Creato da bluewillow il 31/03/2006

L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

JANE AUSTEN -RITRATTO

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Il ragazzo dei mondi infiniti - Neil Gaiman e Michael Reaves

Titolo: Il ragazzo dei mondi infiniti  Titolo originale: InterWorld Autori: Neil Gaiman e Michael Reaves Traduzione: Giuseppe Iacobaci Casa editrice: Mondadori pag: 265 costo: 17,00 €

Neil Gaiman, adorato e celebre autore di romanzi fantasy di culto (Nessun Dove, Coraline, Stardust, solo per citarne alcuni) tenta nel "Il ragazzo dei mondi infiniti" la strada della fantascienza, in collaborazione con Michael Reaves, scrittore e sceneggiatore televisivo (fra i suoi lavori ad esempio la serie animata di Batman).
La storia, scritta per un pubblico estremamente giovane, inizia, come molti altri libri di Gaiman, con la classica passeggiata in cui un protagonista si perde e finisce, proprio mentre crede di passeggiare per strada, in un mondo alternativo, dove ovviamente dovrà affrontare molte prove e scoprirà di essere unico e speciale, nonché potenziale salvatore del mondo.
Al giovane Joey Harker, totalmente privo di senso dell'orientamento, viene affidato un compito scolastico quanto mai difficile: lasciato solo in una strada sconosciuta dovrà ritrovare la strada di casa, senza usare cellulari o prendere autobus. "Che razza di compito scolastico è?", vi chiederete. Allo scopo Gaiman e Reaves hanno inventato l'eccentrico professor Dimas, capace di assegnare compiti che prevedono di abbandonare minorenni in mezzo ad una strada. Gli scrittori ci spiegano,  in punto successivo della storia, che Dimas ha fornito ogni studente di un bigliettino nel quale ha inserito un microchip che gli permette di rintracciarli in qualunque momento... Del resto quale professore di liceo non gira con una vagonata di microchip per tracciare i propri studenti, dico io?
Una volta portato in un punto diverso della città il destino di Joey è segnato: finirà per perdersi, scoprendo che esistono una serie infinita di mondi paralleli, denominata Altriverso, in cui vivono altrettante copie di Joey Harker, declinati in tutte le salse: in versione femminile, licantropa, robotica, etc, etc. Tutti però hanno una capacità straordinaria: possono "Camminare" (con la C maiuscola), spostandosi da un mondo parallelo all'altro.
Se l'altriverso vi ricorda il Multiverso di Terry Pratchett, sappiate che non è esattamente così: il Multiverso comprende tutti gli universi possibili, l'Altriverso solo quelli in cui esiste la Terra.
L'altriverso è minacciato da due diverse bande di criminali: i binari, che provengono da mondi dominati dalla tecnologia, e gli ESA (abbrevazione di esadecimali) che invece vivono su pianeti Terra in cui predomina la magia. Esistono poi una serie infinita di versioni della Terra in cui magia e tecnologia convivono, in diverse proporzioni fra loro.
ESA e binari vogliono entrambi la stessa cosa: dominare tutto l'Altriverso e catturare le varie versioni di Joey, per poi bollirle (sì, proprio così...bleah!) e ricavarne l'essenza, ottimo combustibile per navi che viaggiano tra i mondi paralleli.
Joey invece viene arruolato dall'InterMondo, una organizzazione costituita da centinaia di sue differenti versioni, che ha lo scopo di mantenere l'equilibrio fra magia e tecnologia nell'Altriverso.
In questo volume Joey affronta soprattutto nemici ESA, fra cui spiccano la perfida Lady Indigo, capace di asservire chiunque alla propria volontà con il potere della voce, e il malvagio Lord Dogknife, che spicca invece per il fatto di puzzare terribilmente e di non lasciarsi mai sfuggire l'occasione per un monologo da cattivo.
