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L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

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Le edicole italiane sono in pericolo

Post n°849 pubblicato il 16 Maggio 2012 da bluewillow
 

Secondo un articolo del Corriere della Sera dal titolo "SOS: le edicole italiane chiudono" di Bernardo Iovene, in cui è incluso anche un interessantissimo video, circa 10.000 edicole hanno chiuso negli ultimi anni.
I motivi della difficoltà delle edicole sono da ricondurre sia alla crisi economica che alla diminuzione del numero di lettori, dovuto al diffondersi di internet, ma soprattutto a un modello distributivo sbagliato, in cui si accumula oltre il 50% di invenduto, scaricandone i costi proprio sull'ultimo anello della catena, cioè gli edicolanti.
Non sono infatti i singoli edicolanti a scegliere quali giornali ricevere e il numero di copie per ognuno di essi: spesso alle edicole vengono inviate copie in numero anche doppio a quanto normalmente venduto secondo le statistiche di vendita. L'edicolante è costretto a pagare immediatamente quanto ricevuto e solo dopo aver riconsegnato l'invenduto viene rimborsato, a un mese di distanza.
Per far fronte alla diminuzione degli incassi e ai continui esborsi, gli edicolanti finiscono per indebitarsi, molti sono costretti a chiudere.
I distributori provinciali dei giornali accumulano tonnellate di riviste e quotidiani che vengono rispediti agli editori, montagne di carta destinate a finire al macero.
Un sistema fatto di sprechi e grandi costi che vengono scaricati sull'anello più debole della catena: gli edicolanti, che spesso devono firmare fidejussioni se vogliono restare aperti.
Quando compriamo un giornale il suo prezzo comprende non solo quanto stiamo leggendo, ma anche la quota che deve coprire le perdite.
E' una débâcle per tutti: per la cultura, che perde una fonte preziosa di diffusione, per le foreste abbattute per stampare copie che nessuno leggerà, per gli edicolanti che si vedono soffocati dai pagamenti incombenti, per i lettori che avranno sempre meno offerta a prezzi inevitabilmente più alti.
E' una perdita che danneggerà sopratutto le generazioni più giovani: fumetti e giornalini sono spesso il primo passo verso la lettura.
Forse sarebbe il caso di rivedere questo sistema, fatto di buchi enormi, che sembra avvantaggiare solo chi sta in cima a questa specie di piramide alimentare, in cui il più grande e forte vive cannibalizzando i risparmi di chi invece lavora tutti i giorni lungo le strade delle città.

Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
dalloway il 16/05/12 alle 16:20 via WEB
un commento è doveroso: il mio povero marito non ce la fa più!! è proprio vero, arrivano tutti i giorni montagne di roba che nessuno vuole (santini di padre pio, 20 tipi diversi di riviste sull'uncinetto, giocattoli figurine adesivi, montagne di dvd cd uscite settimanali di qualsiasi tipo e chi più ne ha più ne metta) e la cosa che fa più rabbia è che ci sono articoli invece di cui la richiesta è molto forte e te ne mandano solo 2 copie... c'è da piangere!! purtroppo gli editori in generale ricevono sovvenzioni dallo stato per qualsiasi tipo di pubblicazione (per quanto ne so io, ma potrei anche sbagliare) quindi stampano stampano stampano anche se sanno che finirà tutto al macero. Altrimenti perchè in tempi di crisi con le vendite dimezzate (e l'edicola di mio marito è centralissima!!) continua ad arrivare la stessa quantità di roba, se non di più??? I colleghi sono tutti sulla stessa barca e tanti stanno pensando di chiudere, ci manca solo che devono prendere un mutuo per pagare in anticipo le agenzie di distribuzione. L'altro grande problema è che non esiste quasi clientela giovane... Probabilmente internet ha soppiantato i giornali e col passare degli anni le edicole chiuderanno tutte per ritrovarci come in Germania, dove i giornali vengono venduti solo nei supermercati, dai benzinai e nei baretti per la strada.
 
