Creato da bluewillow il 31/03/2006

L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

JANE AUSTEN -RITRATTO

immagine
 

SLIME BOX

Slime adottati dal blog grafico amico Stravaganza

(clicca sul nome degli slime per leggerne la descrizione)

 

Pink Slime


 

Ink Slime

 


 

IL MIO ANIMALETTO BLOG-DOMESTICO

 

 

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 


 immagine


immagine

 

 

immagine

 

 

« Super Santos - Roberto SavianoI migliori racconti - Ri... »

La lince - Silvia Avallone

Post n°647 pubblicato il 05 Giugno 2011 da bluewillow
 

Titolo: La lince Autrice: Silvia Avallone Casa editrice: Corriere della Sera pag: 62 costo: 1euro
Note: Il libro fa parte della collana "Inediti d'autore" acquistabile unicamente in edicola con "Il Corriere della Sera"

Il secondo inedito d'autore pubblicato da "Il Corriere della Sera", che sta proponedo brevi racconti di noti autori italiani allegati agli inserti del quotidiano, dopo "Super Santos" di Roberto Saviano (recensito nel post n° 646) è riservato a Silvia Avallone, giovane scrittrice vincitrice di un premio Campiello per la migliore opera prima nel 2010 per "Acciaio", romanzo ambientato nella provincia Livornese che le è quasi valso anche il premio Strega nello stesso anno (si classificò seconda dopo Antonio Pennacchi).
Non ho letto "Acciaio" e pertanto non posso fare confronti fra il romanzo e il  racconto "La lince". L'esperienza mi insegna che raramente buoni scrittori di romanzi sono altrettanto bravi nel racconto breve, quindi, poiché "La lince" non segnerà certo una pietra miliare nell'arte del racconto, suppongo (e spero) che "Acciaio" sia migliore de "La lince".
L'ambientazione è questa volta la provincia piemontese dove Piero ( la nostra lince),trentanovenne ladro professionista, si infatua, nel corso di una rapina in autogrill, di Andrea, diciottenne biondo e androgino,  malmenato nell'infanzia, che ascolta Marilyn Manson e tiene appeso in camera un poster di Lady Gaga ed è quindi l'emblema del giovane e attraente disadattato (a voi decidere se è perché lo hanno picchiato da piccolo o per il poster).  Galeotta (è il caso di dirlo) è la richiesta di un telefonino nel bagno dell'autogrill, prestato da Piero (ladro gentiluomo) ad Andrea.
Poiché nel racconto non accade niente di niente, a parte la relazione fra Piero (fino a cinque minuti prima eterosessuale) e Andrea, suppongo che il racconto aspiri a scioccarci per il fatto che un uomo trentanovenne possa improvvisamente prendersi una scuffia omosex. Questo potrebbe forse accaderci se fossimo Maria, ovvero la moglie di Piero, donna remissiva e religiosa, dedita al punto croce, rassegnata per aver sposato un mascalzone, che vede entrare ed uscire il marito dal carcere, senza nemmeno la consolazione di un figlio (già, perché a quel punto capiremmo perché lui aveva sempre il mal di testa...). Diversamente sperduti nella non-trama del racconto, concluderemmo chiedendoci: "Ma a chi stava telefonando Andrea nel bagno dell'autogrill?" .
Inquietante il finale, in cui dopo essere stato scaricato da Andrea, Piero, che prova spesso una specie di tenerezza genitoriale per il giovane amante, riflette su un un fatto:
 Il ragazzo non ce l'aveva una Maria a casa, che ti pulisce, ti stira e ti cucina. E anche se non ti sembra niente pero è già qualcosa.
Il ragazzo aveva una stanza vuota.
Ed era stato la cosa più bella della sua vita.
"Sai cosa penso a volte Maria?"
"Dimmi"
"Che abbiamo sbagliato a non avere figli.

