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ANTI INTER

Blog Bianconero contro la 2^squadra di Milano : articoli, considerazioni ed immagini riguardanti la storia calcistica dell'inter : Ridicoli dal 1908

 

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Post n°753 pubblicato il 14 Ottobre 2010 da blade223

facchetti"Qualche mese fa ti chiedevo un po’ scherzando un po’ sul serio come mai non riuscivamo ad avere un arbitro amico, tanto da sentirci almeno una volta protetti, e tu, con uno sguardo fra il dolce e il severo, mi rispondesti che questa cosa non potevo chiedertela, non ne eri capace. Fantastico."
4 settembre 2006 - Massimo Moratti

SARA VERA' QUESTA AFFERMAZIONE OVVERO CHE NON NE ERA CAPACE?

Il 25 novembre del 2004 chiama Gennaro Mazzei,collaboratore dei commissari arbitrali nella designazione dei guardalinee : il 28 novembre 2004 c'è Inter - Juventus

Mazzei: Sono in macchina che vado a Coverciano
Facchetti: Stai andando a Coverciano?
Mazzei: Sì perché mi trovo tra mezzoretta con Bergamo
Facchetti: Sceglili bene per domenica sera eh...
Mazzei: Numero 1 e numero 2, penso eh, a 'sto punto penso da quello che... Ivaldi e Pisacreta
Facchetti: Ivaldi e Pisacreta
Mazzei: Eh sono il numero 1 e il numero 2
Facchetti: Sì certo, e il numero 1 degli arbitri....... (il riferimento è a Pierluigi Collina n.a.b)
Mazzei: Eh sì, speriamo che ci caschi con questo sorteggio del cavolo, che ci caschi il numero 1
Facchetti: Ma vaaa... lì non devono fare sorteggi, lì devono... ehhh
Mazzei: Eh, come si fa Giacinto....
Facchetti: Ehhh....
Mazzei: Purtroppo ci vuole fortuna lì, perché ti dico la verità, qui il sorteggio lo fa un giornalista, devono studiare una griglia dove le possibilità sono più alte... l'unica cosa... Facchetti: Ma sì, mettono De Santis che ha già fatto al Juve domenica e non può, mettono Rosetti che è di Torino...
Mazzei: Ma devono lasciare un campo aperto almeno del 50% per quello che è scritto nel regolamento, mi sembra
Facchetti: Come?
Mazzei: Devono lasciare un campo aperto almeno del 50% per quello che è scritto nel regolamento mi sembra
Facchetti: Ah...
Mazzei: Perché non possono forzare con le preclusioni, almeno un 50% di possibilità, almeno mi sembra che è scritto sul regolamento... dopo ne parlo con Bergamo

I collaboratori di linea scelti per l’incontro Inter-Juve, del 28 novembre del 2004, furono dunque quelli anticipati nella telefonata: Ivaldi e Pisacreta.

NB: MOGGI E' STATO RINVIATO A GIUDIZIO, TRA LE ALTRE COSE, PER IL FATTO CHE DA UNA , E SOTTOLINEAMO UNA, TELEFONATA INTERCETTATA, GLI SONO STATI COMUNICATI GLI ASSISTENTI DOPO UN QUARTO D'ORA DAL SORTEGGIO EFFETTUATO.

26 novembre 2004 - dopo aver parlato il giorno prima con Mazzei, Facchetti chiama Bergamo e tenta di TRUCCARE nuovamente il sorteggio facendo richiesta per Collina
Facchetti: Senti, per domenica allora?
Bergamo: Senti, per domenica facciamo un gruppo di internazionali perché non vogliamo rischiare niente, quindi sono lì e tutti e quattro possono fare la partita.
Facchetti: Vabbè, ma metti dentro Collina
Bergamo: Ma tutti internazionali, Giacinto, così perlomeno non c’è discussione... perché c’è dentro... Collina, Paparesta, Bertini e c’è dentro Rodomonti.
Facchetti: Ho capito.
Bergamo: Sono tutti internazionali e abbiamo evitato che ci fossero troppi giovani, per esempio anche se Trefoloni sta facendo bene... però preferisco lasciarmelo al giro ne di ritorno... e poi non abbiamo altri sinceramente... Messina non mi dà garanzie.
Facchetti: Ho capito, vabbè.Con Bertini abbiamo avuto qualche problemino...
Bergamo: Con chi?
Facchetti: Con Bertini abbiamo avuto qualche problemino anche l’anno scorso là a Torino. Anche altre partite abbiamo avuto qualche problema con Bertini.
Bergamo: Semmai, sfortunatamente fosse così, ci parlo, perché anzi, semmai è meglio, ti devo dire, capito...
Facchetti: Non lo so, volevo dirtelo...
Bergamo: Hai fatto bene.
Facchetti: Qualche problema lo abbiamo avuto, proprio Juve-Inter.
Bergamo fa presente al suo interlocutore che nella citata Juve-Inter dell'anno prima l'errore era stato dell'assistente, ma Facchetti continua lamentandosi che i giocatori e Moratti erano arrabbiati con Bertini per "Un certo tipo di gestione".

