Creato da cucciola88l il 11/01/2008

Imparare ad amare

Il tempo aiuta a dimenticare e il destino regala sempre una seconda occasione. Ma aprirsi all'amore significa rendersi vulnerabili

 

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21 settembre 2008-1 ottobre 2008, un anno dopo

Post n°261 pubblicato il 21 Settembre 2009 da cucciola88l

 

"Oggi sono uscita dalla stanza, e appoggiata al carrello delle medicazioni l'ho guardata e ho visto solo una donna.L'ho guardata quando con pietà chiedeva a quel chirurgo dall'aria un po' da superiore, ma che alla fin fine ce la porta un po' di anima con se a differenza di altri,chiedeva speranza.Lui che con la sua divisa verde e la sua voce pacata porta profumo di Acqua di Giò in tutto il reparto, a coprire quell'odore di solitudine farmaci e disinfettanti che avvolge tutto il reparto.L'ho guardata chiedere e cercare parole che non sarebbero arrivate, chiedeva pietà.Lei è una donna che ama, amo anche io un uomo, a modo mio ma lo amo, e la capisco, so che il dolore non è mai per chi se ne va ma per chi resta.Lei chiedeva di farlo rimanere, ben consapevole che dalla freddezza di quel camice verde certe parole non arrivano e che suo marito se lo sta portando via qualcun altro contro il quale nulla siamo e nulla possiamo.Lei chiedeva di più, quasi aggrappata a lui, si stringeva le braccia per scaldarsi da quel freddo che le avvolgeva l'anima, e sperava, quando si ama si spera.E io la guardavo, e un po' mi girava la testa, e un po' mi rendevo conto di ammirarla, di ammirare la sua dedizione, il suo amore, osservavo le rughe del suo viso, ancora troppo poche perchè lui non le veda più.Ho sempre pensato che la vita fosse ingiusta, oggi ho capito che la morte lo è molto di più.Eppure lei gli terrà la mano, mentre qualcuno mangia l'anima all'uomo che lei ama..."

"ha vinto lei e se l'è portato via.Un po' te l'ha lasciato, poco però.Passando per il reparto, per sbaglio, o forse volutamente, ho buttato l'occhio dentro la vostra camera.Ormai era anche la tua camera d'ospedale.Pregavi tenendogli la mano.Speriamo che qualcuno abbia ascoltato le tue parole.Lo sapevi già che sarebbe andata così, non era una battaglia ad armi pari.E magari stai odiando quegli uomini dal  camice verde per i quali tuo marito era solo il tumore al pancreas, e magari ti consoli dentro le divise bianche delle infermiere per le quali in tuo uomo era prima di tutto una persona, poi tutto il resto.Tienigli la mano, oltre quello che siamo stati e quello che siamo ora.Tu tienigli la mano e basta.Tu, che hai continuato a pregare qualcuno senza avere la certezza che esistesse.Tu che hai amato il tuo uomo anche mentre moriva e ti lasciava sola..."

"dio santo!si la morte è più crudele.... una lacrima mi solca il volto... sono al lavoro, una scrivania un lavoro direi inutile, carte e numeri...e tu che mi tocchi l'anima, senza conoscerti. Più ti leggo e più... lascia stare... non importa, ti osservo in queste parole, ti conosco in ciò che scrivi... e un brivido mi percuote mentre i miei occhi, avidi, leggono la tua vita tra le righe di questo virtuale mondo"

"tu continui a raccontare storie e disegnare immagini... che mi dilaniano il corpo. Parole semplici ma che dirette arrivano là, dove solo talvolta la musica può sfiorare, l'anima. Ti accarezzo il volto con un respiro..."

Voglio ricordare quell'uomo, quell'anima che ha inconsapevolmente messo un sasso sulla tua strada per farti inciampare e cadere nella mia, quell'uomo che mi ha messo qualcosa nel cuore ogni volta che l'ho guardato.Un anno fa.Perchè non ho mai dimenticato quegli occhi, perchè la sua presenza mi ha fatto incontrare il mio pezzo di cuore.Senza saperlo.Voglio ricordare quella donna, che quel giorno ha visto il suo piccolo mondo sgretolarsi fra le mani, scivolare via come sabbia.Per essersi spenta con lui, ma mai prima di lui.Per loro.Per quelle mani e quegli occhi.Per avermi dato la risposta alla domanda su cosa sia l'amore.Per aver fatto nascere in me parole che sono arrivate al cuore dell'uomo che voglio accanto.Perchè lo ricordo, in tutti gli occhi che incrocio e hanno un destino simile al suo.


 
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Anche quando ci buttiamo via
per rabbia o per vigliaccheria
per un amore inconsolabile
anche quando in casa il posto è più invivibile
e piangi e non lo sai che cosa vuoi
credi c'è una forza in noi amore mio
più forte dello scintillio
di questo mondo pazzo e inutile
è più forte di una morte incomprensibile
e di questa nostalgia che non ci lascia mai.

Quando toccherai il fondo con le dita
a un tratto sentirai la forza della vita
che ti trascinerà con se
amore non lo sai
vedrai una via d'uscita c'è.

Anche quando mangi per dolore
e nel silenzio senti il cuore
come un rumore insopportabile
e non vuoi più alzarti
e il mondo è irraggiungibile
e anche quando la speranza
oramai non basterà.

C'è una volontà che questa morte sfida
è la nostra dignità la forza della vita
che non si chiede mai cos'è l'eternità
anche se c'è chi la offende
o chi le vende l'aldilà.

Quando sentirai che afferra le tue dita
la riconoscerai la forza della vita
che ti trascinerà con se
non lasciarti andare mai
non lasciarmi senza te.

Anche dentro alle prigioni
della nostra ipocrisia
anche in fondo agli ospedali
della nuova malattia
c'è una forza che ti guarda
e che riconoscerai
è la forza più testarda che c'è in noi
che sogna e non si arrende mai.
Coro: E' la volontà
più fragile e infinita
la nostra dignità
la forza della vita.

Amore mio è la forza della vita
che non si chiede mai
cos'è l'eternità
ma che lotta tutti i giorni insieme a noi
finché non finirà
Coro: Quando sentirai
che afferra le tue dita
la riconoscerai
la forza della vita.

La forza è dentro di noi
amore mio prima o poi la sentirai
la forza della vita
che ti trascinerà con se
che sussurra intenerita:
"guarda ancora quanta vita c'è!"

 
 
 

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