Oltre la nebbia..

con le nuove scoperte ,dobbiamo rinforzare le fondamenta delle nostre conoscienze o il nostro mondo crollerà.

 

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« ERCOLE IL MITO20000 anni di civiltà ne... »

PRIMA DEGLI ANGELI IL MITO

Post n°8 pubblicato il 30 Novembre 2009 da spittara

 

INTRODUZIONE .... http://astrolarie.blogspot.com/

Prima che le mie ricerche dessero dei risultati ...ottenuti semplicemente interagendo con la metereologia..hò studiato e sperimentato esercizi fisici in relazione a variazioni della forza di gravità. Tutto ciò al fine di arrivare il più possibile vicino al punto nel quale il possibile diventa impossibile e subentra il desiderio di fare di più dando vita a sogni e leggende.

Una visione coerente aiuta a distinguere e a riconoscere le orme del pasaggio nella storia di condottieri o re sacerdoti dotati e potenti.

Forse non sono solo un cacciatore di onfalos, ma anche un replicante che è stato in grado ri ricalcare i passi e gli spostamenti di personaggi che avevano inciso profondamente e a lungo il nostro campo magnetico geodetico.

Sono riuscito dove altri fallivano da 2000 anni ma non sono un medium, ripercorrere eventi e fatalità rinnova leggende e miti di altri tempi che comunque si adattano ad un era moderna. Voluti dalla dimensione dei sogni come massima esaltazione ed esempio di democrazia torneranno in un oblio forse per sempre ,da dove sono appena risorti e da dove forse mai più nessuno riuscirà ad svegliarli ,e con loro perderemo la grande opportunità. La nostra è stata l'era della speranza ,quella che a dato inizio al terzo millennio, ma la stoltezza e la cecità della nostra civiltà che l'anno rifiutata ci stanno già accompagnando in un futuro buio.

Se i grigi esistessero davvero avrebbero già preso in custodia gli antichi codici della genesi e dell'evoluzione per donarli ad un mondo più degno.

 

 

 

Nuovi siti vengono scoperti e si continua a retrodatare anche la civilta sud americana .

 

ciao, ti comunico che sono giunto alla conclusione della traduzione delle steli di Gobekli Tepe e ho publicato i risultati sul mio sito.
Se puoi contribuisci anche tu a divulgarli, Per troppi anni questa importantissima scoperta è rimasta censurata, e ora si stanno inventando chissà quali teorie, non pretendo di sapere tutto sull’argomento ma con questa tesi sò quello che dico e mi sono limitato soltanto ad un confronto con i codici geodetici, con la speranza di indirizzare gli archeologhi che non hanno interesse di speculare sulla giustra strada.

La spaventosa super attività sismica sul nostro pianeta,degli ultimi mesi, si è stabilizzata soltanto quando è stata data ufficialmente la notizia di questa scoperta nel nostro paese. Ora che dopo 15 anni sta a noi l’ultima parola!
Siamo i pionieri che sono saliti più in alto di tutti,  giriamo la lavagna!!!!!

Speriamo che questo non sia l'inizio di un nuovo allarme, dette strutture sono troppo simili a  quelle dell'isola di Minorca. Porterebbero cosi a retrodatarle di molti millenni. Su molte steli di Gobekli Tepe, nella parte superiore sono presenti i particolari incastri che indicano la presenza di un monolite trasversale disposto al di sopra della stele. Al momento non viene tenuto conto di questi dettagli che renderebbero del tutto simile questo sito a quello di Minorca, ma il problema vero è un altro; si tratta dell'allineamento tra i siti della Val di Turrite, Minorca, e Malta, tracciando una bisettrice da Minorca per l'esatta metà che divide la distanza fra gli altri due siti, tale linea passa esattamente per il Vesuvio! Ora considerando come mal interrpretando le testimonianze di Gobekli Tepe, la tenzione geofisica sia stata esasperata fino ad raggiungere un aumento di attività senza precedenti, speriamo che non venga testardamente ripetuto lo stesso errore da parte dei nostri "grandi studiosi".

IL messaggio delle steli di Gobekli Tepe e proprio quello di: "attivare e stimolare l'attivita geofisica in maniera coordinata, attraverso l'influsso magnetico determinato dal megalitismo preistorico e parametri accuratamente studiati con decine di millenni di esperienza accumulata durante la preistoria, per essere ottimali a misura di uomo. Cioè di scarsa frequenza, intensità e soprattutto con sprigionamenti dell'accumulo di tensione in fasi diurne ansiche notturne, in aree disabitate e in fondo agli oceani. Disertare tali parametri significa il diretto contrario, proprio ciò che si è verificato nell'anno 2007,del resto il premonitoraggio di ottimizzazione preventiva globale presentato in questo blog non sarebbe stato possibile se tutto ciò non esistesse.

