Creato da bluewillow il 31/03/2006

L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

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Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

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Donne che amano troppo - Robin Norwood

Post n°103 pubblicato il 03 Luglio 2006 da bluewillow
 

Titolo: Donne che amano troppo Titolo originale:Women who love too much Autrice: Robin Norwood Casa editrice: Feltrinelli Pag:306 costo :7,50 euro

Ho comprato questo libro dopo averlo visto citato in altri due libri che mi sono piaciuti: "Il diario di Bridget Jones" di Hellen Fielding e "Alla ricerca delle coccole perdute" di Giulio Cesare Giacobbe . Il libro, scritto da una psicologa americana, tratta di donne che scelgono immancabilmente il partner sbagliato, spesso con problemi come alcolismo, tossicodipendenza, uomini incapaci di dare affetto o violenti, a volte dediditi al lavoro o allo sport più che a qualunque altra cosa. Spesso questi uomini non vengono visti nella luce giusta dalle "donne che amano troppo", convinte che con il proprio amore e la propria dedizione potranno cambiare quello che non va nel proprio compagno e finalmente otterranno da lui amore ed attenzione. Per questo motivo tali donne sembrano anteporre il benessere del partner al proprio e faranno per questi uomini ,con problemi molto marcati, praticamente qualunque cosa sembri loro adatta a guarirli o a migliorarli. Tuttavia ogni loro sforzo sembra del tutto vano: immancabilmente le relazioni in cui hanno profuso tanto impegno naufragano ineluttabilmente, con situazioni spesso al limite della disperazione. Ironicamente la relazione sembra andare peggio che mai soprattutto se il partner riesce a risolvere i propri problemi personali, spesso senza l'aiuto della donna.Se viene abbandonata, le relazioni fallimentari si succedono una all'altra, e la donna spesso cade sempre più in basso, sempre più priva di autostima, scegliendo uomini sempre peggiori.

Se invece tali donne incontrano uomini sicuri, dolci, gentili, sono totalmente incapaci di innamorarsene: li trovano noiosi e poco attraenti.

Alla base di questo comportamento c'è una vera e propria malattia: queste donne cercano qualcuno che non sia veramente disponibile ad amarle, che sia più debole di loro o che abbia necessità materiale e non affettiva di una partner. Uomini emotivamente distanti che le rifiutano. Anzi tanto più le rifiutano, tanto più sembrano attraenti. Questo accade a causa di una infanzia in cui i genitori, e soprattutto il padre, siano stati incapaci di dare affetto alle proprie figlie: spesso sono donne che hanno avuto padri alcolisti, tossicodipendenti, violenti, emotivamente distanti oppure che hanno vissuto drammaticamente il divorzio dei propri genitori. Queste donne non sono mai state incoraggiate dai propri genitori, che anzi hanno scaricato su di loro le proprie nevrosi, consapevolmente o incosapevolmente. Questo porta tali donne a ricreare da adulte situazioni affettive di distacco emotivo simili a quelle dell'infanzia, nel vano tentatativo di dimostrarsi capaci di migliorare la situazione, di farsi amare anche in una situazione disastrata. Per questo "l'uomo" diventa il fulcro della vita di queste persone: vogliono sentirsi necessarie, sapere o illudersi che senza di loro mariti e fidanzati sarebbero perduti. Per questo motivo sopportano di tutto e dall'esterno la loro sembra a volte una vita disperata, morbosamente attaccate a uomini che le maltrattano, le picchiano, le umiliano.

Dall'altra parte queste donne non riescono veramente aiutare il partner: se è tossicodipendente o alcolista, spesso il rimanere in coppia con donne così pronte a coprirli, giustificarli o rispondere delle loro manchevolezze non farà altro che farli permanere più a lungo nella loro condizione difficile. Se invece migliorano e non sono più dipendenti in qualche modo, le donne perdono interesse nei loro confronti perchè viene meno il loro sentirsi utili o rifiutate, che è alla base del loro rapporto morboso.

