Creato da maurizio.massari il 19/04/2007
blog informale dell'associazione allenatori pallacanestro giovanile

convenction apg

Per leggere o commentare i post sulla convenction apg del 9 e 10 giugno ad Imola aprire la tendina del box "tags" e cliccare su "convenction apg"

 

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Lettera aperta di Enzo Belloni

Leggi e commenta la lettera aperta di Enzo Belloni sulla futura normativa che renderà obbligatoria la qualifica di allenatore per allenare nei Campionati Giovanili di Eccellenza.
(link dalla finestra tags)

 

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Ci sono!

Post n°6 pubblicato il 27 Aprile 2007 da miki.bazzi
 


Nel sottoscrivere con entusiasmo il programma di A.P.G, e nel constatare
con gioia l’adesione di persone che stimo, pubblico qualche riga in risposta
agli interventi fatti finora.
A quanto pare, bisognerà selezionare alcune persone che saranno abilitate ad
allenare nei campionati nazionali. Io suggerisco di farlo con principi di
MERITOCRAZIA, TRASPARENZA e NON DISCRIMINAZIONE. Vedi, Maurizio, a mio modesto
parere, fare prevalere il buon senso significa fare prevalere il merito, perché
il mio buon senso vuole che sia premiato chi ha più meriti.
 

LA TRASPARENZA
Nelle companies all’avanguardia si è DA ANNI sviluppata la prassi di
applicare il principio della trasparenza a qualsiasi forma di “recruiting” (si
potrebbe tradurre con “reclutamento”, ma il senso in inglese è più ampio perché
comprende anche quello che noi chiamiamo “selezione”): in pratica quando
bisogna operare una scelta, soprattutto in campo di Risorse Umane, è moralmente
obbligatorio rendere pubblica la lista dei criteri in base ai quali si seleziona,
la lista dei selezionati, e i motivi per cui gli esclusi sono tali. Un manager
ci mette firma e faccia. Cosa si gioca l’azienda? La reputazione! Sarà
giudicata dall’opinione pubblica e dai potenziali futuri lavoratori. Negli
altri Paesi questo concetto è “piaciuto” ed è stato esteso a cascata verso
tutti i settori della vita pubblica. In Italia evidentemente no: voi sapete
perché è stato scelto QUEL conduttore del telegiornale? Perché è stato nominato
QUEL manager? Perché è stato promosso QUELL’arbitro? In Italia non si sa, si
SUPPONE! E le supposizioni si prestano per loro natura alle strumentalizzazioni
di chi non è contento delle scelte.


Apro una parentesi e la metto sul personale, per fare un esempio: qualcuno
avrebbe potuto supporre che gli incarichi che ho ricevuto dal mio Comitato Regionale e dal Settore Squadre
Nazionali fossero il risultato del fatto che lavoro nella squadra dove allena
anche il Responsabile Tecnico Regionale, nonché ex RTT. Rivendico fermamente il
fatto che Maurizio Massari sia responsabile del mio settore giovanile, e prima
di questo mio amico, ma Vi garantisco che se avessi avuto il minimo dubbio che
questo potesse influenzare il processo della mia selezione (per la serietà e la
professionalità delle persone che vi erano coinvolte) non avrei mai accettato
quegli incarichi. Tuttavia, visto che ancora non so, ma solamente INTUISCO
perché sono stato scelto (ci sono dei criteri di scelta per gli RTT, sono
condivisibili, ma in quanti li conosciamo?) e poiché quello che ho scritto corrisponde
a quello che penso, finchè non ci saranno segnali di cambiamento, credo che non
accetterò più tali incarichi.


Chi mi conosce sa che non sono un grande tifoso del Mercato, tanto meno di
quello Globale così come è stato sviluppato, ma ammetto che a volte nel Mercato
nascono buone idee.


LA NON DISCRIMINAZIONE
Leggendo la lettera di Enzo Belloni, mi sono accorto di un grande problema:
un corso allenatori strutturato con trasferte lunghe due settimane e a
pagamento è fortemente discriminatorio! E’ discriminatorio nei confronti di chi
lavora, di chi ha famiglia e anche di chi studia, perché in quel periodo ci
sono gli esami e non è detto che mamma e papà vogliano/possano finanziare il
soggiorno in Valtellina! Insomma, è discriminatorio nei confronti di tutti,
tranne che i professionisti.

