L'angolo di Jane
Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!
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L'ANGOLO DI JANE
Benvenuti nel mio blog!
Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti, a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.
Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.
(Hermann Hesse)
SLIME BOX
Slime adottati dal blog grafico amico Stravaganza
(clicca sul nome degli slime per leggerne la descrizione)
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Player One - Ernest Cline
L'amore bugiardo- Gillian Flynn
La tigre della notte - Alfred Bester
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Cranford - Elizabeth Gaskell
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L'arte della guerra - Sun Tzu
Solaris - Stanislaw Lem
Inseguendo l'amore - Nancy Mitford
Amore in climi freddi - Nancy Mitford
I delitti della Rue Morgue - E.A. Poe
La rovina di Mrs. Robinson - Kate Summerscale
A sangue freddo - Truman Capote
Il buio oltre la siepe - Harper Lee
Il posto dei miracoli - Grace McCleen
Le torri di Barchester - Anthony Trollope
La ballata del caffè triste - Carson McCullers
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Ricordi di un vicolo cieco - Banana YoshimotoTitolo: Ricordi di un vicolo cieco Titolo originale: Deddoendo no omoide Autrice: Banana Yoshimoto Casa editrice: Feltrinelli pag: 159 costo: 11 euro "La felicità arriva all'improvviso, indipendentemente dalla situazione e dalle circostanze, tanto da sembrare spietata. In qualsiasi condizione, e con chiunque ti trovi. Non puoi prevederla in nessun modo. E' impossibile crearsi la felicità da soli, secondo i propri desideri. Può arrivare un attimo dopo, oppure non arrivare, per quanto uno possa aspettare. E' imprevedibile come lo sono le onde e il tempo. I miracoli sono sempre in attesa, senza fare distinzione per nessuno. Ma questa era l'unica cosa che ancora non sapevo." Questo breve passo è tratto dall'ultimo dei cinque racconti che compongono "Ricordi di un vicolo cieco" , che è anche quello che dà il titolo al libro e ne espone in maniera più esplicita l'intera filosofia. Tema fondamentale è il conseguimento di uno stato di felicità che passa attraverso esperienze dolorose e difficili, che in prima battuta sembrerebbero solo portatrici di tristezza e sventura,ma aprono poi nuove prospettive per i protagonisti, portandoli anche ad una evoluzione da un punto di vista spirituale. Contrariamente alla comune idea che la felicità va cercata ed inseguita ad ogni costo, i personaggi di questa storia la trovano proprio quando sembrano aver perso ogni speranza di raggiungerla, in maniera del tutto imprevedibile. Il libro contiene come al solito un poscritto dell'autrice, che asserisce di avere amato molto questo libro e di ritenere che il quinto racconto in esso contenuto sia anche il migliore mai scritto, quello per cui è felice di essere diventata scrittrice. Io adoro la Yoshimoto, ma mi permetto di dissentire. Purtroppo sembra che l'autrice abbia perso un pò di vena creativa e chiunque abbia letto i suoi libri non potrà fare a meno di ritrovare anche in questo il ripetersi dei medesimi temi, senza però la grazia dei primi romanzi: l'amore per la cucina, le esperienze spirituali mescolate a quelle paranormali, lo stupore per una rivelazione improvvisa che viene da cose della vita quotidiana. Questa raccolta di racconti è davvero molto simile, sia come filosofia, che come stile di scrittura a "Il corpo sa tutto", altro libro che ho trovato poco entusiasmante. L'autrice afferma che pur non avendo vissuto in prima persona gli episodi raccontati, le emozioni in esso descritte le sono molto famigliari e di avere pianto rileggendo il manoscritto. Forse un maggiore distacco le avrebbe permesso di notare che i racconti mancano di spessore nella tramae che i personaggi sono tutti un pò troppo simili tra loro. Di Banana Yoshimoto ho recensito anche "Il corpo sa tutto al post n° 74 http://blog.libero.it/angolodijane/view.php?msg=1218349 |
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Mi ricordo di te - Yrsa Sigurdardóttir
Un passato imperfetto - Julian Fellowes
Pesca al salmone nello Yemen - Paul Torday
L'agente segreto - Joseph Conrad
Verso un'altra estate - Janet Frame
Ragazze di campagna - Edna O'Brien
La morte paga doppio - James M. Cain
Vento rosso e altri racconti - Raymond Chandler
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Metto questo disclaimer molto alla moda su quasi tutti i blog, già mi sento più importante solo per averlo messo! Comunque la mia personale opinione al di là della legge è che non sono una testata giornalistica perchè :
-non vedo il becco di un euro, ma in compenso a scriverlo sto andando alla neuro
-nessuno mi regala i libri
-nessuno mi regala i biglietti del cinema
-nessuno mi paga per scrivere e per dire quello che penso...
- e nemmeno quello che non penso!
- perchè se il "Giornale del Grande Fratello" èuna testata giornalistica, va a finire che io sarei la CNN! (questa l'ho quasi copiata da un altro blogger!).
Se volete leggere altre definizioni simili e più divertenti (magari vi torna comodo) potete trovarle QUI
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