In realtà, dice Robin Norwood, queste donne hanno scambiato una ossessione, un rapporto malsano che le fa soffrire, per amore. L'amore non è causa di sofferenza, se lo è il rapporto non è sano. "Amare troppo" è una vera e propria malattia che può portare anche a dipendenze da droga, alcolismo o dal cibo con comportamenti spesso anoressici o bulimici, fino anche al suicidio o all'insorgere di malattie da stress.

Nel libro sono riportate numerose storie di "donne che amano troppo" , di come siano arrivate a diventare quello che sono e di come abbiano migliorato la propria vita con la terapia psicologica e con il supporto di gruppi di sostegno. Sono elencate anche le strategie necessarie per uscire da questa condizione. Sempre secondo l'autrice "amare troppo" è una vera forma di dipendenza, non meno pericolosa di quella da sostanze chimiche e va trattata allo stesso modo, con lo stesso impegno senza sottovalutarla.

Anche se non sono "una donna che ama troppo" ho trovato utile leggere questo libro, mi ha fatto pensare a persone che conosco o ho capito un pò meglio alcuni loro comportamenti (è solo un mio parere personale, ma secondo me le "donne che amano troppo" gli uomini poi odiano cordialmente le donne). Mi ha colpito molto che l'autrice affermi che oltre ad impegnarsi nel risolvere materialmente il disagio di queste donne sia necessario che esse coltivino dentro di sè un lato spirituale, senza il quale uscire dalla dipendenza è impossibile. Queste donne devono cercare, fra le altre cose, di trovare un senso più grande alla propria vita, ad apprezzare di più il lato non-materiale dell'esistenza, tirando fuori tutte le proprie risorse nascoste. In questo modo anzichè avere la personalità stereotipata della donna ossessiva, diventeranno le vere "sè stesse" spesso persone completamente differenti e molto più sicure del passato.

Commenti al Post:
Haashim
Haashim il 03/07/06 alle 16:05 via WEB
Non sono uno psicologo, nè ho una cultura in materia, tuttavia credo che in alcuni casi l'origine dei gusti di queste donne non sia dovuta proprio ad una malattia, che va curata... forse è dovuta a sprovvedutezza, incoscienza ... chi lo sa! Ovviamente questo vale quando non si sconfina nella nevrosi, nella ossessione. In questo caso è giusto pensare ad un intervento terapeutico diretto a curare una patologia. ciao :-)
 
 
bluewillow
bluewillow il 03/07/06 alle 19:31 via WEB
Infatti questo libro non parla di tutte le donne, ma solo di coloro che maturano un certo tipo di carattere, che tende all'ipercontrollo degli altri, come forma di difesa. Si tratta di persone che hanno subito traumi molto forti e spesso non sono coscienti di quanto il proprio comportamento sia dannoso per sè stesse e per gli altri. Ovviamente non tutte le donne hanno di questi problemi, per fortuna :))!
 
   
Haashim
Haashim il 03/07/06 alle 20:27 via WEB
Nel mio commento precedente sottintendevo che vi sono delle donne che tradiscono il loro compagno per uomini violenti, alcolisti e drogati... e ne conosco... e tuttavia, non le ritengo malate :-)
 
RusselKane
RusselKane il 03/07/06 alle 16:26 via WEB
Grazie grazie grazie, finalmente ho capito che siete tutte malate. Adesso per lo meno ho una spiegazione del perchè fare il bastardo paga sempre. L'unica cosa che mi chiedo è: Ma sei sicura che si tratti di un ossessione, secondo me è un virus tipo raffreddore. Kiss Kiss RK
 
 
bluewillow
bluewillow il 03/07/06 alle 19:36 via WEB
Come ho scritto anche prima questo libro tratta di casi particolari, in cui le persone coinvolte sono davvero malate. Se non sei una persona con gravi problemi, probabilmente non sei mai stato interessante per questo genere di persona, per cui non credo tu davvero possa avere incontrato tante donne con questa "sindrome", sono persone che hanno bisogno di esercitare una forma di controllo sugli altri, anche se poi la loro vita in realtà va a rotoli. Non lo fanno con cattiveria, si tratta di qualcosa di cui non si rendono conto, anzi sono convinte di fare del proprio meglio. Non credo ti convenga fare il bastardo: il premio sarebbe una persona che diventerebbe una fonte di stress molto forte e che non riuscirebbe mai ad avere una intimità vera, perchè sceglie uomini distanti appositamente per non affrontare questo genere di ostacolo, che le incute più paura di qualsiasi altro problema. Non è un libro riferito a tutte le donne, ma solo a casi precisi, anche se tutto sommato abbastanza frequenti :)
 