Propongo quindi che, come per tutti gli esami di questo mondo, sia
pubblicato un programma e siano consigliati dei materiali su cui studiare. Come
giustamente dice Davide Castrianni, i programmi devono essere differenziati tra chi vuole
allenare “senior” e chi “junior”. Devono essere pubblici anche i criteri di
valutazione (ad es. le capacità interpersonali e di comunicazione, le
esperienze fatte, le conoscenze acquisite durante il corso, ecc.). Infine, non
devono essere discriminati coloro che tale corso non possono frequentare:
rivendico imparzialità assoluta di giudizio per “frequentanti” e non.


Questo, secondo me, è l’atteggiamento da tenere tra persone civili, in un
Paese civile. Io e un mio amico parlavamo, a livello più macro, di queste cose
in Finlandia. Una ragazza tedesca ci disse “Ma allora ha ragione chi dice che
siete una Repubblica delle Banane”. La risposta è stata “E’ vero, a volte
sembra sia così. Ma abbiamo la speranza di poter cambiare le cose. Qualcuno,
come noi, ci crede…STILL…PROUD TO BE BANANEROS!”.


Michele Bazzi

 

 
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mi associo...

Post n°5 pubblicato il 26 Aprile 2007 da juanlu

bene. questo è un buongiorno e bentrovati a tutti. "Ci sono" sembra essere lo slogan di questa partecipazione e allora "contatemi" pure, sono qui con la solita umiltà di sempre, per il rispetto e l'affetto verso Maurizio; e un intento:
"essere PER" e non essere mai CONTRO, se non alla palese ingiustizia e ipocrisia...
io mi associo virtualmente, mi consocio alla "forza" non oscura che è alla base di un progetto, perchè nessuno voglia trovarci nulla di poco chiaro, ma tutti ne apprezzino lo spirito.
se la condivisione, il rispetto per le idee altrui e le proprie, la voglia di solidalizzare e socializzare possono iniziare a essere viste come BUONE PRASSI, allora sediamoci a questo tavolo, quelle BUONE PRASSI rinforziamole, e...trasferiamole serenamente.
Giovanni Lucchesi

 
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Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 25 Aprile 2007 da marcosav

Ottima idea e grande opportunità per tutti! Io ci sono e cercherò, per quelle che sono le mie capacità, di contribuire meglio che posso. Saluti

Marco Savini

 
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La lettera aperta di Enzo Belloni

Post n°3 pubblicato il 25 Aprile 2007 da maurizio.massari
 

Credo siate tutti al corrente della disposizione che rende obbligatorio, dall'anno sportivo 2008/2009, la qualifica di allenatore per tutte le categorie giovanili d'eccellenza, e probabilmente sarete pure a conoscenza del dibattito (ed anche delle proteste) che il suddetto provvedimento sta provocando...

La questione non è di poco spessore...
Di seguito trovate l'accorata lettera aperta di Enzo Belloni sull'argomento; ho deciso di pubblicarla perché ne sono rimasto molto colpito. 
Credo sia necessario studiare soluzioni sul retroattivo, a mio avviso, come è stato fatto con i Preparatori Fisici quando si è resa necessaria una specifica qualifica tecnica di ruolo, insediando una commissione tecnica che prenda atto delle richieste di "abilitazione d'ufficio" da parte di chi abbia svolto negli ultimi 3, o 5, o 10 anni attività specifica di settore giovanile...
Che prevalga il buon senso!!!
Da parte mia, per rispetto a ciò che ha fatto come istruttore giovanile nella sua carriera, sono disponibile a lustrare le scarpe di Enzo Belloni con la mia tessera di allenatore nazionale datata 1987 in via Vitorchiano. E vorrei non essere il solo!!!!
Saluti a tutti!
Maurizio Massari

Lettera aperta

 

 Presidente Federale FIP

 Presidente CNA

 Segratario Generale FIP

 Consiglio Federale

 Presidenti Comitati Regionali

 


Mi chiamo Enzo Belloni e da anni - con il brevetto di Allievo Allenatore - alleno squadre giovanili, comprese quelle Eccellenza nel settore della Scavolini-Gruppo Spar.
.
Le confesso che da quando mi hanno riferito che a partire dalla stagione sportiva 2008 - 2009, per l'iscrizione a referto nei Campionati giovanili d'Eccellenza sara' indispensabile il patentino di Allenatore, pur immaginando le ragioni che stanno alla base del provvedimento e riguarderanno certamente la maggiore preparazione richiesta a chi allenera' i giovani, Le confesso che ho provato e provo un moto di ribellione per una serie di ragioni che adesso provo a spiegarLe (inizio da quelle che in fondo considero meno importanti):

- il percorso per diventare allenatore non e' dei più' agevoli perche' vuol dire "sacrificare" anche nel periodo estivo la famiglia, se cosi' non fosse mi sarei - da tempo - iscritto al Corso

- due estati nelle quali chi lavora deve anche "sacrificare" un bel po" di giorni di ferie, oltre ai costi dello stesso, che ritengo alti per chi pianifica il sostentamento della propria famiglia, e non fa l’allenatore di professione; nemmeno ha velleità di allenare prime squadre.

