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Kore
Post n°14 pubblicato il 06 Agosto 2007 da anima_nascosta
Resto sempre molto affascinata dalla figura di Kore (Persefone), figlia di Zeus e Demetra, che viene rapita da Ade dio degli inferi, innamoratosi di lei mentre raccoglieva i fiori. Dopo il disorientamento per il rapimento, subisce il fascino irresistibile del dio che, non a caso, porta un velo sul volto, e diventa la Regina degli Inferi, dimenticando la madre che, disperata, la cerca su tutta la terra. La giovane Kore vive la giovinezza sotto la protezione di Demetra che, come tutti gli archetipi contiene in sé la bontà e la crudeltà della Madre salvifica e della Madre Terribile. Vive ignara dei “segreti” del compimento della vita, ma la terra improvvisamente si squarcia e la inghiotte, portandola nel territorio di Ade, una diversa immagine archetipica, oscura e potente che le fa scoprire l’alterità: il principio maschile che separa dal materno, infrangendo l’uroborica protezione. Il regno di Ade è il regno del sottosuolo, dove si rovesciano i significati e dove regna il Mistero. Nell’innamoramento si viene attratti, rapiti da un’irresistibile forza che l’altro/a rappresenta: una scoperta che polarizza l’attenzione altrove, creando nuovo spazio di conoscenza di sé. Infatti il rapimento agli Inferi rappresenta il volgere dello sguardo verso l’oscurità e l’ignoto, verso le ombre… nel senza-tempo… Per separare ciò che è fuso, è indispensabile un incontro con le forze ctonie ed inquietanti dell’opposto che, lacerando operano il compimento della figura. Ho vissuto molti rapimenti (ormai…), ho imparato a resistere al fascinoso richiamo dell’alterità… la mia completezza si è formata nel corso di inebrianti incontri e di laceranti addii. Rapita giovanissima dal maschile, abbandono tutto e tutti per il femminile… lacrime, rimpianti, processi, condanne, giudizi, pre-giudizi, dolore, passione… Oggi guardo tutto e tutti da lontano, sono in pace, finalmente serena con me stessa e con chi, ancora, nonostante tutto, mi vuole un po’ di bene. Ho provocato e generato sofferenza, come penso di aver dato a molti/e sogni, appagamento e felicità… forse ho dato troppo e sono stata eccessiva nel mio concedermi, raccogliendo solo esigenze di possesso, di diventare proprietà privata, esclusiva, ma sono sempre riuscita a rompere le catene, a rovinare ciò che doveva essere… per sempre… Ma nulla è per sempre, Kore lo insegna a Demetra, generando la rotazione ciclica della luce e del buio… della vita e della morte… Sono consapevole (grazie al mio percorso di conoscenza) che il carattere trasformatore del femminile porta movimento e inquietudine, questi due caratteri si compenetrano, formando un'unità fatta di opposizioni, di antiche ambivalenze tra bene e male. A differenza dell'uomo, la donna ha una struttura umana in continuo mutamento. Per questo ho generato e rinnegato, ho costruito e demolito, ho saziato e mangiato, ho dato me stessa e mi sono negata… Appaio e scompaio come Kore e, come lei, amo incondizionatamente ma anche terribilmente provoco la discesa agli Inferi, propria di chi libera l’ambivalenza della sua essenza. Oggi, guardo tutti da lontano, sono quieta come la stella Maia (il mio nome)… da lontano posso ascoltare i turbamenti altrui, senza più provocarne alcuno…. SSSSShhhh, la Bestia dorme!! Lasciatela dormire… non cercatela, accontentatevi di una presenza… silenziosa. SSSSShhhh, la Bestia dorme!!
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Inviato da: anima_nascosta
il 31/12/2009 alle 11:04
Inviato da: anima_nascosta
il 31/12/2009 alle 09:51
Inviato da: occhi_da_donna
il 28/08/2008 alle 19:02
Inviato da: vickylove73
il 19/10/2007 alle 11:27
Inviato da: STAROFSEA
il 12/09/2007 alle 23:16