Post n°588 pubblicato il 04 Gennaio 2009 da A_L_W_A_Y_S
Che è facile sbagliare, sai? Se consideri un anno come fossero dodici mesi o trecentosesantacinque giorni. E basta. |
Post n°587 pubblicato il 31 Dicembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
Come quando hai le farfalle nello stomaco. Che poi a volte più che farfalle sembrano aironi, tucani, fenicotteri! Non lo so! Buon anno a te |
Post n°586 pubblicato il 28 Dicembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
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Post n°585 pubblicato il 26 Dicembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
Passi il pomeriggio a prender gelo per le vie di Bologna con un amico che incontri qualche volta per sbaglio nonostante da casa tua si veda casa sua e viceversa. |
Post n°584 pubblicato il 22 Dicembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
Natale. Lo spirito del natale. Quello che inizi a respirare diversi giorni prima. E per strada ci sono le luci che colorano e illuminano la città. Quello che ha il sapore della cioccolata. Di uvetta e canditi che scarti sempre dal panettone. Quello della stella sull’albero o dei babbi natali appesi ai terrazzi. È questo lo spirito del natale. Penso. Quello buono. °Buon Natale°. |
Post n°583 pubblicato il 21 Dicembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
Mi sono costruita un angolo di Natale in negozio. Ci siamo messe un paio di orecchini che ricordano lontanamente il cappello di SantaClaus. È dall’ottodicembre che strappando lo scontrino auguriamo buone feste, la mia collega dall’otto novembre. Qualcuno ci risponde con un ‘anche a voi’. Qualche volta aggiugono un buon lavoro o una buona giornata. Altre volte a malapena salutano. A chi ci chiede siete stanche rispondiamo con un no non molto convincente e nel frattempo si organizza il brindisi del 24. |
Post n°582 pubblicato il 21 Dicembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
Ci sono gli amici che partono: quelli che vanno giù dai parenti e quelli che tornano su a casa loro. E tu rimani come a voler essere la parte centrale, quella che accorcia le distanze. Buon viaggio cuori miei. |
Post n°581 pubblicato il 20 Dicembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
Stamattina ho visto per la prima volta casa mia. |
Post n°580 pubblicato il 12 Dicembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
E una parola in più, di troppo, a tuo favore ti crea imbarazzo. Quando ti fanno sentire importante anche solo per un momento o quando lui ti chiede un abbraccio. Solo perché ne ha voglia. |
“Scusi signora” Cosa glie ne frega a lei se le ho tutte. Deve per caso fare un sondaggio?. È una ricercatrice, forse. Di Oxford, magari. Quelle che fanno le ricerche stupide del tipo ‘le bionde tradiscono di più’. Alle 21 inizia Zelig, penso. Vai, affrettati, che se no poi arrivi in ritardo per far ridere la gente con la tua battutina. |
Post n°577 pubblicato il 06 Dicembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
Mi infastidisce quando te ne vai. Perché per tutto il tempo che viene dopo io ti sento ancora nell’aria. Come se qualcosa di te fosse più lento nei movimenti, come se fossi ancora accanto a me. E non so dargli un nome. È come un eco, ma i suoni non c’entrano nulla. Tu te ne vai. È questo il punto. E i tuoi gesti non li posso più vedere, e non so cosa guardi. Non è un volerti tenere sotto controllo. È un volerti tenere. Tutto qua. È nostalgia quella del giorno dopo. È crudele. È un assenza recente. È respirare un maglione lasciato in macchina. È un sassolino sul tappeto. È un telefono lasciato suonare: che poi rispondo per non farle diventare parole perse. Magari oggi pomeriggio passo a trovarti. È questo tutto quello che sei. Tu per me. È sopportare il freddo e non veder cadere neppure un fiocco di neve. È questo. |
Post n°576 pubblicato il 04 Dicembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
TITOLO: Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per la razza umana ci sia ancora speranza. [H.G.Wells] C’è ansia per l’8 dicembre. E io sono tranquilla. Tutti sono iperagitati per quello che verrà e io me la prendo comoda. La mattina parto persino cinque minuti dopo e prima di uscire dal parcheggio aspetto che il riscaldamento faccia il suo dovere. Quasi si potrebbe dire che ‘glie la do su’ e invece no. Sto solo ragionando su una cosa: i miei giorni lavorativi da 6 sono passati a 7 Un po’ come quella storia che per fabbricare un centesimo, il tesoro degli Stati Uniti ne spende 1,4. |
Alle otto e cinque esco. Il solito giro dei saluti. Le porte scorrevoli si aprono. Fuori piove e Lara si ferma un attimo prima di prendere la rincorsa e attraversare il parcheggio trasformato in laghetto. Apre l’ombrello e fruga nella borsa alla ricerca delle chiavi della macchina. L’accendino cade. È azzurro di Betty Boop. Mi chino per raccoglierlo e mentre mi sto rialzando ti vedo a due passi da me. Ti guardo due volte come se volessi essere sicura di averti vista e per un momento mi dimentico di tutto e quasi mi scappa un ciao. Lo afferro in tempo e non dico nulla. Poi penso che tu sei una di quelle persone che esce alle otto e cinque anche se sa che si chiude alle otto. Okey, sono solo cinque minuti e allora perché non esci alle sette e cinquantacinque? Penso che è sempre domenica quando ti vedo. Penso che sembra passato un secolo da quando non fai più parte della mia vita. Mi mancate. |
Post n°574 pubblicato il 30 Novembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
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Post n°573 pubblicato il 28 Novembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
"Io odio il natale" |
'Ti starò sempre fra i piedi. Fidanzati, sposati, fai quello che vuoi, qualunque cosa sia mi avrai fra i piedi. Ricordatelo. Scrivilo da qualche parte per promemoria. In un foglietto da tenere nel portafoglio. Magari passo, ti vedo felice, allora ti lascio stare ma non me ne vado.'
