci devono essere prove consistenti".

"A me sembra inverosimile - continua il premier -, un costruttore che costruisce su una zona sismica e risparmia sul ferro e sul cemento può essere solo un pazzo o un delinquente". E comunque, conclude, se ci sono state responsabilità nei controlli non sono della mia parte politica, in quanto negli anni passati questa regione e questa provincia sono state amministrate dalla sinistra".

 Io francamente inorridisco quando leggo queste dichiarazioni; a volte penso o voglio sperare che siano delle travisazioni dei giornalisti. Non puo' essere vero che simili parole stiano in bocca di un ministro di governo.

Mi viene in mente Vajont di Marco Paolini, e tutta la storia (vera) di come fini' l'inchiesta sul disastro.  S.B. taglia ancora piu' corto: non facciamo le inchieste.
Lasciamo che le opere pubbliche costruite con i soldi dei contribuenti si sbriciolino
come castelli di sabbia, magare seppellendo dei poveri ragazzi come nel caso della casa dello studente. L'essenziale e' quindi ricostruire arricchendo magari quelli che avevano gia' costruito prima con i risultati ben visti.

 
 
 

Una giunta comunale di dementi

Post n°792 pubblicato il 03 Aprile 2009 da anacleto.mitraglia
Foto di anacleto.mitraglia

Per adesso - di sicuro - c´è soltanto il nome, Caricamento Beach. E una serie infinita di incontri: Marta Vincenzi ne ha parlato a lungo con il presidente della Porto Antico Bruno Giontoni, l´assessore al Commercio Gianfranco Tiezzi ne ha discusso lunedì a pranzo (a Mentelocale) con il presidente dell´Autorità Portuale Luigi Merlo, poi c´è stato un vertice tra assessori ed associazione gelatai, poi una serie di incontri informali con i commercianti di Caricamento, più alcune sollecitazioni alle organizzazioni del settore.

La notizia: il Comune sta lavorando attivamente per trasformare - a giugno, luglio e agosto - lo squallido piazzale di Caricamento in una gigantesca "spiaggia", con sdraio ed ombrelloni, cabine dove cambiarsi e impianti musicali, punti ristoro e carrettini dei gelati. E, possibilmente, la sabbia: dipenderà dagli sponsor - ovviamente i costi per attrezzare e gestire un´area così grande sono elevati - e dagli operatori commerciali che decideranno di dare una mano.

L´idea è suggestiva: copiare le maggiori città del mondo prive di mare che, per l´estate, inventano spiagge in pieno centro. Ma Genova il mare ce l´ha. «Certo - risponde Gianfranco Tiezzi - ma è anche vero che, se hai un´ora o due di intervallo e lavori o vivi in centro, devi rinunciare. L´idea è quella di attrezzare opportunamente un´area e, in cambio di un costo minimo, fornire servizi come sdraio, ombrelloni, musica, punti ristoro. Naturalmente questo non è il mestiere del Comune. Ma Caricamento è piena di operatori commerciali molto attivi e pronti a recepire suggerimenti».

Perché soltanto da giugno? Il programma delle prossime settimane, a Caricamento, è molto fitto: tra fiere, Suq, Festa dell´Unità e sagre in questi due mesi abbondanti è sempre previsto qualcosa. Poi c´è la grande incognita sulla Festa nazionale dell´Unità: la possibilità di farla svolgere al Porto Antico (e, quindi, coinvolgendo ovviamente Caricamento) è sempre elevata. Del resto, esistono anche problemi di immagine e l´assessore al Commercio ha voluto parlarne con il presidente dell´Autorità Portuale: se trasformiamo in una spiaggia tutta la zona attorno a Palazzo San Giorgio per tre mesi - ha chiesto Tiezzi al suo compagno di Pd (e, prima, di Margherita) Merlo - tu come la vedi? Zero problemi e la medesima risposta è arrivata al sindaco dai responsabili di Porto Antico. Spiega Giontoni: «L´idea è suggestiva anche se non mi sembra di facilissima realizzazione: se metti le sdraio a pagamento devi prevedere anche un sistema di bigliettazione e quindi qualcuno che gestisca il tutto con continuità. Noi, comunque, ci stiamo e faremo la nostra parte». Nei prossimi giorni le prime risposte ufficiali.

 

 

  sindaco, ci stai prendendo per  i fondelli ?