Questo è un l'indirizzo di un sito provvisorio dove spiego nel dettaglio l'argomento:

http://archeoastronomia-geodetica.blogspot.com/

http://archeoingegneriageodetica.blogspot.com/

http://blog.chatta.it/attilius/default.aspx

                     seconda parte ; il carro dorato e Fetonte.


La favola narra dunque di Fetonte, figlio del Sole e di Climene, offeso da Epafo, altro
giovane dio dell’Olimpo. Questi insinuava che Fetonte non fosse in realtà figlio del
Sole.  Fetonte in lacrime si recò dalla madre per supplicarla di fornirgli una prova che
il Sole era veramente suo padre. Allora Climene, per calmare il figliolo, chiese al Sole
che permettesse al figlio Fetonte di guidare almeno una volta il fiammeggiante carro
solare, che dal principio dei secoli egli conduceva ogni giorno lungo l’arco del cielo.  
Il Sole sulle prime si oppose, conoscendo l’immane fatica e difficoltà che tale guida
comportava. Ma poi dovette cedere alle preghiere della moglie e alla tormentata
insistenza del figlio. Unse di sacri unguenti il volto del figlio perché potesse
sopportare le fiamme e ordinò di aggiogare i quattro splendidi cavalli bianchi.  
Fetonte, bramoso di dimostrare il proprio valore, balzò sul carro. Ma ahimè, ben altro
polso occorreva per trattenere sul giusto cammino la quadriga di fuoco!  
I cavalli presero la mano all’inesperto auriga, si avvicinarono troppo alla Terra. Arsero
foreste e montagne; i fiumi e i laghi essiccarono. Fu così che le popolazioni dell’Etiopia
divennero da allora scure di pelle; il Nilo, terrorizzato, per non restare interamente
all’asciutto nascose le proprie sorgenti nel cavo dei monti. Così proseguendo nella sua
corsa pazza il carro del Sole avrebbe distrutto tutta la Terra. Fu allora che Zeus,
impietosito verso gli uomini, vibrò un fulmine sul carro e Fetonte in fiamme precipitò
nel fiume Eridano. 
Accorsero le Eliadi, sorelle dell’infelice giovane, le quali tanto piansero l’amato fratello
fino a che Zeus pietoso le trasformò in  pioppi e le loro lacrime in ambra.  

 

In questo racconto ritroviamo  i temi principali, le descrizioni, le scenografie, i concetti e le iterpretazioni, relative alle immagini della litolatria principale, attravrso le figure della quale tutto il racconto esprime un senso legato ai due diversi modi di interpretare le 2 divinità folgoratrici principali che molto si somigliano.
 Quello che più ci interssa, è il perchè di queste interpretazioni ,come mai vengono messe a confronto, e in relazione con una catastrofe planetaria che rievoca qualche cosa peggiore di un diluvio o la causa scatenante del diluvio stesso, induividuabile in un impatto meteoritico.
Tutte queste risposte sono allo stesso tempo la chiave e un ulteriore  prova per individuare nell' onfalos principale lo strumento e quindi il codice relativo ai culti sui ferri meteoritici ...
Lo schema delle immagini è molto semplice, sono le stesse riproposte da sempre in maniera standard anche sulle selci, le più evidenti ed in rilievo del primo gruppo, e del decondo grupo che si sovrapongono a quelle del primo, ma in una posizione capovolta.
la superfice è quindi la stessa cambia la posizione nel quale porre lo strumento affinche siano visibili.  Il pimo insieme inquadra le figure poggiando lo strumento sulla base più piatta, sulla quale viene spontaneo poggiare l'omfalos, la divinità folgoratrice sul cocchio è vista da davanti, ha le braccia aperte e scaglia le grandi folgori, è rasente al bordo iferiore, mentre in primo piano in alto in colore chiaro ci sono le teste dei draghi. /bes e unicorno/nfuegyu..
l'innovazione o il cambiamento che introduce questo mito sta appunto nell' identificare in questa che era la divinità folgoratrice principale, ricordata in tutte le più antiche civiltà dove compaiono le divinità con le due folgori o serpenti , da Creta a Tiaquanaco, la figura del figlio Fetonte, il quale passando troppo vicino alla terra la incendia , l'interpretazione scaturisce dal fato che la figura in questione è molto più vicina alla base della pietra, come il Fetonte che si avvicinò troppo alla terra.
Il ruolo della divinità principale, il padre Sole passa alla divinità folgoratrice che scaglia una sola folgore, visibile capovolgendo la pietra sulla superfice in cui può ruotare come una trottola o meglio come una bussola geomantica, la figura si può riconoscere non solo dalla folgore, ma sopratutto dal fato che è anche essa sul cocchio è ha davanti le sagome di cavalli , è la figura dalla quale deriverà la costellazione del Saggittario. La sua posizione è però vicino alla parte superiore della superfice, alza il braccio e scaglia una folgore in alto orizzontale verso destra, si trova sopra i due vulcani, dai quali deriva il mito sulla provenienza del cocchio del sole, in pratica sta più in alto, scaglia in alto e il cocchio viene dal vulcano, la nuova l'intrpretazione del Sole è fatta.

