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L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

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La grande storia del tempo - Stephen Hawking

Post n°977 pubblicato il 31 Gennaio 2013 da bluewillow
 

Titolo: La grande storia del tempo Titolo originale: A Brief History of Time Autori: Stephen Hawking con l'aiuto di Leonard Mlodinow Traduzione: Daniele Didero Casa editrice: Rizzoli formato: ebook pag: 201 costo: 1,99 € (in promozione)


Stephen Hawking, il fisico che ha occupato per trenta anni la cattedra che fu di Newton a Cambridge, è noto soprattutto per il celebre volume divulgativo “Dal Big Bang ai buchi neri”, un clamoroso successo editoriale per un libro a tema scientifico, ottenuto grazie al linguaggio estremamente semplice e alla pressoché totale assenza di formule matematiche, poco digeribili da parte di un pubblico di non esperti, che ha portato, secondo quanto riportato nell'introduzione a questo nuovo volume, alla vendita di una copia del saggio ad una persona su 750 comprendendo tutta la popolazione della terra: non saranno le vendite di “Cinquanta sfumature di grigio”, ma io direi che non è male.
Stephen Hawking è noto inoltre anche per il grande coraggio con il quale ha affrontato una malattia altamente invalidante, la distrofia muscolare, che non ha impedito allo scienziato di continuare ad investigare sui misteri dell'universo.
“La grande storia del tempo” si propone di aggiornare quanto già riportato nel volume del 1988 (che io non ho letto), riproponendo la ricetta della semplicità: assenza di formule matematiche e linguaggio estremamente chiaro.
Il libro illustra in maniera molto chiara, ma anche molto sintetica, le teorie che spiegano la formazione dell'universo secondo quanto previsto dalla relatività di Einstein, elenca le scoperte fondamentali della meccanica quantistica e passa poi ad esaminare i punti in cui le due grandi teorie della fisica, la relatività e la meccanica quantistica, sono in contrasto. A quanto pare stiamo tutti attendendo qualcuno così intelligente da riuscire ad elaborare una teoria quantistica della gravità o ad inventare un sistema che ci permette di superare i limiti teorici che relatività e meccanica quantistica implicano.
Hawking esamina anche una parte molto interessante implicata dalle due teorie: la possibilità del viaggio nel tempo, con qualche spiritoso riferimento a “Ritorno al futuro”, il celebre film degli anni '80.
Una cosa che ho trovato curiosa è che spesso Hawking si interroghi sul fatto di poter inserire la teoria della creazione da parte di Dio all'interno della descrizione dell'universo da un punto di vista delle leggi della fisica. Ho trovato divertente il fatto che sembri che il limite della relatività di Einstein sia quello di non poter descrivere l'universo prima del Big Bang, cioè prima della sua creazione, perché secondo quanto sappiamo ora le leggi della fisica sono nate con l'universo stesso: ho immaginato Einstein a dibattersi afflitto dai dubbi :“Come mai riesco a trasformare tutto in formule, tranne quello che esisteva prima della possibilità dell'esistenza stessa?”.
Non mi dilungherò sui dettagli contenuti nel libro, perché ritengo che ulteriori semplificazioni da parte mia non servirebbero a nulla (cioè, per essere sinceri non vorrei scrivere sciocchezze...), ma ci sono alcune cose fondamentali che ho imparato da questo libro e sento di doverle condividere.
Ad esempio mai stringere la mano al proprio anti-io, si finirebbe per annullarsi trasformandosi in energia: a quanto pare potrebbero esistere interi universi fatti di antimateria, comprese antipersone. Ecco se per caso finite in un altro universo e non siete certi se sia fatto di materia o antimateria, non fate come Marty McFly e tenetevi alla larga da voi stessi.
In secondo luogo, Einstein doveva essere un tipo spiritoso: dopo che oltre cento persone avevano scritto contro di lui in “100 Authors against Einstein”, per i suoi impegni politici, disse “Se io avessi torto, ne sarebbe bastato uno solo!”.
Invece Newton invece, per quanto geniale, aveva un pessimo carattere: sembra che abbia perseguitato Leibniz, accusandolo di avergli scippato le pubblicazioni sul calcolo infinitesimale, e che sia stato più che felice di avergli “spezzato il cuore”; se ciò non bastasse fu anche un persecutore di cattolici e ne mandò più d'uno sulla forca. Ecco cosa ci si può aspettare da uno che ha inventato la legge per cui nessuno ama salire su una bilancia dopo il periodo natalizio!
Nel complesso ho trovato il libro molto interessante, estremamente scorrevole e utile per avere una infarinata di teorie fondamentali sull'universo, con un occhio alle ipotesi più interessanti per gli appassionati di fantascienza come il viaggio nello spazio o nel tempo. Per chi cerchi spiegazioni dettagliate è forse troppo semplice, ma sicuramente il 99% delle persone questo tipo di spiegazioni è più che sufficiente.

 
 
 
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