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Ecco perchè aggiorno molto saltuariamente..Emozione e motivazione sono termini che condividono una medesima radice etimologica derivante dalle espressioni latine «emovere» e «movere», e si associano, nell'uso corrente, ad immagini di movimento e di attività. Quando parliamo di emozioni come la rabbia, la paura, la sorpresa, il disgusto ci riferiamo a fenomeni che, in presenza di determinati eventi o situazioni, insorgono dall'interno e coinvolgono la persona intensamente al di là della sua consapevolezza e della sua intenzionalità. La persona emozionata è attraversata da «brividi» che ne alterano l'aspetto, la voce, la condotta. Nel caso della motivazione, invece, si può notare come tale concetto sia connesso a bisogni, fini, strategie, ad un insieme di fenomeni insomma che si trovano in una posizione intermedia e hanno una funzione di raccordo e di regolazione nei rapporti tra la persona e l'ambiente. La persona motivata è portatrice di un bisogno da soddisfare, è orientata al perseguimento di un fine, è impegnata nello sviluppo e nel dispiegamento di una strategia. La motivazione è la forza che spinge l’uomo ad agire per soddisfare le proprie esigenze. La motivazione in senso lato concerne il «perché» del comportamento: le cause, le ragioni, i motivi, i fini. Facciamo ricorso allo stesso costrutto sia quando ci interroghiamo su ciò che origina, regola, dirige e perciò «motiva» l'agire di un individuo sia quando ci proponiamo di «motivare» una persona a fare ciò che altrimenti, spontaneamente, non farebbe. In entrambi i casi, sia quando ci domandiamo «che cosa motiva una condotta», sia quando ci domandiamo «come è possibile motivare ad una condotta», facciamo riferimento a qualche cosa che fa da interfaccia tra l'organismo e l'ambiente e da cui dipende l'innesco, l'ampiezza, l'intensità, la durata, la cessazione di un comportamento. Vanno in particolare distinte situazioni di trasformazione in cui la reazione emotiva si trasforma in motivazione o, viceversa, la motivazione rende inclini a particolari tipi di reazione emotiva, da altre situazioni in cui la reazione emotiva è come l'elemento centrale della motivazione che di essa rappresenta in parte l'involucro e in parte il modulatore. Mi corre l’obbligo di sottolineare la distinzione tra emozioni e motivazioni. Le emozioni sono transitorie, hanno carattere d'urgenza e una volta innescate sono vissute come scarsamente controllabili nelle loro manifestazioni e nel loro corso. Le motivazioni, al contrario, sono stabili e permanenti, si dispiegano nel tempo con carattere di continuità e discrezionalità. Le emozioni sono le risultanti di combinazioni tra eccitazione e rappresentazioni, relativamente primitive in quanto a complessità organizzativa e perlopiù stereotipali nelle loro manifestazioni espressive e comportamentali. Le motivazioni, invece, sono organizzazioni complesse, che risultano da combinazioni e trasformazioni di affetti e rappresentazioni in piani di comportamento e intenzioni, che gradualmente si perfezionano nel corso dell'ontogenesi in forza di una interazione continua e reciproca con l'ambiente. Le emozioni sono reazioni ad emergenze del mondo interno o del mondo esterno secondo l'asse piacere/dispiacere, che tradiscono la rottura di un equilibrio, per una discrepanza o per una emergenza. Le motivazioni sono tendenze orientate ad agire nel mondo esterno secondo l'asse possibilità/impossibilità, che mirano alla realizzazione di nuovi equilibri al proprio interno e che esprimono dei progetti rispetto a possibili scenari futuri dell'interazione tra l'individuo e l'ambiente. Geneticamente è plausibile che il costituirsi delle emozioni secondo copioni largamente «condizionati» anticipi e faccia da modello al costituirsi delle motivazioni. Le emozioni sono più arcaiche e affondano maggiormente le loro radici nel biologico; le motivazioni riflettono invece livelli di organizzazione propri di una più decisa emancipazione del mentale rispetto al biologico. Ciò che segna il costituirsi effettivo delle motivazioni, e la loro emancipazione dagli schemi stereotipati e quasi-automatici delle emozioni o la trasformazione di queste in motivazioni, è un salto di qualità sul piano dell'organizzazione cognitiva al quale si associano nuove capacità di rappresentazione, di anticipazione, di autoregolazione. In definitiva, questo blog è stato creato sulla scia di un’emozione… la motivazione servirà per portarlo avanti! Auguri di buon anno a tutti! |
Inviato da: whisperblue
il 30/12/2009 alle 12:14
Inviato da: whisperblue
il 29/12/2009 alle 11:19