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"PIU' DEL CLAMORE DEGLI INGIUSTI TEMO IL SILENZIO DEGLI ONESTI"

 

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COERENZA VORREBBE CHE...

Post n°406 pubblicato il 06 Marzo 2007 da bargalla

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Li chiamano "effetti collaterali" ma sarei curioso di sapere (mi si perdoni l'ingenuo ardimento) quali sono quelli per così dire diretti, principali ed efficacemente utili (sic) prodotti dall'umana follia, allorquando, la cieca violenza delle armi spegne quel barlume di cosiddetta "ragione" della quale non v'è traccia alcuna nell'operato di quanti pensano di poter risolvere ogni controversia affidando appunto alle armi una "ragione" che ogni giorno diventa barbarie, pazzia allo stato brado, e la cosa è ancor più incomprensibile se chi preme il grilletto si pone come difensore di una civiltà ritenuta "superiore" nella quale l'unica legge vigente è quella della giungla: la legge del più forte.
"Dacci oggi la nostra strage quotidiana" è questa la diabolica invocazione di un mondo che assiste impassibile alla quotidiana mattanza strategicamente ordita e attuata da troppi macellai nei dintorni di quello che fu l'impero ottomano.

L'odore del sangue sembra aizzare ancor più certi strateghi della malora nei quali di umano rimane ben poco, sembrano piuttosto bestie della peggior specie, cani rognosi che si sbranano fra loro per contendersi oltre alla preda, un territorio nel quale stabilire una supremazia tale da  permetter loro di spadroneggiare nell'impunità più totale, sopprimendo nel sangue ogni altro velleitario tentativo di giungere ad una pace che non sia quella decisa e imposta dallo zio sam.
Il nostro ministro degli esteri al Massimo non trova niente di meglio che dirsi "turbato" dall'ennesima strage di civili in Afghanistan (e dimentica l'Iraq), perpetrata col solito cainesco cinismo che caratterizza il comportamento di chi crede di essere sempre e comunque autorizzato a sguainare la spada nel nome di una pretesa superiorità che una certa ideologia non a torto ha definito "imperialista".
Mi domando come facciano ad indignarsi e a turbarsi un governo e un ministro che in definitiva sono complici e collusi con un sistema che non va tanto per il sottile, soprattutto considerando il modo ampiamente collaudato e illegale col quale i signori della guerra a stelle e strisce, attuano quella dottrina che li vuole al di sopra della legge e fa strame di un diritto internazionale nel quale qualcuno ha voluto far giocare all'Italia un ruolo più che sporco avallando scelte che sono in netta contraddizione anche con il dettato costituzionale.
Dicono che ci sono degli accordi internazionali da rispettare, delle alleanze nelle quali, guarda caso, certi alleati sono tali solo sulla carta, oserei dire igienica, di un patto nel quale il padrone si è scelto i servi e li ha chiamati "alleati" colonizzando un territorio, il belpaese, che pullula per l'appunto di servitù militari e nel quale tutto ciò che non è degno di essere portato alla luce del sole, viene classificato "top secret".   
Ho letto l'anticipazione di una lettera indirizzata al nostro presidente del consiglio scritta da Adolfo Perez Esquivel, premio Nobel per la Pace, che verrà pubblicata sul prossimo numero di "Latinoamerica".
Copio e incollo ampi stralci di quella lettera perché è la sintesi di un momento storico, l'attuale, nel quale l'Italia, sta giocando con il fuoco dello scontro di civiltà (recentemente evocato da un paio di cattivi maestri nostrani) e non è detto che non finisca per scottarsi del tutto.

"Caro Prodi...un detto popolare dice "Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei". E' un detto che potrebbe applicarsi alle relazioni internazionali del governo italiano, quando autorizza l'ampliamento della base degli Stati Uniti a Vicenza.
L'Italia e altri Paesi europei si trovano scossi per la loro sovranità e per l'uso dei propri aeroporti da parte degli agenti della Cia, per il sequestro e la tortura di persone segnalate dagli Usa come sospetti "terroristi".
La Giustizia Italiana ha iniziato il processo a ventisei nordamericani e a cinque italiani per il sequestro, a Milano, il 17 febbraio del 2003 di un imam egiziano, Abù Omar, catturato dagli agenti della Cia e trasportato prima nella base nordamericana di Aviano e poi nel vicino Egitto.
Il sequestro e la sparizione di persone, così come la tortura, sono crimini di lesa umanità e inoltre ci sono prove in tutta Europa dell'uso e dei metodi impiegati dagli Stati Uniti, molto simili a quelli delle dittature militari latinoamericane, come successe nell'Operazione Condor, che utilizzò "gruppi speciali" trasportando prigionieri da un paese all'altro, violando la sovranità, il diritto internazionale e generando insicurezza e impunità.
Il governo italiano non può ignorare che gli Stati Uniti violano sistematicamente i diritti umani. Nonostante questo, insiste nel dare l'autorizzazione per l'ampliamento di una base militare, senza tenere in conto il danno che questa decisione provoca al popolo italiano e all'umanità.
E' necessario rinfrescare la memoria...L'Italia ha dimenticato quello che è successo in Iraq con il sequestro di Giuliana Sgrena, il riscatto della giornalista e l'assassinio di Nicola Calidari che si adoperò per liberarla e l'impunità dei responsabili della sua morte protetti dagli Stati Uniti?
Il governo italiano ha dimenticato le bugie di Bush per invadere l'Afghanistan e l'Iraq? Ha dimenticato le torture, le vessazioni e le atrocità commesse contro i prigionieri nelle carceri dell'Iraq e nella base militare nordamericana di Guantanamo?...
E' necessario che il governo italiano inoltri la richiesta di estradizione del giudice al governo degli Stati Uniti. Paese che disconosce e scavalca le Nazioni Unite, i patti e i protocolli internazionali, nonostante sia uno dei Paesi che all'epoca appoggiò la creazione dell'Onu e la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.
Disgraziatamente il governo di Bush disconosce la storia...applica il terrorismo di stato negando lo stato di diritto.
Il parlamento europeo ha censurato i governi di dieci Paesi, fra i quali Italia, Gran Bretagna e Germania, per aver coperto i voli della Cia...
Questi governi si dichiarano "democratici" però agiscono negando lo stato di diritto ai cittadini e sono complici di gravi violazioni...
E' preoccupante che il governo Prodi, piuttosto che cercare la verità e la giustizia, preferisca occultarle e lasciare la situazione impunita, con il pretesto del "segreto di stato".
Qualunque Stato deve essere al servizio del popolo e mai il popolo al servizio dello Stato e meno ancora può permettere al governo di turno, l'occultamento di fatti che danneggino la sua sovranità...
E' un segno di speranza che il popolo italiano si sia mobilitato a Vicenza per chiedere al governo di non permettere l'ampliamento di una base militare degli Stati Uniti. Il mondo non ha bisogno di altre basi militari che impiegano risorse milionarie per la morte e la distruzione.
Risorse che dovrebbero essere investite per la vita dei popoli, per sconfiggere la fame nel mondo e promuovere lo sviluppo, dare un posto agli immigrati e non discriminarli.
E' necessario che il presidente Prodi sia coerente nel dire e nel fare.
Non è possibile parlare di democrazia e stato di diritto, quando si appoggiano politiche che attentano contro la vita dei popoli, imposte da un paese come gli Stati Uniti che, per quanto poderoso sia, viola sistematicamente i diritti umani, la sovranità dell'Italia e di altri Paesi mettendo a rischio l'umanità intera".

 
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