Creato da bluewillow il 31/03/2006

L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

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Cosa uccise Jane Austen?

Post n°536 pubblicato il 13 Gennaio 2010 da bluewillow
 

Un recente articolo della CNN, che a sua volta si rifà ad una pubblicazione su una rivista medica, getta una nuova luce sulla causa della prematura morte dell'autrice degli indimenticabili romanzi"Orgoglio e Pregiudizo" e "Ragione e Sentimento", avvenuta dopo un lungo periodo di malattia.
Quasi tutte le biografie di Jane Austen concordano nell'attribuirne la morte, all'età di soli 41 anni, il 18 Luglio 1817, alle conseguenze del morbo di Addison, una rara malattia che impedisce al corpo si sintetizzare alcuni ormoni fondamentali alla sopravvivenza, attaccando le ghiandole surrenaliche.
Naturalmente all'epoca in cui Jane Austen morì questo morbo era pressoché sconosciuto e fu identificato solo molto più tardi dal medico Zachary Cope, che per primo formulò la diagnosi, basandosi sulle lettere della Austen e sulla descrizione dei suoi sintomi fatta dai famigliari.

Katherine White, una donna che soffre di morbo di Addison, ed è coordinatrice di una associazione di pazienti affetti da questa malattia nel Regno Unito, ha deciso di indagare anch'essa sulle lettere della scrittrice, per confrontare i sintomi lamentati da Jane Austen con quelli classici della sindrome: la conclusione è stata che essi non corrispondono affatto a quelli tipici  del morbo di Addison. In particolare sembra che sia una frase riportata in una lettera ad averla insospettita:

"My head was always clear, and I had scarcely any pain"
che significa più o meno:
"La mia menta era lucida e non avevo quasi dolore"

Secondo la White invece il dolore lamentato dai malati del morbo di Addison è incredibilmente feroce, con mal di testa semplicemente infernali, che non solo impediscono una vita normale, ma comportano anche difficoltà di linguaggio, perdita di memoria, confusione e sonnolenza.
Secondo quanto riportato nell'articolo della CNN invece, Jane Austen compose una  poesia umoristica dedicato alla sorella appena 48 ore prima di morire, non mostrando quindi di aver perso minimamente le proprie abilità linguistiche.
Sembra che già nel 1997 una biografa della Austen, Claire Tomalin, abbia suggerito il linfoma, un tumore del tessuto linfoide,come possibile causa alternativa della morte della scrittrice, ma anche su questo Katherine White, che non è però una dottoressa, ma una laureata in scienze sociali, ha dei dubbi e suggerisce che invece a porre fine ai giorni della Austen sia stata la più classica delle malattie ottocentesche: la tubercolosi. Per illustrare la propria teoria e trovare conferme a quanto asserisce Katherine White ha inviato un articolo giornale "Medica Humanities" dal titolo ""Jane Austen and Addison's Disease: an unconvincing diagnosis" (Jane Austen e il morbo di Addison: una diagnosi poco convicente).
Secondo anche alcuni esperti, sebbene forse Jane Austen, mostrasse sintomi compatibili con problemi alle ghiandole surrenaliche, comunque la causa della morte potrebbe essere stata differente, forse attribuibile appunto ad una sovrinfenzione, dovuta allo stato di debolezza indotto dai problemi delle surrenali, come la tubercolosi.
Naturalmente nessuno al momento può avere certezze a riguardo, rimane putroppo solo il fatto che una morte troppo prematura ci ha privato con certezza di altri capolavori che non consoceremo mai.

Commenti al Post:
Eric_Van_Cram
Eric_Van_Cram il 13/01/10 alle 22:10 via WEB
ma se fosse stata tubercolosi, non sarebbero stati in grado di diagnosticarla correttamente?
 
 
bluewillow
bluewillow il 13/01/10 alle 22:22 via WEB
Forse il quadro complessivo era troppo complicato. In pratica sembra che Jane Austen avesse davvero problemi alle ghiandole surrenali, ma forse non così gravi come nel morbo di Addison. Quello che si sa per certoè che aveva da poco deciso di farsi curare a Winchester, quando morì dopo pochi mesi. In verità credo che non sapermo mai come è andata.Però la tua obiezione è abbastanza fondata :), in effetti la tubercolosi avrebbero dovuto riconoscerla più facilmente, era abbastanza nota. Bisognerebbe leggere l'articolo originale di Katherine White per capire come è arrivata a pensare alla tubercolisi, ma credo sia abbastanza fondato il fatto che forse non si tratti di mobro di Addison, se chi lo conosce bene riscontra troppe discordanze.
 
   
LadyAileen
LadyAileen il 19/01/10 alle 19:52 via WEB
Un pò di mistero rende più affascinanti gli scrittori.
 
     
bluewillow
bluewillow il 20/01/10 alle 09:27 via WEB
Concordo :)!
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 14/01/10 alle 10:19 via WEB
Avvincente quanto un giallo questo post.
 
 
bluewillow
bluewillow il 14/01/10 alle 11:10 via WEB
L'articolo originale parla anche dell'influenza della malattia su "Persuasione" scritto quando la Austen era già malata: afferma che esso sia più malinconico degli altri proprio a causa dell'idea della caducità della vita che affliggeva la scrittrice.
 
into_the_wild
into_the_wild il 16/01/10 alle 19:31 via WEB
per chi come me considera " il libro " un indispensabile compagno di "viaggio" questo tuo blog è una fonte inesauribile di scoperte !!!! Non riusciro' mai abbastanza a trasmetterti la mia ammirazione ....
 
into_the_wild
into_the_wild il 16/01/10 alle 19:34 via WEB
solo una piccola considerazione : ho letto entrambi i romanzi , ne ho visto la trasposizione cinematografica . E' vero , hai ragione , in entrambi è possibile avvertire come l'autrice fosse consapevole della precarieta' delle cose terrene , eppure ho l'impressione la vera protagonista non fosse la malinconia ma la speranza . Ciao
 
 
bluewillow
bluewillow il 18/01/10 alle 10:19 via WEB
Ciao into-the-wilde, grazi per i complimenti!
 
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- e nemmeno quello che non penso!
- perchè se il "Giornale del Grande Fratello" èuna testata giornalistica, va a finire che io sarei la CNN! (questa l'ho quasi copiata da un altro blogger!).
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