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"PIU' DEL CLAMORE DEGLI INGIUSTI TEMO IL SILENZIO DEGLI ONESTI"

 

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RISSA IN REGIONE

Post n°368 pubblicato il 29 Novembre 2006 da bargalla

                           immagine

Se ieri qualcuno fosse per caso capitato nell'aula consiliare della Regione Puglia durante l'infuocato dibattito che ha preceduto e accompagnato le dichiarazioni di voto dei vari consiglieri di maggioranza e opposizione, chiamati dall'odg a discutere la legge sullo "sport per tutti" probabilmente, a dispetto della non più verde età dei cosiddetti "membri" dell'assemblea regionale pugliese, avrebbe pensato di trovarsi in un asilo infantile frequentato da elementi maleducati, violenti e attaccabrighe.
Uno spettacolo di straordinaria follia nel quale si è ripetutamente sfiorata la rissa e la scazzottata, un'indecente mancanza non dico di bon ton o di educazione civica che in politica è ormai merce rarissima, quanto di quell'elementare senso delle Istituzioni che dovrebbe intimamente permeare coloro i quali si arrogano il diritto e il dovere di legiferare per il bene comune.

Tutto è nato dalla volontà della Giunta Vendola di attenuare con un paio di emendamenti l'invadenza della chiesa cattolica che con i suoi oratori avrebbe potuto avere, come nella passata gestione del forzista Fitto una corsia preferenziale sia nella consulta regionale dello sport, sia nella ripartizione dei contributi. Da qui la decisione di estromettere dalla consulta il rappresentante della conferenza episcopale pugliese, al posto del quale è stato nominato un rappresentante dell'Anspi, l'associazione nazionale San Paolo Italia, cui fanno riferimento gli oratori, oltre naturalmente ai rappresentanti delle altre associazioni legate ad altre associazioni religiose.
E' risaputo: quando si tratta di soldi la chiesa cattolica si mostra molto, ma molto sensibile e i suoi rappresentanti, cosiddetti laici e fondamentalisti, eletti con l'infallibile sistema del "do ut des" non possono certo restare a guardare se qualcuno, altrettanto laicamente, vorrebbe rompere la tradizione assegnando anche ad altri qualche pezzo di quella torta che santa madre chiesa vorrebbe continuare a pappare da sola.
Il presidente della Regione, il comunista Vendola, rispondendo a microfoni spenti, ma ad alta voce e rivolto ad un consigliere forzista, che metteva in dubbio la volontà di mantenere gli impegni presi, lo assicurava del fatto che "i fondi agli oratori sarebbero comunque arrivati, ma non come voto di scambio come nel 2004, quando a governare era il centro-destra".
Quel "voto di scambio" è stata la miccia che ha incendiato gli animi già surriscaldati di un'assemblea in cui fra le intemperanze verbali e comportamentali degli esponenti destrorsi è volata anche qualche poltrona, ma si sa al peggio non c'è limite, considerato che di lì a poco, un paio di loro si sono tolte le scarpe per batterle rumorosamente sui banchi.
Roba che neanche i bambini dell'asilo fanno più!
Fra i più facinorosi, il capoclasse forzista alla Regione Puglia, quello che io chiamo "il dottor cioè" per la sua inveterata abitudine di intercalare con mille inutili "cioè" un fraseggio nel quale si stenta a dare un senso logico e compiuto, inframmezzato (cioè) da mille "cioè" che vorrebbero spiegare qualcosa senza riuscire "cioè" a dire quasi niente, se non lo scontato, l'ovvio e il risaputo "cioè".
Ma il "dottor cioè" buon ultimo fra gli indagati forzisti in Puglia proprio per "voto di scambio" in relazione ad un'inchiesta sulle "pensioni facili concesse a Invalidopoli" si è guardato bene dal dire che la Magistratura barese nell'ambito di un'altra e ben più corposa inchiesta, ha acquisito agli atti l'intercettazione telefonica dei colloqui intercorsi fra un de...votissimo on. le Fitto e sua eccellenza monsignor cosmo francesco ruppi, vescovo di Lecce, nonché grande elettore del suddetto, nei quali piamente si discorre non di cose di chiesa, ma più prosaicamente di politica, di promesse di voto, di suore "stronze" (così le chiama la mammina del presidente in un'altra intercettazione che non vogliono votare per il suo onorevole bambino) e naturalmente di finanziamenti. 
Il prelato, presidente della conferenza episcopale pugliese, giova ricordarlo, in cambio del suo eccellente appoggio per la rielezione (poi fallita) a governatore della Regione Puglia dell'uscente Fitto, dirottato successivamente in Parlamento, ottiene dall'allora giunta regionale un congruo finanziamento, poi bloccato, per la costruzione di infrastrutture sportive negli oratori di santa romana chiesa.   
Se l'olfatto non mi inganna qui forse si sente una certa puzza che ricorda molto, proprio il putrido afrore del...voto di scambio.

 
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