   
RusselKane
RusselKane il 04/07/06 alle 09:38 via WEB
Sarà, ma la sindrome della crocerossina imperversa. Fin troppe volte ho sentito le due frasi femminili per eccellenza: Tanto io lo cambio! e poi Ma lui mi ama!. Kiss Kiss RK
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 04/07/06 alle 09:46 via WEB
solo io non ce l'ho allora :)! Dò veramente per assodato che la gente non cambia mai :)
 
   
rosenkar
rosenkar il 04/07/06 alle 20:56 via WEB
C'e' un forum su libero che ha titolo anonimo:lo inserisco perche' potrebbe essere utile: http://digiland.libero.it/forum/viewforum.php?f=71&sid=31954dab7523985c38b595323523c700 comunque penso che il discorso sia applicabile anche agli uomini con qualche leggera differenza caratteriale,ad esempio chi ha avuto genitori deboli ricrea situazioni deboli ma e' attratto da partners autoritari e duri,molto utile sarebbe capire la radice di queste predisposizioni,perche' spesso "salverebbero" la vita di persone che altrimenti conducono una vita preda del proprio mito di donna o uomo senza riuscire a costruire niente di vero e libero.Spero che nessuno qui rientri nella categoria!:))
 
     
rosenkar
rosenkar il 05/07/06 alle 10:11 via WEB
era "omonimo" il titolo del forum :P
 
     
bluewillow
bluewillow il 05/07/06 alle 13:28 via WEB
Anche l'autrice del libro dice che questa sindrome "dell'amare troppo" può colpire anche gli uomini, ma di aver scelto di trattare nello specifico solo il caso delle donne. (PS: comunque avevo capito che "anonimo" era un lapsus :)))) :P)
 
Luke_Sky
Luke_Sky il 03/07/06 alle 18:05 via WEB
Anche a me è capitato di avere a che fare con donne che hanno la "sindrome da crocerossina", magari non verso casi così gravi come quelli del libro, ma pur sempre con un forte istinto protettivo. Secondo me gioca un ruolo abbastanza rilevante il senso materno che le fanciulle inconsciamente provano nel migliorare e proteggere le persone che hanno comportamenti "sbagliati". E' tutto perfettamente naturale: solo in alcuni casi un pò esagerato, tutto qui. Un saluto.
 
 
bluewillow
bluewillow il 03/07/06 alle 19:38 via WEB
Nel caso di queste donne non si tratta del normale istinto a proteggere che tutte le donne in qualche modo hanno. La forma di protezione che queste donne esercitano in realtà è deleteria in primo luogo per loro stesse. Forse non sono stata chiara nel mio resoconto sul libro, perchè vedo che forse non si è capito che non è riferito a tutte le donne.
 
   
Luke_Sky
Luke_Sky il 03/07/06 alle 20:17 via WEB
No, no si è capito benissimo! Che fai? Sottovaluti le mie capacità intellettive? :P Penso davvero che sotto sotto quello che muove queste donne verso l'annullarsi in altre persone sia proprio un'inconscio istinto materno...magari sbaglio, eh? Ma è il mio parere... A presto
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 04/07/06 alle 09:45 via WEB
penso sia piuttosto un "deviato" istinto materno :))). Però sono cose che possono essere superate per fortuna :)!
 
