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Un blog creato da venditore_diaquiloni il 10/08/2007

Riflessi dell'anima

Tutto quanto concerne l'anima si svela spontaneamente ed ogni sforzo razionale non fa che allontanarla. Questo perché la sua natura non è fenomenica. Si coglie col cuore, come una poesia o un'opera d'arte. Si sente, si ama, ma nessun concetto, come ombra fugace, è ad essa adeguato.

 
 

 

Nostalgia di un sogno

Post n°28 pubblicato il 09 Gennaio 2008 da venditore_diaquiloni
 




Prenderò la tua mano
e condurrò il tuo cuore,
nel mio castello di sogni,
al cospetto del mare.

Correremo incontro
ad un passato di gioia,
con intatte speranze
e ritrovate illusioni.

Spezzeremo il rimpianto,
le infrante certezze,
il vuoto feroce
di attimi inutili.

E il vento del nord,
lambendo il tuo viso,
ci spingerà lontano,
ad orizzonti di luce.

vda

 

 
 
 

Rosa bianca d'inverno

Post n°27 pubblicato il 21 Dicembre 2007 da venditore_diaquiloni
 









Distesa su un giaciglio di paglia,
rosa bianca d’inverno,
te ne stai, occhi socchiusi,
e guardi il tuo bambino,
destinato a cambiare il mondo.
Ma per te è un bambino,
solo un bambino, il tuo,
il più bello di tutti i bambini.
Il tuo respiro si fonde con il suo,
gli sorridi e il sorriso
illumina i suoi occhi.
La voce di un Angelo
ha cambiato la tua vita
di povera e umile fanciulla
e dal tuo seno è nato un Re.
Un Re bambino che tu nutrirai,
proteggerai, difenderai
dalle insidie della vita.
Ti preoccuperai per Lui,
prima che per te stessa,
anche se già conosci
il suo umano destino,
crudele e sublime ad un tempo,
e non ti è dato impedire
che esso si compia.
Ma ora puoi viverla
questa storia che parla
dell’Amore che ha ricongiunto
il Cielo e la terra,
quell’Amore di cui tu,
rosa bianca, sbocciata d’inverno,
sei divenuta Madre,
la Madre dell’Amore universale.
Sì, tu, proprio tu, Maria.

vda

 
 
 

Spazi

Post n°26 pubblicato il 07 Dicembre 2007 da venditore_diaquiloni
 

Spazi di luce,

sublimata astrazione
di vane certezze,
di esigui chiarori
dell’anima,

caldi spazi assolati,
crogiolarsi del pensiero,
introspezione dolente.

vda

 
 
 

Novembre

Post n°25 pubblicato il 18 Novembre 2007 da venditore_diaquiloni
 
Tag: poeti




Gemmea l'aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l'odorino amaro
senti nel cuore...

Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.

Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile. E' l'estate,
fredda, dei morti.

Giovanni Pascoli

 
 
 

Clair de lune

Post n°24 pubblicato il 01 Novembre 2007 da venditore_diaquiloni
 



Chiaro di luna,
pallido bagliore
che veste
la nostra malinconia;

nell’umida notte,
un pianoforte risveglia
parole solo sfiorate,
forse fuggite;

sorprendente incanto
che, impudente, ignora
lo spazio che ci divide
ed un tempo troppo breve,

impalpabili pensieri
che volano sui nostri cuori
a colmare il desiderio
di corrisposte carezze,

mentre piccole nuvole,
in un cielo cobalto,
stendono silenziose una coltre
sui tuoi sogni e sui miei.

vda

 
 
 

Les feuilles mortes

Post n°23 pubblicato il 24 Ottobre 2007 da venditore_diaquiloni
 




Oh! Io vorrei tanto che tu ricordassi
i giorni gioiosi quando eravamo amici.
Allora, la vita era più bella
e il sole più ardente di oggi.
Le foglie morte si accumulano;
vedi, io non ho dimenticato…
Le foglie morte si accumulano,
come i ricordi ed i rimpianti,
e il vento del nord le trascina
nella fredda notte dell’oblio.
Vedi, non ho dimenticato
la canzone che tu mi cantavi.

E’ una canzone che ci raffigura:
tu, tu mi amavi ed io ti amavo
e noi vivevamo l’uno insieme all’altra,
tu che mi amavi ed io che ti amavo.
Ma la vita separa chi si ama,
pian piano, senza far rumore,
ed il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti separati.