Vuoi ridurre questa povera citta' come milano con il suo idroscalo ?

Noi il mare ce lo abbiamo, i milanesi no.

Pensi piuttosto a restituirci la possibita' di fare un bagno in mare.

O ancora meglio: se ne vada a casa. Grazie.

 

 
 
 

Il nuovo Partito degli italiani (?)

Post n°791 pubblicato il 29 Marzo 2009 da anacleto.mitraglia
 
Foto di anacleto.mitraglia

 

Nasce un nuovo partito, ma sul fatto che sia "Nuovo" ho dei dubbi.

Ma soprattutto non accetto che se lo siano battezzato come

"il partito degli italiani": al massimo potevano dire "Il partito della meta' degli

italiani" dal momento che il berlusca e' detestato (nella migliore delle

ipotesi) dall'altro 50% della popolazione.

 

Il fatto che poi alle prossime elezioni il pdl prenda il 51% o oltre dei voti, questo

sara' solamente grazie al fatto che l'elettorato di sinistra si "asterrà" dall'andare

a votare.

 

 

 
 
 

Gli EX-Voto del PD

Post n°790 pubblicato il 01 Marzo 2009 da anacleto.mitraglia
 


In genere non scrivo sul mio blog con il copia-incolla, prelevando articoli dai giornali.
Oggi faccio una eccezione per questo articolo di Ilvo Diamanti da Repubblica.
Il titolo e' "Gli ex-voto del PD".
MI e' piaciuto questo articolo perche' (ahime')  mi/ci fa' una fotografia mica sfocata...

Sono convinto che S.B. vincera' ancora 3 volte: alle europee del 2009, alle regionali del 2010 e alle successive politiche.
E vincera' sicuramente non per merito suo, ma per abbandono dei votanti della sinistra, presi in giro dalla dirigenza di un partito-non-partito-non-movimento-nonsisache', buoni solo a "smarcarsi".


 


.......
Coloro che, dopo averlo votato un anno fa, oggi si dicono astensionisti, agnostici o molto incerti (circa il 30% della base PD) appaiono elettori consapevoli, istruiti, politicamente coinvolti.
Rispetto agli elettori fedeli del PD, si collocano più a sinistra. Si riconoscono nei valori
della Costituzione. Sono laici e tolleranti. Cava sans dire. Oggi nutrono una sfiducia totale nei confronti della politica e dei partiti. Anzitutto verso il Pd, per cui hanno votato.
 Per questo, non si sentono traditori, ma semmai traditi. Perché hanno creduto molto in questo soggetto politico. Per cui hanno votato: alle elezioni e alle primarie. E oggi non riescono a guardare altrove, a cercare alternative. La loro sfiducia, d'altronde, si rivolge oltre il partito di riferimento. Anzi; oltre i partiti. Oltre la politica. Si allarga al resto della società. Agli altri cittadini. Con-cittadini. Rispetto ai quali, più che delusi, si sentono estranei. Gli ex-democratici. Guardano insofferenti gli italiani che votano per Berlusconi e per Bossi. Quelli che approvano le ronde e vorrebbero che gli immigrati se ne tornassero tutti a casa loro. La sera. Dopo aver lavorato il resto del giorno nei nostri cantieri. Gli ex-democratici. Provano  fastidio - neppure indignazione - per gli italiani. Che preferiscono il maggiordomo di Berlusconi a Soru. Che guardano Amici e il Festival di Sanremo, il Grande Fratello. Che non si indignano per le interferenze della Chiesa. Né per gli interventi del governo sulla vicenda di Eluana Englaro. Non sono semplicemente delusi e insoddisfatti, come gli azzurri che, per qualche anno, si allontanarono da Berlusconi. Ma risposero al suo richiamo nel momento
della sfida finale. Questi ex democratici. Vivono da «esuli» nel loro stesso paese. Lo guardano con distacco. Anzi, non lo guardano nemmeno. Per soffrire di meno, per sopire il disgusto: si sono creati un mondo parallelo. Non leggono quasi più i giornali. In tivù evitano i programmi di approfondimento politico, ma anche i tiggì (tutti di regime). Meglio, semmai, le inchieste di denuncia, i programmi di satira. Che ne rafforzano i sentimenti: il disprezzo e l'indignazione.
Questa raffigurazione, un po' caricata (ma non troppo), potrebbe essere estesa a molti altri  elettori di sinistra (cosiddetta "radicale"). Scomparsi anch'essi nel 2008 (2 milioni e mezzo in meno del 2006: chi li ha visti?). Non sarà facile recuperarli. Per Franceschini, Bersani, D'Alema, Letta. Né per Ferrerò, Vendola, lo stesso Di Pietro. Perché non si tratta di risvegliare gli indifferenti o di scuotere i delusi. Ma di restituire fiducia nella politica e negli altri. Di far tornare gli esuli. Che vivono da stranieri nella loro stessa patria.