|pensavo, che credevo di andare a Ferrara e poi mi son ritrovata a Rovigo. E non so se basta, come promemoria intendo. Non so se basta questo. Ed ho capito quello che provo e quello che voglio. Che il giorno dopo soffro di nostalgia.! |
Post n°571 pubblicato il 19 Novembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
C’è ancora la stanchezza negli occhi. Di una sera passata a mangiar noccioline. |
Post n°570 pubblicato il 18 Novembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
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Post n°569 pubblicato il 17 Novembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
Come la ‘cassa senza carrello’… Che tutti pensano che equivale a dire ‘cassa veloce, massimo 10 pezzi’. E così vedi persone con il carrello sicure di se: ‘ho il carrello, ma ho solo tre pacchi d’acqua’. All’uscita si incastrano. Si chiama senza carrello perché lo spazio che c’è fra una cassa e l’altra è troppo ridotto per passare con il ‘bolide di metallo’. |
Non ce l’avrei mai fatta guardandoti negli occhi. Non è che non ho il coraggio, è che alla fine avrei ceduto e sarebbe stato sbagliato. Siamo troppo diversi, non avrebbe mai funzionato. Beltrame sa tutto di te, siete cresciuti insieme. Quante volte mi sono immaginato la vostra casa, le foto del vostro matrimonio. Solo chi è dentro una storia come la nostra sa che una volta che sei andato oltre il confine, l’altro ti sembra parte di te: pelle della tua pelle come sei ora tu per me, Nadine. Più familiare di mia sorella, di mio padre e mia madre. Odio chi ci ha detto che non avrebbe mai funzionato, ma è così. Se qualcuno cercasse le tracce della nostra storia, cosa troverebbe? La mia maglietta blu in fondo all’armadio. Due biglietti del cinema stropicciati. I nostri nomi vicini in un registro d’albergo. Che ci vuole in fondo a cancellare una storia così. [Fabio Volo - Aissa Maiga] |
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Nickname: A_L_W_A_Y_S
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Sesso: F Età: 39 Prov: BO |
AAAAAAALWAYSSS!
And I will love you, baby - always
And Ill be there forever and a day - always
Ill be there till the stars dont shine
Till the heavens burst and
The words dont rhyme
And I know when I die, youll be on my mind
And Ill love you - always
SBLOGGO
ODIO E AMO
Odio e amo. Forse vuoi sapere come faccio.
Non lo so, ma sento che mi succede ed è un tormento.
ODIO: la sensazione dell’essermi dimenticata qualcosa, l’odore del sigaro, i ritardi, il mio non sapermi tenere strette le persone, avere torto, essere tenuta per i polsi, i tirapacchi, l’odore di incenso e dell'asfalto, le code chilometriche in tangenziale, odio quella persona che mi ha trovato cambiata che ho deluso che ho ferito e forse realmente è l’unica cosa che ho odiato in vita mia.
AMO: i viaggi in macchina che non ti portano da nessuna parte, il primo caffè della mattina, i numeri dispari, i treni, il profumo dei libri nuovi e della benzina, Fabio e la Ste, tutto quello che è blu, i jeans a vita bassa, respirare nell'aria NarcisoRodriguez, stare sotto il piumone in inverno, Bologna, sedermi vicino al finestrino, i giri in macchina con l'Alessia, lo shampoo, Fabio Volo, quello Stupido Hotel, L'Egitto, le stradine strette di campagna, le metafore, le mie dugonghe, chi ti chiede ‘come stai?’ ed è realmente interessato alla risposta, mio papà, quei 5 mongoli che mi hanno cambiato la vita scolastica e che mi hanno fatto tanto crescere soprattutto Daniele.
e come dice Vasco ‘amo te…’
ERA IL 2008
Sì, questo è l'anno del capricorno e 9 cose belle, a cui dare valore, per il momento sono successe
SISSY & WOLF
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[(Grazie all'ingegnere rugbysta, permaloso, curioso che va a letto alle 4 del mattino e si porta il pc alle cene)]
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