Le foglie morte si accumulano,
come i ricordi ed i rimpianti,
ma il mio amore silenzioso e fedele
sorride sempre e ringrazia la vita.
Io ti amavo tanto, tu eri così graziosa,
come posso dimenticarti?
Allora, la vita era più bella
e il sole più ardente di oggi.
Tu eri la mia più dolce amica,
ma io non ho ormai che rimpianti.
E la canzone che tu cantavi
sempre, sempre io la sentirò!

Jacques Prévert

 
 
 

Oblivion

Post n°22 pubblicato il 20 Ottobre 2007 da venditore_diaquiloni
 





Languide note
di un piano
accompagnano
le pigre voci
della città dormiente,
un bandoneòn
intona
una dolente melodia
confidata
da un cuore
che canta perduto
la sua solitudine;
un mesto violino
spinge i pensieri,
come nuvole
mosse dal vento,
occhi che bucano
il buio dei vicoli,
incontro e passione,
carezze d’amore,
interrotte dal dubbio,
dall’abbandono;
e l’alba ascolta
le ultime note
di un sogno
che sfuma,
nel malinconico vuoto
di un rinnovato
rimpianto.

vda

 
 
 

Forse

Post n°21 pubblicato il 17 Ottobre 2007 da venditore_diaquiloni
 


Un giorno, forse,
cercherai
uno squarcio di sole
che illumini la tua vita
e scoprirai
di aver lasciato svanire
il tuo sogno più intenso.


Un giorno, forse,
rileggerai i mille versi
che ti ho dedicato
e ti accorgerai
che quelle parole
erano scritte
con un inchiostro
che hai lasciato sbiadire.


Un giorno, forse,
ricorderai l’amore
che ti ho donato
e vorrai ritrovarne
ogni impetuoso palpito,
ogni inatteso sussulto.

Quel giorno, forse,
tu mi cercherai.
Ma io non ci sarò,
non correrò più da te,
non vivrò più, come allora,
della luce dei tuoi occhi…

forse…

vda

 
 
 

Canzone d'autunno

Post n°20 pubblicato il 14 Ottobre 2007 da venditore_diaquiloni
 
Tag: poeti



I singhiozzi lunghi
dei violini d'autunno

mi feriscono il cuore
con languore
monotono.

Ansimante
e smorto, quando

l'ora rintocca,
io mi ricordo

dei giorni antichi
e piango;

e me ne vado
nel vento ostile

che mi trascina
di qua e di là

come la foglia
morta.


Paul Verlaine

 
 
 

Pensieri

Post n°19 pubblicato il 10 Ottobre 2007 da venditore_diaquiloni
 

Questo messaggio è dedicato ad un'amica che sta attraversando un momento difficile, nella speranza che le possa essere di conforto.

Ho cliccato sul tuo nick e sono entrato ancora una volta sul tuo profilo. Quello sfondo color della notte, così caldo e rassicurante, quelle foto straordinarie, quei brani intensi, che invitano alla riflessione. Viene davvero la voglia di escludere il resto del mondo e ripiegarsi in se stessi, per ascoltare l’eloquente silenzio della propria anima,cullati dalle note di una malinconica canzone, che ha il sentore di un tempo passato, di emozioni giovanili che non si vogliono spegnere e continuano, dolci, ma inesorabili, a stringere il nostro cuore.

 
E nella riflessione, non si può che prendere atto di come le vicende della vita ci rendano inermi, come dei fuscelli, che, piegati dal vento, oppongono un’inutile resistenza, sino a che quella forza, molto più grande di essi, impietosamente li spezza, e ricordarci che siamo gli strumenti di un impenetrabile disegno più grande di noi.
 
Abbiamo percorso una lunga via, abbiamo superato molte situazioni difficili, ma la nostra fragile natura continua ad ostacolarci, a farci inciampare, proprio mentre pensiamo di aver raggiunto quello stato ideale, in cui ci accucciamo, sperando che duri per sempre. E quando accade qualcosa di grave che turba quest’equilibrio, ci sentiamo offesi, traditi, ci chiediamo perché doveva accadere proprio a noi, cosa abbiamo fatto
di male perché dovessimo subire una tale punizione.

Ma la risposta non c’è o, semplicemente, non è alla portata delle nostre limitate menti, dei nostri poveri cuori. Non possiamo che chinare il capo e, fiduciosi, sperare in un domani più sereno.

 
 
 
 

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