 
bluewillow
bluewillow il 16/05/12 alle 16:52 via WEB
Grazie per la tua testimonianza. Spero che gli editori cambino tendenza: soffocare gli edicolanti mi sembra contro il loro stesso interesse sul lungo periodo perché ci sarebbero molti meno lettori di giornali nel tempo, mi dispiace davvero che non lo capiscano. Non credo che giornali venduti solo nei supermercati creerebbero dei lettori affezionati. Pensare alla scomparsa delle edicole mi riempie di tristezza, spero davvero non accada mai. Purtroppo siamo in un momento storico così terribile che forse chi ha il maggior potere, cioè gli editori di giornali, ha perso completamente la bussola e non capisce che è necessario pensare al futuro oltre che cercare di "arraffare" quanti più soldi possibile nel presente.
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 16/05/12 alle 23:03 via WEB
Non sapevo nulla di questa notizia, nella città in cui vivo non ha chiuso nessun'edicola (negozi tanti, una vera epidemia). Anzi una di recente ha ristrutturato creando una struttura molto più grande, per questo non avrei mai immaginato che le condizioni delle edicole italiane fossero queste. Leggendo riflettevo che anch'io ho smesso di frequentare i giornalai, una volta compravo un paio di riviste femminili, mensili di cucina e d'arredamento, giornalini e fumetti per i miei figli. Una volta ho fatto anche un'enciclopedia a dispense settimanali. Oggi le riviste femminili le trovo noiose, pochi articoli, troppo gossip e troppe pagine di pubblicità. Le ricette di cucina le leggo on line e i miei figli sono cresciuti. L'unica cosa che compro è un mensile di videogiochi al mio primogenito, e ogni volta mi tocca girare più di un'edicola perché hanno pochissime copie. Infatti mi ero sempre chiesta perché ne ordinassero così poche... ora lo so!!! Ciao Blue, leggerò con più calma le tue recensioni, m'interessa molto quella di un film che mi è piaciuto tantissimo "Help".
 
 
bluewillow
bluewillow il 17/05/12 alle 09:26 via WEB
Purtroppo io ho visto chiudere diverse edicole, proprio negli ultimi anni, mentre in tutti gli anni precedenti della mia vita non ne avevo mai vista chiudere una. Siccome anche io faccio fatica, a volte, a trovare le pubblicazioni che cerco, ne giro parecchie, anche in paesi e città vicini, quindi ho visto che non tutte le edicole che conoscevo sono ancora aperte, una cosa che mi fa sempre una grande tristezza. "The Help" è un bellissimo film, con un cast di attrici bravissime, vale la pena vederlo :)))
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Laura il 17/05/12 alle 21:17 via WEB
Ciao,ho 35 anni e faccio l'edicolante da 14 anni,ringrazio mio padre che ha aggiunto l'edicola alla tabaccheria e al lotto,xchè campare di giornali è dura. Oltre al fatto che nn decidiamo nulla e spesso ci rifilano cavolate,ma dobbiamo anche accontentarci di ricevere poche copie di prodotti pubblicizzati in tv e quindi ricercati..poi si va al supermercato e lì compaiono pile altissime di qst prodotti. Se poi si fa richiesta di alcuni arretrati..apriti o cielo! Il distributore distribuisce col sedere e l'editore ha delle tempistiche millenarie,di conseguenza,il cliente si annoia,e noi ci xdiamo 2 volte..
 
 
bluewillow
bluewillow il 18/05/12 alle 07:00 via WEB
ciao laura, grazie anche a te per la tua testimonianza. Avevo notato il fatto che chiedere arretrati risulta spesso difficoltoso.
 
LadyAileen
LadyAileen il 17/05/12 alle 22:38 via WEB
Un paio di anni fa, avevo intenzione di aprire un'edicola ma ho cambiato idea quando ho scoperto cosa comporta. Effettivamente vendere solo giornali non conviene, infatti una mia amica ha deciso di vendere anche libri, superenalotto, SKY, ricariche telefoniche, biglietti etc. etc. Un'altra persona che conosco è riuscita a comprarsene anche un'altra.
 
 
bluewillow
bluewillow il 18/05/12 alle 07:01 via WEB
Ho l'impressione che ormai quasi tutti i negozi debbano diventare un po' bazar che vendono di tutto, ma forse non c'è altro modo per far fronte al calo dei consumi. Anche le librerie ormai vendono anche tantissimi altri articoli.
 
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