Creato da bluewillow il 31/03/2006

L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

JANE AUSTEN -RITRATTO

immagine
 

SLIME BOX

Slime adottati dal blog grafico amico Stravaganza

(clicca sul nome degli slime per leggerne la descrizione)

 

Pink Slime


 

Ink Slime

 


 

IL MIO ANIMALETTO BLOG-DOMESTICO

 

 

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 


 immagine


immagine

 

 

immagine

 

 

« Shiver - Maggie StiefvaterJane Austen e vampiri »

Libera nos a Malo - Luigi Meneghello

Post n°541 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da bluewillow
 

Titolo: Libera nos a Malo Autore: Luigi Meneghello Casa editrice: BUR pag: 278 costo: 7,00 euro

Difficile definire con esattezza questo libro, a metà fra la raccolta di memorie, il saggio linguistico e il documento storico. "Libera nos a Malo", pubblicato nel 1963, da Luigi Meneghello, autore nativo proprio di Malo, paese del vicentino, è quasi uno studio sull'uso della lingua, ma anche sul modo in cui la cultura ufficiale e nazionale si è sovrapposta, nel tempo, a quella popolare, senza mai in realtà soppiantarla, ma come una specie di appendice di secondaria importanza rispetto alle vere regole di vita del paese, basate non su impalpabili ideali, ma sulle solide basi della realtà di ogni giorno.
Il volume è una raccolta, in verità abbastanza frammentaria, di ricordi dell'autore dalla primissima infanzia fino agli anni del boom, tutti ambientati nel paese di Malo. A rendere molto particolare questo volume c'è la precisa scelta linguistica e stilistica dell'autore: usare per quanto possibile, sebbene il libro sia in gran parte scritto in un italiano assolutamente corretto, la lingua originale di Malo, che non è ovviamente quella nazionale, ma il dialetto veneto. Secodo Meneghello infatti il dialetto è una lingua che può parlare solo di realtà, perché ha parole solo per cose concrete: non c'è posto per ideologie imposte dall'esterno e lo spazio è limitato anche per la religione che, come l'educazione fascista da balilla imposta nell'infanzia all'utore (che guardacaso diventerà partigiano della resistenza da adulto),  racchiude in sé qualcosa di artificioso, di non reale che mai potrà davvero scalfire le regole morali ed etiche della mentalità paesana.
A Malo un uomo non è cattivo o malvagio ma solo "uno che pensa agli affari suoi", è sbagliato rubare al vicino, ma buggerare lo stato è quasi un dovere, ai preti si fa finta di obbedire, ma si sa che quel che dicono vale a metà e che la religione è in realtà una cosa  riservata solo alle donne.
Leggere di Malo, a mio modesto parere, è in fondo capire perché l'Italia è così differente da tanti altri Paesi del mondo, perché la mentalità di provincia ancora oggi è la vera mentalità italiana e quello che valeva a Malo negli anni '30 del secolo scorso, vale forse ancora oggi per molti.
Il libro è scritto con notevole ironia ed in certi passi, soprattutto riguardanti l'infanzia dell'autore, è semplicemente esilarante. Anche se nel nucleo fondamentale ogni paesetto italiano è un po' Malo amcora oggi, nella realtà materiale quello di Malo è però un mondo perduto: se volete tuffarvi nella nostalgia di posti dove nessuno chiudeva a chiave, dove per i negozi già esisteva l'orario continuato perché semplicemente non c'erano veri orari, in cui la ricchezza era avere l'acqua potabile in casa, ma almeno d'estate era sempre meglio bere quella della fontana in piazza, più buona, allora leggete pure questo libro, perché alcune cose hanno oggi un sapore di fiaba.
Da questo punto di vista "Libera nos a Malo" ha davvero il valore di un documento storico, ma di una storia viva, reale, quotidiana.
Il limite principale del libro, però, per la sottoscritta, che nemmeno parla il suo di dialetto, è proprio il fatto che anche se quello usato da Meneghello non è certo un uso stretto del veneto, molte cose per me sono state poco comprensibili, rendendo la lettura a volte faticosa e lasciando non pochi dubbi di interpretazione. Sicuramente chi conosce il veneto troverà questo libro molto più bello.
Faccio un esempio:

"Maggio in orto, api, calabroni; virgulti, germogli, foglie tenere, e bai dappertutto, in aria in terra sulle foglie. Mi vede questo bao? Vede un bao grando; è tutto fatto di bai il mondo, baibambissòli, bai-lumèghe, bai-sòrze, bai-càn, bai-òmini, bai-angeli, che zòla questo bao. Zòla via bao!"

