Creato da: rebelsoul5581 il 17/11/2004
"Dobbiamo riconoscere che un popolo armato non è affatto garanzia certa di liberazione. Le nostre armi possono ammazzare i nemici, ma se non sono guidate dalla politica di un popolo rivoluzionario, finiranno soltanto per uccidere noi stessi. Le armi non vincono le guerre; pistole e bombe possono uccidere un uomo, ma non indicargli la strada [...] e non convinceranno mai un irriducibile a cedere"

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Per aspera ad astra

Post n°133 pubblicato il 30 Settembre 2005 da rebelsoul5581
Foto di rebelsoul5581

Parole passate su un post-it, stampate sul cuore: dalle avversità alle stelle... Stavolta è vero...


«Dovrei porre a premessa che il loro rivelarsi alla mia sensibilità non avvenne in un particolare istante, ma s’irradiò maestoso volta dopo volta, diventando unica ricorrente esperienza globale di anima e corpo»

Marlene Kuntz – Il Vortice



Il sogno di una vita tra le mani... i sogni... un foglio, un esame... e occhi che ho sempre sognato di incontrare, mani che ho sempre pensato di sfiorare... quello che inseguivo ora è dinanzi a me...

Irreversibili rivoluzioni dell’anima, vita in moto, pensieri aderenti alle invocazioni, sorrisi ma anche pianti: tensione, attesa, liberazione...
Giorni di corsa e di coraggio, di lotta per i sogni e governo delle emozioni... in fondo: la gioia, la sconvolgente sensazione di volare davvero... Il mondo che si colora: Roma che sembra mia, il sole che spunta alle spalle della pioggia, il traffico caotico che sembra soffio di un vento che attendevo... Il mondo dall’altra parte del telefono: abbracci che attraversano le onde, che mi sembra di sentire... Io lì, fermo: ad assaporare il gusto di un sogno toccato con mano...

Di uno dei sogni: l’altro è arrivato dopo, mi ha raggiunto... Per condividere la gioia, la mia realizzazione... Sogno che coltivavo, silenzioso... Esisteva prima, molto tempo prima... non era mio... lo è diventato: ognuno andava per la sua strada, ci siamo incrociati... Abbiamo capito... ho capito: che il posto della mia pelle era tra le sue mani... che non c’era altro da attendere una volta che arrivava tutto... Che non dovevo girare il mondo per scoprire l’Amore... che la bellezza risiede nella semplicità, che le emozioni dimorano nella donna della porta accanto, che non dovevo lanciare la mano all’orizzonte se avevo vicino chi dovevo accarezzare... che Amare non è un bisogno da inseguire, ma un incrocio di destini, un arricchimento che non aspetti... Amo, sì... anche questo si impara...

Rivoluzione totale: un amico che altri non hanno, i miei pensieri che vivono anche in un corpo diverso dal mio, le mie idee che trovano sponda tra le note di canzoni ascoltate e che si fermano in foto scattate con la salsedine addosso... momenti in cui senti una persona tua, parole che non pensavo di dire... un amico, un amico vero... un fratello, ha detto... un fratello, dico... un fratello che si aggiunge mentre un altro (mio, davvero) lotta... con il disagio di un ferro incastrato tra le ossa, con l’ombra di una moto che non voglio (e non vuole) più rivedere... mai come adesso lo sento vicino, mai come adesso mi sento vicino: ho pianto senza che lui mi vedesse, ho pianto senza che nessuno mi vedesse... prego, perché quella gamba torni quella che era, perché il sogno che aveva continui... non so, non so nulla... nulla chiedo... i consulti e i pareri: vorrei non sapere nulla... vorrei aprire gli occhi e vederlo correre, mano nella mano con il tesoro biondo che ha la fortuna di possedere... lui, intanto, mi insegna a lottare...

Rivoluzione mentali e rivoluzioni ideali: la terra che amo verso la pace, le armi depositate... altre vie di un desiderio che Bobby Sands ha pagato con la vita... Disse: “Il nostro giorno verrà”... Qui, ardente, attendo... il suo giorno, il nostro giorno...

Rivoluzioni... è tutto rivoluzione: è una corsa che finiscono a braccia alzate, è un Amore felice e sconvolgente, è un Amico che entra nella mia vita, un fratello per il quale darei tutto, è una Terra che vedrò... mi è accaduto tutto questo, forse anche di più...

Mi è accaduto: adoro pensare di essermelo meritato...

 

Questo post è dedicato a Ludovico:

anche tu, che inseguivi il mio stesso sogno, saresti stato felice sapendomi "professionista"...
la vita mi da dato il tempo per realizzarlo...
il destino ha voluto che tutto si concretizzasse in un momento insieme meraviglioso e forte...
la stessa vita che a te non ha dato il tempo...
lo stesso destino che a te ha mostrato il suo volto bastardo...
ho ancora la foto di te vicino al treno: sì, forse sei partito davvero...
di certo sei vivo...

 
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