L'angolo di Jane
Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!
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L'ANGOLO DI JANE
Benvenuti nel mio blog!
Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti, a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.
Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.
(Hermann Hesse)
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Slime adottati dal blog grafico amico Stravaganza
(clicca sul nome degli slime per leggerne la descrizione)
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I SEGNALIBRI DE "L'ANGOLO DI JANE"
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Post n°791 pubblicato il 04 Marzo 2012 da bluewillow
Titolo: Hotel Transilvania Titolo originale: Hotel Transylvania Autrice: Chelsea Quinn Yarbro Traduzione: F. Staglianò Casa editrice: Gargoyle pag: 348 costo: 16,5 € Chelsea Quinn Yarbro si ispira alle leggende intorno alla figura storica del conte di Saint-Germain, avvolta da un fitto mistero, per costruire un romanzo vampiresco ambientato nel '700. Secondo wikipedia, le molte testimonianze storiche a favore della reale esistenza di questo misterioso conte, che non cambiava mai d'aspetto negli anni, sarebbero a sostegno del fatto che in realtà Saint-Germain fosse una identità assunta nel tempo da più persone, coinvolte in attività di spionaggio, ma che sfruttavano un nome noto per ottenere credito presso certi ambienti (una specie di anonymous settecentesco). Yarbro trasforma ovviamente Saint Germain nella figura fantastica più adatta a rappresentare le sue particolari qualità: secondo l'autrice il misterioso conte non sarebbe stato altro che un vampiro, pertanto immortale e immutabile. Il libro si apre con una lettera, datata 1743, una delle tante contenute nel volume, in cui la Contessa d'Argenlac scrive alla giovane nipote Madelaine de Montalia, rallegrandosi per il suo arrivo in città e citandole il misterioso conte, intento a consolare Madame La Cressie, donna dal matrimonio infelice e mai consumato, che sembra divenire sempre più debole. Contemporanemente il misterioso principe Ragoczy chiede ad un gruppo di alchimisti, a cui promette di svelare i segreti per produrre gemme preziose, di acquistare per suo conto l'Hotel Transilvania, nelle cui cantine essi svolgeranno le proprie attività. Benché il materiale a disposizione dell'autrice, per costruire una figura di vampiro affascinante, non sia certo poco, Saint-Germain è forse il succhiasangue meno interessante di cui abbia mai letto. Più che un vampiro, potrebbe essere definito un non-morto cicisbeo: drasticamente carente di eroicità, sembra muoversi in soccorso delle sue protette, unicamente quando le circostanze sono a suo favore e gode di un supporto esterno. Diversamente si limita ad amoreggiare e suggere un calice di “rosso” (sangue) per rinfrancarsi, poiché, al contrario di altri suoi omologhi letterari, non è assassino delle sue vittime, che lascia vivere. Le donne di questo libro sono circondate da uomini deboli, pessimi, fonte per esse di solo sconforto. Saint-Germain sembra un vampiro per desperate-housewives, pronto ad offrire delicatezza ed attenzione, laddove vige la più sconsolante mancanze di interesse e desiderio maschile. Il morso di Saint-Germain è una specie di sostituto di una appagante vita sessuale, ed il vampiro stesso utilizza questo mezzo per legarsi emotivamente alle sue prede. Il libro, scritto nel 1978, è con mio stupore, considerato un classico della letteratura a tema vampirico ed è il primo di una lunga serie. Il volume è addirittura candidato dalla Horror Writer Association fra i sei libri che potrebbero vincere il premio per il miglior romanzo di questo genere, in onore del centenario dalla morte di Bram Stoker. Purtroppo credo che il tempo trascorso non sia stato lieve per questo romanzo, che è decisamente poco attuale: le uniche parti di questo volume che sono riuscita a trovare interessanti o ben scritte sono state le note storiche finali.
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Metto questo disclaimer molto alla moda su quasi tutti i blog, già mi sento più importante solo per averlo messo! Comunque la mia personale opinione al di là della legge è che non sono una testata giornalistica perchè :
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-nessuno mi regala i biglietti del cinema
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- e nemmeno quello che non penso!
- perchè se il "Giornale del Grande Fratello" èuna testata giornalistica, va a finire che io sarei la CNN! (questa l'ho quasi copiata da un altro blogger!).
Se volete leggere altre definizioni simili e più divertenti (magari vi torna comodo) potete trovarle QUI
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