Creato da bluewillow il 31/03/2006

L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

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« Del ridereMessaggio #142 »

Livelli di coscienza

Post n°141 pubblicato il 08 Settembre 2006 da bluewillow
 

Spesso  leggo o sento dire che la personalità nel tempo cambia, rimodellandosi in base a quanto si è appreso nella vita, a seconda degli eventi che ci hanno influenzato maggiormente, o semplicemente perchè stiamo invecchiando. Alcuni sono brillanti a 20 anni come mai saranno più nella vita,quando l'energia della giovinezza li riempie di entusiasmo, altri invece hanno un momento dorato come persone mature, forse perchè acquisiscono la sicurezza di cui prima mancavano. La vita ci cambia in continuazione, io stessa sento di non essere più la stessa persona che ero 10 anni fa: anche se ho gli stessi identici difetti, nel tempo in qualche modo li ho stemperati. Anche se forse lo stesso è accaduto per qualche buona qualità.

Quello che però mi stupisce di me è il fatto che mi sembra di avere delle marce nella capacità di esprimermi al meglio. Quindi è un pò come se fossi tante persone, non solo nell'arco della vita, ma anche nel breve tempo di una settimana o di un mese. Come se ci fossero dei livelli di coscienza, delle marce di intelligenza o prontezza che il mio cervello ingrana purtroppo a caso.

Al livello zero della mia coscienza corrisponde una totale estraniazione dal resto del mondo: quando mi trovo a vivere in situazioni ripetitive, senza stimoli, con persone o situazioni che detesto, la mia testa preme il tasto OFF. Voi potete parlarmi, io posso rispondervi, ma sappiate che sono assente. In queste condizioni vi dirò che si è bel tempo, il pranzo era buono, fingerò di non notare che mi state parlando per la ventesima volta di qualche vostro problema digestivo (sappiate che ci sono persone, spero che non le incontriate mai, che riescono a parlarvi del loro canale digerente ogni santissimo giorno della loro vita, avvertendovi anche quando vanno al bagno e se tutta l'operazione si è svolta senza intoppi). Una vocina in fondo alla testa ogni tanto grida: aiutooooooooooooooooooooooooo, ma io fingo di non sentirla. Tra quello che posso dire io ed una ameba, in queste condizioni non c'è molta differenza. Colori, odori, sapori si annullano. Il mondo è insipido.

Al livello uno della mia coscienza, trovandomi nelle condizioni prima riportate sarei acida e sarcastica, qualche neurone si affaccerebbe per protestare. Allora in un guizzo di intelligenza potrebbe balenare nei miei occhi; è una condizione in cui avrei abbastanza energia per reagire alle seccature, ma non abbastanza per tentare anche di instaurare un cambiamento.Percepisco le cose positive, ma in un certo senso hanno meno vigore. Anche se il mondo può apparirmi bello, lo è come un quadro su cui si sia depositato un grosso strato di polvere e si veda un pò male. Questo accade ad esempio se sto male fisicamente o moralmente.

Al livello due mi sento fiduciosa in me stessa, mi sento mentalmente presente e fisicamente in forma. Ho tante idee e cerco di realizzarle. Non sono ancora proprio al massimo perchè ad un certo punto della giornata sono stanca, mi rispengo, ma solo per carenza di energie fisiche. Diciamo che in questa condizione c'è spazio per un certo grado di apprezzamento delle cose belle, che mi rendono felice.

Al livello tre l'entusiasmo scorre nel mio sangue, emano una immotivata felicità derivante solo dalla coscienza di sentirmi bene, di solito questo accade se penso di non stare sprecando il mio tempo, di stare facendo qualcosa di utile, piacevole o istruttivo.Ma succede anche perfettamente a caso. Allora i miei neuroni collaborano come non mai per darmi nuovi spunti di felicità. Il giorno è lungo davvero 24 ore, la noia si affaccia raramente. Mi sento positiva. Parlo meglio. Scrivo meglio. Riesco persino a vestirmi o pettinarmi meglio .O almeno io sono più soddisfatta dei miei risultati.

Al rarissimo livello quattro, sento l'inebriante sensazione di aver capito qualcosa di nuovo, di sentire che da un certo punto in poi la mia prospettiva cambierà (sempre che questo accada per un fatto positivo e non per la solita batosta ), di aver aggiunto un pò di abilità all'arte di essere me stessa. Cammino sulle nuvole, il mio entusiasmo riesce a scalfire persino chi normalmente non mi sopporta.Sento non solo di avere fiducia in me stessa, ho persino un pò di fiducia nel mondo. Purtroppo come ho detto è estremamente infrequente.

Per fortuna non mi capita quasi più di sentirmi come al livello zero, che per me equivale a letteralmente a percepire le cellule neuronali che si suicidano in massa. Però sento di oscillare sempre fra ciò che potrei e ciò che sono in un certo momento.Vorrei poter essere io, con la mia volontà a decidere chi sono e non essere influenzata da un insondabile mare di eventi che sfuggono al mio controllo.

Ho inaugurato un nuovo tag: blupensiero. Ho scoperto che Technorati, un servizio che indicizza i blog ha messo il mio Hamlet's corner nella categoria "Quello che dice oggi la gente di Amleto". Così quando aggiorno il tag "Hamlet's corner" tutto quello che dico è elencato insieme ad altri blog che parlano veramente di Amleto, mentre io in realtà non ne parlo, più che altro lo rappresento . Così se non ho davvero qualche amletico dubbio o non posso citare direttamente Amleto quello che dico finirà in blupensiero, una forma di blusofia.

 
 
 
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-non vedo il becco di un euro, ma in compenso a scriverlo sto andando alla neuro
-nessuno mi regala i libri
-nessuno mi regala i biglietti del cinema
-nessuno mi paga per scrivere e per dire quello che penso...
- e nemmeno quello che non penso!
- perchè se il "Giornale del Grande Fratello" èuna testata giornalistica, va a finire che io sarei la CNN! (questa l'ho quasi copiata da un altro blogger!).
Se volete leggere altre definizioni simili e più divertenti (magari vi torna comodo) potete trovarle QUI

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