Il 9 gennaio 2005 chiama Bergamo poco prima di Inter-Sampdoria 3-2
Facchetti: Pronto, buongiorno
Paolo Bergamo: Giacinto buongiorno, come va?
Facchetti: Bene, e tu? Bene, sto andando allo stadio.. no, niente, volevo dirti che ho cercato lì con i miei di direee... di avere con Bertini un certo tatto, una certa fiducia
Bergamo: Vedrai che fa una bella partita è una brava persona e viene, diciamo viene
predisposto... per fare una bella partita credimi

Facchetti: Va bene dai
Bergamo: Se l'aiutiamo tutti... sono ragazzi su cui io ci conto, è una sfida che, vedrai, la vinciamo insieme dai
Facchetti: Va bene, io volevo dirtelo che l'ho fatto Bergamo: Grazie Facchetti: Mancini e poi qualche giocatore... hai capito eh?
Bergamo: Grazie, grazie. Vedrai che le cose vanno tutte per il giusto verso, son convinto ... poi la squadra sta ricominciando ad avere fiducia e, quindi, i risultati .. poi tu hai giocato e lo sai, quando arrivano quelli poi arriva anche il morale, la facilità di fare le cose e tutto si risolve
Facchetti: Certo, va bene
Bergamo: Ti faccio un in bocca al lupo
Facchetti: Ciao, grazie
Bergamo: Ciao Giacinto

Il 27 Gennaio 2005 chiama Bergamo prima della partita di andata di Coppa Italia Atalanta - Bergamo vinta dall'Inter 1 - 0 - Lo chiamo solo per " salutarlo "

Bergamo: Giacintooo.
Facchetti: Ciao Paolo.
Bergamo: Come stai.
Facchetti: Ti avevo chiamato ieri, poi dopo..
Bergamo: Ieri...mi dispiace.
Facchetti: E ma forse era quando c'era la partita in corso e stavi guardandola anche tu. Bergamo: Ah ieri sera sì. sì, ieri e oggi ci siamo dedicati alla Coppa Italia.
Facchetti: E, niente, volevo salutarti, poi io non ho visto domenica... non lo sapevo che il presidente il giorno do... Moratti il giorno dopo ha tirato fuori 'sta cosa dell'arbitro. Bergamo: No, ma va là, non ti preoccupare, Giacinto, ma se il presidente quando ha voglia di dirlo fa..
Facchetti: Sì, sì no, ma era stato Ricci che aveva sbagliato, Paparesta ha preso una decisione su questo..
Bergamo: Ma sai, lui quando si lamenta, il presidente, ha sempre ragione, l'importante è che non dia alibi ai giocatori, capito?
Facchetti: Sì, sì.
Bergamo: Perché poi, poverino, Paparesta che doveva fare, lì ha sbagliato Ricci.
Facchetti: No no, infatti, lui ha guardato proprio di là, quindi ...
Bergamo: Anzi Paparesta ha fatto una buona partita, purtroppo eh, ma lui era preparato a farla bene proprio tutto...
Facchetti: Questa sera abbiamo Palanca..
Bergamo: Vedrai che fa 'na bella partita vedrai, vedrai fa 'na bella partita sono sicurissimo, sicurissimo.
Facchetti: Volevo solo salutarti.
Bergamo: Bene, ci sentiamo, Giacinto, in bocca al lupo.
Facchetti: Ciao.
Bergamo: Ciao, ciao.

L' 11 febbraio 2005 Facchetti e Pairetti parlano di arbitri stranieri ed italiani.Pairetto invita Facchetti alla massima riservatezza sull'argomento trattato.