Ecco, io non c'ho capito un bao. Però trovo belle le assonanze! Questo comunque è un caso estremo.
Altra cosa che non ho apprezzato del libro, ma è sempra qualcosa di estremamente personale, è il modo in cui Meneghello considera la vita sociale di paese, il formarsi di compagnie e gruppi chiusi, che finiscono poi per esercitare un controllo sulla vita del singolo.  Per usare un termine concreto, ma forse non molto elegante, Meneghello nel mondo di paese "ci sguazza" come un pesce nell'acqua. Invece la sottoscritta trova la vita di gruppo, soprattuto giovanile, asfissiante e limitante, una vera cappa oppressiva, il posto in cui si esercita l'attitudine al conformismo per il resto dell'esistenza.
Fatte queste precisazioni, trovo comunque che il libro valga la  lettura, in particolare per il suo valore storico, per l'uso massiccio dell'umorismo e forse anche per misurarsi con un modo diverso di utilizzare il linguaggio. 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AREA PERSONALE

 

BANNER

I miei banner

immagine
immagine
immagine

immagine

(Realizzati per me in esclusiva dal blog grafico Stravaganza)

 

ROMPERE IL VETRO IN CASO DI EMERGENZA

 

BANNER LINK

 


 

 

 

 

I MIEI PROGETTI PER IL FUTURO

 

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.

____________________


Metto questo disclaimer molto alla moda su quasi tutti i blog, già mi sento più importante solo per averlo messo! Comunque la mia personale opinione al di là della legge è che non sono una testata giornalistica perchè :
-non vedo il becco di un euro, ma in compenso a scriverlo sto andando alla neuro
-nessuno mi regala i libri
-nessuno mi regala i biglietti del cinema
-nessuno mi paga per scrivere e per dire quello che penso...
- e nemmeno quello che non penso!
- perchè se il "Giornale del Grande Fratello" èuna testata giornalistica, va a finire che io sarei la CNN! (questa l'ho quasi copiata da un altro blogger!).
Se volete leggere altre definizioni simili e più divertenti (magari vi torna comodo) potete trovarle QUI

____________________

 

 


Si fa il più assoluto divieto di utilizzare o citare il materiale contenuto in questo blog su siti di natura pornografica, illecita o immorale, pena denuncia alla polizia postale.

 

Relativamente al contenuto dell'intero blog, vale il seguente copyright:
TUTTI I DIRITTI RISERVATI.

Le citazioni da libri, all'interno delle recensioni dei libri stessi o in altri post, appartengono ai relativi autori.

 
Citazioni nei Blog Amici: 226
 

LE TRADUZIONI DI BLUEWILLOW - FREE TEXT

La maschera della morte rossa - Edgar Allan Poe

L'ingratitude (L'ingratitudine) - Charlotte Brontë 

Disclaimer
Non sono una traduttrice professionista, quindi le mie traduzioni potrebbero contenere errori. Vi raccomando di adottare riguardo a questi testi le stesse precauzioni di una installazione di Windows e cioè: non basate il software di aerei sulle mie traduzioni, non impegnate il vostro patrimonio in scommesse sul fatto che siano esatte, non usatele per delle tesi di laurea e soprattutto non spacciatele per vostre! Declino ogni responsabilità riguardo (e fate i vostri compiti onestamente, diamine!)

Anche se si tratta di traduzioni su di esse valgono gli stessi diritti di qualsiasi altra opera di ingegno. Naturalmente potete leggerle, stamparle, regalarle ai vostri amici e anche farci delle barchette di carta, ma non potete in nessun caso ricavarne un profitto o ometterne i crediti.

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963