 
 
 

Titolo obbligatorio: sono incazzato e ci mancava anche il titolo obbligatorio

Post n°789 pubblicato il 25 Gennaio 2009 da anacleto.mitraglia

Domani e' lunedi: si riattacca.


Chissa' quali dichiarazioni del menga ci verranno proposte dai nostri convernanti e che  ci tocchera' sopportare: la settimana scorsa e' stata una settimana durissima...


 


a) brunetta (Lasciamo perdere: ho gia' rimosso).


b) Gelmini: i voti sul web e sms ai genitori.


     Ma Maria Stella, le palanche le tiri fuori tu ?


c) Il Berlusca e l'esercito: contro gli stupri, adesso i soldati servono al posto


    della pula....


 


Me ne vado a letto, con un tavor: domani saro' piu' di buon umore.


 

 
 
 

Niente pubblicità per DIO (su i bus)

Post n°788 pubblicato il 18 Gennaio 2009 da anacleto.mitraglia
Foto di anacleto.mitraglia


Il peggior servizio alle buone idee, in questo caso, l'hanno fatto i giornalisti: battezzare il bus con la pubblicità del movimento ateo "ateo-bus" non ha fatto che aizzare la polemica.

Bastava solo un po' di buon senso per capire che l'avviso pubblicitario (?) del movimento ateo ""LA CATTIVA notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno"
 
più che una propaganda atea era una buona idea per una propaganda proprio su Dio.

Quante volte al giorno pensiamo all'esistenza di Dio ? poche, a parte quella minoranza di sanfedisti casa-e-chiesa che esprimono la loro religiosita' nella  parte esteriore della ritualità religiosa. Una minoranza che non fa' testo: la maggior parte delle persone e' indifferente al problema religioso, troppo indaffarata attorno ai problemi del quotidiano vivere.

In piedi alla fermata del bus avremmo visto passare la pubblicita' di cui sopra.
Qualcuno si sarebbe chiesto: "Ma guarda un po'... e chissa' chi lo puo dire...
chi lo dice....

Insomma, ciascuno avrebbe dato un giudizio, dopo aver pensato per un istante
all'esistenza di Dio.

IL cardinale Bagnasco ha espresso la sua soddisfazione per il negato nulla-osta alla pubblicita' di cui sopra.

Pensare a Dio fa male: probabilmente Bagnasco crede di avere il monopolio di Dio e
quindi non avrai altro Dio all'infuori di quello che propagando io:

Ovviamente il Dio di Bagnasco e' quello dell' 8 per mille, l'unico che va' in onda negli spot. Piu' che una religione e' un reperimento di fondi.





 
 
 

Brunetta

Post n°787 pubblicato il 12 Gennaio 2009 da anacleto.mitraglia
 
Foto di anacleto.mitraglia

«Il tornitore
dellaFerrari ha il sorriso e la dignità
di dire a lfiglio cosa fa,l’impiegato del
catasto no», si è infervorato il ministro
dal palco di “Neveazzura”, la
kermesse politica del Pdl sulle nevi
di Roccaraso.
Ma Brunetta non ce l’ha solo con
«l’impiegato del catasto»: il ministro
tira in ballo anche « il professore»,«il
burocrate» e insomma l’intera categoria
del pubblico impiego per dire
che «si vergogna di quello che fa».

 
Mi chiedo se:

a) Queste cazzate le studia a tavolino o gli vengono spontanee oppure

b) Le dice perche' ci crede o perche' deve passare in video e sulla stampa.

in entrambi i casi, il commento e':

 imbecille.