Pairetto: Allora, all'andata avete Graham Poll e, invece, a Milano avete Hauge, norvegese. Poll l'hai già avuto, mentre a Porto avete Paul...
Facchetti: Norvegese, non l'ho mai avuto io...
Pairetto: Poll l'hai già avuto quest'anno, molto bravo
Facchetti: Sì Poll, sì bene
Pairetto: Direi bene onestamente... tu? Tutto bene?
Facchetti: Hai messo in forma Trefoloni?
Pairetto: Sì, l'ultima volta era andato bene
Facchetti: Sì, bravo, sì Pairetto: C'era stato qualche problemino
Facchetti: Ok, grazie, grazie
Pairetto: Bene Giacinto, in bocca al lupo ci sentiamo
Facchetti: Grazie, grazie
Pairetto: A presto mi raccomando eh, sai che sono sempre cose private eh, non si sanno, ecco queste cose qui
Facchetti: Sì, sì, sono d'accordo
Pairetto: Proprio una cosa tra noi.

Due giorni dopo, 13 febbraio 2005, si gioca Inter-Roma, risultato finale 2-0, e l'arbitro è proprio Trefoloni. Questa volta, nel valutare questa intercettazione, proviamo ad applicare il metodo di indagine "Auricchio". Ascoltiamo una telefonata in cui un dirigente dell'Inter chiede a Pairtetto se ha "messo in forma Trefoloni". Pairetto non è un personal trainer, né un massaggiatore. Il senso di quella frase non è chiaro, rizziamo le antenne e pensiamo "Qui gatta ci poterebbe covare". Controlliamo se l'arbitro Trefoloni arbitra proprio la partita dell'Inter. La arbitra. Bingo! Inutile fare ulteriori accertamenti, basta acquistare il giornale di una citta diversa da Milano e leggere l'articolo per un copia/incolla. Copiamo dal Messaggero: "Totti e Cassano massacrati dai falli. Mexes espulso. Decidono arbitro e portiere. Trefoloni spinge l'Inter al successo sui giallorossi". ( fonte : ju29ro.com )

Il 28 febbraio 2005 chiama DE SANTIS all'indomani del derby

De Santis: Pronto?
Facchetti: Sono Facchetti, ciao.
De Santis: Oh, Giacintooo.
Facchetti: Volevo chiamarti ieri, però poi ho avuto un po' di cose... siccome ieri non son passato di lì, dopo la partita, ma non è che fossi...
De Santis: No, ma che scherzi?! Ma ho capito, ho capito, lì solo con la fortuna te la puoi prendere, che quello...
Facchetti: Sì, ma era una partita da pareggio.
De Santis: Da pareggio...
Facchetti: Nessuno dei due aveva avuto occasioni.
De Santis: No, infatti, io ti dico ero convintissimo che tanto ormai si sarebbe finito in pareggio... poi c'è stata quella palla che ha sbattuto sul piede di questo e ha cambiato tutto.
Facchetti: Eh, sì, ha tardato a venir su Emre e sono rimasti lì da soli.
De Santis: Sì, che poi alla fine, comunque poi alla fine Kakà neanche ha tirato, perché gli ha sbattuto il piede, voleva far lo stop e, invece...
Facchetti: Voleva far lo stop, infatti, infatti.
De Santis: Vabbè comunque...
Facchetti: Vediamo di ripartire.
De Santis: Di ripartire un attimino bene, anche perché io ho rivisto la partita anche ieri sera, che me l'ero fatta registrare, e come possesso palla, come tutto, non c'è stato paragone in campo, eh.
Facchetti: Sì, abbiamo avuto possesso palla superiore noi a loro, però, voglio dire, era proprio da pareggio... avanti, nel primo tempo, se non sbagliavano un paio di stop si trovavano davanti al portiere, e invece...
De Santis: Poi c'è stato Dida che ha fatto quella parata su tiro di Veron alla fine.
Facchetti: Era abbastanza centrale.
De Santis: Sì, però è stato un bel tiro, tutto sommato. No, mi è dispiaciuto perché alla fine sai, se perdi la partita perché gli altri giocano di più... qui ormai era per tutti una partita da pareggio.
Facchetti: Eh, lo so... però ci tenevo a salutarti.
De Santis: Ma ti ringrazio, no, no, ci mancherebbe, poi anche Guido è stato gentilissimo, no, no ci mancherebbe, su questo non avere dubbi... mai pensato che c'era un problema di qualsiasi tipo.
Facchetti: Va bene.
De Santis: Ti ringrazio, in bocca al lupo per il futuro

Il 24 marzo 2005 De Santis chiama Facchetti perché ha visto una chiamata del presidente dell'Inter alla quale non aveva potuto rispondere e gli lascia un messaggio sulla segreteria telefonica (sono, quindi, due contatti). Più tardi, alle 19.41, Facchetti chiama De Santis.

