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"PIU' DEL CLAMORE DEGLI INGIUSTI TEMO IL SILENZIO DEGLI ONESTI"

 

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SILVIO DELLA MALORA

Post n°367 pubblicato il 28 Novembre 2006 da bargalla

                 immagine

Non mi chiamo Romano e non mi sento minimamente colpito, nemmeno "dal punto di vista umano" come ha invece dichiarato "il mortadella" dal malore che ha regalato all'immortale silvio e ai suoi servili barellieri, qualche secondo di salutare cacarella.
Mi sento decisamente più vicino all'ultimo della terra che in questo momento sta morendo nell'indifferenza generale e a quanti ogni giorno, anche in questo Povero Paese, tirano le cuoia e stramazzano al suolo nella più completa solitudine, senza riuscire purtroppo a vedere neanche l'ombra di un medico o lo straccio di un infermiere, che non davanti alla squallida sceneggiata di un sudaticcio e truccato riccastro che si squaglia sotto i riflettori delle telecamere come una stearica di putrido sego, richiamando al suo capezzale un esercito di archiatri trafelati, ossequiosi e indecentemente scappellati dinanzi all'insulso e danaroso  paziente, ospite privilegiato e riverito del settore Q dell'ospedale di don verzè.

Lo stressato imbonitore dopo aver infervorato la platea dellutresca è stato colto da una provvidenziale crisi lipotimica, una sincope, purtroppo lieve, per chiosare nel modo più teatrale possibile, il predicozzo sulla sua libertà di...svenire, provvidenzialmente intaccata dalla transitoria consapevolezza di essere giunto come un qualsiasi squallido e danaroso perdente al capolinea di un'avventura umana e politica che, a dispetto dell'incredibile risonanza di cui gode ogni suo peto, lo associa ad ogni comune mortale.
Lo hanno aviotrasportato per ospedalizzarlo in un seminterrato, al momento del desinare lo fanno riemergere, se fosse stato alloggiato qualche piano più su, di certo non avrebbe perso l'occasione per affacciarsi alla finestra e benedire i furbi e gli orbi!
Anche lui che si crede "invincibile" e "immortale" è costretto a fare i conti prima con un discolo menisco che fa crac per festeggiare correndo i suoi settant'anni e poi con un muscolo infiacchito dalla megalomania che ogni tanto batte per i cazzi suoi, regalandogli qualche extrasistole sopraventricolare, così giusto per gradire e per ricordargli una delle tante sciocche vanterie verbali che continuano a punteggiare come caccole di caimano, l'avventura umana di un creso che può comprare tutto ma non certo il bene più prezioso, visto che ad una certa età, nonostante i suoi tanti dottor Balanzone, fra i quali c'è qualcuno che lo crede davvero "immortale" (e sinceramente non so se dice così per prenderlo inconsapevolmente per il culo) arriva finalmente per tutti il momento in cui si deve giocoforza schiattare.
"Il tempo e l'età non hanno effetto su di me, perché ho approfittato di tutte le tecnologie messe a disposizione dalla scienza medica" così parlò silvio.
Citazione tratta dal Corriere della Sera del 26 febbraio u. s.

Magari quando sarà chiamato nel mondo dei più, si farà anche ibernare nel suo faraonico mausoleo aspettando di poter resuscitare a nuova vita.
Il novello Dorian Gray, in crisi di edonistica identità deve, però iniziare a farsene una ragione, il campanellino d'allarme suonato a Montecatini, preannuncia un ben altro rintocco.
Nonostante le tecnologie, la scienza medica, i lifting, i miliardi, le ville, il cerone, il mascara, l'implantologia dentaria e pilifera e la dieta a base di papaia, il suo organismo anche se full optionals e super controllato, sta inevitabilmente invecchiando.
Ma non tutti i mali vengono per nuocere, almeno per lui, visto che grazie al malore che lo ha colpito, è stato rinviato d'ufficio, per legittimo impedimento, come da richiesta del suo onorevole collegio difensivo, uno dei processi che ancora lo vedono, si fa per dire, sul banco degli imputati.
Se non avesse "marcato fogna" (uso di proposito un linguaggio da caserma) avrebbe trovato il tempo per presentarsi in un Aula del Tribunale di Milano?
O i suoi molteplici impegni parlamentari, sarebbero stati così tanti e pregnanti da fargli disertare ancora una volta le Aule di un Tribunale?
La prossima udienza di questo ennesimo processo è stato rinviato al Primo dicembre.
L'augusto paziente verrà dimesso domani, almeno così dicono i suoi megafoni e gli stessi  megafoni hanno annunciato che parteciperà il due dicembre in pompa magna, alla programmata marcia su Roma, magari in tenuta kitsch & fashion con felpa e maglioncino di cachemire blu vezzosamente annodato sul collo taurino, per protestare contro la "finanziaria" del governo Prodi.

 
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