gettando forse le basi per altri preoccupanti storie di provincia...
Se l'obiettivo era quello di creare pathos attorno ad una storia di passione non convenzionale, scavando nella psicologia dei personaggi, temo sia clamorosamente fallito: eros e passione non pervenuti.
La storia è inoltre infarcita di cliché: dal ladro che ruba perchè l'adrenalina lo fa sentire "una lince", al disadattato adolescente, trendy e cellulare-dipendente, fino alla perla, cioè Maria, che è quasi una Maria Goretti della situazione, bovinamente buona e totalmente priva di attrazione fisica, che ha, tanto per farci comprendere bene quanto poco piaccia a Piero, anche hobby che nell'immaginario comune sono l'antitesi delle occupazioni che rendono sessualmente desiderabili, cioè il punto croce ed i il mezzo punto di soggetti religiosi (sia chiaro che io non condivido questo banalissimo punto di vista e ricordo a tutti che Winston Churchill, primo ministro inglese durante la seconda guerra mondiale, lavorava a maglia per distendere i nervi).
Il racconto inoltre ha una certa disomogeneità di stile: si passa dall'aulica descrizione iniziale di un pezzo di autostrada in cui "gli unici fari nel fiume nero dell'autostrada, solitari come due stelle, erano i suoi" in "una delle tanti notti, tutte uguali, che gallegiano come petrolio nella landa muta tra Novara e Vercelli", per poi passare ad un linguaggio basato su un italiano colloquiale ed estremamente informale, non sempre elegante (tendenza questa che va per la maggiore e che mortifica secondo me la bellissima lingua italiana).
Nonostante tutto però, ritengo che se Silvia Avallone si dotasse di un buona trama e lasciasse perdere la descrizione di realtà che evidentemente non sono le sue e che la portano quindi a costruire un mondo di cliché, potrebbe certamente produrre lavori migliori, perché non è tutto sommato una malvagia scrittrice e si intuiscono, nonostante questo racconto sia piuttosto insipido, delle potenzialità (che a questo punto spero vivamente siano state sviluppate in "Acciaio").

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AREA PERSONALE

 

BANNER

I miei banner

immagine
immagine
immagine

immagine

(Realizzati per me in esclusiva dal blog grafico Stravaganza)

 

ROMPERE IL VETRO IN CASO DI EMERGENZA

 

BANNER LINK

 


 

 

 

 

I MIEI PROGETTI PER IL FUTURO

 

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.

____________________


Metto questo disclaimer molto alla moda su quasi tutti i blog, già mi sento più importante solo per averlo messo! Comunque la mia personale opinione al di là della legge è che non sono una testata giornalistica perchè :
-non vedo il becco di un euro, ma in compenso a scriverlo sto andando alla neuro
-nessuno mi regala i libri
-nessuno mi regala i biglietti del cinema
-nessuno mi paga per scrivere e per dire quello che penso...
- e nemmeno quello che non penso!
- perchè se il "Giornale del Grande Fratello" èuna testata giornalistica, va a finire che io sarei la CNN! (questa l'ho quasi copiata da un altro blogger!).
Se volete leggere altre definizioni simili e più divertenti (magari vi torna comodo) potete trovarle QUI

____________________

 

 


Si fa il più assoluto divieto di utilizzare o citare il materiale contenuto in questo blog su siti di natura pornografica, illecita o immorale, pena denuncia alla polizia postale.

 

Relativamente al contenuto dell'intero blog, vale il seguente copyright:
TUTTI I DIRITTI RISERVATI.

Le citazioni da libri, all'interno delle recensioni dei libri stessi o in altri post, appartengono ai relativi autori.

 
Citazioni nei Blog Amici: 226
 

LE TRADUZIONI DI BLUEWILLOW - FREE TEXT

La maschera della morte rossa - Edgar Allan Poe

L'ingratitude (L'ingratitudine) - Charlotte Brontë 

Disclaimer
Non sono una traduttrice professionista, quindi le mie traduzioni potrebbero contenere errori. Vi raccomando di adottare riguardo a questi testi le stesse precauzioni di una installazione di Windows e cioè: non basate il software di aerei sulle mie traduzioni, non impegnate il vostro patrimonio in scommesse sul fatto che siano esatte, non usatele per delle tesi di laurea e soprattutto non spacciatele per vostre! Declino ogni responsabilità riguardo (e fate i vostri compiti onestamente, diamine!)

Anche se si tratta di traduzioni su di esse valgono gli stessi diritti di qualsiasi altra opera di ingegno. Naturalmente potete leggerle, stamparle, regalarle ai vostri amici e anche farci delle barchette di carta, ma non potete in nessun caso ricavarne un profitto o ometterne i crediti.

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963