 

Il nuovo mito fu necesario, in una terra dove la sua immagine era presente ovunque più che da ognia altra parte , non era sufficente interpretarla in un altro modo o sostituirla,

 con lo stesso strumento si interaggiva nei culti dei meteoriti sia per accompagnarli al suolo sia per respingerli, se ne trova memoria fino nella tradizione dei primi re di Roma. Al tempo di Numa Pompilio a Roma una meteorite ferrosa veniva venerata sotto forma di un piccolo scudo. Si riteneva che chi ne fosse entrato in possesso avrebbe avuto il dominio del mondo, e per questo i sacerdoti Romani si affrettarono a forgiarne molti altri simili al primo per scoraggiarne il furto. Numa pompilio non era certamente uno stupido, al contrario viene ricordato con il re sacerdote più grande che abia mai avuto Roma, forse l'unico,quale altro motivo poteva avere avuto per identificare in uno scudo una pietra a forma di meteorite? 

http://digilander.libero.it/mirkopellegrin/html/l_impronta_delle_meteoriti.html

per quanto si potesse decontaminare tutta la filosofia primordiale e cambiare i culti  ritenuti i responsabili della grande catastrofe che stava cambiando il mondo,  non era sufficente, le loro immagini erano stratificate al suolo fino agli strati più profondi segnati dalla presenza umana, dato che fin dal paleolitico anche le impugnature delle selci riportavano mimetizzate nei rilievi più marcati dei distacchi lenticolari le effigi di queste divinità dispensatrici del fuoco. Per non parlare delle litolatrie decorate copie dell'originale realizzate anche con pietre durissime.

Il dubbio è se il mito va ricollegato alla città di Rama e nel fiuma Po o in altro luogo assai vicino, nel quore delle Alpi Apuane da dove la sua facies si diffuse ?
Naturalmente si utilizzarono anche e soprattutto altri sistemi per reinterpretare le tematiche di questo onfalos sempre nel rispeto delle sue qualità, cercando di non modificare il suo senso di lettura ma estapolando immagini di diverso contenuto, meglio ancora se erano maggiormente visibili sulle litolatrie copie principali, presto l'onfalos di Saturno sarà nascosto e tumulato, non vedra più il cielo all'alba di ogni novo giorno per accendere e scagliare gli ultimi meteoriti della notte ,...almeno fin quando non ricomparirà in Egitto diversi millenni dopo...

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Commenti al Post:
Lycantropos
Lycantropos il 01/12/09 alle 10:49 via WEB
Ciao ....e si l'ho già vista da qualche anno .....non dico di aver visto tutto , ma pensio che dovesse sfuggirmi? :)
 
Lycantropos
Lycantropos il 01/12/09 alle 10:53 via WEB
Credo che tu sia molto interessato alla mitologia sumera :)un lettore di Zecharia Sitchin?
 
mariss6
mariss6 il 03/12/09 alle 14:44 via WEB
interessante...ma siamo cosi ignoranti noi esseri umani che contribuiamo a far crollare l'unico mondo che abbiamo..cosa pensi del 2012 ?ciao
 
Lycantropos
Lycantropos il 11/12/09 alle 11:06 via WEB
Ultimamente nella mia ricerca sono capitato spesso nei Grigori , possono essere la stessa cosa?...i Grigori sarebbero Angeli , i classici angeli caduti.....ma sarebbero delle sentinelle o guardiani.......non è che potrebbe essere che siano la stessa cosa? Ciao
 
 
spittara
spittara il 11/12/09 alle 14:00 via WEB
a cosa ti riferisci per stessa cosa?dovrò vedere per poter dire se ci sono relazioni o derivazioni,non conosco i grigori,ma sii più preciso...
 
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