Riflessi dell'animaTutto quanto concerne l'anima si svela spontaneamente ed ogni sforzo razionale non fa che allontanarla. Questo perché la sua natura non è fenomenica. Si coglie col cuore, come una poesia o un'opera d'arte. Si sente, si ama, ma nessun concetto, come ombra fugace, è ad essa adeguato. |
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Prenderò la tua mano e condurrò il tuo cuore, nel mio castello di sogni, al cospetto del mare. Correremo incontro ad un passato di gioia, con intatte speranze e ritrovate illusioni. Spezzeremo il rimpianto, le infrante certezze, il vuoto feroce di attimi inutili. E il vento del nord, lambendo il tuo viso, ci spingerà lontano, ad orizzonti di luce. vda
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Distesa su un giaciglio di paglia, rosa bianca d’inverno, te ne stai, occhi socchiusi, e guardi il tuo bambino, destinato a cambiare il mondo. Ma per te è un bambino, solo un bambino, il tuo, il più bello di tutti i bambini. Il tuo respiro si fonde con il suo, gli sorridi e il sorriso illumina i suoi occhi. La voce di un Angelo ha cambiato la tua vita di povera e umile fanciulla e dal tuo seno è nato un Re. Un Re bambino che tu nutrirai, proteggerai, difenderai dalle insidie della vita. Ti preoccuperai per Lui, prima che per te stessa, anche se già conosci il suo umano destino, crudele e sublime ad un tempo, e non ti è dato impedire che esso si compia. Ma ora puoi viverla questa storia che parla dell’Amore che ha ricongiunto il Cielo e la terra, quell’Amore di cui tu, rosa bianca, sbocciata d’inverno, sei divenuta Madre, la Madre dell’Amore universale. Sì, tu, proprio tu, Maria. vda |
Gemmea l'aria, il sole così chiaro che tu ricerchi gli albicocchi in fiore, e del prunalbo l'odorino amaro senti nel cuore... Ma secco è il pruno, e le stecchite piante di nere trame segnano il sereno, e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante sembra il terreno. Silenzio, intorno: solo, alle ventate, odi lontano, da giardini ed orti, di foglie un cader fragile. E' l'estate, fredda, dei morti. Giovanni Pascoli |
Chiaro di luna, pallido bagliore che veste la nostra malinconia; nell’umida notte, un pianoforte risveglia parole solo sfiorate, forse fuggite; sorprendente incanto che, impudente, ignora lo spazio che ci divide ed un tempo troppo breve, impalpabili pensieri che volano sui nostri cuori a colmare il desiderio di corrisposte carezze, mentre piccole nuvole, in un cielo cobalto, stendono silenziose una coltre sui tuoi sogni e sui miei. vda |
Oh! Io vorrei tanto che tu ricordassi i giorni gioiosi quando eravamo amici. Allora, la vita era più bella e il sole più ardente di oggi. Le foglie morte si accumulano; vedi, io non ho dimenticato… Le foglie morte si accumulano, come i ricordi ed i rimpianti, e il vento del nord le trascina nella fredda notte dell’oblio. Vedi, non ho dimenticato la canzone che tu mi cantavi. E’ una canzone che ci raffigura: tu, tu mi amavi ed io ti amavo e noi vivevamo l’uno insieme all’altra, tu che mi amavi ed io che ti amavo. Ma la vita separa chi si ama, pian piano, senza far rumore, ed il mare cancella sulla sabbia i passi degli amanti separati. Le foglie morte si accumulano, come i ricordi ed i rimpianti, ma il mio amore silenzioso e fedele sorride sempre e ringrazia la vita. Io ti amavo tanto, tu eri così graziosa, come posso dimenticarti? Allora, la vita era più bella e il sole più ardente di oggi. Tu eri la mia più dolce amica, ma io non ho ormai che rimpianti. E la canzone che tu cantavi sempre, sempre io la sentirò! Jacques Prévert |
Languide note di un piano accompagnano le pigre voci della città dormiente, un bandoneòn intona una dolente melodia confidata da un cuore che canta perduto la sua solitudine; un mesto violino spinge i pensieri, come nuvole mosse dal vento, occhi che bucano il buio dei vicoli, incontro e passione, carezze d’amore, interrotte dal dubbio, dall’abbandono; e l’alba ascolta le ultime note di un sogno che sfuma, nel malinconico vuoto di un rinnovato rimpianto. vda |
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Questo messaggio è dedicato ad un'amica che sta attraversando un momento difficile, nella speranza che le possa essere di conforto. di male perché dovessimo subire una tale punizione. Ma la risposta non c’è o, semplicemente, non è alla portata delle nostre limitate menti, dei nostri poveri cuori. Non possiamo che chinare il capo e, fiduciosi, sperare in un domani più sereno. |
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