 
 
 

Azouz Marzouk

Post n°786 pubblicato il 06 Gennaio 2009 da anacleto.mitraglia
Foto di anacleto.mitraglia


Sabato sera alla discoteca Millionaire di Torino i clienti si sono
messi in fila per farsi fare una foto al fianco di Azouz Marzouk


Ho fatto fatica a capire chi fosse, quando mi sono ricordato di erba, e di quel poco di buono e pure spacciatore.

Ogni commento e' superfluo.

 
 
 

Gaza loro ?

Post n°785 pubblicato il 05 Gennaio 2009 da anacleto.mitraglia


Mi piacerebbe sapere come si sentirebbero gli italiani se
un paio di volte al di' gli piombasse sulla testa un missile
esplosivo mentre sono alla fermata del bus.
Oppure se venissero  accoltellati da un extracomunitario mentre
sono fermi alla fermata del bus (di cui sopra)....

Be'... posso ringraziare il cielo di essere italiano e di vivere in un posto
dove ai confini non ci sono persone che cercano di farmi la pelle.



 
 
 

EXIT ?

Post n°784 pubblicato il 05 Gennaio 2009 da anacleto.mitraglia


Ci sono delle giornate e delle ore del giorno che mi mandano in crisi:
le giornate piovose e fredde, il primo buio del pomeriggio invernale.....
Il pessimismo mi assale.

Oggi mi chiedevo se non fosse il caso di chiudere questo blog.
Gia': ma che ci sto a fare ?
A che serve ?

Uno dopo l'altro, i blog che mi piacevano hanno chiuso i battenti; altri hanno
rarefatto le loro scritture.
Uno che mi piaceva era rearwindow su splider: ha chiuso perche' si e' sposato
(molto bello il servizio matrimoniale sul suo blog.).
Prufrock ha diradato i sui scritti.....
Rosaluxemburg e' inacidita....

Ho provato a cercare altri blog da leggere su libero: sono sconfortato.
Blog pieni di foto, spesso di nudi (non e' che mi freghi piu' di tanto, ma mi
sfugge il senso di questo utilizzo esteso del nudo..).
Le solite foto, cuoricini lampeggianti, auguri di buon anno e campanellini vari.
Per non parlare dei blog con le musiche. Orrendi come una suoneria di
cellulare.

Per questo mi interrogo sulla permanenza del mio blog su libero.it
Ma non e' che dalle altre parti il panorama sia migliore.

Un altro aspetto della insoddisfazione montante e' questo:
in fondo parliamo, scriviamo e pontifichiamo ma tutto grazie alla bonta'
dei supervisori che "tollerano" gli scritti. Il caso di Milionidieuro e della
sua "esecuzione" la dice lunga. Si fanno "sparire" senza traccia come
NKVD portava via i sospetti durante le purge staliniane: uno spariva, tutti
sapevano e nessuno parlava....

Un altro caso emblematico e' "la tetta allattante di facebook": i supervisori
di FB hanno deciso che l'allattamento e' porno e deve essere censurato.
I siti pro-riina inneggianti alla mafia, no, quelli possono starci.
Ho la sensazione che i malati siano i supervisori.
Su libero.it ci sono dei blog inneggianti alla repubblica di Salo' che fanno senso.
Mi chiedo se gli invisibili ed anonimi supervisori del blog di libero siano
attenti su questi aspetti: presumendo che siano abbastanza giovani e
poco avezzi a maneggiare testi di storia contemporanea, direi di no.
A loro discolpa bisogna dire che e' necessario conoscere la storia per
valutare il contenuto di certi blog.

Bebo Storti, che ha messo in scena a teatro "mai morti" troverebbe
buon materiale qui, per ispirarsi ad un nuovo spettacolo teatrale.

Bene: sommando il lavoro dei supervisori del blog con quello dei censori
di FB, ottengo un risultato sconfortante. Siamo qui a scrivere per fare le
pedine di qualcuno che non gestisce ma tollera e reprime.
In fondo siamo come dei pesciolini nell'acquario del supervisori.
Chissa' le risate che si fanno, loro, alle spalle nostre.

In chiusura di questo post, mi viene un suggerimento ai supervisori di libero blog:
Perche' non mettete i vostri nomi e cognomi e recapito ?

Vabbe', e' inutile parlarne: tempo perso.

Domani e' un altro giorno ed il cattivo umore mi sara' passato (neve permettendo)


 
 
 

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VI TENGO D'OCCHIO !

 
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