Ovviamente il nostro eroe commetterà molti errori da novizio, riuscirà a superarli e,dopo un intenso addestramento, che va dalle arti marziali alla fisica quantistica, infine farrà prevalere il bene, guadagnandosi inoltre l' amicizia di una creatura intradimensionale, Kolor, un pallina che comunica le proprie emozioni cambiando colore e che aiuterà Joey più di una volta.
Avrete capito che la trama non brilla per particolare originalità e come il linguaggio, estremamente semplice, presenta non pochi punti piuttosto ingenui o poco eleganti ( la descrizione di un personaggio, "Il vecchio", è inutilmente ripetuta ben due volte).
Quando ad esempio il protagonista rivela alla madre i propri poteri e il proprio destino, la signora in questione si limita ad una specie di "addio e in bocca al lupo", invece di portare il nostro amico da un bravo psichiatra, o quantomeno avere un minimo dubbio sul fatto che quanto gli venga confidato sia vero.
Infine quando Joey cerca aiuto dal professor Dimas, rivelando anche a quest'ultimo la verità, questo gli dice, testuali parole, "Togliti la maglietta"... e questo, unito al fatto che Dimas abbandona minori per strada, sarebbe già abbastanza per chiamare il Telefono Azzurro in qualunque parte dell'Altriverso...
Ma per Gaiman e Reaves (che forse non si curano di stare scrivendo per bambini che devono sapere che se il professore gli dice di togliersi la maglietta, è il momento di correre via in fretta...) il buon Dimas vuole solo appurare che in effetti Joey non è più quel mollaccione di una volta, e che tutti i muscoli che si ritrova indicano che è andato in palestra certamente in un mondo parallelo e che quindi ciò che dice è rigorosamente vero.
In buona sostanza il libro non è certamente tra i più riusciti di Gaiman (per Reaves non saprei, non ho mai letto sue opere), ma ha almeno il pregio di essere scorrevole, per quanto estremamente prevedibile.
Il volume, nonostante gli innegabili difetti, ha in realtà una lunga gestazione: era stato pensato dai due scrittori amici come sceneggiatura televisiva nel 1995, mentre Gaiman si stava dedicando per la BBC al telefilm di  "Nessun Dove" e Reaves lavorava per la DreamWorks. La trama (chissà perché poi, eh?) era stata giudicata poco interessante dalla televisione e quindi i due decisero di realizzarne un romanzo alla fine degli anni novanta, ma il libro rimase in un cassetto fino al 2007, anno in cui presumibilmente la fama di Gaiman era tale che avrebbe potuto vendere anche l'elenco del telefono, mettendoci sopra il proprio nome...
Se non avete mai letto niente di Neil Gaiman, vi raccomando caldamente di non iniziare da questo volume, ma piuttosto da Coraline (per me uno dei suoi migliori), Stardust, Nessun Dove, American Gods, Il figlio dei cimitero... insomma da qualunque altro libro di Neil Gaiman, tranne questo!
Se invece siete fan di Gaiman, non ho niente da dirvi: la vita dei fan è dura, tocca anche la sbobba, (mica sono tutti Jane Austen!),ma se qualcuno di voi sta redigendo una biografia con annessa bibliografia dell'autore, potrà annoverare questo volume tra i momenti oscuri dello scrittore, forse generato da una versione alternativa dell'Altriverso di Gaiman, poco dotata letterariamente.

 
 
 
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-non vedo il becco di un euro, ma in compenso a scriverlo sto andando alla neuro
-nessuno mi regala i libri
-nessuno mi regala i biglietti del cinema
-nessuno mi paga per scrivere e per dire quello che penso...
- e nemmeno quello che non penso!
- perchè se il "Giornale del Grande Fratello" èuna testata giornalistica, va a finire che io sarei la CNN! (questa l'ho quasi copiata da un altro blogger!).
Se volete leggere altre definizioni simili e più divertenti (magari vi torna comodo) potete trovarle QUI

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