robdov
robdov il 03/07/06 alle 19:37 via WEB
ah.. su questo posso dire tante cose..l'ho letto tantissimi anni fa.. tanto è vero che la copertina era bianca e rosa.. vedo con piacere che gli stilosi l'hanno ammodernata.. ho trovato utile leggere questo libro in quanto ci sono tante situaiozni.. devo dire molte in situaizoni estreme... però mi ha aiutato in un certo passaggio della mia vita a dentirmi meno sola e meno incompresa.. mi ha insegnato che a volte si può anche ridimensionare i proporio problemi.. lo consiglio!
 
 
bluewillow
bluewillow il 03/07/06 alle 19:41 via WEB
Anche a me a fatto capire alcune cose, mi ha fatto molto riflettere sul ruolo che devono avere i genitori che non devono essere nè oppressivi, nè distanti, non tentare di controllare i figli, ma seguirli: mi sembra una cosa incredibilmente difficile! La copertina azzurra è più bella hai ragione :)
 
robdov
robdov il 03/07/06 alle 19:47 via WEB
si sai che anche a me sono rimaste impresse un sacco di cose soprattuto sul ruolo dei genitori e sull'atteggiamento che le donne hanno davanti a i problemi! alcuni giusti altri davvero esaspearti e spesso mi sono rivista!
 
 
bluewillow
bluewillow il 03/07/06 alle 19:54 via WEB
penso sia facile ritrovarsi in qualche modo in questo libro, perchè anche senza arrivare allo stato patologico, l'amore in alcuni casi tende a diventare dipendenza e quindi a volte i risultati pessimi delle "donne che amano troppo" li otteniamo tutte :))), quando esageriamo inutilmente nel prodigarci per qualcuno. Però penso che la malattia vera e propria consista nel proseguire in una spirale che porta alla autodistruzione scegliendo persone sempre peggiori come partner
 
sostiene_valeria
sostiene_valeria il 03/07/06 alle 19:49 via WEB
a proposito di donne che amano troppo, ti segnalo questo libro in uscita, che è diventato l'anti Harry Potter ed è (pare) una struggente storia d'amore tra un'adolescente e un ragazzo vampiro. Esprime la difficoltà di Amore che deve necessariamente restare platonico. Sembra sia un successo di pubblico... Mi ha incuriosito ;-) http://www.fazieditore.it/f2/default.asp?p=FaziShopLibro&id=767
 
 
bluewillow
bluewillow il 03/07/06 alle 19:51 via WEB
ma perchè anti-harry potter :))? A me Harry Potter sta simpatico. Comunque se lo troverò in libreria gli darò un' occhiata :)
 
robdov
robdov il 04/07/06 alle 09:38 via WEB
ti saluto e ti mando un bacio grande! buon martedì!
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 04/07/06 alle 09:44 via WEB
grazie buon martedì anche a te :)) Ma che novità oggi, mi tocca pure di inserire i codici per commentare !!:)
 
   
bluewillow
bluewillow il 04/07/06 alle 09:53 via WEB
questo commento anonimo è mio :)))non mi ero accorta di essere stata scollegata!
 
sostiene_valeria
sostiene_valeria il 04/07/06 alle 19:22 via WEB
Anti Potter perchè sembra che possa essere una nuova saga che detronizzi la Potter saga (ma anche a me Potter non sta antipatico), e anche perchè si esce un po' dal magic-fantasy per bambini/ragazzi e si entra in uno dove fanno capolino eros e amore...
 
 
bluewillow
bluewillow il 05/07/06 alle 13:30 via WEB
Spero sia un bel libro, se è bello quanto "Harry Potter" credo valga la pena leggerlo, peccato solo che sia di una casa editrice un pò piccola, non so se riuscirò a trovarlo facilmente :)
 
leomonopoli
leomonopoli il 28/10/06 alle 18:04 via WEB
Donne... vittime colpevoli / se continuano a subire i soprusi dei loro uomini / che non le amano e le sfruttano e le offendono; / non tutte le vittime sono innocenti; / donne che sopportano tutto, / perché così vien detto loro dai preti, / donne umiliate, donne piagnucolose: / abbiate il coraggio di sollevare il capo, / donne vili, donne che straziano il cuore / a chi le osserva pietoso, / ma non la mente!
 