- non c'e' nemmeno la possibilita' di pianificare l'impegno: la scadenza fissata costringe fin da questo luglio a iscriversi al primo anno per poter completare a luglio 2008 il corso (le faccio presente che ho saputo di questa nuova direttiva dopo il 10 marzo scorso, data nella quale era prorogata la presentazione della domanda della ammissione al corso)

- per chi come me aveva gia' programmato le proprie vacanze, dopo un anno di lavoro, allenamenti, partite, tornei disputati in occasione di ogni ponte, a Natale e Pasqua, per l'intero mese di giugno, una vera beffa . Per altro il nostro coinvolgimento nel settore giovanile va al di là del puro e semplice allenare, poiché siamo impegnati in molti progetti legati alla solidarietà (che potrà vedere nel sito
www.scavolini-gruppospar.it – sezione programma giovani – e nel sito www.basketbees.it legato al nostro minibasket).

 

Facendo un discorso più generale

 

Le devo dire che non comprendo come una nuova norma debba avere un effetto retroattivo, e come si possa stabilire che una nuova norma che vale per “allenatori” di settore giovanile non sia successiva ad una riforma dei corsi allenatori, in considerazione del fatto che ora si tratta di dare una competenza, immagino, non più una tessera o licenza, che dir si voglia!

La tessera, o patentino, o licenza per chi vuole allenare in serie superiori e senior, credo sia corretto che si ottenga da un corso, che abbia un costo, perché permette di allenare squadre semi professionistiche di fatto.

Ma perché si deve pagare per allenare giovani? Gli aggiornamenti dovrebbero essere gratuiti per chi vi partecipa (o solo con piccoli costi di iscrizione), perchè nella maggior parte dei casi gli istruttori di settore giovanile sono a rimborso spese.

Diverso è un master, che qualifica ed impegna a livello superiore: un po’ come per i corsi post universitari.

- si corre il rischio di non consentire a persone di provata esperienza (per altro io ho sostenuto anche il Corso per allenatori di Settore Giovanile, qualche anno fa!) la possibilita' di allenare in questi campionati, selezionando non gia' in ragione della qualita' ma del tempo libero.

Come probabilmente accadrà, saranno i più giovani ad accedere al corso, poiché aperti ad un percorso iniziato da poco.

Allora mi chiedo, perché non legare la possibilità di allenare il settore giovanile (in toto, e non solamente nei campionati di eccellenza, non capisco la differenziazione) solo per coloro che partecipano a delle continue riunioni di aggiornamento organizzate in ogni regione (come credo sia già progettato) e che abbiano una continuità superiore e durata nel tempo, più dei corsi organizzati a Bormio!

 

Credo sia veramente difficile in 15 giorni per un vostro istruttore comprendere la reale capacità di un allievo, che per forza di cose (se ragazzo giovane, come accade nella maggior parte delle situazioni) maschererà le sue conoscenze nella compiacenza verso i propri istruttori, o che, come nel mio caso, abbia allenato da più anni, abbia formato più giocatori che calcano i palcoscenici di serie superiori, abbia partecipato a più finali nazionali, abbia vinto più titoli giovanili, tornei, campionati ecc... Concedeteci la possibilità di aggiornarci svolgendo un servizio sul territorio, attraverso gli organi periferici del CNA, e non attraverso una regolamentazione che sembra più vessatoria che altro.

 

Con il più grande rispetto apro e chiudo una parentesi: mi sento comunque colpito perché facente parte di un settore verso il quale generalmente si avverte poca sensibilità e considerazione. Noi istruttori che da decenni operiamo per i giovani dobbiamo sottostare a regole che spuntano dall’oggi al domani e che non ci vengono spiegate a fondo, quando a più alto livello (vedi serie A e casi di allenatori che stanno in panchina fuori dalle regole o con regole inventate ad hoc….) si può fare qualsiasi cosa in barba ai regolamenti. E’ la base che deve dare un esempio, o sono i vertici che dovrebbero farsi carico di questo?



Gentile Presidente, al di la del fatto che la Societa' per la quale alleno non affiderebbe mai una propria squadra giovanile a chi, pur in possesso di tutti i patentini di questo mondo, non dimostrasse  tutti i giorni competenza, serieta' e passione,

 

LE CHIEDO

 

Se non di cancellare il provvedimento e di organizzare un percorso formativo diverso, almeno di renderlo efficace per quei giovani che iniziano adesso il percorso dei vari corsi di Allievo Allenatore e di Allenatore di Base (che in partenza sapranno già cosa li aspetta per poter allenare certe categorie).

