Creato da maurizio.massari il 19/04/2007
blog informale dell'associazione allenatori pallacanestro giovanile

convenction apg

Per leggere o commentare i post sulla convenction apg del 9 e 10 giugno ad Imola aprire la tendina del box "tags" e cliccare su "convenction apg"

 

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Lettera aperta di Enzo Belloni

Leggi e commenta la lettera aperta di Enzo Belloni sulla futura normativa che renderà obbligatoria la qualifica di allenatore per allenare nei Campionati Giovanili di Eccellenza.
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Everything is very open with a precise clarification...
Inviato da: pure garcinia cambog
il 22/08/2013 alle 12:33
 
Molto interessante!
Inviato da: anonimo
il 22/08/2013 alle 12:31
 
Everything is very open with a precise clarification...
Inviato da: youtube
il 22/08/2013 alle 12:26
 
Ciao ragazzi, vorrei informarvi circa un Campus di Basket...
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Auguri per una serena e felice Pasqua...Kemper Boyd
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Ultimi Commenti


 
davidecast
davidecast il 05/05/07 alle 14:38 via WEB
Tanto per curiosità, che cosa si intende con nuove generazioni di allenatori o allenatori giovani? Ci sono dei parametri?Anagrafici?basati sugli anni di attività? o si parla di chi farà il corso di allenatore di base in futuro?

 
riccardo_zanni
riccardo_zanni il 05/05/07 alle 14:37 via WEB
Credo che un altro aspetto fondamentale, oltre al fatto, come diceva giustamente Patrik, che se un ragazzo inizia ad allenare "presto" sui 16-17 anni facendo l'assistente possa anche non avere la forza (soprattutto economica) di potersi permettere i corsi in giro per l'Italia, sarebbe quello di "abbreviare" la distanza, soprattutto in regione, tra un CNA e l'altro instaurando una comunicazione migliore. Molto spesso di una lezione tecnica fatta dall'allenatore X ad esempio a Bologna, a Reggio non se ne sa nulla e magari Reggio organizza proprio - anche se raramente - una lezione la sera stessa. Bologna non dista 200 kilometri e credo che una partecipazione più capillare anche alle lezioni tecniche aiuterebbe ad innalzare il livello del gruppo allenatori anche senza doversi sobbarcare corsi su corsi. Poi sarebbe bello, ma forse si chiederebbe troppo, che oltre ai commissari che girano per valutare gli arbitri nei GAP dell'Emilia Romagna ci fossero dei "commissari" disposti a valutare l'operato degli allenatori con meno di 5 anni di tessera, voi che ne dite?

 
patrick.pambianchi
patrick.pambianchi il 05/05/07 alle 14:30 via WEB
Io sarei interessato a partceipare, quando si potra avereun programma di massima delle due giornate??

 
patrick.pambianchi
patrick.pambianchi il 05/05/07 alle 14:26 via WEB
La non retroattività di una norma fa parte dell'ordinamento giuridico italiano da sempre o quasi, e fa eccezione solo in casi particolari che poco hanno a che fare con lo sport. Io invece mi chiedo: se la qualifica minima per allenare una qualsiasi squadra giovanile deve diventare quella di "allenatore", a cosa cavolo servono i 2 anni del corso da allenatore di base??? Per fare da assistente??? Quindi un ragazzo che inizia ad allenare deve fare 2 anni di corso da allenatore di base, poi avere due anni di attività federale certificata per poi fare altri due anni di corso da allenatore!!! Mi sembra evidente che ci siano grossi problemi di costi, tempo....e voglia che va ad azzerarsi perchè chiunque che inizi ad allenare dovrebbe avere in testa che tra l'inizio della sua attivita in palestra e il quando avra la soddisfazione di guidare anche solo una squadra under 13 provinciale passeranno minimo 5 anni. Mi sembra abbastanza assurdo. Appoggio in pieno invece l'innalzamento della qualifia per quanto riguarda i campionati d'eccellenza, anche se sappiamo tutti benissimo che almeno per 3-4 anni si andra aventi a deroghe.

 
miki.bazzi
miki.bazzi il 05/05/07 alle 13:03 via WEB
Grazie Giovanni, anche per la risposta all'altro messaggio. Volevo chiederti però a quale codice ti riferisci: al civile oppure ce ne è anche uno federale che deve essere rispettato?

