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L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

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Miglio 81 - Stephen King

Post n°709 pubblicato il 25 Novembre 2011 da bluewillow
 

Titolo: Miglio 81 Titolo originale: Mile 81 Autore: Stephen King Traduzione: Giovanni Arduino Casa editrice: Sperling & Kupfer pag: 80 (nel formato Adobe Digital Edition) costo: 4,99 € formato: e-book

Sull'esempio di quanto già avvenuto in America, Sperlign & Kupfer tenta un esperimento piuttosto audace per le nostre latitudini: "Miglio 81" è distribuito esclusivamente ( almeno per il momento) solo in formato e-book ed è acquistabile solo negli store online che hanno una sezione dedicata ai libri digitali.
Il racconto è molto breve: delle 80 pagine nel formato Adobe Digital Editions, che si possono pensare come un foglio A4, solo 58 sono dedicate a "Miglio 81", mentre la restante parte è riservata al primo capitolo del più corposo "22/11/63", romanzo incentrato sulla morte del presidente Kennedy, rielaborata in chiave fantascientifica.
Il volume (si potrà usare questa parola per gli e-book o sarebbe più corretto dire il "file"?) è pensato soprattutto per i fan dello scrittore, visto che la storia non  brilla certo per originalità, anche se in questo caso King copia solo sé stesso: si tratta infatti di una versione "short" e alternativa di "Christine, la macchina infernale", non per niente l'autore nomina espressamente questa sua precedente opera nel racconto (anche se in realtà il rimando è al film omonimo e non al libro).
Al miglio 81 di una autostrada del Maine (e dove se no?! La signora Fletcher deve aver scelto il Maine come residenza sicuramente in omaggio a King), si trova una stazione di servizio abbandonata. Il vecchio fast-food annesso è diventato il luogo di ritrovo di tossici e ragazzini in cerca di luoghi solitari ed è proprio il luogo dove Pete Simmons, di quasi undici anni, decide di scappare quando il fratello maggiore lo abbandona per giocare con amici più grandi.
Mentre Pete, dopo una mini-sbronza, dorme tranquillo nel vecchio Burger King, una strana automobile incrostata di fango si ferma proprio nella vecchia stazione di servizio.
Da quel momento chiunque si avvicini alla macchina è perduto: verrà divorato senza scampo.
Di solito nei libri di King le vittime hanno in genere una specie di "peccato originale" da scontare: sono sedotte in parte dal male. Ma in questo caso le cose vanno differentemente: le vittime della macchina ultra-sporca sono perfettamente innocenti, anzi se finiscono per diventare uno spuntino è proprio per il fatto che sono stati anche troppo "buoni samaritani" nel fermarsi al miglio 81, allarmati dal fatto che ci siano altre macchine, apparentemente in panne, nella stazione abbandonata.
A salvarsi sono solo gli innocenti per eccellenza: i bambini, non solo Pete, ma anche altri due bimbi i cui genitori non avranno però scampo.
Il racconto, nonostante gli echi di cose già viste, è costruito discretamente, anche se certamente non si distingue in modo clamoroso nel genere horror: il finale è decisamente zuccheroso, i brividi non moltissimi.

In compenso, se pure vendesse pochissime copie (ma ne ha già vendute 200.000 negli U.S.A) sono certa che King avrà sempre un buon tornaconto in termini di denaro: il libro è infarcito di citazioni pubblicitarie, dalle "Converse" ai biscotti "Oreo", dalle compagnie telefoniche agli sciroppi per la tosse.
Non me la sento di scagliare una pietra di biasimo contro King per questo cedere alle lusinghe pubblicitarie, perché gli scrittori devono pur vivere, se poi si considera che in digitale questo libro verrà acquistato solo da una parte di coloro che lo leggeranno, visto che i file in rete si diffondono molto facilmente, la cosa ci può anche stare: però forse sarebbe più corretto, verso il lettore, dichiarare che il libro contiene advertising.
La citazione più notevole del racconto, non so davvero se sia una pubblicità o esattamente il suo contrario, è stata però quella del noto cantante teenager Justine Bieber, il cui poster, a cui hanno annerito i denti e tatuato una svastica sulla guancia, campeggia nel fast-food abbandonato e che viene usato da Pete Simmons (nonché da coloro che frequentano abitualmente quei luoghi) come bersaglio per freccette.
Non conosco la musica di Bieber, non seguo i fenomeni adolescenziali, ma non posso fare a meno di chiedermi perché questo ragazzino sia universalmente adorato dalle sue coetanee e altrettanto universalmente odiato dal mondo maschile. Di cantanti pop che cantano canzonette stupide ce ne sono, ce ne sono stati e ce ne saranno una infinità: cos'ha questo Bieber da suscitare così forti e contrastanti reazioni e da meritarsi addirittura una citazione, non esattamente lusinghiera, da King?
Se qualcuno lo sa me lo spieghi: credo che sia la cosa più misteriosa di "Miglio 81". 

 
 
 
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-nessuno mi paga per scrivere e per dire quello che penso...
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- perchè se il "Giornale del Grande Fratello" èuna testata giornalistica, va a finire che io sarei la CNN! (questa l'ho quasi copiata da un altro blogger!).
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