Creato da bluewillow il 31/03/2006

L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

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Correndo con le forbici in mano - Augusten Burroughs

Gran parte delle infanzie romanzesche mai narrate impallidiscono semplicemente al confronto di quella raccontata da Augusten Burroughs nel suo "Correndo con le forbici in mano". Non ci sono Oliver Twist o "Incompresi" che tengano, anche perché se c'è qualcosa che distingue in maniera inconfondibile questo autore rispetto a qualunque classico romanzo di formazione, a cui questo libro sembra in qualche modo appartenere è che non solo quanto narrato non è frutto di fantasia, come sottolinea il titolo originale che comprende la frase "A memoir", ma soprattuto il fatto che per quanto drammatiche possano essere in realtà le vicende narrate, Burroughs sembra determinato a trovare in ognuna di esse un lato umoristico, innegabilmente ironico che trasforma, anche se solo in apparenza, la tragedia in commedia. Queste pagine non reclamano lacrime, anche se non mancherebbero le occasioni per farlo, sembrano anzi un invito a ridere di una vicenda così grottesca da superare in confini del dolore, per divenire così esageratamente strana da non poter smettere di essere in qualche modo, anche solo per un attimo, più buffa che terribile.
Il libro narra della vita dell'autore dai tredici anni fino ai diciotto. Figlio di un insegnante universitario alcolista e di una aspirante poetessa preda continua di crisi psicotiche, dopo il divorzio dei genitori Augusten, viene letteralmente parcheggiato dalla madre, che smette quasi totalmente di curarsi di lui, in casa del suo psichiatra curante, il dottor Finch. Se fino a quel momento la vita di Augusten era stata certamente difficile, tormentata dalle continue liti dei genitori e dalla malattia della madre, ma rientrava pur semore nei confini di quella che potrebbe essere definita una specie di "normalità", a casa dei Finch la sua vita si tinge di tutti i toni del surreale a causa sia delle stranissime regole della famiglia Finch, sia del progressivo affondare della madre in una incontrollata follia.
Il dottor Finch sembra essere, fin dalle prime pagine, più malato dei suoi stessi pazienti e la sua famiglia non è da meno. A casa Finch tutto è consentito: lasciare avanzi del pranzo in giro per la casa per mesi, sfondare un soffitto per avere più luce in cucina, tenere l'albero di Natale addobbato fino a Maggio, lasciare che un bambino piccolo giri per casa senza vestiti e defechi in salottoo magari, spuingere Augusten a simulare un suicidio, in modo da poter evitare  di andare a scuola. La libertà estrema non è altro che un aspetto di una realtà malata in cui nessuno ha vero interesse per il benessere dell'altro, ma esattamente come la pazza madre di Augusten, vive centrato solo su sé stesso . Abbandonato a sé , totalmente ignorato dal padre che rifiuta le sue telefonate, Augusten, che ha sempre sentito di essere omosessuale, viene iniziato al sesso ed in pratica violentato da uno dei pazienti di Finch, un trentaquattrenne a cui il ragazzo aveva appena confidato, in cerca di comprensione, quanto sentiva riguardo alla propria sessualità. Augusten è così solo che finisce per scambiare le attenzioni di questo uomo malato per amore e per attaccarvisi come ad una specie di conforto, perche, come scrive Burroughs "qualunque attenzione è meglio che nessuna attenzione".Incredibilmente però nessuno difende Augusten da questa incredibile violenza della sua infanzia: il dotto Finch sembra dare per scontato che sia normale, la madre si congratula con Augusten, come se si trattasse di una comune relazione adolescenziale. In un contesto così distorto Augusten sembra lottare per il proprio diritto alla normalità, divenendo rapidamente più adulto di quanti lo circondano, l'unico ad avere percezione della follia che tutti sembrano scambiare per normalità. Il ragazzo si rifugia nel sogno rassicurante di un futuro dedicato a divenire una celebrità, qualcuno famoso per qualcosa di non ancora ben definito con esattezza, ma amato da tutti. Vivere cercando la serenità per Augusten è un esercizio pericoloso, un po' come "correre con le forbici in mano", rischiando continuamente di ferirsi.
Il libro è, a suo modo, una denuncia di quanto sia in realtà poco tutelata l'infanzia, di come attraversarla senza traumi sia un quasi un esercizio di equilibrismo, visti i tentacoli che continuamente si allungano verso i più deboli, ancora privi della forza per difendersi, ma sopratutto non ancora consci dei propri diritti e della propria dignità.
Il volume ha la capacità di trattare con una leggerezza quasi soprannaturale anche i temi più scabrosi, rivelando in Burroughs uno straordinario narratore, dall'umorismo implacabile.
Anche se tutti i nomi dei personaggi sono stati cambiati dall'autore, ed egli stesso ha usato un nome d'arte (si chiama in realtà Chistopher Robinson), poco dopo la sua pubblicazione nel 2002 al dottor Finch, al secolo dott. Turcotte, venne ritirata la licenza per esercitare da medico (meglio tardi che mai!). La famiglia Turcotte fece causa a Burroughs per diffamazione, chiedendo che le vicende narrate non fossero etichettate come "memoir", ma fiction, asserendo che erano in gran parte inventate. La causa venne persa e il volume si fregia ancora oggi del titolo di memoir.
Anche il fratello maggiore di Augusten, affetto dalla sindrome di Aperger, una forma leggera di autismo che impedisce di capire le emozioni altrui, l'unico membro della famiglia a cui Augusten sembri tributare un affetto senza ombre, e che viene citato nel volume, è divenuto nel 2007 scirittore con un libro sulla propria malattia.
Da "Correndo con le forbici in mano" è stato tratto anche un omonimo film nel 2006.
Burrougs ha scritto anche altre opere autobiografiche: "Dry" (2003), sulla sua disintossicazione dall'alcolismo e la raccolta di racconti "Pensiero Magico:storie vere" (2003), entrambi pubblicati in Italia, mentre altri romanzi non autobiografici non sono ancora stati editi nel nostro paese.

Titolo: Correndo con le forbici in mano Titolo originale: Running with scissors: A Memoir Autore: Augusten Burroughs Traduzione: Giovanna Scocchera Casa editrice: BUR pag: 186 costo: 8,50 euro NB: esiste anche una edizione della casa editrice Alet attualmente in commercio.

 

 
 
 
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- e nemmeno quello che non penso!
- perchè se il "Giornale del Grande Fratello" èuna testata giornalistica, va a finire che io sarei la CNN! (questa l'ho quasi copiata da un altro blogger!).
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