 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/05/07 alle 08:28 via WEB
inviato da Giovanni Rubino fg Cao Miki, condivido in pieno quanto esposto e richiesto da te xchè Meriti e Competenze, Trasparenza e Lungimiranza, Non Discriminazione siano i postulati alla base di qualsiasi scelta finalizzata ad un qualunque comparto Educativo-Formativo della ns Società. Qui di seguito il mio pensiero sulla tematica sollevata da Enzo Belloni... Penso che 2 o 3 Master all'anno obbligatori con contenuti altamente mirati e specifici sulle problematiche del Settore Giovanile, tipo full immersion da 12-15h da svolgersi in weekend ad organizzazione regionale, con relatori qualificati su materie pertinenti ma non esclusivamente tecniche, siano la soluzione migliore xchè sia l'Allenatore di Base che l'Allenatore Nazionale, a prescindere dalla qualifica federale ottenuta, siano messi in condizione di acquisire COMPETENZE SPECIFICHE del settore: non basta un tesserino con una qualifica superiore, troppi di noi vanno in campo x ottenere subito un risultato immediato ed ottenere così credibilità e contratto garantito dal presidente di turno, il ns compito deve essere formare Atleti e Persone autonomi in campo e fuori, spesso invece il prodotto che si vede in giro è svilente, giocatori "automi" che eseguono senza capire ciò che fanno, insoddisfatti anche fuori dal campo. L'aspetto morale del ns lavoro quotidiano in palestra (che riteniamo essere l'humus dichiarato dai fondatori APG) quasi sempre si traduce sul campo in abiurazione della filosofia a parole condivisa, del fine lavoro di cesello quotidiano, della pazienza infinita xchè il ragazzo impari verificando, il tutto immolato appena viene amministrata la prima palla a due in nome della dea vittoria! Ad oggi, a mio avviso, sui campi c'è troppa presunzione e disonestà culturale, e questa non dipende dall'aver frequentato o meno Bormio, ma dall'abbracciare e condividere o meno un progetto ed un cammino consapevolmente più duro e meno gratificante in tempi brevi, ma certamente alla lunga maggiormente formativo per i ns atleti. Conosco, e penso di non essere il solo, "allenatori" che danno i ruoli fin dagli scoiattoli o che fanno schemi con dieci blocchi ad azione fin dagli U14, ciò che mi rattrista affrontandoli è che son poveri di idee e contenuti. tuo Giovanni Rubino fg tessera n. 16429

 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/05/07 alle 08:04 via WEB
Caro Miki, si ritiene che la disposizione non debba avere valore reotroattivo xchè..."La retroatività di una norma non è consentita dal codice. Chiunque di noi volesse "veramente", potrebbe opporsi"... tanto x conoscenza, non x proteggere alcuno. Tuo Giovanni Rubino fg

 
miki.bazzi
miki.bazzi il 04/05/07 alle 14:30 via WEB
Scusate, vorrei sapere perchè si ritiene “opportuno che la suddetta disposizione non debba avere valore retroattivo ma debba piuttosto riguardare le nuove generazioni di allenatori”. L’esperienza è solo una delle variabili su cui valutare le capacità di un individuo di svolgere un determinato compito. E non è neanche la variabile principale: molto più di essa contano talento e capacità di apprendimento. Non lo dico io, lo dicono i maggiori studiosi contemporanei. Se poi, come si dice in giro, con l’esperienza si acquisisce la conoscenza, gli allenatori che già da anni partecipano a campionati nazionali non avranno alcuna difficoltà a superare l’esame, no? Mi dispiace, non sono d’accordo! Temo che si voglia continuare a fare regole “comode”, che riguardano SOLO chi nel processo di formazione delle regole stesse non ha neppure diritto di partecipazione. Casualmente si tratta dei più giovani.

 
davidecast
davidecast il 26/04/07 alle 18:23 via WEB
in primo luogo, io ci sono, con quello che posso dare e tutta la voglia di ricevere e imparare. Caro Gio, tanto per avere un interlocutore, ma mi rivolgo a tutti, spero di non dire cose troppo scontate, ma a mio modo di vedere le cose il problema va posto anche in altri termini.Mi pare ottimale il tuo suggerimento di recuperare da altri contesti (altre professioni, università ecc.)il riconoscimento delle esperienze sul campo. credo anche che il percorso formativo di chi si occupa di ambito didattico, nel senso più ampio possibile, vada differenziato. questo mi pare sia una delle spinte dell'apg. Sarebbe forse meglio una formazione mirata per chi si occupa di settore giovanile e una altrettanto specifica per chi si occupa di adulti, perchè queste sono due categorie che hanno esigenze diverse. un po' quel che accade da alcuni anni nelle università, dove è nata la facoltà di scienze della formazione , obbligatoria per l'insegnamento alle scuole primarie, ben diversa dalla ssis, necessaria per insegnare, ad esempio alle superiori.A quanto ne so questo sistema fa un po' acqua, trova tutte le difficoltà di un progetto nuovo, ma a me sembra che il principio di fondo sia buono: Formazione diversa per formatori diversi. scusate se ho un po' divagato con esempi di ambito diverso, ma mi pare che il problema vada considerato anche da questo punto di vista. solo un pensiero, ciao a tutti.Davide Castrianni

 
enricociuffo
enricociuffo il 26/04/07 alle 11:21 via WEB
ovviamente volevo dire "questo"...
 
 
 

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