 
bluewillow
bluewillow il 29/10/06 alle 11:15 via WEB
ma sai io non credo che sopportino perché glielo dicono i preti: è un condizionamento psicologico che ricevono da un certo tipo di vita nell'infanzia; è qualcosa che scatta in automatico nelle persone e non è del tutto colpa loro se questo accade. Credo che molte di queste donne non se ne rendano proprio conto! Non sapevo scrivessi poesie :)
 
   
leomonopoli
leomonopoli il 29/10/06 alle 13:00 via WEB
se vai nello spazio giù a destra del mio blog, sono segnalate tra i link suggeriti, anche le mie pubblicazioni in Internet (tra cui alcune poesie, tra le ultime che ho scritto); quanto al riferimento ai preti, ti dò in parte ragione, perché non è detto che siano i preti a suggerire alle donne la rassegnazione: può essere chiunque, ed in fondo è l'animo stesso delle donne vittime colpevoli a cercare masochisticamente gli uomini peggiori: che abbia ragione il filosofo Spinoza, quando parla di determinismo, mancanza di libero arbitrio? Non so...
 
     
bluewillow
bluewillow il 29/10/06 alle 13:10 via WEB
ok darò un'occhiata fra i tuoi link! Non credo nel determinismo, ma situazioni simili portano spesso a comportamenti simili. C'è chi riesce ad identificare il proprio problema da solo e c'è chi invece si lascia condizionare da alcune regole sociali e persegue nell'autolesionismo. Il libro di Robin Norwood comunque non fa riferimento a tutte le donne, ma solo ad alcune che hanno avuto traumi fortissimi nell'infanzia, spesso figlie di alcolisti, drogati o di madri con disturbi alimentari
 
Butterfly.Forever
Butterfly.Forever il 11/11/06 alle 20:09 via WEB
Ho appena iniziato a leggere questo libro perchè sono decisamente una che ama troppo! Ciao :)
 
 
bluewillow
bluewillow il 12/11/06 alle 11:30 via WEB
ciao butterfly flowers, spero che il libro ti sia d'aiuto, in ogni caso io l'ho trovato molto interessante.
 
   
Butterfly.Forever
Butterfly.Forever il 12/11/06 alle 17:04 via WEB
..Butterfly.Forever...ma fà lo stesso ;)
Spero che lo sia, ho già letto "Falli Soffrire" di Sherry Argov e devo dire che un pò mi ha "illuminata", se vuoi puoi dare un'occhiata al mio blog a cui ho dedicato un tag a questo libro e riporto alcune frasi salienti. Ho visto che hai letto anche altri libri che mi incuriosivano o che ho già letto anch'io. Ti aggiungo tra i blog amici così ogni tanto sbircio il tuo blog! Baci :)
 
     
bluewillow
bluewillow il 12/11/06 alle 19:17 via WEB
scusa se ho sbagliato il nick :)) a volte leggo troppo di fretta. Mi fa piacere che il mio blog ti sia piaciuto :)!
 
driver64
driver64 il 11/11/06 alle 23:46 via WEB
Conosco una donna che ha amato troppo,è stata libera solo dopo che il suo uomo è morto,minato nel fisico dall'alcol e da altre dipendenze. Il problema di lei adesso (e prima) è proprio nella sua mancanza di autostima,eppure è un donna intelligente e capace nel suo lavoro direttivo. I suoi punti deboli sono proprio nella sfera affettiva,ora è vedova, ma non fa molto per trovare un'altro compagno..si spera..normale..incrociamo le dita..Tu sei una donna,come faresti per aiutarla?
 
 
bluewillow
bluewillow il 12/11/06 alle 11:34 via WEB
che domanda difficile, per aiutare una persona bisogna conoscerla e sinceramente non so se riuscirei ad essere di conforto a qualcuno con tanti problemi. Penso ci voglia molta maturità e sicurezza di sè in questo caso. Io non sono il tipo di persona che dice agli altri come deve vivere. In un caso simile le offrirei amicizia e basta. La vita ognuna la sceglie da sè, almeno io la vedo così.
 
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