L'occasione mi e' gradita per inviarLe i più' cordiali saluti.

Enzo Belloni

 
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apg - oltre la sigla

Post n°2 pubblicato il 19 Aprile 2007 da maurizio.massari
 
Foto di maurizio.massari

Nasce il 14 aprile a livello nazionale apg, ma vorrei mettere immediatamente in secondo piano gli aspetti formali della cosa per spiegarne invece significati, opportunità e modalità.

Proprio questa credo sia la chiave: apg, al momento, è un'opportunità. Anzi, l'opportunità. L'opportunità di dire la propria opinione, di trasmettere le proprie sensazioni, di cercare uno scambio con chi condivide gli stessi contesti e trasmette gli stessi valori, ma anche un confronto tra orizzonti operativi diversi e modalità di porsi non condivise. Come l’apg andrà concretamente a caratterizzarsi verrà deciso nella convention nazionale che si terrà entro giugno, aperta a tutti e in cui ogni associato (anche al momento) potrà fattivamente dire la propria. Il significato presente e futuro credo si giochi sul fatto che apg in questi due mesi possa esprimersi come un movimento di opinione, un libero pensiero sulla pallacanestro giovanile quanto più possibile interattivo e coinvolgente legato alle modalità di concepire e agire il nostro ruolo di istruttori. 

Iniziamo così quindi: apriamo la prima sede territoriale (non riconosciuta) di apg in modo virtuale con questo blog.

Non vuole essere un ufficio, perché vorrei quanto più possibile lasciarne al di fuori tutti i formalismi; né però vorrei che divenisse un bar in cui uno entra semplicemente a bere un caffé e a dire scontatezze. Vorrei che fosse, virtualmente, qualcosa di simile ad un ritrovo di appassionati. Come quando ci troviamo alle serate di Ettore Zuccheri a Budrio: si sta insieme con grande gradevolezza perché si condivide in modo viscerale la stessa passione; si parla di basket a 360° perché è il nostro universo relazionale, ma poi in forma più o meno strutturata qualcuno tra i “saggi” lancia un argomento tecnico, ma anche pedagogico, ma anche filosofico e lì si ascolta, ci si scambiano pareri ed opinioni, si cerca con grande rispetto ma anche grande coscienza di uscire dalla serata più consapevoli e più ricchi dentro. E forse anche allenatori migliori, professionisti più preparati o appassionati più competenti; ma quello tecnico, anche se centrale, credo sia solo uno dei molteplici aspetti di crescita che un istruttore di settore giovanile deve inserire nel suo percorso di maturazione ed evoluzione. 

Vorrei, in sintesi, che questo blog divenisse il territorio di scambio in cui si concretizza il nostro essere istruttori: appassionati, interattivi, coinvolti e coinvolgenti, professionali, accessibili, sempre e comunque disponibili a condividere con altri la nostra esperienza… Dunque, quale strumento meglio della rete per concretizzare questo ideale di modello!

Il blog funziona così: tutti possono leggere e commentare ciò che viene pubblicato, ma solo chi è registrato e quindi formalizza la propria identità può pubblicare. Ci sono regole precise di pubblicazione determinate dal gestore, ognuno pubblica sotto la sua precisa responsabilità. Inoltre c’è un codice morale che desidero chiarire da subito:

CHIUNQUE SI REGISTRI LO FACCIA CON NOME E COGNOME EVITANDO NIKNAME. La pertinenza di ciò che viene pubblicato deve ricondursi al significato sostanziale e morale di quanto esposto in precedenza.

CHIUNQUE COMMENTI DA NON REGISTRATO SPECIFICHI COMUNQUE NOME E COGNOME IN MODO DA RENDERE PALESE LA PROPRIA IDENTITA’. La pertinenza e il significato dei commenti alle discussioni che via via verranno aperte, per quanto possa e debba riguardare opinioni discrepanti e divergenti tra loro, deve quanto più possibile attenersi allo spirito che anima l’apertura di questo blog.

INVITO CHIUNQUE LO DESIDERI A DIRE: “Io ci sono!” REGISTRANDOSI o semplicemente specificando NOME e COGNOME in commento a questo post che, spero, ed esclusivamente per merito vostro in quanto io volutamente mi asterrò quanto più possibile dal farlo, sarà il primo di una lunga serie. Registrarsi nel blog non comporta al momento alcun vincolo di associazione.

Buon blog a tutti, quindi: la sede informale di apg Emilia Romagna è, sempre e comunque informalmente, aperta!!!

 
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