24 marzo 2005, ore 19.41, telefonata Facchetti-De Santis
De Santis: Pronto.
Facchetti: Massimoo.
De Santis: Come stai, Giacintooo?
Facchetti: Eh, bene e tu?
De Santis: Ti devo fare i complimenti, insomma, ti interessi di arbitri.
Facchetti: (ridendo) Eh, vedremo, ma sai mi sa che ci interesseremo in tanti di...
De Santis: Eh vabbè, si interessano tutti, ormai è l'argomento del giorno.
Facchetti: Eh sì. Oh, sei già a Parigi?
De Santis: No, parto domani mattina.
Facchetti: Perché m'ha chiamato Blatt. Gagg, viene là anche lui.
De Santis: Ah, viene a Parigi Walter?
Facchetti: Viene anche lui e m'ha detto che ti portava i miei saluti
De Santis: Eh, se no glieli do io
Facchetti: Comunque verrà a salutarti
De Santis: Sono rimasto contento va. E' stato scelto bene il posto. Francia-Svizzera
Facchetti: Eh, ho capito
De Santis: Eh, beh, gli interessano tutte e due, chi per un verso e chi per l'altro
Facchetti: Ma la Francia com'è, è già qualificata?
De Santis: No, ancora no eh, è seconda
Facchetti: Prima chi è prima?
De Santis: Prima è... lo sai che mi sfugge adesso? Comunque hanno otto punti e la Svizzera ne ha cinque, non è che sono messi benissimo, perché loro hanno pareggiato con Israele e ne ha pareggiato anche un'altra, non mi ricordo con chi. Comunque devono vincere per forza per cercare poi di agganciare il secondo posto. Stai preparando il derby? Però, ne vincerà uno eh (si riferisce al derby di Champions League Milan-Inter 2-0, del 6 aprile 2005, ndr)
Facchetti: Eh lo so, dobbiamo, dobbiamo...
De Santis: Anche perché la serie positiva loro di sette turni, stavo guardando l'altro giorno, gli è partita dal gol fortunato di Vieri di ginocchio no?
Facchetti: Eh, sì, infatti
De Santis: Non è detto che adesso parte dal gol fortunoso di Kakà
Facchetti: Eh lo so, ma sai, credo che abbiano più motivi loro di essere preoccupati. Poi il pensiero allo scudetto è forte
De Santis: Ma sai, loro hanno su due fronti, per cui...
Facchetti: Dovremmo, dovremmo avere un po' più di determinazione noi, un po' più di cattiveria noi, insomma
De Santis: Ma sai, l'ultimo derby, se tu vai a vedere Giacinto, io poi l'avevo detto pure quando m'hanno fatto l'intervista la mattina, lì sulla radio, alla fine, secondo me, meritavate più voi
Facchetti: Abbiamo fatto qualcosa di più noi solo che...
De Santis:Soltanto che poi loro hanno avuto la fortuna di quella palla che è andata a sbattere sul piede di Kakà davanti alla porta e gli è cambiata la partita
Facchetti: E' vero...
continuano parlando delle disattenzioni difensive dell'Inter e poi si salutano
De Santis: Speriamo bene, dai
Facchetti: Oh, buona Pasqua e buona partita lì
De Santis: Ci sentiamo poi dopo Pasqua allora. Ciao Giacinto

ALTRE TELEFONATE :

Lanese chiama Facchetti, 8 febbraio 2005;
Facchetti chiama Lanese, 10 maggio 2005;

ALTROCHE SE NE ERA CAPACE: il compianto Facchetti se avesse potuto rispondere al Moratti SICURAMENTE gli avrebbe detto:

IO MI SONO DATO DA FARE, COSI COME FACEVANO TUTTI, MA NON E' COLPA MIA SE MI HAI DATO DA GESTIRE ED AMMINISTRARE UNA SQUADRA DI POLLI

 
 
 
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